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I miserabili vince i César 2020. Polemiche e scontri per Polanski

Oltre al più importante riconoscimento in lizza, l'opera prima del regista Ladj Ly ha visto premiato come miglior Attore Emergente, il bravissimo Alexis Manenti. Tra i film premiati anche La belle époque e Non conosci Papicha.
di Massimiliano Carbonaro

sabato 29 febbraio 2020 - Premi

Fischi, proteste, lacrimogeni e tante, tantissime polemiche hanno accompagnato la consegna dei César, gli Oscar del cinema francese, che comunque hanno visto il trionfo de I miserabili (guarda la video recensione) premiato come miglior film. Mentre Roman Polanski oggetto delle contestazioni e bersaglio del movimento francese del #metoo ha ottenuto per il suo L'ufficiale e la spia (guarda la video recensione) il riconoscimento come miglior regista.


Premiato per il lungometraggio I miserabili, il regista Ladj Ly, al suo primo film dopo diversi documentari e cortometraggi, salito sul palco a ringraziare per il riconoscimento ha dichiarato: "Il vero nemico non è l'altro, ma la miseria".
Massimiliano Carbonaro

È finita come era iniziata: male, molto male, con una serie di polemiche, proteste e disordini che hanno segnato irrimediabilmente la 45esima edizione dei Premi César, il più importante riconoscimento del cinema francese. Due settimane prima della cerimonia l'accademia francese che organizza la premiazione si era dimessa al completo dopo che più di quattrocento tra attori e registi aveva protestato per la gestione opaca della manifestazione.

Quindi le contestazioni si erano concentrate su Roman Polanski che arrivava all'appuntamento con il suo film, L'ufficiale e la spia forte di dodici candidature. Ma sul regista pendono diverse accuse di violenza sessuale. Così alla serata nè Polanski, ma neppure la star del suo film Jean Dujardin si sono presentati per evitare ulteriori polemiche. Che invece non solo hanno infiammato la sala, ma anche l'esterno, tanto che i partecipanti alla cerimonia hanno dovuto percorrere il tappeto rosso che li conduceva all'ingresso mentre intorno la polizia frenava i manifestanti con lanci di lacrimogeni.

Insomma una situazione infuocata così l'attrice comica, Florence Foresti, che conduceva la cerimonia, ha esordito annunciando "Benvenuti all'ultima, pardon alla 45esima, edizione dei César". Proteste che sono arrivate anche all'interno della sala dove si celebrava il premio proprio quando è stato annunciato il riconoscimento per il film di Polanski tanto che l'attrice Adele Haenel - in corsa con il film Ritratto della giovane in fiamme (guarda la video recensione) ma soprattutto alfiere del #metoo francese dopo aver denunciato le molestie del regista Christophe Ruggia quando era un'adolescente - ha abbandonato la sala accompagnata dalla regista Celine Sciamma (che ha firmato Ritratto della giovane in fiamme).


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