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Catherine Zeta-Jones

Catherine Zeta-Jones (Catherine Jones) è un'attrice inglese, è nata il 25 settembre 1969 a Swansea (Gran Bretagna).
Nel 2003 ha ricevuto il premio come miglior attrice non protagonista al Premio Oscar per il film Chicago. Catherine Zeta-Jones ha oggi 56 anni ed è del segno zodiacale Bilancia.

Cattiva dalla A alla Zeta

A cura di Fabio Secchi Frau

Affascinante e versatile attrice gallese, Catherine Zeta-Jones si è imposta nel panorama cinematografico internazionale come simbolo di elegante sensualità, offrendo ottime performance anche a teatro e sul piccolo schermo.
Mostrando fin da bambina una passione travolgente per la recitazione, la danza e il canto, sostenuta da una famiglia che ha creduto nel suo talento e che l'ha accompagnata nei primi passi di una precoce tanto quanto determinata carriera, dopo un esordio teatrale folgorante come protagonista di musical prestigiosi già in adolescenza, ha conquistato il pubblico britannico con ruoli televisivi che ne hanno messo in luce carisma e naturalezza scenica.
Il passaggio al cinema è stato coadiuvato da una bellezza ipnotica che ha sedotto registi e spettatori, portandola rapidamente a ruoli da protagonista in produzioni internazionali, rendendola una figura iconica capace di dominare sia il musical che il dramma e ricevendo i massimi riconoscimenti nel suo campo.
Dotata di una recitazione sorprendentemente poliedrica, la Zeta-Jones si è adattata a generi molto diversi tra loro, fondendo grazia fisica e intensità emotiva, protetti da una padronanza tecnica raffinata, che le ha consentito di affrontare con disinvoltura coreografie complesse, dialoghi serrati e scene d'azione, senza mai perdere il controllo espressivo.
La sua voce, calda e modulata, è da lei stata usata come uno strumento potente per trasmettere desiderio o ironia con precise sfumature. Lavorando con una consapevolezza teatrale che valorizza il gesto e il ritmo, ma sa anche essere cinematografica nella misura e nella sottrazione, renden ogni sguardo o pausa carico di significato.
Innegabile il fatto che abbia costruito gran parte della sua immagine pubblica interpretando figure femminili affascinanti, astute e spesso in contrasto con il potere maschile. I suoi ruoli più memorabili la vedono infatti nei panni di ladre sofisticate, dive ambigue, donne che usano il sesso come leva strategica, alternando la carezza al pugno. Eppure, nella vita privata, oltre ad aver attraversato momenti di grande successo, ha sacrificato il suo lavoro con ripetute pause volontarie, legate alla scelta di dedicarsi alla famiglia e alla salute, per affrontare con coraggio anche difficoltà personali e periodi di fragilità emotiva.

Studi
Nata a Swansea, nel Galles meridionale, nel 1969, Catherine Zeta-Jones è figlia del proprietario di una fabbrica di dolci e di una sarta. Cresciuta coi due fratelli, Lyndon Jones, che diventerà suo assistente e attore, e David A. Jones, che lavorerà invece come produttore, studia danza alla Hazel Johnson School of Dance a solo quattro anni e poi frequenta la scuola privata Dumbarton House School, che la famiglia si poté permettere grazie a una vincita al bingo di 100.000 sterline.

Il teatro
Appassionata di recitazione, partecipa a spettacoli teatrali scolastici e a un talent show locale chiamato "Junior Star Trail". All'età di nove anni, entra a far parte del musical "Annie", nel ruolo di un'orfanella, ottenendo in seguito proprio il posto da protagonista. Intanto, è campionessa nazionale di tip tap e diventa Tallulah in una produzione del West End di "Bugsy Malone".
Visti i risultati ottenuti, lascia la scuola e decide di andare a vivere a Londra per occuparsi della sua carriera di attrice a tempo pieno. Nel 1987, viene quindi scelta come seconda sostituta della protagonista di "42° Strada", sempre in un allestimento del West End. Quando però, una sera, l'attrice protagonista e la prima sostituta non furono disponibili, e toccò a lei vestire i panni di Peggy Sawyer, la produttrice dello spettacolo rimase così colpita dalle sue abilità recitative che le lasciò la parte per i due anni successivi di repliche. Musical dopo musical, nel 2010, arriverà a stringere tra le mani un Tony Award come miglior attrice protagonista grazie a una incredibile performance in "A Little Night Music".

Gli esordi cinematografici
Il cinema si accorge di lei nel 1990, quando Philippe de Broca la dirige in Le mille e una notte. A seguire, reciterà in Cristoforo Colombo - La scoperta (1992), Duca si nasce! (1993), The Phantom - Il ritorno dell'uomo mascherato (1996), ma sarà con La maschera di Zorro del 1998, diretta da Martin Campbell, che lascerà il segno della Z sulle camiciole di pubblico e critica.
Sfolgorante co-protagonista della pellicola nel ruolo di Eléna Montero de la Vega, incontra infatti una consacrazione internazionale, talmente unanime da ritornarne nel ruolo anche nel 2005 con The Legend of Zorro, diretta dallo stesso regista. Il personaggio è la figlia del vecchio Zorro e l'interesse amoroso del nuovo, interpretato da Antonio Banderas. Una donna fiera e combattiva, con scene iconiche come il duello tra lei e il vendicatore mascherato, dove unirà una fortissima carica sensuale alla brillante grinta.
Seguendo questa tipologia femminile, nel 1999, prenderà parte alla commedia giallo-rosa Entrapment, come l'agente assicurativa Gin Baker, il cui scopo sarà incastrare un ladro d'arte (Sean Connery), finendo però per collaborare con lui. Il film gioca sul filo del doppio inganno e della tensione erotica, e l'attrice mette in scena tutta la sua astuzia, la sua eleganza e la sua presenza fisica, in un ruolo che mescola thriller e romanticismo.
Lo stesso anno, è diretta con Lily Taylor, Owen Wilson e Liam Neeson da Jan de Bont in Haunting - Presenze, dove è Theo, una donna sofisticata e sicura di sé che partecipa a uno studio sul sonno in una villa infestata. Sfuggente, altamente provocante e ironica, la Zeta-Jones è memorabile anche in un contesto horror gotico, dove la tensione psicologica si mescola al soprannaturale.

I film con Steven Soderbergh
Ma il meglio deve ancora arrivare. Nel 2000, è nel nutrito cast (Tim Robbins, Lily Taylor, Bruce Springsteen, John e Joan Cusack, Jack Black, Lisa Bonet, Sarah Gilbert, Harold Ramis, Beverly D'Angelo) di Alta fedeltà di Stephen Frears e, parallelamente, interpreta la cinica Helena in Traffic (2000) diretta da Steven Soderbergh. Sua la parte di una donna che scopre il coinvolgimento del marito in un giro di nacrotraffico e decide di prendere in mano la situazione, passando da moglie ignara di tutto a una figura fredda e determinata.
Il sodalizio artistico con Soderbergh sarà molto importante. Il regista la dirigerà infatti anche in Ocean's Twelve, nel 2004, trasformandola nell'investigatrice dell'Interpol specializzata in furti d'arte, Isabel Lahiri, determinata a catturare Danny Ocean e la sua banda, tra i quali membri c'è il suo ex amante Rusty (Brad Pitt). Poi, ancora una volta brillante, intuitiva e implacabile, aggiungerà tensione romantica e intellettuale alla trama di Effetti collaterali (2013), dove reciterà la parte di una feroce psichiatra accanto a Rooney Mara e Jude Law.

L'Oscar come miglior attrice non protagonista
Diva nevrotica in I perfetti innamorati (2001) con Julia Roberts, un ritrovato John Cusack e Billy Crystal, arriva all'apice della sua carriera con il genere che meglio di ogni altro l'ha consacrata e l'ha fatta conoscere al mondo intero: il musical. Sarà infatti grazie a Chicago (2002) di Rob Marshall e alla parte della star del vaudeville accusata di omicidio, Velma Kelly, che otterrà l'Oscar come miglior attrice non protagonista. Con uno charme che domina la scena fin dall'inizio del film, la Zeta-Jones è una nuova tipologia di donna spietata, che qui cerca di sfruttare la notorietà del suo crimine per tornare sotto i riflettori. Incarnando il personaggio con un'energia magnetica, unendo a questa la potenza vocale, la precisione coreografica e l'intensità drammatica, dimostra di essere una perfetta equilibrista tra glamour e ferocia, in un mondo dove la fama si costruisce sullo scandalo.
Le sue performance musicali, in particolare "All That Jazz" e "Cell Block Tango", sono diventate emblematiche nella pellicola, portando la critica a lodarla.

Il declino prima della pausa
Nel 2003, viene diretta con George Clooney da Joel Coen nella commedia Prima ti sposo poi ti rovino, dove ha occasione di mostrare una verve comica alla Katharine Hepburn. L'anno successivo, Steven Spielberg la vorrà come l'assistente di volo Amelia in The Terminal, mentre nel 2007 è nell'insipido remake americano di Ricette d'amore (film di Sandra Nettelbeck con Martina Gedeck e Sergio Castellitto), intitolato Sapori e dissapori (2007), nel quale è la severa chef Kate accanto ad Aaron Eckhart.
Meno incisiva la sua performance di medium nella stucchevole love story Houdini - L'ultimo mago (2007), diretta da Gillian Armstrong con Guy Pearce. Dopo The Rebound - Ricomincio dall'amore (2009), torna poi davanti alla cinepresa di Stephen Frears per il mediocre Una ragazza a Las Vegas (2012), dove è Tulip, la gelosa e snob coniuge di Bruce Willis, qui nei panni di un giocatore d'azzardo professionista. Un ruolo marginale, stereotipato e poco sviluppato, fin troppo rigido e antipatico, senza profondità o evoluzione, che è considerato il personaggio peggiore della sua carriera.
Cercando di ripercorrere i fasti della strada che l'ha portata alla fama, partecipa al musical ambientato negli Anni Ottanta Rock of Ages (2012) di Adam Shankman, con la parte di Patricia Whitmore, conservatrice che guida una crociata contro il rock. Volutamente caricaturale, camp e sopra le righe, ma sfortunatamente troppo forzata e poco credibile, qui sembra quasi fuori posto, malamente integrata con il tono generale del film, che già di suo aveva dei gravi difetti.
Parallelamente, partecipa al flop di Gabriele Muccino Quello che so sull'amore (2012) e al mediocre Broken City (2013) di Allen Hughes, con Mark Wahlberg, nella parte della moglie di un sindaco. Va leggermente meglio con l'action-comedy Red 2 (2013) con Helen Mirren e Anthony Hopkins e con L'esercito di papà (2016), che rimane la sua ultima prova attoriale cinematografica, prima di una lunghissima pausa presa per occuparsi della sua famiglia.

In tv
La sua prima apparizione televisiva avviene invece nel 1991 con The Play on One, poi prenderà parte alla serie The Darling Buds of May (1991-1993) e a un episodio di Le avventure del giovane Indiana Jones (1994).
Dopo le miniserie Caterina di Russia (1996) e Titanic (1996), si dedicherà esclusivamente alla sua carriera cinematografica e ritornerà al piccolo schermo solo in seguito a una lunga pausa cinematografica, diventando nel 2017 il Premio Oscar Olivia de Havilland in Feud. Lo stesso anno, sarà Griselda Blanco, la famigerata narcotrafficante colombiana soprannominata "La Madrina", figura centrale nel traffico di cocaina tra Colombia e Stati Uniti negli Anni Settanta e Ottanta, nel film tv La signora della droga, con una performance intensa e controversa e aggiungendo un'altra manipolatrice e astuta donna al suo elenco di strong women.
Tra il 2018 e il 2019 recita in Queen America, mentre nel 2021 è nella seconda stagione della serie tv di genere crime-thriller Prodigal Son, nel ruolo della dottoressa Vivian Capshaw, una tirocinante del Claremont Psychiatric Hospital, che si confronta con un noto serial killer. La sua performance è stata apprezzata per la capacità di trasmettere tensione psicologica e ambivalenza morale, contribuendo a rendere il telefilm più oscuro e imprevedibile. Dal 2022, sarà poi la gotica Morticia Addams nella serie tv Mercoledì, diretta da Tim Burton e, ancora una volta in veste di antagonista, sarà la trafficante di manufatti storici, sofisticata e crudele, Billie Pearce in Il mistero dei Templari, la serie.

Vita privata
Dopo alcuni flirt (la rock star dei Simply Red Mick Hucknall, il collega Angus Macfadyen, il produttore Jon Peters e il presentatore inglese John Leslie), Catherine Zeta-Jones sposa l'attore statunitense Michael Douglas nel 2000, che la renderà madre di due figli, gli attori Dylan Douglas e Carys Zeta.
L'attrice ha rivelato di aver sofferto di sindromi ipomaniacali dovute al disturbo bipolare di tipo II.

Ultimi film

I film più famosi

Thriller, (USA - 2013), 106 min.
Azione, (USA - 2004), 125 min.
Commedia, (USA, Australia - 2007), 105 min.
Commedia, (USA - 2004), 128 min.
Drammatico, (USA, Germania - 2000), 143 min.
Commedia, (USA - 2013), 100 min.
Commedia, (USA - 2000), 113 min.
Thriller, (USA - 2013), 109 min.
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