Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Belgio |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Susanna Nicchiarelli |
Attori | Trine Dyrholm, John Gordon Sinclair, Anamaria Marinca, Sandor Funtek, Thomas Trabacchi Karina Fernandez, Calvin Demba, Francesco Colella, Marianna Cappi (II), Leonardo Cesari, Béatrice Didier, Sebastian Dimulescu, John Dobrynine, Dylan Donnel, Freddy Drabble, Katharina Dreyer, Juno Falkenstein, Alessandro Frignani, Michael Fromowicz, Phil Henrion, Alina Ionescu, Romain Jeannand, Aleksandar Kislyakov, Anton Kouzemin, Rebecca Mondini, Maia Orsolini, Lucio Patané, Matt Patresi, Vladimir Pohunek, Francesco Puglisi, Lucio Saccone, Massimo Stefani, Max Viale, Mayence Wesley. |
Uscita | giovedì 8 marzo 2018 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,27 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 5 aprile 2019
Susanna Nicchiarelli affronta la vita di Nico, una delle donne più affascinanti degli Anni Ottanta. Il film ha ottenuto 6 candidature ai Nastri d'Argento, 8 candidature e vinto 4 David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Nico, 1988 ha incassato 197 mila euro .
Nico, 1988 è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna la cui bellezza era indiscussa, Nico vive una seconda vita quando inizia la sua carriera da solista. Qui seguiamo gli ultimi tour di Nico e della band che l'accompagnava in giro per l'Europa negli anni '80: anni in cui la "sacerdotessa delle tenebre", così veniva chiamata, si è liberata del peso della sua bellezza e inizia a ricostruire un rapporto con il figlio.
Non era un'impresa facile trasferire sullo schermo le fasi finali della vita di una personalità complessa come quella di Nico.
Susanna Nicchiarelli è riuscita a portarla a compimento leggendola a partire da una condizione esistenziale che ormai (siamo al suo terzo lungometraggio) possiamo considerare come un tema che la appassiona: i segni che l'infanzia e la preadolescenza lasciano nelle persone che finiremo con il diventare.
Dalla Luciana 'comunista' di 9 anni di Cosmonauta siamo passati alla Caterina adulta che parla con se stessa dodicenne in La scoperta dell'alba e ora il film si apre con Christa bambina che guarda da lontano i bagliori di una Berlino che brucia sul finire della seconda guerra mondiale. Quelle luci di distruzione lontane favoriranno la percezione e la condivisione delle tenebre esistenziali che costituiranno la base della sua produzione artistica così come rimarrà indelebile, divenendo a tratti un modo di nutrirsi vorace, il ricordo della fame sperimentata allora.
Ma quella bambina, che come giovane donna ha a lungo sopportato l'essere associata ai Velvet Underground, a Lou Reed e ad altre star prima di vedersi riconosciuto un proprio status, è divenuta un'icona della controtendenza musicale e continua ad esserlo in un periodo (quello in cui la incontriamo nel film) in cui la discomusic domina il mercato musicale. Porta però dentro di sé una duplice sofferenza: la dipendenza dall'eroina e il senso di colpa per essersi fatta sottrarre il figlio appena nato essendo comunque consapevole di non essere in grado, all'epoca, di dargli ciò che un piccolo esige da una madre.
Ora quel bambino è un ragazzo non privo di problemi a cui riavvicinarsi passo dopo passo. La regista segue (grazie anche all'interpretazione di una Trine Dyrholm che non cerca l'imitazione dell'artista ma la fa propria nell'intimo) i suoi mutamenti d'umore, i suoi scatti d'ira così come il lasciarsi andare a una cena notturna a base di pasta al pomodoro, Coca Cola e limoncello o il discreto innamoramento del suo manager. Sono aperture e chiusure che rimandano a quelle porte che si chiudono (per celare allo sguardo altrui il bisogno di eroina), che restano chiuse (quando il manager vorrebbe trovare il coraggio di bussare per manifestare i propri sentimenti) o che si aprono per entrare in scena a mettere, ogni volta, in musica e parole una vita tormentata.
NICO, 1988 disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€12,99 | – | |||
€12,99 | – |
"Nico, 1988" sorprende, accende, emoziona. Vibra. Azzarda. Ti assale. Un'opera indiscutibilmente riuscita. Il racconto inizia laddove la donna che indossava gli abiti di Nico cerca il sè, dimenticato o forse sconosciuto anche a se stessa. Nico scende dal palconoscenico e dai riflettori dell'icona e sale sul palcoscenico della vita.
Un film che racconta l'ultima fase della vita di Nico, un viaggio attraverso l'Europa degli anni 80. Aspettavo da tempo questo film in quanto fan di Nico e sono rimasto molto soddisfatto. La regista Susanna Nicchiarelli in questa sua coraggiosa opera, dipinge con maestria scene e personaggi memorabili, scrivendo un film che parte da un grande lavoro di ricerca delle testimonianze. La [...] Vai alla recensione »
Nico pochi misurati Flash significativi della vita anteriore della Päffgen dove lampeggiano decolorati e sgranati istanti americani dalla factory di Warhol di quando Christa era Nico con i Velvet underground e di cui non rimane che il trequarti del sedici millimetri per tutto il film a contenere la grassa inconsistenza degli anni '80 ritagliata nel lucido nichilismo di una [...] Vai alla recensione »
NICO 1988 un film di Susanna Nicchiarelli , con Trine Dyrholm. Italia 2017 Quando una empatia si manifesta ,così palese tra il personaggio e l’interprete , tanto che lo spettatore identifica tout court l’attrice con il personaggio come avviene nel film Nico 1988, allora una buona parte del senso di questo film è raggiunto pienamente. Il film infatti non vuole e non è una biografia ricostruita del [...] Vai alla recensione »
Nico, 1988 è un film intenso che racconta il tristissimo tramonto di una stella. Nico è la cantautrice tedesca bellissima che ha cantato con i Velvet Underground, ha frequentato The Doors –«Prendevamo un sacco di LSD – racconta a proposito di Jim Morrison» - è stata anche una modella e musa di Andy Warhol.
Dopo una breve collaborazione con i Velvet Underground ed altre personalità famose come Jim Morrison e Andy Warhol, Christa Paffgen, in arte Nico, tenta di costruire la sua carriera di cantante solista. Complici gli eccessi dell’epoca, l’uso di droghe, e la difficoltà di uscire da quel personaggio famoso legato alle esperienze del passato in cui tutti cercano di ingabbiarla, [...] Vai alla recensione »
"Sono stata in cima e poi ho toccato il fondo" Sono parole di Nico nel film Il film non racconta la cima, racconta il fondo Il fondo di un donna ormai disillusa dalla vita Il fondo di un donna che si sente anziana prima del tempo Il fondo di una madre che non ha visto crescere il figlio Il fondo di una donna disfatta dall'eroina e dalla [...] Vai alla recensione »
Un film che racconta l'ultima fase della vita di Nico, un viaggio attraverso l'Europa degli anni 80. Aspettavo da tempo questo film in quanto fan di Nico e sono rimasto molto soddisfatto. La regista Susanna Nicchiarelli in questa sua coraggiosa opera, dipinge con maestria scene e personaggi memorabili, scrivendo un film che parte da un grande lavoro di ricerca delle testimonianze.
Per uno spettatore, come me, ignaro di tutto ciò che riguarda il personaggio della storia, il regista e il cast del film, le situazioni lungo le sequenze mi sono sembrate come la tela di un ragno che fanno da legame tra pareti e soffitto di un angolo in un locale.Anche se il genere è biografico s’intuisce che il film è stato gestito in modo altro che piatto, ci s’intravedo [...] Vai alla recensione »
Fin dal titolo (che riporta l'anno della morte della cantante) si intuisce che verrà raccontanta la storia di un declino. Il declino inesorabile di una delle icone degli anni '60. Il film si discosta dalla stragrande maggioranza dei biopic in circolazione. Confesso di essere rimasto felicemente sorpreso dalle scelte della Nicchiarelli che imbastisce la storia di una donna invecchait [...] Vai alla recensione »
Come si evince dal titolo stesso, "Nico 1988" è un film in omaggio alla cantante tedesca Christa Paffgen deceduta, appunto, nell'anno 1988 e ripercorre solo gli ultimi due anni della sua esistenza caratterizzata da abuso di droga ed alcool. Nata a Berlino negli anni '40 al tempo della Seconda Guerra Mondiale, da ragazza Christa Paffgen, essendo molto bella, intraprend [...] Vai alla recensione »
non conoscevo Nico e neppure ricordavo la sua immagine negli anni della dolce vita di fellini: mi era sfuggita. Ho apprezzato molto la regia della Nicchiarelli che ha saputo rendere un'atmosfera di una vita alla fine di una cantante famosa senza molti elogi inutil,i senza stucchevoli flashback del passato pur ricordando chi era stata e come aveva trascorso la sua vita precedente agi ultimi due [...] Vai alla recensione »
Uno dei più bei film che ho visto ultimamente. Chapeau alla regista.
Penso che sia un film molto autentico, una storia di miserie segnate dall'infanzia, Christa Päffgen mi pare una cantautrice, si trova facilmente su youtube. Molto brava Trine Dyrholm , forse se il regista metteva qualche raggio di sole nel film per alleggerirlo un po.
Noioso, noioso, e poi quell'atmosfera e quegli anni e quella figura di Nico non è stata assolutamente ben tratteggiata come doveva essere. Un film sopravvalutatissimo da una "regista" che ha fatto nel suo passato un film dal romanzo di Walter Veltroni!!!! Non Proust. Non Fitzgerald. No Velroni!!!
A torto si pensa che il genere biografico sia prevedibile e ampiamente codificato. Eppure, anche in questo periodo in cui la "storia vera" sembra aver raggiunto l'apice dell'interesse per il pubblico, le formule di riferimento sono molte e numerose. Agli abusati schemi di ascesa/caduta o ascesa/caduta/rinascita, Nico, 1988 per esempio oppone un approccio più articolato e complesso, che usa la tournée come detonatore per un road movie, e proprio su questo aspetto moltiplica i punti di osservazione e spiazza le attese dello spettatore.
In gioco, dunque, non c'è solamente il confronto con il genere di riferimento (con il sotto-filone del maledettismo rock a fare da pericoloso modello) ma anche con il cinema italiano tout court, di cui Nico, 1988 costituisce lodevole eccezione.
Ci sono alcune lezioni che altri registi potrebbero trarre dal film di Susanna Nicchiarelli. Per esempio, documentarsi attentamente sulla materia narrata: in Nico, 1988 troviamo non solo una serie di materiali di prima mano (come le opere sperimentali di Jonas Mekas dove Nico è presente da giovane, evitando imbarazzanti flashback con attrici sosia) ma anche episodi e ricostruzioni tratte da testimonianze dirette, trovando in questo modo un equilibrio palpabile tra rispetto umano dei protagonisti del tempo e autonomia di rappresentazione.
Chi era Christa Paffgen in arte Nico? Quella sventola in bianco e nero incontrata da Mastroianni a Via Veneto nel 1960 dentro La dolce vita di Fellini? La "femme fatale" che Andy Warhol inserì nella band dei Velvet Underground a New York nel '67? Colei che fece del sesso orale al "Dio del rock" Jim Morrison in ascensore (The Doors di Oliver Stone)? L'innamorata, poi rigettata, di Alain Delon? Per la [...] Vai alla recensione »
Con un guizzo degli scintillanti occhi blu, Trine Dyrholm, danese, classe 1972, spiega che non poteva esserci personaggio più lontano da lei della Nico del film di Susanna Nicchiarelli, vincitore del Premio Orizzonti all'ultima Mostra di Venezia. Cupa e disperata, la postura da cow-boy e i leggendari capelli biondi tinti di nero, l'ex-cantante dei «Velvet Underground», nata a Colonia nel '38, modella [...] Vai alla recensione »
Nico, nome d'arte di Christa Paffgen, è stata tante cose attrice, modella, cantante e musa. La sua bellezza non solo ha fatto la storia, ma innamorare gente come Alain Delon, relazione che portò alla nascita di Christian, tra l'altro mai riconosciuto dal divo. Questa pellicola biografica, ottimamente diretta dalla nostra talentuosa Susanna Nicchiarelli, ripercorre i suoi ultimi due anni di vita (morì, [...] Vai alla recensione »