Il lungo viaggio intrapreso da migliaia di rifugiati, sfidando qualunque condizione atmosferica per superare le frontiere. Espandi ▽
Il “gioco” di cui parlano i protagonisti del documentario
Shadow Game è un macabro termine largamente diffuso tra i migranti per riferirsi alla rischiosa azione di passare da un paese all’ altro, attraversando i controllatissimi confini europei. Davanti alla telecamera non c’è motivo di nascondere le regole, i giocatori conoscono il rischio che affrontano e raccontano di vita e morte senza paura, ridendo e scherzando, affascinati dagli ostacoli che hanno superato e quelli che progettano di lasciarsi alle spalle, apparentemente sprezzanti del pericolo ma pienamente consapevoli dei chilometri che hanno percorso. Saltando da storia in storia il progetto di Eefje Blankevoort e Els van Driel mostra egregiamente la crudeltà delle forze dell’ordine che si scagliano armate e violente contro minorenni come se fossero pericolosi criminali ma cogliendo simultaneamente anche i cambiamenti che subiscono le vite dei giovani migranti, i quali, esposti a contesti sempre in cambiamento, pronti a subire e vivere violenze e dolore, rimanendo ancora legati a una ingenuità infantile, sono in grado di trasformare un crudele viaggio che sfida la morte in un gioco documentato tra video su TikTok e vari social.