Una casa luminosa, piena di piante rigogliose, opere d'arte, foto di gioventù, di viaggi, di momenti familiari felici, tutte promesse di una vita piena, senza ombre. La casa di Mihály è costellata di oggetti che testimoniano l'amore per la figlia Réka, artista piena di talento di cui è estremamente orgoglioso. Ma questa immagine piena di incanto trasmessa dai racconti e dai filmati dell'archivio personale si incrina quando Mihály si volge al presente - un presente incomprensibile, segnato dalla malattia e dalla distanza. Il luogo che aveva promesso la serenità familiare testimonia allora il dolore del protagonista, che si riverbera sulle piante, le rocce, gli uccelli, stravolgendo le leggi della natura e della fisica.