I primi passi della carriera di Sebastiano Somma si compiono durante gli studi liceali a Napoli, quando, sedicenne e già innamorato della recitazione, oltre alla scuola frequenta i palcoscenici di alcuni piccoli teatri, interpretando alcuni classici della commedia napoletana come "Miseria e nobiltà" e "Napoli milionaria!". Il suo aspetto garbato e la bella presenza gli consentono di ottenere i primi compensi come attore e modello per fotoromanzi, il cui successo lo avvicina al grande pubblico e ne decreta presto il passaggio al mondo del cinema.

Gli esordi
Nei primi anni Ottanta ottiene numerose partecipazioni, anche in ruoli di rilievo, in film dal discreto successo commerciale come Un jeans e una maglietta con Nino D'Angelo, I miei primi 40 anni di Carlo Vanzina, Rimini Rimini di Sergio Corbucci e Opera di Dario Argento.

Tra tv e teatro
Ma la condanna a interpretare solo ruoli di bello senza alcuno spessore mal si adatta al suo spirito artistico e umanitario. Tenta così, attraverso il mezzo televisivo, di deviare dai ruoli monolitici imposti, interpretando parodie che mettano in luce l'aspetto brillante e autoironico (la miniserie ideata da Enzo Trapani Io Jane, tu Tarzan con Carmen Russo) o personaggi infami che ne evidenzino le competenze attoriali (nella fiction Il boss è stato assassino e stupratore).
Negli anni Novanta abbandona gli schermi di cinema e televisione e ritorna al primo amore per il teatro lavorando con Aldo Giuffrè e Rosalia Maggio e conducendo lunghe tournee anche all'estero durante le quali affina le sue doti recitative e diviene attore capace di sostenere performance di ogni tipo. Dopo due fugaci apparizioni in due miniserie, il grande ritorno in televisione avviene nel 2000 grazie al regista Luigi Perelli (uno dei creatori de La piovra) che lo vuole integerrimo magistrato dalle abili capacità investigative nelle tre stagioni di Sospetti e, successivamente, brillante avvocato penalista sempre schierato dalla parte dei più deboli nei vari casi della serie Un caso di coscienza. Questi due ruoli più strutturati e complessi da assoluto protagonista lo riconciliano con la televisione, per la quale partecipa ad alcune delle più importanti fiction sia Rai che Mediaset, come la coproduzione internazionale dedicata a Madre Teresa di Calcutta, la miniserie di Renzo Martinelli La bambina dalle mani sporche e la fiction d'ambientazione ospedaliera Nati ieri.

Gli ultimi lavori, gli amori, il ritorno al grande schermo
Nel 2007, oltre alla terza stagione come avvocato Rocco Tasca per Un caso di coscienza, ha riaffrontato anche i palcoscenici dei teatri, lavorando accanto a Benedicta Boccoli nella commedia "Sunshine", diretta da Giorgio Albertazzi.
A dispetto delle numerose e sempre notevoli partner femminili che lo hanno affiancato nei vari ruoli ricoperti (da Isabella Ferrari a Romina Mondello, da Ornella Muti a Vittoria Belvedere), Sebastiano Somma è marito fedele e di sani principi. È sposato dal 2004 con Morgana Forcella (anche lei attrice di fiction come Salvo D'Acquisto e Mio figlio) e padre della piccola Cartisia; oltre a dedicarsi a diverse attività di sostegno per il Piccolo Cottolengo di Tortona e attraverso gli impegni della nazionale di calcio degli attori.
Nel 2011 torna al cinema con il film drammatico Il mercante di stoffe, diretto da Antonio Baiocco.