Un uomo viene condannato per quattro rapine. Si dichiara innocente per una delle accuse e il suo caso diventa mediatico. Espandi ▽
Regista e attore ormai veterano del circuito francese, e spesso sensibile all’ispirazione letteraria, Cédric Kahn estrae dalla cronaca anni settanta uno dei suoi film più tesi e meglio riusciti, riportando in auge la figura dell’attivista Pierre Goldman e del suo processo per omicidio. Un racconto fatto di sguardi incrociati in una stanza affollata (di poliziotti ma anche di sostenitori di Goldman, un coro greco di reazioni che testimoniano del valore politico del personaggio), che si chiuderà con il verdetto senza concedere nulla al mondo esterno, mentre la rabbia iconoclasta del protagonista non risparmia nemmeno il suo stesso avvocato. Un’opera dai risvolti tanto complessi - eppur così asciutta nel ritmo e nella struttura - si poggia naturalmente sulla furiosa e carismatica interpretazione di Arieh Worthalter, attore belga il cui talento camaleontico viene finalmente premiato con un ruolo di primo piano. Insieme mattatore e sabotatore, uomo animato dalla contraddizione, e personaggio cinematografico dal magnetismo innegabile. Recensione ❯
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Una delicata opera prima sul desiderio di maternità e la solitudine silenziosa e nascosta di tante donne. Drammatico, Francia2023. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna è in una fase di crisi. A questo si aggiunge un'avventura di una notte e la gravidanza della sua migliore amica. Espandi ▽
Lydia è un’ostetrica affidabile e professionale, ma il parto della sua amica Salomé, da lei assistito, non è andato come previsto, e la puerpera ha rischiato di perdere il bambino. In quel momento qualcosa si spezza all’interno di Lydia. L’incontro occasionale con Milos dà il via ad una nuova speranza per la donna, ma il rifiuto dell’uomo di proseguire il rapporto innesca una sequenza di fraintendimenti e invenzioni che Lydia alimenta in modo quasi inconsapevole. Le Ravissement, opera prima della regista e sceneggiatrice Iris Kaltenbäck, mette al centro il desiderio di maternità come motore di accensione di comportamenti che si discostano dalla quotidianità e mettono in luce l’estraneità che alcune donne avvertono nei confronti della loro stessa vita. Non ci sono cattivi, solo anime smarrite, istinti primari mal indirizzati e segnali mai raccolti. Ed è impossibile chiamarsi fuori da questa storia che in qualche modo riguarda tutti, anche se non comprendiamo fino in fondo le motivazioni dietro le azioni di Lydia. Recensione ❯
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In un piccolo paese a Sud della Francia, due amici d'infanzia vedono le loro abitudini e il loro rapporto perturbati dall'arrivo di una ragazza. Espandi ▽
Dog e Mirales, due inseparabili amici d'infanzia, vivono in un piccolo villaggio del Sud della Francia.
Trascorrono la maggior parte del tempo a girovagare per le vie del borgo. Mirales, per ammazzare il tempo, prende spesso in giro Dog, forse piu` del dovuto.
Quell'autunno, Dog incontra Elsa con la quale vive una storia d'amore.
La distanza che si instaura tra i due ragazzi gli permettera` di crescere e finalmente trovare il loro posto. Recensione ❯
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L'incredibile storia di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli amici immaginari di tutte le persone. Espandi ▽
Il film segue una giovane ragazza che attraversa un'esperienza difficile e poi inizia a vedere gli amici immaginari di tutti che sono stati lasciati indietro mentre i loro amici nella vita reale sono cresciuti. Recensione ❯
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Vittorio, un uomo sui quarantacinque anni, un borgataro, una mattina si avvia da via del Mandrione, a
piedi, per raggiungere il Rio della Grana, di cui conosce genericamente l'ubicazione. Espandi ▽
Vittorio, un uomo sui quarantacinque anni, un borgataro, una mattina si avvia da via del Mandrione, a
piedi, per raggiungere il Rio della Grana, di cui conosce genericamente l'ubicazione. Sa soltanto che si
trova "laggiù", vicino alla borgata del Gelsomino, a "mille metri dalla camera da letto del Papa". Deve
incontrare un suo vecchio amico, Aurelio, che forse gli affiderà un lavoretto, forse gli darà dei soldi,
forse niente. Ma, soprattutto, Vittorio vuole vedere il Rio della Grana, ne ha sentito parlare dai vecchi
della borgata, deve essere bello. Durante il viaggio incontra ragazze e ragazzi del suo quartiere, che
cercano di "svoltare la giornata". E Vittorio comincia a raccontare le storie di Mamma Roma, di Stracci,
di Accattone come se fossero davvero esistiti. Un percorso romano nel nome di Pier Paolo Pasolini. Recensione ❯
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Jessica Chastain e Anne Hathaway al centro di un intenso thriller psicologico di influenza hitchcockiana. Espandi ▽
Alice e Celine vivono uno stile di vita tradizionale con mariti di successo e figli della stessa età. La perfetta armonia della vita viene improvvisamente distrutta da un tragico incidente. Senso di colpa, sospetto e paranoia si combinano per svelare il loro legame fraterno. Recensione ❯
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Una donna perde la custodia di un figlio ma è decisa a vincere la battaglia legale. Espandi ▽
Sylvie è una madre single con due figli da accudire il cui più piccolo, Sofiane, è piuttosto problematico. La loro vita è caotica e disordinata, e Sylvie, pur affettuosa e partecipe, è anche un po' approssimativa nella gestione domestica. Un giorno, mentre la madre è al lavoro cercando di mantenere la famiglia, Sofiane si fa male e finisce in ospedale. I servizi sociali lo allontanano da casa per mandarlo in un istituto, e a Sylvie non resta che intraprendere una battaglia nel tentativo di riavere a casa suo figlio.
Niente da perdere è l'opera prima di finzione della giovane regista Delphine Deloget che proviene dal cinema di realtà e a quella realtà non vuole derogare, anche nel raccontare una storia da lei stessa accuratamente sceneggiata. Tutto succede davanti ai nostri occhi con un'immediatezza e un'urgenza che fanno il paio con quelle di Sylvie, interpretata da un'ottima Virginie Efira.
Siamo di fronte ad un film immersivo calato in un quadro famigliare ma anche in una realtà socioeconomica e geografica ben definita. E ci spinge a ragionare senza pregiudizi sulle trappole in cui rischiamo tutti di cadere, un po' a causa nostra, un po' a causa della rigidità delle istituzioni che ci circondano. Recensione ❯
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Liberamente ispirato a "La conferenza degli uccelli" di Farid al-Din 'Attar. Espandi ▽
Il film racconta la storia di uno stormo di uccelli che viaggia al seguito dell'Upupa, attraversando le 7 Valli, alla volta della Montagna di Kafh, dimora del re Simourgh, colui che sarà in grado di rispondere ad ogni loro domanda. Delle centinaia che si avventurano, in pochi arrivano a destinazione: il segreto verrà svelato solo a 6 di loro : all'Upupa che li ha guidati ; ai 4 volatili che in viaggio hanno vissuto l'esperienza d'Amore di 4 personaggi umani; più a un sesto, il più goffo e improbabile di tutti. Recensione ❯
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30 registi hanno risposto a quesiti sul cinema durante l'edizione del 2022 del Festival di Cannes. Espandi ▽
Secondo lo stesso principio del film di Wim Wenders del 1982 Room 666, questo documentario è stato girato durante i giorni dell'edizione 2022 del festival di Cannes in una sala dell'hotel Marriott sulla Croisette, dove 30 registi, molti dei quali facevano parte della giuria o avevano film e progetti presentati al festival quell'anno, hanno risposto a domande sul cinema e sul futuro del cinema. Recensione ❯
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La storia di un pastore esasperato dalla burocrazia a causa della quale non riesce a fare quello che ha sempre fatto. Espandi ▽
Antonio è un pastore del Cilento che trova una reale comprensione solo dagli animali. Le leggi e la burocrazia sembrano agire di concerto contro di lui. Un regolamento comunale di recente emissione gli impone una tassa per portare le sue bestie al pascolo sulla montagna del Cervati che da sempre è stata dedicata a questa funzione. Il terreno di cui è proprietario non può usufruire dell'allacciamento dell'acqua impedendogli quindi l'allevamento delle sue amate capre. Ma Antonio non cede.
Vanina Lappa mette il suo sguardo in favore di un uomo che non si arrende dinanzi alla scomparsa delle tradizioni che avvicinano alla Natura.
Tenendosi a distanza di sicurezza da quei documentari naturalistici che sanno di artefatto, Lappa (che sa anche come mettersi quasi accanto ad animali che liberamente si accostano all'uomo, ci mostra un mondo che ancora resiste, nonostante un accerchiamento che si fa sempre più stringente. Recensione ❯
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Anthony Miller (Russell Crowe) è un attore ormai alla deriva, tormentato dai demoni del suo passato. Quando finalmente ottiene un ruolo da protagonista in un film horror sugli esorcismi, Anthony sembra riprendere contatto con la realtà, ricucendo persino il rapporto complesso con sua figlia adolescente. Durante le riprese, però, inquietanti fenomeni iniziano a susseguirsi sul set del film, trascinando Anthony in un baratro di follia. Scena dopo scena, il comportamento dell'uomo si fa sempre più sinistro, rendendolo una pericolosa minaccia persino per sua figlia.
Quale terrificante mistero aleggia sul set del film e sui suoi protagonisti? Quale oscuro segreto si cela nel passato di Anthony? Ma soprattutto, potrebbe esserci un demone che vuole impossessarsi di lui? Recensione ❯
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Boss riceve una telefonata dal suo amico Aood, in Thailandia, che gli rivela di essere malato di cancro. Espandi ▽
Boss, barman e dongiovanni, conduce una vita dissoluta a New York quando viene raggiunto dalla chiamata del suo migliore amico, Aood, che gli confessa di avere la leucemia e gli chiede un ultimo favore: tornare in Thailandia per accompagnarlo dalle sue ex compagne e restituir loro un oggetto. Il doloroso processo di commiato dalla vita che sta per svanire diviene per Aood un’occasione per rinsaldare rapporti e saldare debiti prima che sia troppo tardi. Un film che è un tentativo di adattare stilemi e situazioni tipiche del cinema di Wong Kar-wai, oggetto di imperituro feticismo presso i cinefili di diverse generazioni, alle esigenze di botteghino thailandesi. Da Poonpiriya ci si attende infatti un altro campione di incassi, dopo che il precedente Bad Genius si è affermato come il maggiore incasso mondiale di sempre per un film thailandese. L’espediente del viaggio a ritroso nella propria vita, che passa inevitabilmente da rimpianti, rimorsi e rancori mai sopiti, diviene quindi l’occasione ideale per esaltare il feticismo sentimentale tipico del cinema di Wong e la sua reificazione dei sentimenti. Recensione ❯
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La storia ci porta sotto il calore ardente del sole andaluso, dove la spregiudicata gitana Carmen si compiace del suo potere di seduzione.
Il mezzosoprano Aigul Akhmentshina, stella nascente della lirica, canterà il ruolo eponimo mentre sul podio il direttore Antonello Manacorda darà vita all'appassionata partitura di Bizet che comprende la famosissima e sensuale Habanera di Carmen ("L'amour est un oiseau rebelle") e la travolgente aria del "Toreador" Escamillo.
Con le scenografie di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti, Carmen racconta le violente passioni che infiammano i protagonisti di questa vicenda di amore e morte, sullo sfondo di una Spagna focosa popolata di sigaraie, gendarmi, contrabbandieri e toreri. Recensione ❯
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Sironi torna alla regia e racconta l'adolescenza, riconfermando l'indole pittorica che rende ogni inquadratura simile a un quadro. Drammatico, Italia, Francia2024. Durata 90 Minuti.
Due ragazze scappano dall'ospedale che le ha in cura per poter vivere la loro prima vera estate. Espandi ▽
Clara e Irène hanno 17 anni e un passato comune presso una clinica per malattie oncologiche. Durante un'uscita organizzata dalla struttura ospedaliera per le ex pazienti dopo la fine delle terapie le ragazze si incontrano e fanno subito amicizia, nonostante abbiano indoli caratteriali opposte.
Così le due decidono, di punto in bianco, di partire insieme per una vacanza su un'isola lontana dalle famiglie e dalle stanze di ospedale. Non ci vorrà molto perché un gruppetto di ragazzi si avvincini alle due soavi adolescenti e cerchi di fare amicizia con loro, sperando che l'attrazione sia reciproca. Ma al centro di quell'estate c'è soprattutto il rapporto sempre più stretto fra Clara e Irène.
Quell'estate con Irène sembra un'opera prima a firma femminile, e invece è l'opera seconda di Carlo Sironi dopo Sole, esordio con cui ha in comune uno degli attori, Claudio Segaluscio, e l'indole pittorica che rende ogni inquadratura simile a un quadro. Recensione ❯
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La storia e il futuro delle immagini in un'opera che pone domande e rivendica maggiore consapevolezza. Documentario, Danimarca, Svezia2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che si interroga sulle immagini stesse. Espandi ▽
La macchina da presa (ora telecamera) è il soggetto di questo documentario che vede i due registi ancora una volta uniti in una ricerca. Questa volta si chiedono come la contemporanea ossessione per le immagini si sia sviluppata al punto da mutare i nostri comportamenti. Partono dalle prime immagini impressionate su una lastra fotografica per giungere al dato, stimato per il 2022, di 45 miliardi di camere presenti sul pianeta e senza alcun tipo di linea progettuale. Il lavoro di Danielson e Van Aertryck, grazie al fatto che, specie nella seconda parte, si avvale di una miriade di riprese e di siti su cui i nativi digitali sono assolutamente competenti, andrebbe mostrato in tutte le scuole superiori. Anzi, prima dovrebbero essere i docenti a vederlo per prendere ulteriore coscienza del fatto che la scuola mentre insegna a scrivere, leggere e decodificare gli scritti altrui, ben poco ancora fa per favorire la decodificazione del linguaggio dominante che tutti accomuna: quello delle immagini. Recensione ❯
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