Una spettacolare opera prima, densa e immersiva, che omaggia i classici del genere. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Lorenzo Frediani.
di A cura della redazione
Il 'canto del lupo' è il nome in codice di un sonar nemico, di un pericolo in avvicinamento che solo un 'orecchio d'oro' può avvertire. Analista acustico dall'udito eccezionale, Chanteraide si è guadagnato quel soprannome sul campo. E il suo campo è il mare. Infallibile fino a quel momento, commette un errore e deve rispondere ai superiori della défaillance.
Sceneggiatore di fumetti con lo pseudonimo di Abel Lanzac, Antonin Baudry cambia 'corpo' ma non spirito, firmando una spettacolare opera prima che non dà tregua. Il film coniuga con audacia rara intrigo geopolitico e thriller d'azione. Un matrimonio tra riflessione profonda e immersione totale, tra azione pura e studio dei caratteri.
Wolf Call non è soltanto un film d'azione, è soprattutto un confronto tra uomini che condividono lo stesso destino.
In occasione dell'uscita al cinema di Wolf Call - Minaccia in alto mare, in sala dal 27 giugno, Lorenzo Frediani interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.