La serenità di due famiglie in vacanza viene sconvolta dalla crisi dell'adolescente Finn. Espandi ▽
Due famiglie felici, una spiaggia tranquilla e una casa sopra il mare. Potrebbe essere così perfetto. Ma quando l'adolescente Finn ha un crollo, ciò mette in subbuglio non solo l'amicizia tra le famiglie ma anche il rapporto tra i suoi genitori. Recensione ❯
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Un percorso folle con Jean Dujardin che dimostra ancora una volta il suo grande eclettismo. Drammatico, Francia2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dal libro autobiografico dello scrittore francese Sylvain Tesson " Sentieri neri". Espandi ▽
Pierre è uno scrittore che nei suoi libri ha descritto spesso considerazioni sui suoi viaggi. Una grave caduta lo blocca a lungo in un letto d'ospedale da cui si ripromette, qualora ne uscisse ancora in grado di deambulare, di compiere un'impresa. Intende camminare per circa 1300 chilometri attraversando la Francia percorrendo vie e sentieri poco o per nulla praticati.
Denis Imbert trova in Jean Dujardin l'interprete giusto; egli dimostra ancora una volta il proprio consapevole eclettismo consegnandoci un essere umano in cammino che, tappa dopo tappa, mentre procede con passi a volte stentati e con dolori che si riacutizzano per poi comunque venir dominati dalla volontà, compie anche un percorso nel passato.
Ed ecco il fil rouge del film: un corpo segnato dal dolore che cerca le ragioni profonde dell'esistere attraverso un contatto con la Natura che la cosiddetta 'civiltà' sta rendendo sempre meno presente. Recensione ❯
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Un'opera prima che riflette sul Senegal e quelle sue tradizioni che imbrigliano il progresso e l'amore. Drammatico, Mali, Senegal, Francia2023. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una giovane coppia in Senegal riceve la disapprovazione degli abitanti del remoto villaggio in cui vive. Espandi ▽
Banel e Adama sono due giovani sposati che vivono in un villaggio del nord del Senegal. Il loro sogno è quello di disseppellire dalla sabbia due edifici che potrebbero diventare la loro abitazione futura. I problemi nella coppia nascono quando Adama non accetta di diventare capo del villaggio come la sua discendenza imporrebbe. Ramata-Tulaye Sy torna a girare negli stessi luoghi in cui aveva realizzato il suo primo cortometraggio Astel e per questo esordio nel lungometraggio sceglie come protagonisti due giovani del luogo non professionisti. Diplomata alla importante FEMIS parigina nel 2015, la regista dimostra di conoscere bene gli elementi che porta sullo schermo. A partire dal territorio arido e desolato che ci mostra con inquadrature che ne portano alla luce la devastante condizione causata dai mutamenti del clima. Perché questo è un film che legge la sostenibilità ambientale attraverso la storia di una coppia che si ama ma che fatica a mantenere saldo il rapporto a causa di più elementi convergenti. Recensione ❯
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I cittadini del Bhutan si devono confrontare con le prime elezioni democratiche. Espandi ▽
Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidendo di indire per la prima volta elezioni democratiche. Alcuni funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per 'mettere le cose a posto'…
Al suo secondo film Pawo Choyning Dorji affronta le tematiche legate al suo popolo con uno stile diverso rispetto a Lunana - Il villaggio alla fine del mondo. Dal punto di vista occidentale un corpo elettorale formato da unità familiari e non da individui non può costituire un esempio di democrazia completamente attuata ma il film riesce ad offrire, con semplicità ma anche con sguardo acuto, la lettura di quali fossero le aspettative della monarchia e quanta confusione regnasse tra i sudditi.
Ci viene chiesto di interrogarci, senza che nessuno pretenda di farci la morale, su scelte e valori molto differenti dai nostri. Recensione ❯
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Un ottimo lavoro di ricerca che si fonde alle riprese amatoriali per indagare sull'essenza della Corsa degli Zingari. Documentario, Italia2023. Durata 56 Minuti.
In un piccolo paesino dell'Abruzzo sopravvive un rito crudele al limite della sopportabilità, la Corsa degli Zingari. Espandi ▽
A Pacentro, un comune dell'Abruzzo, ogni anno alla prima domenica di settembre si rinnova la tradizione della Corsa degli Zingari, una competizione che vede i partecipanti scendere da una montagna a piedi nudi su percorsi di terra e sassi per raggiungere la Chiesa dedicata alla Madonna di Loreto. Alcuni vi partecipano da decenni. Altri la affrontano per la prima volta. Ognuno con una propria motivazione.
Un documentario che approfondisce il senso di una tradizione che unisce sacro e profano. Zazzara riesce, con un ottimo lavoro di fusione tra riprese amatoriali anche datate e uno sguardo che sa come cogliere le motivazioni profonde di ogni partecipante, ad offrircene un'immagine che ce ne restituisce l'essenza.
Le testimonianze che Zazzara ha raccolto (utilizzando la tecnica del posizionare tutti in uno spazio neutro e nella stessa collocazione) offrono un'amplissima varietà di motivazioni. Recensione ❯
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Un film intimista sulla difficoltà di crescere e sbocciare. Fantastico, Drammatico, Fantasy - Italia2023. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Maia è ora una giovane donna, i suoi capelli e il suo sangue sono naturalmente verdi e un'attrazione inspiegabile la porta insistentemente a cercare un contatto con la natura, gli alberi, i fiori. Espandi ▽
Maia è una ragazza dai capelli verdi in cerca di un più profondo livello di conoscenza di sè. Teo è un coltivatore di arance, vive immerso nella natura. Quando i due si incontreranno tutto per Maia cambierà, a partire dalla consapevolezza e accettazione di sè stessa. Un lungo viaggio interiore partirà dalla scoperta inattesa di germogli sulla sua testa.
La difficoltà di sbocciare e accettarsi è al centro del racconto di metamorfosi che firma Ivana Gloria al suo debutto dietro la macchina da presa. La sua protagonista, Maia, è una ragazza che vive quella fase delicata e preziosa in cui ci si deve scoprire, comprendere, esporre, e appunto accettare. Non senza un confronto fertile con l'altro grande personaggio della storia, Teo, affine con lei per la sensibilità, l'empatia e il rapporto stretto con la natura. La prima è interpretata, in maniera intensa e misurata al tempo stesso, da Sarah Short, il secondo da Michele Ragno. L'abilità della regia non sta solo nel dirigere i due giovani attori, quanto nel confezionare un film che si distacca dalla maggior parte dei film italiani rivelando un'inattesa e ammirevole originalità. Intanto per il tema che affronta a viso aperto, la scoperta della sessualità legata alla percezione del proprio corpo come "diverso" e anomalo rispetto a tutti gli altri. Poi per la modalità e lo stile con cui la racconta, utilizzando una commistione di generi. Non è un racconto autocompiacente verso l'esterno, Clorofilla, ma una storia intima, personale, su un percorso tutto interiore. Recensione ❯
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Nel 1993, il giovane Loris Riccardi è l'art director del locale notturno destinato ad essere il più trasgressivo d'Italia: il Cocoricò. Creò il concetto di locale-notturno-teatro trasformando la pista da ballo in un luogo di provocazione. Espandi ▽
Gli anni '90 sono iniziati con la caduta del muro di Berlino e si sono conclusi con gli attentati dell'11 settembre. Anni di creatività e distruzione, in cui tutto sembrava possibile e allo stesso tempo prossimo al collasso. Erano anche gli anni d'oro del turismo italiano: la costa adriatica era la meta di una generazione che rispondeva al richiamo della musica dance. E lì apparve l'iconica discoteca a forma di piramide chiamata Cocoricò. Il Cocoricò non era solo una discoteca, era un tempio del divertimento, un teatro di espressioni artistiche, politiche e sociali: un luogo che accoglieva le emozioni e le angosce dei tempi passati e presenti. Cocoricò Tapes è la sua storia raccontata attraverso i filmati inediti di quegli anni e attraverso le parole - di oggi e di allora - dell'ex direttore artistico Loris Riccardi, del suo staff e di coloro che ogni settimana frequentavano il locale in un rito collettivo. Recensione ❯
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Una commedia che diventa dramma famigliare seguendo la deriva sempre più assurda di una famiglia a pezzi. Commedia, USA, Danimarca, Svezia2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un emporio di mobili in mezzo alla campagna, una signora si siede su un divano verde. E rifiuta
ostinatamente di rialzarsi, mentre i tre figli adulti, David, Gruffudd e Linda, cercano di smuoverla da lì. Espandi ▽
In un vecchio negozio di mobili di un'imprecisata città americana, tra oggetti ammucchiati e scatoloni, una signora ottantenne, venuta con i figli David e Gruffud a cercare una cassettiera, si siede su un divano e decide di non muoversi più. Dopo l'arrivo dell'altra figlia Linda, toccherà al figlio minore David, padre di famiglia tormentato e premuroso, capire le ragioni del comportamento della madre. La situazione sempre più assurda e tesa darà all'uomo l'occasione di regolare i conti con i fratelli e trovare nella figlia del proprietario del locale e nel suo gestore due strane figure con cui confrontarsi… Partendo da uno spunto da commedia dell'assurdo, l'esordio (americano) del regista svedese Niclas Larsson entra progressivamente nei territori più rischiosi del thriller psicologico e infine del dramma famigliare. Quello di Larsson è un cinema di parola, di scene e atti scanditi, di personaggi che entrano ed escono, ciascuno con un proprio ruolo preciso. Recensione ❯
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La storia e il futuro delle immagini in un'opera che pone domande e rivendica maggiore consapevolezza. Documentario, Danimarca, Svezia2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che si interroga sulle immagini stesse. Espandi ▽
La macchina da presa (ora telecamera) è il soggetto di questo documentario che vede i due registi ancora una volta uniti in una ricerca. Questa volta si chiedono come la contemporanea ossessione per le immagini si sia sviluppata al punto da mutare i nostri comportamenti. Partono dalle prime immagini impressionate su una lastra fotografica per giungere al dato, stimato per il 2022, di 45 miliardi di camere presenti sul pianeta e senza alcun tipo di linea progettuale. Il lavoro di Danielson e Van Aertryck, grazie al fatto che, specie nella seconda parte, si avvale di una miriade di riprese e di siti su cui i nativi digitali sono assolutamente competenti, andrebbe mostrato in tutte le scuole superiori. Anzi, prima dovrebbero essere i docenti a vederlo per prendere ulteriore coscienza del fatto che la scuola mentre insegna a scrivere, leggere e decodificare gli scritti altrui, ben poco ancora fa per favorire la decodificazione del linguaggio dominante che tutti accomuna: quello delle immagini. Recensione ❯
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La testimonianza inedita di un artista eclettico e controverso e dell'uomo che voleva raccontarne l'unicità. Documentario, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Michele Avantario ha lanciato programmi televisivi, fatto videoarte, creato lo spot promozionale dell'Estate romana di Renato Nicolini, ma soprattutto è stato un grande conoscitore di musica africana superfan del musicista nigeriano Fela Kuti, Back President dell'afro beat e simbolo della nuova evoluzione africana. Recensione ❯
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Un legal drama che ha il merito di aver scelto due interpreti tra i più interessanti del panorama contemporaneo. Drammatico, Francia2023. Durata 98 Minuti.
Una giovane avvocata deve affrontare una forte crisi esistenziale durante il suo primo caso di diritto penale. Espandi ▽
A 26 anni e con un lavoro ancora nuovo, Nora ha poca esperienza nella professione legale. Le viene dato l’incarico di recarsi in una cittadina di provincia per rappresentare il giovane Jordan, sospettato di aver rapito una diciassettenne. Al suo arrivo, Nora trova un’accusa che nel frattempo è diventata di omicidio. Per Nora sarà un battesimo del fuoco professionale, oltre che una complessa e ambigua odissea a livello personale. Un curioso esperimento di ibridazione narrativa, che si focalizza sullo squilibrio di potere alla base di tante interazioni sociali e sul condizionamento psicologico che ne consegue. Si tiene in piedi finché può, perdendo comprensibilmente qualcosa nella seconda parte quando è il momento di tirare le fila, ma ha il merito della scintilla iniziale oltre a quello di aver scelto due interpreti tra i più interessanti del panorama contemporaneo. Uno è Anders Danielsen Lie e l’altra è la giovane protagonista Noée Abita. Recensione ❯
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Dietro l'apparenza di un mistery, il film nasconde un dramma familiare segnato dal lutto e dalla difficoltà di elaborarlo. Drammatico, Canada2023. Durata 95 Minuti.
Una figlia è convinta che la sua casa sia infestata dallo spirito del padre. Espandi ▽
Alla morte del padre, la quarantenne Diane si convince che la casa è infestata dal fantasma dell’uomo. Preoccupate dalla sorella e dai suoi atteggiamenti paranoici, le sorelle minori Carmen e Julie chiamano la madre Angèle, nel frattempo trasferitasi in Florida, e riuniscono la famiglia. Girato con fredda lucidità, il film di Guy Édoin è un dramma familiare che dietro atmosfere da mistery nasconde una riflessione sull’elaborazione del lutto. Le tre sorelle e la madre elaborano, ciascuna a modo proprio, la perdita dell’uomo che è stato padre e marito: chi facendosi condizionare dal richiamo del paranormale; chi replicando la rude violenza del genitore; chi allestendo una sorta di rituale di purificazione; chi, come Diane, trasforma in realtà ogni supposizione e finisce per abbracciare la sua psicosi. Il regista non ha un particolare talento per la composizione delle inquadrature, ma nella prima parte confeziona un dramma solido che mette in relazione la condizione interiore delle protagoniste e il paesaggio canadese. Recensione ❯
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Agnieszka Holland torna in Patria con una fotografia brutale della crisi dei rifugiati al confine polacco. Drammatico, Polonia, Germania, Francia, Belgio2023. Durata 147 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia di rifugiati siriani, un insegnante di inglese solitario dall'Afghanistan e una giovane guardia di frontiera, che si incontrano sul confine polacco-bielorusso durante l'ultima crisi umanitaria. Espandi ▽
Il cinema di denuncia sociale e politica di Agnieszka Holland non poteva non interessarsi alle turbolenze del presente che interessano in maniera diretta la sua patria, la Polonia, già in un tumulto interno per le politiche del governo e messa in una situazione ancor più delicata prima e durante l’invasione russa dell’Ucraina. Naturale che uno dei nomi di spicco del cinema polacco moderno abbia deciso di mettere in scena il travaglio umano delle migliaia di persone coinvolte in un sadico gioco di rappresaglia politica tra paesi e tra blocchi globali, in un corposo dramma in bianco e nero che vuole offrire molteplici punti di vista sulla vicenda. Lo fa in quel modo diretto, senza fronzoli e contundente che abbiamo imparato ad aspettarci da lei, autrice guidata dal principio - non privo di un certo didatticismo - che certe cose vadano semplicemente portate alla luce: Green Border è pieno di sofferenza e angherie, non lesina negli appelli diretti alla pietà spettatoriale, cerca emozioni forti costruendo una storia di abusi vergognosi su donne, anziani e bambini. Recensione ❯
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Tra presente e passato, Patricia Font ci mostra la passione per l'insegnamento. Donandoci un messaggio universalmente valido. Biografico, Spagna2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Espandi ▽
Antoni Benaiges è un maestro delle scuole elementari di origini catalane a cui viene assegnata una pluriclasse a Bañuelos de Bureba (Burgos). I suoi metodi di insegnamento innovativi e il fatto di non nascondere il proprio ateismo gli alienano le simpatie del parroco e del sindaco ma non quelle degli alunni che lo sentono vicino alle loro speranze e ai loro sogni. Uno dei quali è quello di poter vedere il mare.
Un film dallo straordinario successo in Spagna che ha un messaggio universalmente valido. Patricia Font dirige un film in continua alternanza tra il presente e il passato e riesce a restituirci il clima di quell'epoca mostrandoci la passione per l'insegnamento di Antoni
Antoni Benaiges è davvero esistito e veramente ha promesso il mare a dei bambini che potevano solo immaginarlo. Quella promessa aderiva perfettamente al suo progetto didattico e pedagogico. Per comprendere meglio questo aspetto è bene ricordare che Benaiges applicava il 'metodo naturale' elaborato dal pedagogista Célestin Freinet che prevedeva una partecipazione costante da parte degli alunni, dettata dai propri bisogni, al processo di conoscenza. Recensione ❯
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Un poliziotto indaga su degli omicidi della Cina degli anni '90. Espandi ▽
Cina, primi anni 90. Il capitano di polizia Ma Zhe, trasferito in una località della Cina rurale, trova sistemazione per il suo ufficio in una sala cinematografica dismessa. Questa sede improvvisata diverrà il fulcro delle indagini su una serie di delitti insoluti, avvenuti tutti in riva a un fiume. Il sospettato sembra essere un uomo infermo di mente, adottato dalla prima vittima, ma le successive morti confondono le idee su alibi e moventi degli indagati, rivelando nel contempo segreti a lungo taciuti presso la comunità del villaggio. Le pressioni politiche spingono Ma Zhe a chiudere il caso nel modo più semplice, ma il detective vuole andare fino in fondo.
Dopo alcuni dialoghi surreali, e l'espediente narrativo della stazione di polizia collocata in un cinema, si comincia a comprendere che le ambizioni del regista vanno ben oltre. Wei Shujun adatta un racconto di Yu Hua e lo trasforma in un omaggio cinéphile a certo cinema onirico anni 70.
Un'umanità fragile e impaurita sembra inconsapevole del proprio destino, protesa a nascondere la propria natura per preservare le maschere dello status quo. Un lavoro suggestivo, destinato a rivelarsi più compiutamente in una seconda visione, che aiuta a comprendere i simbolismi dell'ultimo ed enigmatico segmento. Recensione ❯
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