Cocoricò Tapes

Film 2023 | Documentario V.M. 14 67 min.

Anno2023
GenereDocumentario
ProduzioneItalia
Durata67 minuti
Regia diFrancesco Tavella
AttoriFranco Battiato, Ilona Staller, Loris Riccardi, Renzo Palmieri .
TagDa vedere 2023
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14
MYmonetro 3,00 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Francesco Tavella. Un film Da vedere 2023 con Franco Battiato, Ilona Staller, Loris Riccardi, Renzo Palmieri. Genere Documentario - Italia, 2023, durata 67 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 3,00 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 29 settembre 2023

Nel 1993, il giovane Loris Riccardi è l'art director del locale notturno destinato ad essere il più trasgressivo d'Italia: il Cocoricò. Creò il concetto di locale-notturno-teatro trasformando la pista da ballo in un luogo di provocazione. In Italia al Box Office Cocoricò Tapes ha incassato 35,2 mila euro .

Consigliato sì!
3,00/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Libertà, creatività e trasgressione. Gli anni '90 del Cocoricò in una raccolta di immagini proibite.
Recensione di Giovanni Bogani
domenica 18 giugno 2023
Recensione di Giovanni Bogani
domenica 18 giugno 2023

Il racconto degli anni d'oro del Cocoricò, discoteca aperta a Riccione nel 1989, l'anno della caduta del Muro di Berlino. Discoteca, ma anche molto di più: luogo di trasgressione e libertà, segno del cambiamento dei tempi. Il regista Francesco Tavella attinge a un piccolo patrimonio di filmati privati, di VHS ritrovate. E ci permette di entrare in quel luogo, in quel tempio laico che accoglieva tutte le trasgressioni e tutte le differenze. E tutto questo accadeva in anni in cui parole come diversità, inclusività, trasgressione erano ben lontane dal centro del discorso culturale e sociale. Al Cocoricò fanno tappa Franco Battiato e Ilona Staller, ma soprattutto tanta gente in cerca di uno spazio aperto, libero, nel quale liberarsi dalle paure, dal senso di inadeguatezza. Ed essere, in tutto e per tutto, se stessi.

Gli anni '90, un' "isola delle Rose" proprio in mezzo alla riviera romagnola, a Riccione. Libertà, creatività e trasgressione raccontate attraverso rare immagini e filmati di quegli anni.

Sono gli anni '90, gli anni della caduta del Muro, gli anni di Michael Jackson e di Diego Armando Maradona, della fine della prima Repubblica, delle monetine su Bettino Craxi all'hotel Raphael. La riviera romagnola è stata appena narrata da Pier Vittorio Tondelli in "Rimini Rimini". E in quegli anni, un luogo - una discoteca - incarna tutta la voglia di trasgressione di un'Italia che cambia, che cerca i confini del vivere.

È la discoteca Cocoricò di Riccione, a cui ora viene dedicato un documentario. Edonismo, divertimento, trasgressione. Ci si traveste, si entra in un grosso Luna Park, ci si sente liberi. "Al Cocoricò nessuno si sentiva a disagio, chiunque era protagonista", racconta un testimone. Difficile cogliere l'atmosfera, il feeling e il significato di un luogo e di un tempo passati. Il documentario di Francesco Tavella sulla discoteca romagnola diretta da Loris Riccardi ci riesce. Ci riesce, utilizzando le immagini - i colori primari, i pixel grandi, i rossi che "sfondano" - di vecchie VHS ritrovate, mescolate a fotografie.

"Lì riuscivi a essere te stesso. E forse, dopo una, due, venti volte che riuscivi a essere te stesso lì dentro, riuscivi a essere te stesso anche fuori", dice un altro frequentatore della discoteca in quegli anni. Trasgressione, liberazione. Come un immenso pride senza fine, durato anni. Il film è stato sostenuto da una campagna di crowdfunding alla quale hanno partecipato più di duecento donatori: ed è una testimonianza preziosa per esplorare il contesto storico, politico e sociale degli anni '90.

Vediamo, nelle immagini del film, giovani post punk, e una comunità LGBTQ che ancora non aveva molto spazio, nella società fuori da quel contesto protetto. "Il Cocoricò era fatto di gente svalvolata, tutti mezzi matti, completamente esauriti, ma gente vera", dice un altro di quei ragazzi, oggi cinquantenne. Le tre sale del Cocoricò si chiamavano Titilla, Morphine e Piramide. Dentro quel triangolo magico, un mix di libertà, trasgressione ed eccessi, con il pubblico protagonista tanto quanto la musica.

L'importanza del documentario è accresciuta anche dal fatto che non era permesso filmare all'interno del Cocoricò: i filmini amatoriali venivano tassativamente sequestrati dalla sicurezza. Se venivi trovato a filmare, il personale della discoteca ti portava in una stanza e ti "invitava" a lasciare il nastro con tutto il suo contenuto. Evidentemente, non tutti quelli che hanno fatto riprese dall'interno del Cocoricò sono stati scoperti. Per fortuna.

Fra le immagini, spunta anche un Franco Battiato ancora giovane: il musicista siciliano ha frequentato più di una volta la discoteca. Altre immagini ritraggono Ilona Staller, per tutti Cicciolina. In altre ancora, scatti di performance artistico/trasgressive, con corpi nudi insanguinati stesi su un tavolo, ragazzi in pose da San Sebastiano o figure di donne incatenate, uomini in gabbia. La body art che si unisce al postmodernismo, al punk, al fetish.

Compaiono, nei fotogrammi del film, coloro che hanno creato tutto questo: Loris Riccardi, l'art director della discoteca, il direttore Renzo Palmieri e il principe Maurice, uno dei performer che più ne hanno segnato la storia. Prodotto da due case indipendent, Furia Film di Cesena e Sunset Studio di Forlì, con il sostegno della film commission dell'Emilia-Romagna, Cocoricò Tapes affronta anche uno dei problemi cruciali di quegli anni, la circolazione delle droghe, in particolar modo nelle discoteche. Il Cocoricò venne investito dal problema quando nel 2015 un ragazzo di sedici anni morì per assunzione di sostanze stupefacenti. Da allora il locale ha posto misure severe di controllo e di selezione nell'accesso al locale. "Chi veniva scoperto a fare uso di droghe veniva allontanato dal locale: e questa era una punizione grande per chi amava quella discoteca. Alla fine, i ragazzi hanno capito, e sono stati loro stessi a proteggere il locale dalla penetrazione delle droghe".

"Mi interessava che questo film arrivasse a tre tipologie di persone", dice il regista Francesco Tavella. "A chi ha vissuto e amato il Cocoricò, e trova un'occasione per rivedere quello che è stato; a chi per vari pregiudizi non lo ha mai frequentato, per dar loro la possibilità di capire che cosa succedeva veramente; e ai ragazzi di oggi, che ne hanno sempre sentito parlare come di un mito".

Le musiche sono di Matteo Vallicelli, e contribuiscono a creare un tessuto emotivo e narrativo unitario. È anche grazie a lui che si deve la "scoperta" del primo nucleo di cassette e materiali video, al quale si sono aggiunti altri materiali messi a disposizione da decine di persone, che hanno ritrovato le proprie foto, i propri video e li hanno messi a disposizione.

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domenica 18 giugno 2023
Giovanni Bogani

Il racconto degli anni d’oro del Cocoricò, discoteca aperta a Riccione nel 1989, l’anno della caduta del Muro di Berlino. Discoteca, ma anche molto di più: luogo di trasgressione e libertà, segno del cambiamento dei tempi. Il regista Francesco Tavella attinge a un piccolo patrimonio di filmati privati, di VHS ritrovate. E ci permette di entrare in quel luogo, in quel tempio laico che accoglieva tutte le trasgressioni e tutte le differenze. Edonismo, divertimento, trasgressione. Ci si traveste, si entra in un grosso Luna Park, ci si sente liberi.

 Difficile cogliere l’atmosfera, il feeling e il significato di un luogo e di un tempo passati. Il documentario di Francesco Tavella sulla discoteca romagnola diretta da Loris Riccardi ci riesce. Ci riesce, utilizzando le immagini – i colori primari, i pixel grandi, i rossi che “sfondano” – di vecchie VHS ritrovate, mescolate a fotografie.

“Mi interessava che questo film arrivasse a tre tipologie di persone”, dice il registaFrancesco Tavella. “A chi ha vissuto e amato il Cocoricò, e trova un’occasione per rivedere quello che è stato; a chi per vari pregiudizi non lo ha mai frequentato, per dar loro la possibilità di capire che cosa succedeva veramente; e ai ragazzi di oggi, che ne hanno sempre sentito parlare come di un mito”.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 14 novembre 2023
Caterina Bogno
Film TV

Si apre sulla caduta del Muro per poi chiudersi sulla scena delle Twin Towers al collasso, dopo un'ora abbondante di remix tarantolato di notti folli e senza fine, cassa dritta e performance, Craxi & Cicciolina. Come a dire che della stagione «irripetibile» che sono stati i 90 il Cocoricò - santuario riccionese della techno, discoteca che «si può chiamare "discoteca" tanto quanto una sedia elettrica [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 agosto 2023
Emanuele Bucci
Ciak

Riccione, anni '90: il Cocoricò, con l'apporto dell'art director Loris Riccardi, diventa un riferimento in Italia (e non solo) per chi cerca molto più di un locale notturno dove ballare. Ogni sabato sera la Piramide della discoteca riunisce 5.000 giovani tra musica techno, performance teatrali, ospiti illustri (Franco Battiato, Enrico Ghezzi), cultura queer, provocazioni e sperimentazioni.

domenica 23 luglio 2023
Sveva Di Palma
Cinematographe

Cocoricò Tapes, per la regia di Francesco Tavella ha vinto il Premio Sebastiano Gesù OFF15 all'Ortigia Film Festival 2023 per il Concorso internazionale Documentari in una giuria presieduta da Giulia Cosentino e Pierfrancesco Li Donni e composta dagli allievi CSC, Centro Sperimentale Cinema. La vittoria della pellicola è stata decretata in base "all'attenzione impiegata nella ricerca e nell'uso d'un [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 luglio 2023
Rudi Capra
OndaCinema

"Cocoricò Tapes" comincia con la caduta del muro di Berlino, lo stesso anno in cui apre il Cocoricò. È il tempo in cui cadono i confini, le barriere, i tabù e le ultime stelle dell'edonismo sfrenato degli anni '80, che divampano in fiammate furiose prima di ridursi in cenere attraversando l'atmosfera cupa e asettica della contemporaneità. Tavella recupera una tagliatella di tapes, perlopiù da vecchi [...] Vai alla recensione »

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giovedì 12 ottobre 2023
 

Il doc sulla discoteca più trasgressiva d'Italia arriva al Cinema Osservanza e al PostModernissimo. Vai all’articolo »

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giovedì 5 ottobre 2023
 

Le immagini proibite di un locale di culto. Dal 7 ottobre in altre sale italiane. Vai all’articolo »

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domenica 18 giugno 2023
Giovanni Bogani

Online su MYmovies ONE - fino al 20 giugno grazie al Festival di Pesaro. Vai al filmVai all'articolo »

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