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I Miserabili, la video recensione

Un film dal messaggio chiaro nascosto dietro il fumo dell'azione e dei lacrimogeni. Recensione di Marianna Cappi, legge Emanuela Rei.
di A cura della redazione

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lunedì 18 maggio 2020 - Video recensione

Montfermeil, periferia di Parigi. L'agente Ruiz prende servizio nella squadra mobile di polizia di un quartiere pieno di tensioni tra gang e forze dell'ordine. Il furto di un cucciolo di leone dalla gabbia di un circo innescherà una caccia all'uomo che mette tutti contro tutti.

Il regista Ladj Ly, nato e cresciuto nel sobborgo che racconta, si ispira alle rivolte di strada di Parigi del 2005 per girare un film di grande impatto, che riporta alla mente L'Odio di Kassovitz. Del romanzo di Hugo I Miserabil usa l'ambientazione e una didascalia finale, ma soprattutto incarna le preoccupazioni profonde.


In un palazzo suburbano, tra scale e pianerottoli si gioca la guerra contro la rabbia istintiva di chi è arrivato a sopportazione, la guerra che scardina le regole del sistema e che dietro il fumo dell'azione e dei lacrimogeni fatti in casa è pronta a divampare alle porte della città.
 

In occasione dell'uscita de I miserabili (dal 18 maggio in streaming su MioCinema), Emanuela Rei interpreta la recensione di Marianna Cappi.


RECENSIONE

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