Un contrappasso esilarante che mette in fila una serie di gag intrattenendoci con leggerezza. Commedia, Italia2024. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il sequel di Mollo tutto e apro un chiringuito, con protagonista ancora l'iconico "Signor Imbruttito". Espandi ▽
Nella speranza di ottenere il posto di nuovo CEO, che sarà assegnato dal milionario Brusini e dal figlio - il Nano - più "imbruttito" di lui, Imbruttito prova a cambiare volto e incarnare gli ideali di inclusività e attenzione all'ambiente. Ma non ci crede fino in fondo e deride con battute razziste un rider in ritardo, Martin, finendo per perdere il posto. Anche la moglie lo lascia, e così Imbruttito si trova a dover ripartire da zero, trovando ospitalità proprio nella casa di periferia di Martin, che nel frattempo ha soccorso dopo un incidente.
Storia di un contrappasso esilarante, che mette in fila una serie di gag, in cui il Milanese Imbruttito si trova a dover svolgere goffamente i lavori più umili e constatare come si stia dall'"altra parte".
Il film, scritto e diretto dal gruppo comico Il Terzo Segreto di Satira, insiste sui consueti punti forti - la milanesità deteriore, il suo razzismo strisciante, la degenerazione di una società priva di valori - e li cavalca con tenue spirito critico e un pizzico di ambigua complicità. Recensione ❯
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Un gruppo di trentenni, a dieci anni dalla maturità, è impegnato in una vacanza in barca a vela sulla riviera del Conero. Espandi ▽
Un gruppo di amici, ex compagni di scuola alla soglia dei trent'anni, si avventura in una
vacanza in barca a vela alla ricerca di un paradiso perduto fatto di risate, leggerezza, sogni. Ma
quell'atmosfera, dieci anni dopo la fine del liceo, sembra svanita. Gli amici si ritrovano a fare i
conti con fallimenti, frustrazioni e relazioni irrisolte finiranno per esplodere e portare a galla
verità sommerse. Recensione ❯
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In un paesino del centro della Sardegna Anna Carreras, insieme al suo sottoposto Fiorenzo Vargas, investiga su una serie di femminicidi: una delle ragazze e sua sorella Claudia. Espandi ▽
Nell'agro di Norbello, un paese nel centro della Sardegna, diversi femminicidi di giovani donne sono al centro dell'attenzione dell'indagine di Anna Carreras, ispettore dell'Unità Analisi Crimine Violento poco propensa al rispetto delle regole. Al suo fianco un ispettore novizio, Fiorenzo Vargas, la aiuta a districare il bandolo di una sanguinosa matassa che vede tra le vittime anche Claudia Carreras, sorella della giovane ispettrice. Quante regole sarà disposta ad infrangere Anna per catturare il colpevole? Recensione ❯
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Una ragazza rimane senza internet in un momento molto importante e si collega alla rete di uno sconosciuto. Espandi ▽
Hot Spot - Amore senza rete parte con una citazione dalla commedia romantica Sul più bello dalla quale prende a prestito sia il trio dei roommate che un certo stile di battuta (il cosceneggiatore e produttore Roberto Proia è lo stesso per i due film, qui affiancato alla sceneggiatura da Mauro Graiani), ma della trilogia con protagonista Ludovica Francesconi non ha l'originalità e la freschezza, per rifarsi invece ad un duo di successi anni '80: Flashdance la cui storia d'amore centrale è mutuata in modo molto simile, e Pretty Woman, in particolare nella professione del protagonista e nella figura del suo amico cinico e guastafeste, Manlio (Carlo Giuseppe Gabardini), praticamente identico al Philip Stuckey del film di Garry Marshall.
Il che non è una buona notizia, perché quelle due commedie romantiche sono state girate più di quarant'anni fa, e si suppone che oggi ci voglia qualcosa di più contemporaneo e innovativo Recensione ❯
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Un horror ecclesiastico non sempre convincente, ma con un'ottima Sydney Sweeney. Horror, Italia, USA2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un horror ambientato tra le mura di un convento, dove la vittima è una giovane suora devota. Espandi ▽
La giovane Cecilia, novizia americana, arriva a Roma da Detroit per prendere i voti e diventare suora. Viene accolta molto cordialmente nel convento cui è destinata, adibito principalmente alla cura di suore anziane e malate. Cecilia si trova subito bene e fa amicizia con l'altrettanto giovane Guendalina. Trova serenità anche nelle parole confortanti di padre Tedeschi: è lui che l'ha voluta lì, per il suo bene. Tutto sembra quindi svolgersi per il meglio, ma, dopo aver preso i voti ed essersi acclimatata alla vita del convento, Cecilia comincia ad avvertire malesseri. Sydney Sweeney, già molto brava in ambito horror in Notturno (ma non va dimenticato anche il suo significativo ruolo nel tarantiniano C'era una volta... a Hollywood), aderisce con convinzione e notevole efficacia al suo ruolo dando di Cecilia un ritratto sensibile e credibile: è soprattutto il suo personaggio a dare al film quel che di buono può vantare Recensione ❯
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Antonio Albanese è ancora una volta all'altezza, in una favola sulla solidarietà umana. Sorprendente Virginia Raffaele. Commedia, Italia2024. Durata 113 Minuti.
Cercare in tutti i modi di salvare una scuola speciale. Antonio Albanese torna protagonista di una commedia diretta da Riccardo Milani. Espandi ▽
Michele Cortese è un maestro elementare che chiede l'assegnazione provvisoria presso una scuola di Rupe, un paesino sperduto dell'alta Val di Sangro, nel cuore del Parco nazionale dell'Abruzzo, che conta 378 anime - anzi, 364 perché l'anno prima ci sono state "14 dipartite e nessuna nascita". Quando Michele arriva alla scuola del nuovo incarico scopre che dovrà insegnare ad una pluriclasse di soli sette bambini fra prima, terza e quinta elementare. E in breve scoprirà anche che il preside del comprensivo di una cittadina più grande ha tutto l'interesse a che la scuola di Rupe chiuda i battenti. Toccherà al maestro Cortese e alla vicepreside Agnese, insieme al personale scolastico, ai bambini e agli abitanti di Rupe, tentare di salvare il proprio presidio educativo con un escamotage davvero audace.
Riccardo Milani torna a scegliere Antonio Albanese come suo alter ego, con cui condivide le caratteristiche di generosità d'animo, impegno civile e comune decenza. Un mondo a parte è una favola intenzionata a tradurre in forma di commedia popolare un depauperamento tangibile e lo spettro di una generale rassegnazione "a perdere una cosa dopo l'altra", riconducendoci ad un principio base di solidarietà umana.
Albanese è come al solito all'altezza del ruolo, ma sorprende per efficacia Virginia Raffaele sia per la capacità di calarsi a fondo, lei romana, nell'accento di sua madre, sia per quella di impersonare in modo riconoscibile una delle tante figure scolastiche che combattono una quotidiana battaglia. Recensione ❯
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Michela Giraud esordisce alla regia con un film urgente, dall'anima gentile e dal cuore pieno di tenerezza. Commedia, Italia2024. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia che affronta temi importanti e delicati senza rinunciare a far ridere. Espandi ▽
Flaminia De Angelis fa parte di una famiglia di arricchiti a Roma Nord, è ricercatrice in diritto civile, ha tre amiche che vivono fra il parrucchiere e il centro estetico, e un fidanzato che sta per sposarla per bieco interesse (ma lei ancora non lo sa). Quando mancano un paio di settimane al matrimonio che Flaminia, e soprattutto sua madre, vorrebbero perfetto, in casa piomba Ludovica, figlia di primo letto del padre, cacciata dalla comunità terapeutica in cui viveva per aver dato fuoco al proprio letto.
Flaminia segna il debutto alla regia dell'attrice comica Michela Giraud e fa leva sulla sua esperienza personale, compresa quella di non avere una taglia 38 che, fra le altre cose, rende la coppia di sorellastre una sorta di esplorazione del doppio.
La storia non aveva bisogno di forzare la mano sulle caratterizzazioni farsesche, perché sono le parti non esageratamente comiche a funzionare bene, e si avverte in loro un'urgenza autentica e commovente. Flaminia ha dentro un'anima gentile e un cuore pieno di tenerezza, e Giraud merita una seconda occasione di far brillare quelle caratteristiche senza più nasconderle dietro una comicità caricata e a tratti caricaturale. Recensione ❯
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Un film di genere drammatico che affronta tematiche sociali tipiche di un certo cinema d'autore. Espandi ▽
Dragan parla poco. È un ex-rapinatore che prova a rifarsi una vita. In un bar conosce Daniele, un operaio sposato con Sofia che lavora come domestica e padre di un bambino. Entrambi condividono la passione per gli scacchi. Con il passare dei giorni iniziano ad essere amici. Daniele però sta per perdere il lavoro. Il signor Assante, proprietario della fabbrica dove lavora che ha una figlia con problemi di tossicodipendenza, ha preso la decisione di trasferire la sua azienda all'estero. Disperato, convince Dragan a rapinare una gioielleria. Il loro destino s'incrocia con quello del poliziotto Fabrizio, un uomo tormentato.
L'esordio nel lungometraggio di Emiliano Locatelli, ha le tinte di un noir pessimista che sembra guardare anche al cinema di Claudio Caligari per come mostra l'impossibile ricerca di redenzione da parte dei protagonisti o, al contrario, la loro disperazione.
Tutto è troppo netto, senza sfumature, compreso uno stile a volte invasivo come la soggettiva del poliziotto a tavola o il volto deformato dell'altro agente. Il film rimane fermo a metà, pompando oltremisura un dramma senza però riuscire minimamente a sostenerlo. Recensione ❯
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Un'improbabile banda di novelli criminali decide di rapire Jerry Calà con lo scopo di chiedere un lauto riscatto e dare una svolta alle proprie vite. Presto scopriranno che le cose non stanno esattamente come le avevano immaginate. Intervengono gli amici Mara Venier e Umberto Smaila e il figlio Johnny, nei panni di loro stessi, ma la svolta arriva quando Massimo Boldi in persona si dichiara disponibile a pagare il riscatto. Ma una brutta sorpresa li aspetta... Recensione ❯
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Dopo l'affaire Arcangelo, i fratelli Pasti, insieme ad un'eccentrica sorellastra che non sapevano di avere, si sono fatti un nome come "becchini dei VIP" e sono in lizza per un ambito premio di categoria mai aggiudicato prima, il Vespillone D'oro. Ma la commissione di valutazione scova un gigantesco buco nei libri contabili dell'azienda, che minaccia di escluderli dalla corsa al premio. Ma com'è possibile? La risposta è nella confessione di Matteo Pasti: ha "preso in prestito" ingenti somme dai conti aziendali per mantenere una relazione virtuale con la cam girl di nome Bella Salma. Un nome d'arte che, ben presto, è sulle notizie d'apertura di tutti i telegiornali: la sex worker viene ritrovata morta nella sua villa per un improbabile incidente domestico. Il telefono dei Pasti non tarda a squillare... Recensione ❯
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I Soliti Idioti tornano al cinema dieci anni dopo il loro ultimo film e molte cose sono cambiate
nel mondo. Cosa è successo in questi dieci anni? Espandi ▽
Tredici anni dopo I soliti idioti. Il film e dodici dopo I 2 soliti idioti, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio rispolverano i loro celebri personaggi lanciati precedentemente dalla popolare serie televisiva trasmessa da Comedy Central e MTV dal 2009 al 2012. Lo fanno prendendo sempre come modello la dimensione grottesca della commedia all’italiana, probabilmente come variazione di quelli portati sullo schermo da Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman in I mostri. Attraverso le loro maschere raccontano l’Italia di oggi, dalla fluidità di genere agli eco-attivisti che lanciano vernice contro le opere d’arte. Peccato che anche stavolta lo sketch continua ad essere una gabbia, anche sicura. Fuori da lì invece il film ha provato a mostrare la contemporaneità con spunti anche vitali ma rimasti appannati. E forse anche da un punto di vista del film, cosa significa fare una commedia a episodi oggi nel cinema italiano. Recensione ❯
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Commedia al femminile diretta da Michela Andreozzi, sulla volontà di mettersi in gioco, in tutti i sensi. Espandi ▽
Maddalena è una trentenne single che lavora in una casa editrice come assistente e ghost writer, scrivendo libri per conto di influencer. Innamorata del direttore editoriale, non si sente però alla sua altezza. Non le piace il proprio corpo, vorrebbe essere più bella e magra, e avverte il peso delle pressioni sociali e familiari: la madre, vedova e fervente cattolica, vorrebbe che lei si sistemasse, come sua sorella che ha un figlio e aspetta già il secondo. Dopo aver mangiato una space cake, per effetto della marijuana Maddalena ha un'allucinazione e si vede apparire la pornostar Valentina Nappi che l'aiuterà ad aumentare l'autostima, con risvolti positivi sia per la carriera sia per la vita sentimentale.
Diana Del Bufalo interpreta una sorta di Bridget Jones dei nostri tempi; Valentina Nappi nei panni di sé stessa e di amica immaginaria è a suo agio nel dispensare battute e pillole di saggezza.
A volte lo sviluppo narrativo e il messaggio rischiano di risultare un po' banali, ma il personaggio di Valentina Nappi garantisce una buona dose di irriverenza. Da un film il cui titolo è la parodia dello slogan di Chiara Ferragni "Pensati libera", forse ci si poteva attendere un pizzico di sfrontatezza in più. Recensione ❯
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Un uomo cerca di rimettersi in gioco addestrando cani ma si troverà a gestire un branco di bambini. Espandi ▽
Pasquale è un educatore cinofilo che perde una gara e la sua ex moglie, sempre vincente, gli porta via l'adorato cane. La sua vita va in frantumi, a salvarlo è l'idea di un posto dove tenere i cani degli altri e accudirli in serenità. Peccato che il suo volantino finisca per essere frainteso e alla sua porta si palesino una serie di creature da accudire, che non sono cani ma bambini selvaggi in cerca di un po' di tenerezza. Insegnerà loro quello che sa fare meglio: come diventare un vero "branco" e sostenersi a vicenda.
È una commedia tenerissima, Gli addestratori di Andrea Jublin. Tenera non solo perché si tratta di un family movie sprigionante buoni sentimenti da ogni poro, ma perché ha come protagonista un personaggio imperfetto, goffo, che ha fatto tanti errori nella vita, ma riesce da subito a farsi benvolere dal pubblico.
Infonde buoni sentimenti, fa sorridere, regala scene godibili e sa intrattenere tutta la famiglia con intelligenza e garbo, senza grandi pretese. Di questi tempi, davvero, non è poco. Recensione ❯
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Dopo un colpo in banca andato male, un goffo rapinatore si allea ai due ostaggi per tentare una disperata fuga dalla polizia. Ma l'inaspettato arrivo di una donna con un'incredibile rivelazione cambierà per sempre il corso delle loro vite. Espandi ▽
Un imponente spiegamento di forze dell'ordine assedia l'esterno di una banca del Centro Direzionale. All'interno dell'istituto, kalashnikov spianato e corpetto imbottito di esplosivi ben in vista, 'O Micione tiene in ostaggio un gruppo di persone, dopo che il suo goffo tentativo di rapina è fallito e la situazione gli è pericolosamente sfuggita di mano. Una volta assecondata la richiesta del negoziatore di liberare qualche ostaggio, l'uomo urla all'esterno che il tempo delle trattative è finito e, se entro pochi minuti non gli daranno un'auto per scappare col malloppo, ucciderà uno dei due prigionieri rimasti nell'edificio, un morigerato bancario prossimo alla paternità, e un aspirante imprenditore dalle idee un po' confuse, abituale cliente dell'istituto di credito. Recensione ❯
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Una moderna e divertente storia di periferia in cui i protagonisti sono persone ai margini della società. Espandi ▽
Mario cerca di truffare tre amici in cerca di riscatto. I protagonisti sono Gigi (Diego Paul Gualtieri), pigro e affascinante falso invalido, Sandro (Mattia Travaini) nervoso impiegato del Comune e Chico (Fabrizio Marchegiani), un bidello con problemi personali e relazionali che passano la maggior parte delle loro giornate al bar del paese tra partite a carte e chiacchiere tra amici. Con loro Giusy (Chiara Pollicino), una donna che non riesce ad avere una relazione amorosa stabile e Tini (Papa K Mensah), affascinante ed elegante spacciatore extracomunitario.
Mario, falso miliardario, porterà una scossa nelle loro vite ma finirà per essere coinvolto e trascinato nella loro mondo. Recensione ❯
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