29ª edizione del Trieste Film Festival, il programma dei 24 film genere documentario. Trieste - 19/28 gennaio 2018. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un film su tutte le utopie e un dramma metaforico che lega i destini simili di scimmie e uomini. Espandi ▽
Sukhumi è la capitale dell'Abcasia, una piccola repubblica sulle rive del Mar Nero, un tempo parte della Georgia. Sulla sua collina più alta si trova un istituto medico di ricerca basato su esperimenti sulle scimmie e fondato dai sovietici negli anni Venti. La leggenda vuole che sia stato fondato per creare un ibrido tra uomo e scimmia. Questa creatura non e` mai venuta alla luce, come neppure l'Uomo Nuovo comunista. Recensione ❯
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La storia del pittore polacco Zdzisaw Beksinski e della sua complicata relazione con il figlio Tomek. Espandi ▽
La storia dello straordinario pittore polacco, Zdzislaw Beksinski e della sua complicata relazione con il figlio Tomek, famoso giornalista musicale che soffriva di depressione e tentò più volte di suicidarsi. È un documentario sulla storia di una famiglia, accuratamente costruito usando registrazioni audio, film e fotografie dall'archivio privato dei Beksinski. Recensione ❯
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A cinquant'anni dall'uscita del film-capolavoro di Antonioni, il documentario ricostruisce attraverso alcuni testimoni l'esperienza del regista nella swinging London del 1966: tra gli altri, il fotografo dei divi del rock David Montgomery, nel cui studio Antonioni apprese le tecniche della fotografia di moda, e la modella Jill Kennington. Recensione ❯
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Un documentario interessante sugli 'economics refugee' che hanno trovato un american dream. Documentario, Italia2017. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un piccolo gruppo di vecchi espatriati americani in pensione si ritira in Ecuador per sfuggire agli effetti della crisi economica globale. Espandi ▽
Cotacachi, Ecuador è una cittadina circondata da montagne in cui si sono trasferiti centinaia di cittadini americani in pensione. Qui si sono costruite o ristrutturate abitazioni più che confortevoli e vivono bene. È una forma di migrazione molto particolare quella che Cravero e Jona raccontano in questo interessante documentario i cui protagonisti sono 'gringos'. Si va da una delle psicologhe di sostegno che ha operato dopo la strage nella scuola di Columbine all'ex produttore televisivo. Questi migranti, che dalla soglia di povertà sono risaliti a un livello di vita decisamente più che accettabile, sono però profondamente diversi da quelli di altri popoli che tendono a ricostruire il proprio habitat. Loro invece no: di gringos, dicono, ce ne sono già anche troppi. Recensione ❯
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Matej, nato in una famiglia di persone con bisogni educativi speciali, prova a creare una sua famiglia, ma presto tutto inizierà a crollare. Espandi ▽
Nato in una famiglia di persone con disturbi mentali, Matej cerca di crearsi una famiglia per conto proprio ma presto tutto intorno a lui inizierà a non andare per il verso giusto. Girato senza sceneggiatura, Druzina è un esempio di cinéma vérité: il film segue per dieci anni il protagonista, nei suoi tentativi di costruirsi una vita. Premiato a Locarno. Dal regista dell'acclamato Class Enemy. Recensione ❯
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Un documentario che racconta il rock e il pop in Croazia nel periodo a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90. Espandi ▽
Alla fine degli anni '80 e nei primi anni '90, la musica popolare ha avuto un ruolo importante nei cambiamenti politici di tutti i paesi dell'ex-Jugoslavia: in particolare in Croazia, dove cantanti e gruppi sia folk che rock hanno sostenuto la propaganda nazionalista attraverso la Tv di Stato. A distanza di quasi 30 anni incontriamo i protagonisti di quella stagione. Recensione ❯
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La famigerata storia degli Hansa Studios di Berlino. Espandi ▽
David Bowie, Iggy Pop, Depeche Mode, Nick Cave, U2, Einsturzende Neubauten, Nina Hagen: al mondo esistono pochi studi di registrazione che hanno ospitato una lista di musicisti così eccezionale come gli Hansa Studios di Berlino. Qui, artisti di fama internazionale hanno prodotto hit dopo hit all'interno di un complesso di studi unico nel suo genere, che spiccava, quasi solitario, nella desolazione di Potsdamer Platz, a Ovest della città, a pochi metri dal famigerato muro di Berlino. Recensione ❯
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Nel classico stile di Godard, un documentario sui Rolling Stones e la registrazione in studio di Simpathy for the Devil. Espandi ▽
Bombardare la narrativa tradizionale attraverso 10 piani sequenza: metà sui Rolling Stones che registrano Sympathy for the Devil, per il settimo album Beggars Banquet, metà sulla rivoluzione che non decolla, tra Pantere nere letteraliste, scritte sui muri, un libraio nazi (il produttore Iain Quarrier) e Eve Democracy (Anne Wiazemsky) intervistata sul ruolo degli intellettuali e poi braccata. Recensione ❯
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Al momento del crollo dell'Unione Sovietica, alcuni DJ si avvicinano alla musica techno e iniziano a usare Lsd. Il ritmo di Mosca inizia a cambiare. Espandi ▽
All'inizio degli anni '90, al momento del crollo dell'Unione Sovietica, alcuni DJ si buttarono sulla musica techno e iniziarono a usare Lsd. Il ritmo di Mosca iniziò a cambiare. La regista Olga Darfy ricorda la città, la sua gioventù e la sua vita a vent'anni. Recensione ❯
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L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. Espandi ▽
Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa. Recensione ❯
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Una porta chiusa nell'appartamento della madre di Mila fornisce un passaggio per la sua straordinaria storia di famiglia e per la tumultuosa eredità politica del suo Paese. Espandi ▽
Una porta chiusa dentro un appartamento di Belgrado ha tenuto una famiglia separata dal proprio passato per oltre 70 anni. Una conversazione intima della regista con la madre, mentre la "frattura" politica dentro l'appartamento rivela una casa e un paese tormentato dalla Storia. Dalla regista di Cinema Komunisto (vincitore concorso documentari TSFF 2011). Ha vinto l'IDFA di Amsterdam 2017. Recensione ❯
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Nei volti che Elisabetta Sgarbi sfoglia, frontalmente e dappresso, c'è tutta la bellezza della soglia. Documentario, Italia2017. Durata 50 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film girato con amorosa attenzione: un viaggio in un paese a due passi dal nostro, nella sua lingua, nei suoi paesaggi, nelle nostre somiglianze. Espandi ▽
La frontiera chiude ma allo stesso tempo invita alla sua infrazione. La letteratura, per sua natura, ha sempre attraversato la soglia e trasgredito l'ammonimento. Soprattutto gli autori e i poeti centro-europei, sensibili all'altrove dentro paesi di confine nati sul territorio dell'impero austro-ungarico. È lo spazio della Mitteleuropa, uno spazio marcato dall'esperienza della dislocazione. Un trasferimento volontario o involontario, individuale o collettivo, che può provocare incertezza e crisi identitaria. Recensione ❯
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Un bancario sardo negli anni '20 viene distaccato in Cina dal Credito Italiano per lavorare come funzionario della Italian Bank for China. Espandi ▽
Francesca Lixi realizza un fantasioso viaggio in Cina, L'uomo con la lanterna, che ricostruisce la vita di Mario Garau, zio della regista, ricomponendo il puzzle di un uomo misterioso e bizzarro. Appunti, foto, filmati in 8mm e poi il lavoro in VFX sopra questi frammenti fanno del documentario un lavoro in cui l'immaginazione e il gioco tentano di ricostruire non solo la figura di un uomo ma contestualizzarla in un ambiente, con differenze e similitudini sulla contemporaneità. Recensione ❯
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Un documentario che prova a raccontare disertori e rivolte mai raccontate nell'esercito italiano durante la Grande Guerra. Espandi ▽
Disertori, ammutinati, rivolte e decimazioni nell'esercito italiano durante la Grande Guerra. Un fenomeno in gran parte taciuto che coinvolse un numero elevato di soldati al fronte. Attraverso vicende di uomini che dissero NO, il film fa a orare un'altra visione del Primo Conflitto Mondiale. Recensione ❯
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Margarita Mamun viene raccontata in un momento cruciale della sua carriera: in procinto di ritirarsi il suo ultimo obbiettivo è l'oro olimpico Espandi ▽
Un documentario su come lo straordinario metodo russo di preparazione degli atleti, in realta` si basi su un'estrema coercizione fisica e mentale. Vediamo la famosa ginnasta russa Margarita Mamun in un momento cruciale della sua carriera: in procinto di ritirarsi, ha un ultimo obiettivo da raggiungere, l'oro olimpico. Un graffiante "dietro le quinte" sulla sofferenza richiesta da uno sport come la ginnastica ritmica, rinomato per la sua bellezza estetica. Recensione ❯
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