Una commedia sulle debolezze del mondo maschile. Espandi ▽
Ricky combatte una crisi creativa, Jaroslaw convive con attacchi di panico, Filip impazzisce in borsa, Stefan cerca di controllare la sua rabbia e Kordian cerca di mettere insieme un cuore spezzato. Solo Tomek continua a realizzare con coraggio i suoi sogni. E finisce per mettersi nei guai. Recensione ❯
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La lotta di Hanifa per liberare le sue sorelle e sottrarle al massacro delle donne Yazide compiuto dall'ISIS. Espandi ▽
Hanna Polak porta la sua macchina da presa a Sinjar, nord dell'Iraq, nel profondo di un territorio in cui lo Stato Islamico ha tentato di spazzare via il popolo yazida. Il monte Sinjar è il luogo sacro per gli yazidi e questa è l'area che l'ISIS ha preso d'assalto nell'agosto 2014. Ovunque sono rovine, la gran parte degli edifici distrutti. Qui incontriamo Hanifa, impegnata a cercare di liberare le sorelle, e Saeed, il fratello di Nadia Murad: entrambi hanno deciso di restare e fare il possibile per salvare i propri cari e chiedere giustizia. Attraverso le loro testimonianze emerge tutto l'orrore di un genocidio dimenticato. L'alternanza delle sequenze delle indagini di Hanifa e quelle delle testimonianze delle vittime dell'ISIS sopravvissute concorre a produrre un'esperienza straziante, che ci mostra la forza e il coraggio di un popolo a cui sono stati negati tutti i diritti. Recensione ❯
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Makbul Mubarak ha avuto un sogno premonitore, e questo sogno è Autobiography – Il ragazzo e il generale. Eppure non si tratta di sogni e visioni che costruiscono una premonizione, no. Sta tutto nel titolo, Autobiography, che è un’idra a tre teste ardua da sbrogliare e spurgare dal suo veleno: la prima autobiografia è quella di Mubarak stesso; la seconda autobiografia è quella di tutta la famiglia di Mubarak che per decenni ha lavorato come “civil servants” nelle istituzioni guidate da Suharto, sempre leale al regime e non al popolo di cui faceva parte; la terza autobiografia è quella dell’intera nazione, che nasce con Suharto e sempre con Suharto sembra destinata a morire, visto che dopo la deposizione del ’98 e il passaggio a miglior vita del generale nel 2008, poco è cambiato in Indonesia, sempre attraversata dai fantasmi della dittatura. Autobiography non è una premonizione ma un avvertimento. Recensione ❯
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Un film che racconta un'impresa contro i limiti dell'uomo. Ispirato a fatti reali. Espandi ▽
Dopo aver scalato il Broad Peak, Maciej Berbeka scopre che la sua impresa è in realtà incompiuta e 25 anni più tardi decide di finire ciò che aveva iniziato. Recensione ❯
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Una serie animata ambientata in una realtà distopica. Espandi ▽
In una realtà distopica pervasa da corruzione e cyborg, un ragazzo di strada talentuoso ma spericolato cerca di diventare un fuorilegge mercenario... un edgerunner. Recensione ❯
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Un progetto di grande interesse che talvolta si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa. Drammatico, Polonia, Italia2022. Durata 86 Minuti.
La rilettura di un classico di Bresson che inquadra le relazioni sociali nel mondo moderno. Espandi ▽
Jerzy Skolimowski si mette nella testa dell’asino, animale intelligente e sensibile, costretto allo spettacolo dell’umana violenza e dell’umana insensatezza, e ne visualizza i pensieri, i ricordi, i desideri. Il risultato è un film che vorrebbe essere quasi senza autore, identificarsi con il cinema stesso, con l’atto della visione, che è sempre soggettiva, investita e dettata dalle emozioni. L’intenzione, dunque, è di grande interesse e ci sono dei momenti del film che ne raggiungono l’ambizione, ma in altri, sfortunatamente, il regista si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa (cavalcata, con la proverbiale ironia, dalla regina di queste incursioni attoriali ai limiti del situazionismo: Isabelle Huppert) oppure da un’estrema semplificazione del discorso, che sfocia nel sentimentalismo. Recensione ❯
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Un gruppo di amici con i loro figli parte per un tradizionale viaggio di un lungo weekend sull'isola danese di Bornholm. Un incidente tra bambini scatenerà un'ondata di crisi nelle loro relazioni. Recensione ❯
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Una mini-serie su una protagonista senza scrupoli che mette sotto scacco il suo ex. Espandi ▽
Una poliziotta fa al suo ex un'offerta che non può rifiutare: si dovrà infiltrare in una gang di hooligan facendo la spia oppure suo fratello andrà in prigione. Recensione ❯
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Un film su un uomo iconico con una storia rivoluzionaria della Polonia sullo sfondo. Espandi ▽
Edward Gierek è una delle figure più importanti del XX secolo nella memoria collettiva del popolo polacco. Anche se è in linea con notabili come Giovanni Paolo II, Jozef Pilsudski o Lech Walesa, l'industria cinematografica non lo ha ancora notato. Janusz Iwanowski e Jolanta Owczarczyk, produttori, hanno deciso di colmare questa lacuna. Il film è ambientato negli anni 1970-1982, quando Edward Gierek diventa Primo Segretario del Comitato Centrale del PZPR (Comitato Centrale del Partito Operaio Unito Polacco) fino al suo internamento. Non sarà un film politico. Il pubblico vedrà Edward Gierek dietro le quinte del suo potere politico. I rapporti familiari che non hanno mai visto la luce del giorno sono una parte essenziale di questa storia. Le riprese sono state precedute da mesi di preparativi e prove con gli attori, nonché da trasformazioni di aspetto. Il film è stato girato nel sud della Polonia: a Katowice, Ustron, Zawiercie, così come a Varsavia, Deblin e al Cantiere Imperiale di Danzica. Recensione ❯
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Un film fatto di sketch umoristici e tentativi di superare il trauma. Un connubio difficile da tenere in equilibrio. Commedia, Drammatico - Israele, Polonia, Colombia2022. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sud America, 1960. Un sopravvissuto all'Olocausto solitario e scontroso si convince che il suo nuovo vicino non è altro che Adolf Hitler. Espandi ▽
Scappare dall’Europa del dopoguerra dopo aver perso tutto a causa della persecuzione nazista, e ritrovarsi in Colombia in mezzo al nulla con Hitler come vicino di casa: è l’assurda premessa del film del regista polacco Leon Prudovsky, alle prese con una coproduzione internazionale variegata e una storia da far quadrare nonostante le discrepanze di tono.
La parte del leone la fa difatti una serie di sketch umoristici sul tema del cattivo vicinato, in cui il protagonista David Hayman (scozzese, ma che calca molto sull’inflessione est-europea) e l’icona ironica/autoironica di Udo Kier si danno battaglia tra rose, steccati, scacchi e una buona dose di vodka. Dietro ai battibecchi c’è però la dimensione più seria di un uomo ancora immerso nel trauma di una vita sradicata e una famiglia perduta.
Tenerle in qualche modo in equilibrio è una missione temeraria dal punto di vista cinematografico, proibitiva anche per opere molto più complesse di questa, che cerca di stare alla larga da qualunque specificità. Recensione ❯
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Un survival drama ispirato a una storia vera: una scalatrice cerca di portare in salvo se stessa e un uomo rimasto bloccato nella neve. Espandi ▽
Una scalatrice esperta si arrampica sul monte Washington da sola. Ma si trova costretta a tornare indietro a causa di una bufera di neve. Durante la discesa incontra un uomo rimasto bloccato e decide di portarlo giù con sé. Ma sulla strada verso casa incontreranno tantissimi ostacoli. E la notte si avvicina. Recensione ❯
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Storia di una generazione (negli Anni Novanta) avida di conoscere il mondo che si confrontò con la Storia Espandi ▽
Gennaio 1991. Tre aspiranti filmmaker si trovano di fronte all'invasione dei carri armati sovietici che
vogliono reprimere l'indipendenza della Lettonia dichiarata il 4 maggio dell'anno prima. Il film rende anche omaggio alla figura carismatica di Juris Podnieks, uno dei più promettenti
registi lettoni, che morì a quarantadue anni nel 1992. Recensione ❯
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Un dramma toccante targato Netflix che racconta la storia di una rivincita. Espandi ▽
Un ex criminale costretto a lavorare in una casa di riposo per un'ordinanza del tribunale stringe amicizia con un prete compassionevole che gli cambia la vita. Recensione ❯
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