Titolo originale | The Unlikely Pilgrimage of Harold Fry |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Hettie MacDonald |
Attori | Jim Broadbent, Penelope Wilton, Earl Cave, Linda Bassett, Daniel Frogson Naomi Wirthner, Paul Thornley, Joy Richardson, Claire Rushbrook, Ian Porter, Andrew Leung (II), Tigger Blaize, Trevor Fox, Monika Gossmann, Howard Grace, Joseph Mydell, Nic Sampson, Georgina Strawson. |
Uscita | giovedì 5 ottobre 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,29 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 2 ottobre 2023
Harold è un uomo normale che ha attraversato la vita, vivendo ai margini, fino a quando un giorno va a imbucare una lettera... e continua a camminare. In Italia al Box Office L'Imprevedibile viaggio di Harold Fry ha incassato 286 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Harold Fry è un uomo in là con gli anni che trascorre una vita piatta e senza scosse con la moglie Maureen in una cittadina dell'Inghilterra. Un giorno riceve la notizia che Queenie, di cui un tempo era amico, sta per morire a causa di un tumore. In seguito a una vicenda che si è sentito raccontare decide di partire a piedi per affrontare l'attraversamento del Paese. Lo scopo è quello di spingerla a resistere al male in attesa del suo arrivo.
Rachel Joyce sceneggia il film tratto dal romanzo che lei stessa ha scritto.
Questo finisce con l'essere il problema che Hettie MacDonald si trova a dover fronteggiare riuscendo comunque a portare a compimento un film interessante. La regista ha già avuto in precedenza a che fare con una serie (Normal People) anch'essa tratta da un romanzo (di Sally Roonie) ma, come spesso accade, l'avere come autore dello script chi ha scritto il romanzo può costituire un vincolo. Lo è evidentemente, come ognuno potrà verificare, nel finale sul quale è bene non aggiungere altro per non fare spoiler. Sarà sufficiente ricordare che un conto è spingere sul tasto dell'emozioni in un libro ed un altro è farlo sullo schermo.
Detto ciò il film vale la visione innanzitutto per la prestazione di Jim Broadbent che mostra ancora una volta (non essendo necessario dimostrarlo) come tutti i riconoscimenti ottenuti nel corso della sua carriera (Oscar compreso) fossero meritati. La naturalezza con cui aderisce al suo personaggio, unita al fatto di aver girato in ordine sequenziale, ci rende il suo Harold vicino e ci consente di comprenderne aspettative e sensi di colpa rendendo anche credibili passaggi che rischiano di esserlo meno (tranne uno, riguardante un cane, che resta, come può testimoniare chiunque abbia un amico a quattro zampe, abbastanza lontano dalla realtà).
Il suo viaggio in un'Inghilterra ben poco piovosa diventa un on the road della memoria in cui l'ambiente, sia esso naturale che urbano, diventa qualcosa di più di uno sfondo. Così come il rapporto con coloro che il protagonista incontra nel suo percorso si trasforma in occasione per brevi (e spesso riusciti) ritratti di un'umanità che ha bisogno di condivisione anche quando finisce con il negare il bisogno stesso.
Come in fondo è accaduto ad Harold e Maureen che, colpiti nel passato da uno degli eventi più traumatici che un essere umano possa sperimentare, hanno finito con il credere di non aver più necessità di uno scambio reciproco condannandosi a una sopravvivenza priva di qualsiasi slancio emotivo. Quello che finisce con l'essere trasformato dai media in un Forrest Gump made in Britain (in questa parte la vicenda assume un po' il sapore del deja vu) è un uomo che ha una meta (ideale e logistica) ma che non per questo sta fuggendo dal suo punto di partenza, anche se la tentazione è forte.
Chi guarda viene invitato a chiedersi se far prevalere il buon senso comune di Maureen o sostenere l'utopia di suo marito. In film come questo solo la presenza di due grandi attori può permettere alla regia di arrivare sino in fondo senza danni. Hettie MacDonald li ha trovati.
L'IMPREVEDIBILE VIAGGIO DI HAROLD FRY disponibile in DVD o BluRay |
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“Una persona amata non muore subito, resta immersa in una specie di aura di vita che fa sì che essa continui a occupare i nostri pensieri proprio come quando era viva. È come in viaggio.” Marcel Proust Nella tranquilla e ordinata cittadina costiera di Kingsbridge, nel sud dell’Inghilterra, le giornate di Harold e della moglie Maureen sono scandite dalla [...] Vai alla recensione »
Il film di Hettie McDonald è un“on the road” garbato e poetico che affronta con delicatezza temi importanti e profondi senza mai eccedere, ma che accompagna e segue il suo protagonista mantenendo il suo passo , rispettandone le soste. Harold Fry ( un intensissimo Jim Broadbent) è un pensionato ultrasettantenne che vive nel Devon con la moglie Maureen ( Una sobria ed [...] Vai alla recensione »
Non lasciatevi ingannare dal trailer: L'imprevedibile viaggio di Harold Fry, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Rachel Joyce (pubblicato in Italia da Giunti), che scrive la sceneggiatura, non è il solito film del genere vecchietti alla riscossa: è una delicata storia di speranza, che riflette sulla fede, sulla determinazione e sulla possibilità di riconciliarsi con il proprio passato. Il [...] Vai alla recensione »
"L'imprevedibile viaggio di Harold Fry", tratto dal best seller di Rachel Joyce che ne ha curato anche la sceneggiatura, è un film sulla fede. Non nell'accezione religiosa del termine, ma una fede più laica che parte soprattutto dall'introspezione. Harold è un uomo qualunque, quasi invisibile, che vive la sua vita in fotocopia dentro il suo piattume e nonostante tutto gli va bene così.
Werner Herzog lo fece davvero. Quando seppe che la storica del cinema Lotte Eisner era ricoverata a Parigi ed era grave, partì da Monaco di Baviera. A piedi. Convinto che la sua camminata le avrebbe salvato la vita. Quando arrivò, lei stava meglio. Harold Fry riceve la lettera d'addio di una ex collega di lavoro cui il cancro non concede che pochi giorni: (non) saluta la moglie e va.
Questa di Werner Herzog è una storia vera. Nel 1974 a Monaco viene a sapere che l'amica Lotte Eisner è in fin di vita nella sua casa di Parigi -scrittrice e critica cinematografica, Lotte era fuggita dalla Germania nel 1933. Zaino in spalla si mette in cammino, attraversa il Reno e la Marna, dorme e mangia dove capita, nel gelido inverno. Vuole abbracciarla, e tenerla in vita.
Riceve una lettera dall'amica di un tempo, ove lei comunica di essere una malata terminale. L'anziano Harold Fry esce per imbucare un biglietto di risposta, ma finisce per incamminarsi verso la località di ricovero dell'amica, lontana ottocento chilometri. Perché, come gli ha suggerito una giovane commessa, un voto può salvare la vita. La moglie Maureen lo attende a casa, ignara delle intenzioni di [...] Vai alla recensione »
Harold Fry è un uomo anziano che trova pace e conforto nella monotonia dei suoi giorni, cadenzati da ritmi sempre uguali. Non ama camminare, non si allontana mai dalla sua casa in Devon ed è confortato dalla compagnia della moglie Maureen. Un giorno come un altro, Harold, riceve una lettera da Queenie, una sua vecchia amica che gli rivela di essere malata di cancro, e di trovarsi in un ospizio.
Quando Harold, che ha sempre vissuto in disparte, senza prendere iniziative, scopre che una vecchia amica è molto malata, contro il parere della moglie decide di andarla a trovare attraversando a piedi l'Inghilterra per centinaia di chilometri. Certo che il suo eroico gesto la terrà in vita, l'uomo intraprende un incredibile viaggio che farà notizia, conquistando il cuore dell'intera nazione.
C'è una bellezza propria degli on the road ed è il fatto che ognuno di questi sia simile all'altro e al contempo differente, perché molteplici sono le varianti che possono adottarsi. Alla fine, però, si ha sempre un'impressione: che il cammino sia tanto esterno quanto interno al viaggiatore e a noi spettatori che vi assistiamo. Anche se il viaggio è imprevedibile e il viaggiatore improbabile come. Vai alla recensione »
Una lettera rosa spezza la routine degli anziani coniugi Harold e Maureen Fry. Porta il timbro di Berwick-upon-Tweed, la cittadina più settentrionale dell'Inghilterra, a circa 800 chilometri da quella cucina nel Devon in cui Harold Fry scopre che la sua vecchia collega di lavoro del birrificio, Queenie Hennessy, è in una residenza per anziani, malata terminale di cancro, e sta scrivendo per dirgli [...] Vai alla recensione »
Cammina cammina... 800 chilometri a piedi separano la liberazione da un funesto senso di colpa dell'anziano Harold (Broadbent mirabile, col film sulle spalle), piccolo borghese british che lascia la moglie sperando di salvare un'amica a cui deve qualcosa. Riuscito nei dettagli, con note sul sacro, ipersensibile nei sentimenti, afflitto da carichi di incomunicabilità e scioglimento.
Harold (Jim Broadbent), protagonista di L'imprevedibile viaggio di Harold Fry di Hettie MacDonald, vive nel Devon, nel sud dell'Inghilterra, un'esistenza rassegnata e spenta accanto a Maureen, una moglie (Penelope Wilton) che ha smesso di amarlo tanti anni prima. Queenie, di cui in passato era stato amico, abita a Berwick-upon-Tweed, 800 chilometri più a nord, e la sua vita sta per spegnersi definitivamente [...] Vai alla recensione »
Harold Fry (Jim Broadbent) è un pensionato che vive con la moglie Maureen (Penelope Wilton) in una cittadina del Devon, a sud dell'Inghilterra. Un giorno riceve una lettera da una sua ex collega ricoverata in un hospice a Berwick-Upon-Tweed, al confine con la Scozia, che lo informa che sta morendo di tumore. Harold pensa di risponderle con un semplice bigliettino ma, folgorato dalle parole di una [...] Vai alla recensione »
Tratto dal romanzo omonimo di Rachel Joyce e diretto da Hettie MacDonald (Normal People), L'imprevedibile viaggio di Harold Fry è una celebrazione della vita, un ritratto sincero dell'amore universale. È un normalissimo mattino di metà aprile, quando il neopensionato Harold Fry riceve la lettera che sta per sconvolgere la sua vita. Queenie Hennessy, un'ex collega e amica, gli ha scritto per dirgli [...] Vai alla recensione »
Harold Fry, pensionato ultrasessantenne, vive una tranquilla vita domestica con sua moglie Maureen nella cittadina costiera di Kingsbridge, nel sud dell'Inghilterra. Un giorno, l'uomo riceve una lettera da una sua vecchia amica, Queenie Hennessy; nella lettera, Queenie rivela di essere malata terminale di cancro e di essere ricoverata in un ospedale di Berwick-upon-Tweed, a 800 chilometri dalla casa [...] Vai alla recensione »
Un giorno come tanti Harold Fry, anziano signore qualunque, esce per imbucare una lettera. E non si ferma più: dalla sua piccola cittadina del Devon, nel sud-ovest dell'Inghilterra, camminerà fino all'altrettanto piccola Berwick-upon-Tweed, nel nord del paese, al confine con la Scozia. Quasi 500 miglia, come nella celebre canzone, ma l'obiettivo di Harold non è romantico: vuole raggiungere una sua [...] Vai alla recensione »
Harold è un uomo qualunque, che ha sempre vissuto senza prendere iniziative e restando in disparte. Un giorno scopre che una vecchia amica è molto malata e decide di andarla a trovare attraversando a piedi l'Inghilterra per centinaia di chilometri. Certo che il suo eroico gesto la terrà in vita, Harold Fry, contro il parere di sua moglie Maureen, intraprende un incredibile viaggio che farà notizia, [...] Vai alla recensione »
Per il suo ritorno al lungometraggio, a ventisette anni dall'esordio Beautiful Thing, Hettie Macdonald gioca sul sicuro: prende il commovente best seller di Rachel Joyce (anche sceneggiatrice), si affida al consumato mestiere di due interpreti infallibili (il premio Oscar Jim Broadbent e la sempre esimia Penelope Wilton), sceglie di abbracciare in pieno il filone del "senior movie".