63esima edizione del Festival dei Popoli, il programma dei 23 filmfrancesi. Firenze - 5/13 novembre 2022. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un doc che è il lucido ritratto di una generazione. Giovani umiliati e offesi dalle rassicurazioni di un regime. Documentario, Svezia, Norvegia, Francia, Germania2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La testimonianza dei malesseri, dei conflitti e delle tensioni di una gioventù perduta. Espandi ▽
Girato nel corso di 12 anni, è il resoconto di una storia d’amore in una società in rovina.Marusya Syroechkovskaya e Kimi Morev. Due giovani come tanti, troppi, che nella Federazione russa non trovano una loro collocazione. Il film si apre con la smentita del titolo. Kimi non si è salvato ed assistiamo al suo funerale. Da quel momento il documentario diventa un lungo flashback che all’origine non doveva diventare un film. Siamo di fronte a un ritratto di una generazione che definire ‘perduta’ finirebbe con l’essere un’attribuzione impropria. Se vogliamo restare nel solco della tradizione russa possiamo rinvenirvi una matrice dostoevskiana trasposta ai tempi nostri. Ci viene mostrato un mondo di umiliati e offesi su cui cadono dall’alto le rassicuranti e patriottiche parole dei potenti. In questa descrizione partecipe e non finalizzata in anticipo sta la forza di un film che si dimostra più efficace di molti pamphlet contro il regime. Recensione ❯
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Eami si prepara a lasciare per sempre la foresta in cui abita. Espandi ▽
La patria di Eami è invasa dai coloni. Incarnando Asojá, la donna-dio-uccello, cade in trance e inizia a camminare lentamente attraverso la sua amata foresta mentre si prepara a lasciarla per sempre. Recensione ❯
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Il regista scruta l'Île de Sein come uno spazio lontano da tutto, rivelandone la memoria. Espandi ▽
L'Île de Sein è situata a 8 km dalla penisola bretone, nella Francia nord-occidentale. È un luogo sospeso nello spazio del mare e nel tempo della storia degli uomini. Il regista Emmanuel Piton ha le sue radici in quest'isola; i suoi antenati vi hanno vissuto per alcuni decenni prima di tornare sulla terraferma. Quelle presenze antiche, dimenticate eppure ancora presenti come fantasmi, le cerca attraverso la poesia impressionista delle sue immagini, ammaliato a suo modo come un turista, riflessivo come uno scrittore in cerca di espressioni. La terra brulla dell'isola, i suoi paesaggi evocativi, le sue acque poderose, la bruma del primo mattino, la luce smorta del giorno, l'oscurità della sera: tutto in Enez trasmette l'atmosfera annebbiata, magicamente misteriosa di una terra esclusa, unica, talvolta anche spaventosa. Recensione ❯
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Nell'oscurità ha luogo uno strano e doloroso rituale. Espandi ▽
Una figura solitaria scava una tomba nel cuore della notte, in una dimensione ai confini del reale, tra sogno e realtà. Senza dialoghi e senza suoni che non siano il vento, il crepitio del fuoco e il raschiare di una pala contro la terra secca, entriamo in un universo oscuro e misterioso, forse maledetto, dove ogni oggetto sembra infestato da un significato appena percepibile, portatore di istanze ataviche. La testa di una vecchia bambola, un pettine, un rossetto: reliquie il cui linguaggio silenzioso parla della vita e, soprattutto, della scomparsa dei loro proprietari originari. Quasi un'invocazione delle loro anime, tra il mare e il deserto. Recensione ❯
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Il racconto dei lunghi tragitti che gli aspiranti infermieri fanno dal sud al nord dell'Italia. Espandi ▽
Ogni mese centinaia di infermieri disoccupati viaggiano dal sud al nord dell'Italia in cerca di un lavoro fisso: partono per andare a tentare un esame da infermieri che permetterebbe loro di cambiare vita, di abbracciare finalmente l'agognata stabilità economica. In realtà i posti disponibili sono pochissimi e in molti torneranno a mani vuote, magari ritentando più avanti la fortuna. Due di questi aspiranti infermieri, messi momentaneamente da parte i sogni, organizzano viaggi con i bus notturni, in una versione aggiornata dei viaggi della speranza che hanno segnato la prima grande migrazione italiana dal Meridione al Settentrione. Recensione ❯
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Un ragazzo emigrato in Italia dal Burkina Faso, torna nella sua terra natale, si sposa ma dovrà poi far ritorno nella terra che gli dà lavoro. Espandi ▽
Sokuro ha da poco compiuto 25 anni e vive in una cittadina del nord Italia con suo padre e il fratello minore Nassir. Emigrato dal Burkina Faso quindici anni prima, decide di fare visita a sua madre, rimasta nel villaggio natale. Qui sposa la giovane Guienne, riallacciando così i rapporti con il proprio paese d'origine. Tuttavia, poco dopo il matrimonio, Sokuro è costretto a rientrare in Italia per continuare a lavorare. In attesa che sua moglie abbia i soldi e i documenti in regola per raggiungerlo nel pays des blancs, torna alla routine lavorativa e familiare. Come loro, Sokuro vive da straniero in una terra che lo ha visto crescere. È l'inizio di una tormentata relazione a distanza che vede le esistenze dei due giovani divise tra le speranze dell'emigrazione e le contraddizioni delle tradizioni rurali. Recensione ❯
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Un diario personale che riporta la protagonista all'adolescenza quando tutto cambia. Non solo per lei. Espandi ▽
A sedici anni tutto è bianco o nero, il corpo cambia, desidera, l'adolescenza è un'infatuazione che brucia in fretta. Assemblee, occupazioni, manifestazioni, amori che finiscono troppo presto, come stelle comete, per lasciare il posto ad altri che durano troppo a lungo, per diventare ferite mai rimarginate. Poi la vita che cambia: la scoperta che le persone possono mutare opinione sulle cose, anche quelle importanti, e che possono discutere e non trovare mai un accordo. Il mondo adulto che fa breccia nella giovinezza con i primi soprusi e lo spettro dei compromessi che gettano un'ombra cupa sul furore dell'idealismo.
Da una stanza d'ospedale prende avvio un viaggio a ritroso nel tempo che restituisce sostanza ai ricordi con la grazia dell'acquarello e il nitore della china. Un diario in personale in forma di memoriale velato che ha la translucenza dei sogni, accompagnato dalle parole e dai disegni della regista a raccontare un momento cruciale di maturazione esistenziale e politica sullo sfondo di un'Italia che cambia a sua volta, testimone dell'ascesa di Berlusconi e dello sfacelo di Genova durante il G8. Recensione ❯
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Il racconto di un mondo di solitudini e lustrini che si nutre della perseveranza dei suoi adepti nel recitare il proprio ruolo senza sbavature. Espandi ▽
La decadenza dello splendore e della ricchezza di Babilonia ispirano il titolo dell'opera di Gianluca Matarrese che trova accesso all'Olimpo del mondo della moda attraverso tre guide d'eccezione: Michelle Elie, fashion icon di moda di origine haitiana, il musicista Casey Spooner e la drag artist e vincitrice della settima stagione di "Rupaul's Drag Race" Violet Chachki.
In altrettanti capitoli, Ascesa, Splendore e Caduta, seguiamo i tre personaggi tra le passerelle e le sfilate di moda scoprendo via via un mondo fatto di abiti sgargianti e fiumi di champagne, di marketing e apparenze, di lotte quotidiane per conquistare un posto in prima fila, di umiliazioni da sopportare in un sistema fatto di gerarchie. Recensione ❯
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Riflessioni sulle pulsioni cannibalistiche dell'essere umano. Espandi ▽
A Parigi, nel 1981, il giapponese Issei Sagawa (1949) uccise la compagna di università Renée Hartevelt, per poi farla a pezzi, mangiarne la carne e cercare di sbarazzarsi dei resti. Arrestato ma dichiarato inabile a sostenere il processo, tornò da uomo libero in Giappone, dove da allora ha raccontato la sua storia in svariate occasioni mediatiche. Recensione ❯
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Lo scontro collaborativo tra uomo, natura e macchina. Espandi ▽
Girato nelle stesse acque solcate dalla baleniera Pequod di Melville all'inseguimento di Moby Dick, questo film cattura lo scontro collaborativo tra uomo, natura e macchina. Ripreso con una dozzina di telecamere (lanciate, legate, passate di mano dai pescatori al cineasta), Leviathan è un ritratto cosmico di una delle sfide più antiche dell'umanità. Recensione ❯
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Una panoramica sul nostro corpo, da quando è stato ogetto di scienza ad oggi che pure è essere soggetto di cinema. Espandi ▽
Cinque secoli fa l'anatomista André Vésale aprì per la prima volta il corpo alla scienza. De Humani Corporis Fabrica apre oggi il corpo al cinema. Scopriamo lì che la carne umana è un paesaggio incredibile che esiste solo grazie agli sguardi e alle attenzioni degli altri. Gli ospedali, luoghi di cura e di sofferenza, sono laboratori che collegano tutti i corpi del mondo... Recensione ❯
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In uno stile poetico ed evocativo, Vandeweerd filma il luogo in cui ha vissuto per anni, la zona delle montagne di Lozère, uno dei luoghi più inospitali della Francia, caratterizzata da terribili tempeste di neve e di vento che sono all'origine di molti miti e racconti di uomini perduti e presenze ancestrali. Il film rende visibile il senso di un territorio, la sua storia e la sua atmosfera. Recensione ❯
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