Un ispettore di poliziam alle prese con diversi casi di violenza sui minori, ha appena salvato una neonata. Espandi ▽
Affiancato dai colleghi Francesca (Martina Palladini), Gianluca (Gianluca Potenziani) e Franco (Manfredi Russo), Chris Ravelli,(Giuseppe Celesia), ispettore di polizia alle prese con diversi casi di violenza sui minori, ha appena salvato una neonata, abbandonata dai propri genitori su una delle tante barche ormeggiate nella spiaggia siciliana vicino Palermo. Il ritrovamento gli fa tornare alla mente tutte le ferite di un passato mai dimenticato e un matrimonio andato in frantumi con la ex moglie Viola (Daniela Fazzolari). Per l'uomo sarà difficile resistere alle reti seduttive di Paola (Caterina Gabanella), avvenente e provocante inquilina che va a vivere insieme al marito Samuel (Daniel McVicar) e alla figlia Daisy (Livia Modica) nella vecchia villa di sua proprietà e di Viola; tanto che la relazione che si instaurerà con la donna lascerà presto emergere una serie di problemi. Oltretutto Daisy (Livia Modica), la figlia tredicenne, ha strane visioni che rivelano qualcosa di oscuro e terribile legato al passato dell'abitazione. Recensione ❯
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Mann si misura con il genio, le ossessioni e la complessità di Enzo Ferrari, in un solo anno della sua vita. Biografico, Drammatico - USA2023. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un biopic sull'imprenditore italiano Enzo Ferrari. Espandi ▽
Michael Mann ha lavorato a lungo sulla figura di Ferrari, che nelle sue mani diventa un Saturno capace di divorare i propri figli (i due naturali e le sue stesse creazioni di metallo), padrone di sé e delle proprie ossessioni solamente nella dimensione della velocità estrema. La biografia a lungo inseguita da Mann e scritta da Troy Kennedy Martin privilegia il melodramma familiare e il ritratto sfaccettato di un uomo separato dalla sua stessa vita e dalle sue stesse creature. Non si vedono motori, in Ferrari, non si parla quasi mai di ingegneria, non viene quasi mai messa esaltata la dimensione puramente immaginifica delle rosse di Maranello. Inoltre, dei grandi temi del cinema di Mann, in Ferrari se ne scorgono solamente le possibilità. Resta il rammarico per quello che un film come questo avrebbe forse potuto essere in altri momenti della carriera del suo regista: Mann resta uno dei maestri del cinema contemporaneo, ma in questo film sembra incapace di stare al passo del suo amore per la velocità e di trovare un modo per rendere il suo protagonista una figura autenticamente tragica, trasmettendo al pubblico tutta la sua lacerante ambiguità. Recensione ❯
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Elya è una ragazza che farebbe di tutto per portare avanti i suoi ideali ecologisti. Espandi ▽
La ventenne Elya è una studentessa e una futura ecologista. Un giorno, Matvey, capo di un'impresa di costruzioni, viene alla sua università per parlare di un piano di sviluppo sul sito di un vecchio parco forestale. Elya non esita a mandare in frantumi il suo progetto. Matvey è incuriosito dalla fiducia in se stessa della ragazza e usa i suoi soliti metodi di influenza: cerca semplicemente di "comprarla". Ma Elya non ha bisogno di uno sponsor. Quindi Matvey, sorpreso dalla sua inespugnabilità, offre a Elya una scommessa: sette giorni romantici secondo le sue regole. Se dopo ciò la ragazza decide ancora di andarsene, rifiuterà di costruire un grattacielo nel parco forestale. È d'accordo quando Matvey sospende davvero il lavoro di progettazione. Elya si vede come qualcosa di simile all'eroina del film Pretty Woman, ma Matvey risulta non essere affatto la persona che immaginava. Recensione ❯
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Un action movie su un colpo di stato che mette in fuga una giornalista e il suo bodyguard. Espandi ▽
Un ex operatore delle forze speciali assume un lavoro per garantire la sicurezza a una giornalista mentre intervista un dittatore, ma, a metà dell'intervista, scoppia un colpo di stato militare. Tutti sono costretti a fuggire nella giungla. Recensione ❯
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Agosto 1914. Mentre l'esercito tedesco guadagna terreno nel nord della Francia, quattro ragazzi dai 10 ai 15 anni, LUcien, LUcas, LUigi e LUdwig, vengono lasciati indietro durante l'evacuazione del loro orfanotrofio. Espandi ▽
Agosto 1914. Mentre l'esercito tedesco guadagna terreno nel nord della Francia, quattro ragazzi dai 10 ai 15 anni, LUcien, LUcas, LUigi e LUdwig, vengono lasciati indietro durante l'evacuazione del loro orfanotrofio. Recensione ❯
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Una storia universale che racconta il difficile rapporto con i genitori, ma racconta anche di un conto in sospeso, di un lutto non ancora elaborato e della difficolta` di diventare adulti. Espandi ▽
In una città portuale di provincia Leo ha un piccolo negozio di oggettistica e modesto antiquariato. Le cose non gli vanno bene, e si fa sempre più presente la minaccia di uno strozzino. Leo è disposto a tutto, per evitare lo strozzino, con una tanica di benzina e con l'aiuto di un ragazzo cinese, trasforma il suo negozio in un cumulo di cenere. È disposto anche a rubare. A rubare un quadro di valore: la tela di un esponente delle avanguardie del Novecento. Il quadro si trova nella villa di un facoltoso imprenditore, collezionista d'arte, aspirante sindaco nella lista "Famiglia Unita". Destino vuole che il figlio dell'imprenditore e la figlia dello strozzino abbiano una relazione...
È un film d'esordio, e di un film d'esordio ha la sgangheratezza e il coraggio. Coraggio di usare la macchina a mano in ogni istante, coraggio di mettere in scena, senza paura, le situazioni più paradossali; coraggio di giocare con i luoghi obbligati del cinema di genere.
La cosa bella del film è il suo modo di mescolare le miserie della vita quotidiana allo stra/ordinario di una trama avventurosa, gangsteristica, seppure in modo grottesco. Piace la disperazione che alberga anche nei personaggi "cattivi". Piace meno il continuo ricorrere ai passaggi obbligati del genere, e la stilizzazione fumettistica dei personaggi. Recensione ❯
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Uno studente dell'Università di Oxford si ritrova attratto dal mondo di un affascinante e aristocratico compagno di classe, che lo invita nella vasta tenuta della sua eccentrica famiglia per un'estate indimenticabile. Espandi ▽
Seduzione e inganno. Alza l’asticella al suo secondo film come regista Emerald Fennell dopo l’esordio di Una donna promettente con cui ha vinto l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. E, come quel film, anche Saltburn ha una complessità narrativa che sembra arrivare da un romanzo mentre in realtà il film è ideato, pensato, scritto solo per il cinema. Ci sono gli echi della famiglia Addams e Sofia Coppola, Teorema (dove la figura di Barry Keoghan potrebbe essere la variazione di quella di Terence Stamp nel film di Pasolini) e gli echi di un trascinante teen movie del primo decennio degli anni Duemila. Gotico e pop, Saltburn è un thriller pieno di luce, una commedia sentimentale avvolta nell’ombra, un diario di formazione che assume già i contorni di un testamento. Avrebbe anche il respiro di una serie ma preferisce condensare tutto in un tempo (cinematografico) dove ogni momento resta impresso e che sembra sospeso, eterno, mortale, vitale. Recensione ❯
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Un thriller distopico basato sull'omonimo romanzo di Iain Reid del 2018. Espandi ▽
2065, da qualche parte nel Midwest degli Stati Uniti. L'acqua scarseggia a causa di una profonda siccità, le città si sono sovrappopolate e le campagne sono state abbandonate, mentre il governo ha avviato una campagna per creare insediamenti nello spazio celeste. Ma Junior e sua moglie Hen continuano a vivere in una casa in mezzo al nulla, cercando di far crescere quel poco che è rimasto intorno a loro. La casa è nella famiglia di Junior da due generazioni e lui non vuole andarsene, Hen invece è stanca di quella vita da reclusi, anche perché nel tempo il rapporto con suo marito si è logorato.
Un giorno bussa alla loro porta un funzionario del governo, Terrance: Junior è stato scelto per imbarcarsi a bordo di una stazione spaziale in orbita intorno alla terra e dovrà prepararsi all'impresa. Il giovane uomo non può rifiutarsi di servire la patria per affrontare la migrazione climatica, e la notizia peggiore è che a sostituirlo, mentre è nello spazio, manderanno un suo clone per tenere compagnia a Hen. La coppia ha due anni di tempo per abituarsi all'idea, non certo facile da accettare, per nessuno dei due.
La trama è parecchio confusa, al punto che i due attori protagonisti Saoirse Ronan e Paul Mescal sembrano far fatica a stare dietro alle eccessive contorsioni dei loro personaggi e di una trama che in fondo non dice molte cose, ma le ripete ossessivamente e in modo a volte incoerente. Altro punto a sfavore del film è un commento musicale incessante che spesso schiaccia il film con la sua presenza ingombrante. Recensione ❯
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Un'avventura che fa viaggiare nello spazio e nel tempo un team di scienziati. Sperano di salvare il futuro. Espandi ▽
Un giovane eccentrico inventore e uomo d'affari con un team di scienziati si ritrova in una misteriosa zona anomala dove il tempo è spezzato. Ora devono svelare i segreti del passato per salvare il futuro. Recensione ❯
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La coppia Castellitto-Lundini è perfettamente complementare in un film che sa prendere le giuste misure. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Chi è mia madre? In Italia se lo chiedono 400.000 persone che non possono avere risposta. Espandi ▽
Un'assurda legge impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l'identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l'opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l'incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e della loro inaspettata amicizia. Recensione ❯
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Un uomo comune del millennio digitale catapultato in un inaspettato viaggio analogico. Espandi ▽
Ennio Strano è un esperto informatico quasi cinquantenne che vive in funzione della tecnologia che lo circonda. Una sera, in una discoteca, gli cade il cellulare ultimo modello: lo aiuta a recuperarlo Viola, una ragazza che "porta avanti uno stile slow" e tiene a distanza ogni device high-tech. Ma quando Viola si reca nel punto vendita di Ennio per farsi riparare un vecchio modem, l'uomo si ritrova in un mondo in cui la tecnologia si è fermata per decreto governativo al 1999, circondato da Nokia 3310, Pentium II, cabine telefoniche e negozi Blockbuster. In questa realtà parallela Ennio dovrà capire quale sia il migliore dei mondi possibili.
Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, parte da un'idea molto promettente ma non riesce a svilupparla in modo convincente, creando una storia che sembra lei stessa impantanata nel passato, quanto a ritmo e progressione macchinosa della trama.
A fuoco è invece l'interpretazione scanzonata di Martina Gatti nei panni di Viola, che riesce a rendere quasi credibile il suo personaggio refrattario alla modernità ma attratto da questa sorta di Aranzulla. Recensione ❯
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Il film racconta la storia di Trip (Lillo), un elfo di Babbo Natale incaricato di costruire giocattoli e dal temperamento anticonvenzionale. Espandi ▽
Elia è un bambino dislessico, bullizzato dai compagni, con il papà lontano e la mamma che fatica a portare avanti un negozio di giocattoli di quelli di un tempo, lontano dalle mode del momento. Trip è un elfo tuttofare, goffo e vivace, che inventa giocattoli tanto geniali quanto pericolosi, che vengono puntualmente scartati. Per sbaglio finirà impacchettato a casa di Elia e insieme dovranno affrontare una serie di avventure, tra cui il temibile Ciocca, che mira a imporre il suo peluche parlante come "il" giocattolo di Natale che tutti vorranno.
La dedizione del notevole cast, l'alto budget a disposizione (otto milioni di euro) e l'evidente impronta di Gabriele Mainetti su scrittura, produzione e musiche, non bastano a far elevare il film diretto dagli YouNuts! sopra al livello delle buone intenzioni.
Infarcito di moralismo e messaggi didascalici, nell'affrontare temi importanti come la lotta al bullismo e al consumismo sfrenato, inciampa nella realizzazione di scene d'azione come la gara di slittini tra bambini. Recensione ❯
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Tutto ciò che non è mai stato visto di J.Lo: una rivisitazione visiva e musicale della sua vita amorosa guidata da una narrazione intima, riflessiva, sexy e divertente. Espandi ▽
This Is Me...Now: A Love Story è Jennifer Lopez come non l'avete mai vista. Insieme al regista Dave Meyers, Jennifer ha creato un'odissea cinematografica di stampo narrativo, fatta di storie del mito e di guarigione personale. In concomitanza all'uscita del suo nuovo album in studio, che arriva a distanza di dieci anni dall'ultimo progetto, questo film Amazon Original spazia tra generi diversi e mostra il suo viaggio verso l'amore, attraverso i suoi stessi occhi. Con costumi fantastici, coreografie mozzafiato e camei di star, questa panoramica rappresenta un'intima retrospettiva del cuore resiliente di Jennifer. Recensione ❯
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Saúl Armendáriz, un wrestler amatoriale gay di El Paso, diventa famoso a livello internazionale dopo aver creato il personaggio di Cassandro, il "Liberace della Lucha Libre" Espandi ▽
Fine anni Ottanta. Saúl Armendáriz è un lottatore di lucha libre, una specialità del wrestling messicano. È conosciuto con il soprannome di "El Topo" e viene spesso sconfitto da Gigantico oltre ad essere deriso dal pubblico per la sua omosessualità. Per lui sarà decisivo l'incontro con Sabrina, una lottatrice conosciuta anche come Lady Anarquía che lo convince a combattere come exótico e a prendere il nome d'arte di Cassandro in omaggio alla soap che ama guardare con sua madre. Da quel momento inizia a vincere i primi incontri e ad avere successo arrivando perfino a sfidare El Hijo del Santo, uno dei più famosi luchador del mondo.
Cassandro, oltre alla struttura biopic, è un film sulla mutazione di un corpo del quale cattura l'energia e il suo coraggio nel trasformare un mondo macho come quello dei combattimenti di lucha libre e la sua stessa vita. Sotto questo aspetto ha un'anima soderberghiana proprio nel modo in cui il film gioca con la luce e l'ombra
Le scene dei combattimenti vengono intenzionalmente spogliati anche della necessaria tensione proprio perché in primo piano c'è la trasformazione tecnica del lottatore nel modo di stare sul ring che è un'altra faccia delle sue identità. Una figura del genere, grazie anche alla prova magnificamente sopra le righe di Bernal, si prende quasi tutta la scena. Recensione ❯
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