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Ultimo aggiornamento venerdì 19 aprile 2024
La serie ideata da Ryan Murphy ha l'obiettivo di raccontare famose faide storiche e culturali. La serie ha ottenuto 4 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a CDG Awards, 1 candidatura a Producers Guild, La serie è stato premiato a AFI Awards,
CONSIGLIATO N.D.
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La serie ideata da Ryan Murphy ha l'obiettivo di raccontare famose faide storiche e culturali.
I segreti di Truman Capote
Recensione di a cura della redazione
L'acclamato scrittore Truman Capote (Tom Hollander) si circondava di un gruppo di donne tra le più elitarie della società - ricche e affascinanti esponenti della mondanità newyorkese di un'epoca passata - che lui soprannominava "i cigni". Il gruppo di donne, belle e raffinate, comprendeva la grande dama Barbara "Babe" Paley (Naomi Watts), Slim Keith (Diane Lane), C.Z. Guest (Chloë Sevigny) e Lee Radziwill (Calista Flockhart). Incantato e affascinato da queste nobildonne, Capote si ingraziò le loro vite, facendo amicizia con loro e diventando il loro confidente, per poi tradirle scrivendo un racconto poco velato delle loro vite, esponendo i loro segreti più intimi. Quando un estratto del libro "Answered Prayers", l'opera magna progettata da Capote, fu pubblicato su Esquire, distrusse di fatto il suo rapporto con i cigni, lo bandì dall'alta società che tanto amava e lo fece precipitare in una spirale di autodistruzione dalla quale non si sarebbe più ripreso.
Il duello tra Joan Crawford e Bette Davis
Overview di Letizia Rogolino
"Le faide nascono dal dolore, non dall'odio". La rivalità tra le due grandi star del cinema, Joan Crawford e Bette Davis, è l'anima della serie tv antologica Feud, ideata da Ryan Murphy e in onda in Italia dal 7 gennaio 2018 su Mediaset Premium. Ricordate Meryl Streep e Goldie Hawn, vittime della chirurgia estetica, che si tirano i capelli nel film La morte ti fa bella del 1992? Le dive sul viale del tramonto preferiscono sfidarsi con duelli verbali vibranti e provocatori, piuttosto che ricorrere alle mani, per un prodotto di qualità che unisce il docu-drama e la finzione.
Alla ricerca costante di un celebre catfight, l'autore di serie tv di successo come American Horror Story e Scream Queens, decide di portare il pubblico dietro le quinte di Hollywood per raccontare una spietata competizione artistica in otto episodi.
Una storia coinvolgente ed intrigante che parte dalla lavorazione del film Che fine ha fatto Baby Jane? nel 1962, fino alla notte degli Oscar dell'anno dopo, con le conseguenze di un gioco al massacro, portato avanti con un graffiante humour nero e un talento strabiliante delle due protagoniste.
Dopo aver recitato in Donne in cerca d'amore nel 1959, Joan Crawford resta lontana dagli studios per alcuni anni, ma quando giovani leve come Marilyn Monroe cominciano a conquistare la scena, lei sente il bisogno di tornare alla ribalta. Le capita per le mani il libro "Che Fine ha fatto Baby Jane?" nel quale riconosce il potenziale per un film di successo, e decide di coinvolgere nel progetto Bette Davis, sua acerrima nemica che, tuttavia, stima molto come attrice. La sua idea si rivela vincente, ma lavorare con due prime donne può essere una missione impossibile. Se ne rende conto il regista Robert Aldrich, interpretato da Alfred Molina, che prova a placare gli animi per finire il suo film, non senza ostacoli. Intanto Catherine Zeta Jones nei panni di una elegante Olivia De Havilland e Kathy Bates come Joan Blondell, cercano di descrivere l'accaduto dal loro punto di vista in una finta intervista.
Abbiamo assistito ad un chiaro cambiamento dei ruoli femminili sul grande schermo nella storia del cinema, e Joan Crawford e Bette Davis sono due vittime di questo sistema corrotto dal sessismo e ageismo, soprattutto tra gli anni '60 e '70. Due personalità molto diverse, ma ugualmente fragili ed incapaci di vivere lontano dai riflettori. Il successo deve essere gestito altrimenti ti divora per sempre. Bette Davis è una donna forte, impulsiva e liberale, che non ha peli sulla lingua e, nonostante sia consapevole del suo talento, sembra incapace di accettare l'idea di essere una star. Joan Crawford, invece, risente di un passato difficile, senza affetti sinceri. Dopo una serie di matrimoni falliti, ha una tremenda paura della solitudine e di essere dimenticata dal pubblico e dallo star system. Passa tanto tempo a curare il suo aspetto fisico, tormentata dalla vecchiaia e dall'idea di non fare più parte di quel mondo di applausi, premi, autografi e red carpet, che l'ha accolta per molti anni per poi chiuderle la porta in faccia.
Entrambe hanno difficoltà nel rapporto con i propri figli, messi spesso al secondo posto per rincorrere la carriera. Lottano per attirare l'attenzione, del pubblico, dei registi, dei media, diventando protagoniste di una guerra intrigante ed ipnotica, raccontata magistralmente da Murphy con ironia, inquietudine, eleganza e tormento. Materiale di repertorio ricreato fedelmente si unisce alla finzione per una struttura narrativa coinvolgente che emoziona e suscita curiosità sull'intera vicenda. Susan Sarandon e Jessica Lange lasciano senza parole per le loro interpretazioni carismatiche, dosando con attenzione lo stile della recitazione tra passato e presente. Accanto a loro talenti come Stanley Tucci, Alfred Molina e Judy Davis, rispettivamente nei panni di Jack Warner, Robert Aldrich e la giornalista Hedda Hopper.
Feud è una serie tv ambiziosa e moderna, che porta in superficie l'umanità di due artiste sensibili, determinate e tormentate, che hanno condiviso un destino comune tra gioie e dolore. Il loro rapporto diverte, commuove e spaventa lo spettatore, invitato ad ammirare un ritratto intimo di due personaggi amati in tutto il mondo, che, tuttavia, sono due esseri umani segnati da una parola, un gesto o una nuova ruga davanti allo specchio.
Dopo aver vissuto questo aspro contrasto femminile episodio dopo episodio, anche noi, come Joan Crawford, ci chiediamo: "Tutto questo dolore avrà un significato alla fine?".