La storia della giovane Elizabeth Zott tra scienza e programmi di cucina. Espandi ▽
Elizabeth Zott è una donna in anticipo sui tempi, o forse tragicamente contemporanea: è una delle migliori chimiche del suo corso. Essendo però una donna negli Anni Cinquanta, le sue possibilità nel mondo accademico sono limitate e soggette a compromessi. In un susseguirsi di barriere dettate dal divario di genere, o dalla fatalità del caso, Elizabeth incontrerà l'amore, scoprirà la possibilità di amicizie e anche quella di costruire una famiglia, condizioni che, ogni volta, la proietterebbero in una posizione predefinita e stereotipata, che sfugge per sua indole e che la faranno così catapultare nello showbusiness. Qui potrà applicare le sue conoscenze accademiche alla cucina, in un format televisivo che sarà costantemente traviato e ripiegato alle sue esigenze, non a quelle della società patriarcale.
Lezioni di chimica è certamente una delle migliori serie prodotte da Apple TV+. I colori pastello che caratterizzano il decennio, la regia che non lascia nulla al caso, una sceneggiatura che non vuole stupire ma che osserva oggettivamente l'evolversi, nel secolo scorso e attuale, di una consapevolezza sociale e individuale, sono strumenti atti a rappresentare il vero soggetto di questo racconto. No, non si tratta di una "donna forte", né tantomeno di un "uomo in crisi"; l'unico interessante e finalmente accettato protagonista dei nostri (e soprattutto degli statunitensi) anni Venti è il cambiamento. Recensione ❯
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Un live action godibile che vuole essere al passo coi tempi ma che non lascia il segno. Avventura, Fantasy - USA2023. Consigli per la visione: Film per tutti
Il regista David Lowery firma un adattamento della fiaba di Peter Pan e della sua avventura sull'isola che non c'è. Espandi ▽
Wendy è in procinto di abbandonare la casa dei genitori per andare in collegio e iniziare una nuova fase della vita. La ragazzina, però, non ha nessuna voglia di crescere e preferisce passare il suo tempo a leggere storie e a giocare con i fratelli più piccoli John e Michael. Tuttavia, la notte prima della partenza riceve una visita inaspettata: il Peter Pan del suo racconto di finzione preferito si presenta nella sua stanza insieme alla fatina Trilli, mentre va in cerca della sua ombra. Per Wendy, Michael e John è l'inizio di un viaggio fantastico, che li porterà a conoscere gli abitanti dell'Isola che non c'è, un posto magico e ameno in cui la vita dei bambini è costantemente minacciata dalla presenza del malvagio Capitan Uncino.
Riprendendo elementi del romanzo originale e aggiungendo nuovi spunti di riflessione, il film non riesce tuttavia a lasciare il segno per via di una narrazione dal ritmo altalenante e di uno scarso approfondimento di alcuni dei protagonisti, cui risulta difficile affezionarsi.
Peter Pan & Wendy avrebbe potuto essere un ottimo live action: di fatto, però, si limita ad essere un film godibile, di cui tra qualche anno ci saremo forse dimenticati. Recensione ❯
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La prima band di Nick Cave rivive in un documentario che non si ritrae di fronte agli eccessi. Documentario, Biografico - Australia2023. Durata 98 Minuti.
Il docu-film che racconta l'ascesa e l'implosione di uno dei gruppi post-punk più selvaggi di sempre. Espandi ▽
Alla fine degli anni ’70 Nick Cave, Mick Harvey, Tracey Pew, Phill Calvert e Rowland S. Howard misero a ferro e fuoco l’Australia con una musica che iniettava nelle ceneri del punk forti dosi di blues degenere e derive psychobilly. Il loro nome, benché per qualche anno lo cambiarono in Boys Next Door, era Birthday Party; il loro leader era un personaggio destinato nei decenni a seguire a divenire un gigante indiscusso del rock. La “festa di compleanno” più pericolosa e debosciata che si potesse concepire caratterizzò gli anni a cavallo dei due decenni, seminando caos in giro per il mondo. Il film di Ian White, prodotto da Wim Wenders, segue cronologicamente le vicende del gruppo, dai primi vagiti a St. Kilda, Melbourne sino alla dissoluzione a Berlino, che porterà alla nascita del primo nucleo dei Bad Seeds. Il montaggio del materiale di repertorio privilegia le esibizioni live, in cui l’eccesso era all’ordine del giorno, mentre nulla o quasi appartiene al tempo presente. Il film ha il merito di non pretendere di essere molto più di una cronistoria fedele di un’epoca di follia e le testimonianze orali di Cave e Harvey forniscono materiale sufficiente per rendere l’idea di cosa significasse un concerto animalesco dei Birthday Party. Recensione ❯
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Un'opera prima accurata che riflette sull'identità maschile. Con Raphael Quenard, grande mattatore. Drammatico, Francia2023. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un piccolo paese a Sud della Francia, due amici d'infanzia vedono le loro abitudini e il loro rapporto perturbati dall'arrivo di una ragazza. Espandi ▽
Antoine e Damien sono amici da sempre, e da sempre vivono a Le Pouget. Il rapporto fra i due ragazzi è ben codificato e quasi simbiotico, nel senso anche tossico del termine: Antoine, che tutti chiamano con il cognome Mirales, è dominante e tratta Damien, soprannominato Dog, alla stregua del suo vero cane, Malabar. Finchè arriva Elsa, una ragazza di città che ha scelto di trasferirsi per un mese lontano dal caos della vita urbana: ed Elsa comincia una relazione proprio con Damien, il quale di fatto si allontana da Antoine. Ovviamente l'amico gradasso la prende male, e il conflitto fra i due non tarderà ad esplodere.
Chien de la casse è il lungometraggio di esordio dello sceneggiatore e regista francese Jean-Baptiste Durand e ha vinto sia il César come Miglior film d'esordio che quello per il Miglior attore esordiente, quel Raphael Quenard che è stato anche protagonista del film di Quentin Dupieux Yannick - La rivincita dello spettatore.
Il film racconta un bisogno reciproco che ha molto a che fare con l'affermazione della propria identità maschile. La tristezza che si legge nello sguardo di Dog non è solo quella del cane bastonato, ma anche quella dei giovani che nella provincia non hanno opportunità di dimostrare né chi sono né, eventualmente, quanto valgono. Recensione ❯
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Una coppia inizia a vivere un periodo di crisi dopo 20 anni di relazione. Espandi ▽
In una piccola piazza nel nord Italia, due bambini, Amanda e Leo, si giurano amore eterno davanti a una torta a forma di cuore. Dopo 20 anni di vita insieme qualcosa traballa e tutto sembra andare perso. Recensione ❯
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Dopo che un'entità di origine misteriosa ha annientato la popolazione mondiale costringendo coloro che la osservano a togliersi la vita, Sebastián e sua figlia iniziano la loro grande avventura di sopravvivenza a Barcellona. Espandi ▽
Sebastián e sua figlia Anna vivono a Barcellona e pattinano in una pista deserta, prima di essere aggrediti e derubati da alcuni ciechi. Questo è infatti diventato un mondo per ciechi: misteriose entità ultraterrene di imprecisata origine causano un irresistibile impulso suicida in quasi chiunque le veda. L'eccezione sono alcuni rari individui, che però precipitano in un diverso tipo di follia.
Spin-off di uno dei maggiori successi di Netflix, Bird Box: Barcelona replica le situazioni del film originale ribaltandone però la prospettiva. Ma superato il colpo di scena rimane un prodotto di assoluta e prevedibile medietà.
Affidato ai fratelli Pastor, che già si erano occupati di scenari apocalittici nei loro film precedenti, Bird Box: Barcelona è una produzione media rispettabile, che farebbe simpatia se fosse un vero B Movie, ma che lascia perplessi se dietro c'è un colosso come Netflix. Recensione ❯
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Un horror che racconta cosa si nasconde dietro al coma di un paziente. Espandi ▽
Un'infermiera gentile cerca di svelare i segreti della ferita di un paziente in coma e scopre l'aspra rivalità, l'infedeltà, il tradimento e l'omicidio dietro di essi. Recensione ❯
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Un'assistente di produzione sta girovagando per Bucarest per portare a termine un lavoro. Espandi ▽
In quel di Bucarest, la vita quotidiana di Angela è fatta di lavoro sottopagato, divisa tra mille incarichi per sbarcare il lunario, risolvere beghe personali, e condurre una prolungata campagna social con il suo alter ego "maschile" che fa la parodia degli influencer alla Andrew Tate. Per conto di una società austriaca scandaglia la città alla ricerca di testimonianze di infortuni sul lavoro da includere in un video aziendale: uno di essi, Ovidiu, finirà per causare problemi che richiedono l'intervento di una direttrice marketing che è la pronipote di Goethe.
Dopo l'Orso d'oro a Berlino nel 2021 per Sesso sfortunato o follie porno, l'autore più iconoclasta del cinema rumeno alza ulteriormente l'asticella con uno stupefacente caleidoscopio di denuncia sociale, satira grottesca e manipolazione visiva.
Jude offre il ritratto definitivo di una Bucarest esausta e perennemente sull'orlo di una crisi di nervi. È una versione contemporanea, arrabbiata e al tempo stesso esilarante dell'"Ulisse" di Joyce, aggiornata all'era del digitale. Recensione ❯
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Un doc tenace: esporsi come oggetto cinematografico per sapere di non essere stati dimenticati da chi ci ha amato. Documentario, Italia2023. Durata 95 Minuti.
La vita della regista attraverso le parole delle persone che l'hanno amata. Espandi ▽
Dai primi anni '90, cioè dalla sua adolescenza, la regista Chloé Barreau ha iniziato a filmare con una videocamera digitale i suoi fidanzati e amanti, conservando le registrazioni. Oggi quelle immagini di feste casalinghe, uscite di gruppo e incontri amorosi, a volte clandestini, si collocano come contrappeso, pietra di paragone e rari documenti in dialogo con le interviste individuali che Barreau torna a registrare oggi con le stesse persone.
A chi appartengono i nostri ricordi? Ne siamo proprietari? Possiamo impedire a qualcuno di ricordarsi di noi? Con una serie di domande poco rassicuranti si apre questo girotondo tra (ex?) innamorati, ispirato, non solo nel titolo, al celebre saggio di Roland Barthes, quasi dichiarandosi come un suo aggiornamento.
Un'investigazione che, se per per iterazione della formula e autoreferenzialità seduttrice può a tratti risultare frustrante, d'altra parte è mossa da una volontà tenace, condivisibile, soprattutto temeraria: esporsi come oggetto cinematografico per sapere di non essere stati dimenticati da chi ci ha amato. Recensione ❯
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Un assassino, al suo ultimo contratto, viene ingaggiato per uccidere sette persone sparse in tutto il mondo; senza immaginare che gli obiettivi siano a loro volta assassini assunti per ucciderlo. Espandi ▽
Un assassino, al suo ultimo contratto, viene ingaggiato per uccidere sette persone sparse in tutto il mondo; senza immaginare che gli obiettivi siano a loro volta assassini assunti per ucciderlo. Trasformandosi dunque da cacciatore a preda, la sua unica possibilità per sopravvivere è scoprire la misteriosa mente che si cela dietro al piano mortale. Recensione ❯
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Un film emozionante in cui si sente tutto il peso del messaggio che porta. Non si fa dimenticare in fretta. Drammatico, Francia2023. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un attivista locale e un giovane sindaco in erba si scontrano sulla strada migliore da percorrere per il loro povero sobborgo. Espandi ▽
Haby vive nel Bâtiment 5, l’edificio 5, un enorme palazzo della periferia parigina. Alla morte improvvisa del sindaco la carica viene trasferita su un uomo ingenuo e spaventato, Pierre Forges, un pediatra senza grande esperienza politica che intende riqualificare il quartiere a suo modo e risponde alle provocazioni con la repressione. La giovane Haby gli tiene testa, avviando una battaglia politica per evitare l’abbattimento dell’edificio 5. Gli indesiderabili riprende il discorso cominciato da I Miserabili, con alcune importanti differenze di impostazione. Lo sguardo del film è quello di Haby, una prospettiva femminile, dunque, che rifiuta tanto la logica del conflitto violento quanto l’esercizio della rassegnazione. Tramite questa acuta osservatrice di una realtà che ribolle, Ladj Ly vuole recapitare un messaggio, e sa farlo arrivare a destinazione, perché il film emoziona e non si fa dimenticare in fretta, ma paga il prezzo di doversi conformare a un obiettivo predominante. Recensione ❯
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Parabola di un antieroe in cerca di riscatto, infarcita di cliché dei film sulla boxe e schiacciata dal peso del suo stesso immaginario. Drammatico, USA2023. Durata 105 Minuti.
Il percorso di redenzione di un pugile tra passato e presente. Espandi ▽
In attesa di combattere un incontro al Madison Square Garden, Mikey Flanaghan, ex pugile di origini irlandese tornato a combattere dopo anni di lontananza dal ring, decide di sistemare i conti in sospeso della sua vita. Dalla mattina alla sera, l’uomo attraversa New York ripensando con dolore al passato (l’abbandono forzato della boxe, l’alcolismo, l’incidente che l’ha portato in prigione, la fine del matrimonio…) e incontrando le persone che ama: un amico di famiglia che lo aiutò dopo il suicidio della madre; un amico prete; l’ex moglie e la figlia nel frattempo diventata adolescente; il padre che lo sempre maltrattato. L’incontro sarà per Mikey l’occasione per dare un senso alla sua esistenza. C’è tutta la retorica del cinema sulla boxe, in Day of the Fight: l’autodistruzione del campione che ha portato la violenza del ring nella vita privata; il retaggio di un passato familiare che grava sull’anima del guerriero; l’insperata seconda occasione che offre la possibilità del perdono; il rimorso per peccati impossibili da cancellare; il combattimento come testimonianza di un coraggio e una forza indomiti; il mito della caduta, della rinascita e, forse, della salvezza. Tutto è ricalcato e greve, come se per il regista aderire al genere del film sulla boxe – com’è noto il più cinematografico degli sport, quello che meglio si adatta alla parabola dell’antieroe in cerca di riscatto – implicasse anche sobbarcarsi tutti i suoi cliché, senza alcuna ironia o senso della misura. Recensione ❯
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La bella idea di partenza si dissolve in un film che trasforma i personaggi in involontarie caricature. Thriller, Gran Bretagna2023. Durata 101 Minuti.
Una storia di ambizione, ricatto e desiderio con un antieroe affascinante. Espandi ▽
Londra 1934. Jimmy Erskine è il critico teatrale più influente dell'epoca. Per gran parte della sua vita ha scritto per il The Daily Chronicle e ha il potere di consacrare o distruggere la carriera di un attore o il destino di una pièce anche con un solo articolo. Le cose cambiano quando David Brooke, che ha ereditato il giornale dal padre, ha iniziato a fare alcuni importanti cambiamenti rendendolo patriottico, vicino ai valori della famiglia e soprattutto interrompendo ogni appoggio all'Unione Britannica dei Fascisti di Oswald Mosley.
Lo stile di vita di Erskine e la sua omosessualità non vanno a genio a Brooke e la stroncatura dell'interpretazione di Nina Land, astro nascente del teatro britannico che lui ha preso di mira da tempo e il suo arresto per ubriachezza e comportamento molesto gli offrono il pretesto per licenziarlo. Ma Jimmy ha un'intuizione per riottenere il suo posto e si serve proprio dell'attrice per mettere in atto il suo piano.
Il critico - Crimini tra le righe non entra mai nelle stanze segrete come invece era riuscito a un altro film sempre con McKellen protagonista, Demoni e dei. Qui viene smantellato ogni tentativo di ambiguità. Per questo il film smarrisce malamente la bella idea di partenza e trasforma i personaggi in delle (in)volontarie caricature, protagoniste di un ballo in maschera incontrollato nella parte finale dove la musica stavolta è stonata. Recensione ❯
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Il docufilm dedicato alla più grande opera della storia letteraria. Espandi ▽
L'attore e scrittore Franco Ricordi guida lo spettatore nei mondi ultraterreni di Dante attraverso la recitazione e l'interpretazione filosofica dei passaggi più significativi della Divina Commedia. Il viaggio impossibile è un itinerario dentro noi stessi, verso la conoscenza delle nostre più drammatiche debolezze e dei mostri che a volte ci affliggono.
Il documentario rilegge il testo di Dante con un approccio emotivo che va ben oltre la mera trasposizione per immagini della Divina Commedia. Atmosfere cristallizzate dai suoi significati intrinsechi in un documentario classico che si fonde con il linguaggio della video poesia. Il risultato è quasi un sogno dove le distanze geografiche e temporali si annullano nel flusso di un racconto metaforico e onirico. Recensione ❯
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