Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Svezia, Danimarca |
Durata | 112 minuti |
Al cinema | 1 sala cinematografica |
Regia di | Anna Odell |
Attori | Anna Odell, Mikael Persbrandt, Trine Dyrholm, Vera Vitali, Shanti Roney Sofie Gråbøl, Jens Albinus, Thure Lindhardt, Ville Virtanen. |
Uscita | giovedì 24 giugno 2021 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Trent Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,44 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 giugno 2021
Un esperimento sociale e provocatorio, in cui vuole far scontrare le dinamiche di genere che rivestono uomini e donne nella società odierna. In Italia al Box Office X & Y - Nella mente di Anna ha incassato 3,1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Anna Odell, regista e visual artist svedese coinvolge alcuni dei più importanti attori ed attrici del cinema e del teatro nordeuropei in una sperimentazione che ricorda da vicino alcune opere di Lars Von Trier. Chiede al più che noto attore Mikael Persbrandt di confrontarsi con lei realizzando un film che diventerà una performance in cui sia lei che lui (che hanno un passato complesso alle spalle) convivranno con i colleghi in uno studio attrezzato con alcune casette che fungono da sala da pranzo, da camere ecc. Anna avrà con se tre attori/attrici che rappresenteranno differenti aspetti della sua personalità e lo stesso accadrà per Mikael. Una volta assegnati i ruoli nessuno di loro sarà più autorizzato ad uscirne. Per nessun motivo.
Le cinque variazioni di Lars Von Trier aleggiano su questa opera di Anna Odell così come la collocazione delle casette nello studio rimanda ad uno spazio vontrieriano analogo ma con assenza di pareti: quello di Dogville.
C'è poi un'altra presenza, non sappiamo quanto consapevole, ed è quella del sociologo Erving Goffman con la sua teoria dell'essere umano come attore sociale il quale, nel corso della sua vita quotidiana, assumerebbe così tanti ruoli dal finire con il perdere la consapevolezza della sua vera essenza. È quello che, senza un copione precostituito, Odell vorrebbe invece fare emergere mettendo progressivamente a nudo emozioni e pulsioni con una forte sottolineatura sul versante della sessualità. Tutto questo in un mix di finzione e realtà che continua a funzionare nella sua voluta ambiguità anche di fronte allo spettatore più smaliziato. Perché quando si assiste a situazioni che dovrebbero essere intime ed ignote agli altri e si decide di non sospendere la famosa incredulità viene da chiedersi perché ci sia comunque una camera impegnata a riprendere. Subito dopo però un quasi pirandelliano gioco delle parti torna a coinvolgere. Odell in definitiva ha realizzato un film troppo vero per essere finto ma anche un film troppo finto per essere vero.
Dal trailer sembrava un thriller, ma era difficile capire la storia. Il film è una grandissima sorpresa: ti fa calare in dinamiche che conosci, ma è come permeato da una serie di personalità fortissime (la regista protagonista è un'artista poco conosciuta in Italia) che ti fa considerare tutto con uno sguardo nuovo, come se sentissi parlare per la prima volta di attrazione e meccanica dei sentimenti. [...] Vai alla recensione »
Non so ancora dire quanto questo film mi è piaciuto, però mi ha segnata: me lo sono addirittura sognato. Vedendolo hai davvero l'impressione di esplorare la testa di qualcuno, come se una personalità si mettesse a nudo, credo sia la prima volta che viene tentato un film di questo tipo, con una rappresentazione delle emozioni che ci pervadono. Attori bravissimi, sembra per tutto il film che parlino [...] Vai alla recensione »
Avevo visto "The Reunion" il film precedente dell'autrice, in cui lei racconta di un ritrovo di compagni di classe parlando anche di un'esperienza personale, e credevo di sapere quello che mi aspettava, però questo film mi ha totalmente spiazzata. Lei magnetica, conturbante, è un'artista poco conosciuta fuori dal suo paese, ma ha una personalità veramente unica, e quest'ultimo film lo dimostra appieno! [...] Vai alla recensione »
Amo Lars Von Trier, e secondo me questo film non centra tantissimo con lui, e per fortuna. Meglio che ogni artista esprima solo se stesso, mi pare che qui ci sia più voglia di mettersi in gioco, di parlare di temi seri usando anche un senso dell'umorismo affilato (quando l'attore che deve recitare la scena di sesso vomita), e le luci sono bellissime, ti fanno sentire dentro la storia, che più che storia [...] Vai alla recensione »
Il cinema del nord Europa sforna sempre molte perle da scovare. A parte Un Altro Giro, ormai stravisto, mi sembrava interessante questo Nella Mente Di Anna, e le mie attese non sono andate deluse. A parte il cast di altissimo livello, quello che colpisce di più è il concept del film, sicuramente molto originale, e che ti lascia una gran voglia di saperne di più anche dopo che è finito.
Una bella sorpresa!Sembra un thriller, ma è un film sperimentale ed originale sull'attrazione, e ti da la sensazione che quello che vedi sia sempre "vero" (difficile da spiegare). Tutti gli attori sono da urlo, e l'attrice e regista ha una carica emozionale fortissima.Non è per tutti i gusti, ma se siete nel mood giusto lo amerete alla follia.
Non credo di aver mai visto un film tanto ardito nell'addentrarsi nella psicologia delle persone... Veramente affascinante, caotico, da guardarsi con il proprio analista!Consigliatissimo a tutti quelli che non vogliono il "solito" film, ma devo dire che pure come film d'arte (o essai, o come li volete chiamare) di simili in giro non se ne trovano.
E' un film che se non lo vedi non ci credi. Non si sa nemmeno bene come raccontarne la trama: un gruppo di attori interpreta gli stati d'animo di due persone.Non saprei cosa dire di più, è un film che secondo me va visto perché racconta di sentimenti ambivalenti che un po' tutti ci portiamo dietro. Però è anche un film sulla realtà e sulla finzione, e sulla linea che le divide.
La provocatoria artista svedese Anna Odell e l'attore Mikael Persbrandt, molto amato in Svezia nonostante la sua fama di cattivo ragazzo, interpretano delle versioni di se stessi in un esperimento metanarrativo che punta a esplorare la realtà attraverso la sua messa in scena. Seduti uno di fronte all'altro in uno spazio che riproduce una sala per interrogatori, i due eludono i confini delle loro "interpreta [...] Vai alla recensione »
Si comincia con un colloquio, una regista testa il suo protagonista: «Ti lasceresti penetrare da me con uno strap on?». Lui, Mikael Persbrandt (interprete di In un mondo migliore e Sex Education), accetta di buon grado; in un'altra stanza, i produttori osservano perplessi. Quella penetrazione, poi, non la vedremo mai; e Persbrandt interpreta solo una versione di se stesso, così come i produttori sono [...] Vai alla recensione »
Se il precedente lavoro di Anna Odell, regista e visual artist svedese, d'emblée riportava alla mente il Vinterberg di Festen, già dalle prime immagini X&Y rimanda al minimalismo scenico di Dogville di Lars Von Trier. La regista porta avanti l'analisi delle dinamiche dei rapporti sociali già affrontante in The Reunion, qui però declinate dal punto di vista del genere.