|
Ultimo aggiornamento mercoledì 2 settembre 2015
Costato 80 milioni di dollari, il film è uscito in America posizionandosi in testa al box office USA e incassando nel mondo oltre 240 milioni di dollari. Il film ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, In Italia al Box Office Fury ha incassato 4,3 milioni di euro .
Fury è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Germania, aprile 1945. La guerra sembra non finire mai per il sergente Don Collier, sopravvissuto al deserto africano e alle spiagge della Normandia. Leader carismatico di un manipolo di soldati di diversa estrazione e diverso carattere, Don è inviato in missione dietro le linee nemiche e dentro un tank Sherman. Perduto in uno scontro a fuoco il loro tiratore, reclutano Norman Ellison, un giovane soldato a disagio con la guerra e la violenza. Ribattezzato dalla sua squadra Wardaddy, Don si prende cura come un padre del ragazzo, che inizia ai rudimenti della guerra con metodi poco ortodossi. Avanzare contro il nemico, abbatterlo e sopravvivergli favorisce la confidenza e il cameratismo tra gli uomini di Don, che impavidi hanno deciso di seguirlo in un'ultima impresa contro trecento soldati tedeschi. Un'ultima linea armata prima della libertà e della pace.
A partire dagli anni Ottanta, Hollywood ha smesso di rappresentare la Seconda Guerra Mondiale in maniera asettica, precipitando il conflitto nell'orrore e mettendolo in scena come uno spettacolo dell'orrore. Per prendere la misura di questa evoluzione basti confrontare Il grande uno rosso di Samuel Fuller con Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg. Se Fuller temperava la violenza convinto che fosse semplicemente impossibile restituire sullo schermo la realtà del combattimento, Spielberg abbandona cadaveri sviscerati sulle spiagge della Normandia e traduce l'intensità di quella violenza. L'autore rivendica una volontà di realismo e traspone visualmente l'incubo della guerra, ricreando sulla spiaggia 'traslocata' di Omaha Beach quello che i veterani avevano visto e vissuto.
Fury, film bellico di David Ayer, prosegue l'estetica del soldato Ryan e si ritaglia un posto nel genere. Non tanto e non solo perché il suo regista, ex marine, ha esperienza diretta della materia, ma per l'impianto drammaturgico singolare, articolato in un interno (il carro) e in una relazione corpo-macchina. In Fury, come Lebanon, film israeliano di Samuel Maoz, non si scende (quasi) mai dal carro armato. Costruito sulla dialettica dentro-fuori, fuori c'è la Storia, dentro la storia, fuori l'azione, dentro la reazione, fuori il proiettile esploso, dentro il rinculo, Fury avanza interrogandosi sulla guerra e sul rapporto che il singolo soldato intrattiene con l'oscenità del conflitto. E qui si esauriscono le corrispondenze tra due film che contemplano esterni e implicazioni ideologiche radicalmente differenti. Se il fuori di Maoz era la Guerra del Libano (1982) 'costretta' in un tank-nazione e invasore, il fuori di Ayer è la Seconda Guerra Mondiale, l'ultima a dimensione mitologica, quella della lotta tra bene e male, che non smette di affascinare Hollywood.
Pur insistendo sulla necessità del vedere, Ayer non sembra ossessionato dalla materialità del combattimento, a interessarlo è l'unità protagonista. Comprendere il funzionamento di un'unità di carristi permette al regista di misurare la dimensione industriale della guerra. Nel 1945 la vita media di un uomo in un tank era di sei settimane, al termine delle quali si moriva straziati dal fuoco nemico, al termine delle quali, ancora, proprio come farà la recluta di Logan Lerman, era necessario ripulire il carro dal sangue, la carne, i brandelli e i frammenti di vita, prima di riempirlo di nuovo con altre vite. Uomini e biografie stipate e lanciate contro le linee tedesche, che resistevano ostinate e fameliche fino alla fine dei loro giorni.
Tra il superbo orizzonte del principio e il tank carico di morte, che l'ascensione della camera trasforma nell'epilogo in un occhio ciclopico ficcato in un crocevia disseminato di morti, si muove un film che conquista terreno al genere bellico e un carro che è rifugio, cuore e tomba di soldati condannati al martirio. A guidare la riflessione di Ayer sullo stato di guerra, sullo stato di tutte le guerre, c'è il sergente di Brad Pitt, massiccio, laconico e (in)gloriosamente bastardo dentro un cingolato, dietro alle cicatrici e il taglio barocco pettinato con rigore marziale e brillantina grassa.
FURY disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | – | |||
€9,99 | – |
Un Brad Pitt spento e privo di mordente è il biglietto da visita di questa slavata pellicola destinata a finire presto nel dimenticatoio. Un film orribile, con pretese di raccontare fatti realmente accaduti scimmiottando la narrativa de " Salvate il soldato Ryan ( che al confronto pare una pietra miliare del cinema ),, ma che in realtà per la quantità e qualità delle [...] Vai alla recensione »
L' inzio del film è avvincente, schietto e diretto, fa sperare di essere davanti ad un film verosimile, non alla solita pellicola fatta per esaltare l' americano medio. Fino a tre quarti del film difatti è così, i protagonisti vengono fatti apparire come rissosi ed inutilmente violenti, sia fisicamente che psicologicamente. La delusione arriva con un irrealistico finale, poco giustificato, esagerato [...] Vai alla recensione »
Seconda Guerra Mondiale. Gli americani avanzano inesorabili all’interno della Germania nazista, incontrando tuttavia una forte resistenza da parte dei tedeschi. Il sergente carrista Don Collier (Pitt) e l’equipaggio del suo carro (nome di battaglia “Fury”), con il quale ha combattuto per 3 anni in giro per il mondo, dall’Africa alla Normandia, perde in combattimento il [...] Vai alla recensione »
Si diveva cosi quando da ragazzi andavamo a vedere i film war, con cataste di morti e il finale dei marinai sulla plancia di un sommergibile al suono dell'inno americano. Furuios è abbastanza simile e accostarlo a: "Salvate il soldato Rayan" mi sembra blasfemo. Il film cinematograficamente è ben fatto ma la storia langue, in una Germania ormai al collasso i nostri eroi si [...] Vai alla recensione »
Siamo durante la seconda guerra mondiale, gli americani avanzano in Germania ma sono in netta difficoltà, le truppe tedesche hanno a disposizione degli armamenti e dei carri armati migliori, più moderni e forti. Il film racconta la storia dell'equipaggamento di un carro armato Americano (Fury) composto da 4 soldati uniti e affiatati ai quali viene aggiunta la presenza di un ragazzino [...] Vai alla recensione »
Manca john waine ma brad pitt lo sostituisce bene. Super valutato film dove le parti migliori e potenti sono le scene di guerra. Poi film pieno di luoghi comuni del genere, contraddittoriamente militarista, con il vigliacco che diventa eroe, con l'eroe che si immola, senza sapere bene il perché, con i tedeschi tutti cattivi tranne qualcuno raro, con ragazze belle e innamorate [...] Vai alla recensione »
Vincere contro i Tiger o i Tiger II tedeschi che montavano motori porche e cannoni da 88mm con una corazza spessa il doppio degli sherman.. beh c'è voluto tanto coraggio e parecchia incoscienza !!! Il film sporco come una pozzanghera, le facce dei protagonisti sporche più del film!!! Si sente la puzza di gasolio e l'umido delle giornate dell'autunno che portano con se la [...] Vai alla recensione »
Tanto per non frainterci: "ps" non sta per "post scriptum", ma come acutamente i più giovani avranno già intuito sta per "play station". Fine della recensione. In realtà provo un certo disagio a scrivere di questo film e se lo faccio è solo per soddisfare la mia sconfinata vanità di vedere la recensione immortalata nella hall of fame [...] Vai alla recensione »
Ho visto in DVD il film uscito nel 2014, con la regia e la sceneggiatura di David Ayer che come regista non ha un rilevante curriculum (I giorni dell'odio, Suicide Squad tra gli altri), il film pur avendo avuto in America un buon successo di critica. commercialmente non ha sfondato pur avendo avuto discreti incassi per 211 milioni di $ (85 in USA), però con un budget di spesa di 68 [...] Vai alla recensione »
Non e' orribile ma non e' neanche un capolavoro. Un film sufficiente sulla crudelta' della guerra ,sul coraggio e sulle tante vite spezzate di giovani uomini. Apprezzabile l'idea della visuale carrarmato e complessivamente la grafica e' un punto di forza del film. Il soldato e' un operaio che deve compiere un lavoro,il piu' bello che ci sia,secondo il pensiero degli stessi. O [...] Vai alla recensione »
Aprile 1945. La guerra sta per finire ma gli alleati ancora non lo sanno. Avanzano sempre più all'interno del territorio tedesco, con il nemico che proprio non accenna ad arrendersi. A distinguersi su tutti è una squadra di carristi capitanata dal tenebroso Dan Collier (Brad Pitt) che però, causa spappolamento craniale di uno dei suoi membri, dovrà accogliere l'efeb [...] Vai alla recensione »
Pregevole per quanto riguarda la fotografia, l'ambientazione e i costumi di scena ma molto meno convincente e credibile lo svolgimento dell'intera pellicola. Un film riuscito a metà, peccato perché le basi per far meglio c'erano tutte, a partire da un cast di primo ordine. Le interpretazioni sono state ottime, ma mancava di realisticità sopratutto nel finale, di certo non per colpa degli attori.
Nell’aprile del 45 gli Sherman americani devono vedersela con i più possenti Tiger tedeschi in terra di Germania. L'equipaggio americano protagonista è caratterizzato da modalità di relazione grezze e a tratti violente (tranne per un soldato, quello religioso). I componenti si prendono a male parole e calci e si sfidano per il possesso delle donne, ma in fin dei conti sono più uniti di un gruppo di [...] Vai alla recensione »
Ennesima occasione americana mancata per ridare veridicità agli eventi bellici. Peccato la storia c'era il cast e i costumi pure, ma i soliti americani che ammazzano tutti non reggono più, specie dopo "Salvate il soldato Rayan". Risibile tutta la parte finale in cui i protagonisti chiusi dentro un tank bloccato da una mina fanno una carneficina assurda di soldati tedeschi che attaccano il carro all'arma [...] Vai alla recensione »
Forse se non avessero gonfiato questo film con sparate del tipo “il miglior film di guerra degli ultimi trent’anni” avrei apprezzato di più un film che, pur senza infamia e senza lode, non è né un’americanata né un film da disprezzare completamente. Dal punto di vista della sceneggiatura è interessante il fatto che sia un film sulla seconda guerra mondiale in Germania che parla esclusivamente dell’America. [...] Vai alla recensione »
Molto bravo Brad Pitt ottimamente calato nella parte assegnatagli, belle le ricostruzioni, la fotografia, le scene, gli allestimenti, bravo il regista, coinvolgenti le atmosfere, assurda la storia e la sceneggiatura da film western carica di elementi alla moda che devono piacere in questo preciso momento, a partire dalla pettinatura del nostro eroe di gran moda sulla costa californiana, all'introduzione [...] Vai alla recensione »
Incoerente.Un cast meritevole,ma non eccelso,per costituire un drappello di soldati USA riottosi e particolari. Un carro armato Sherman vittima di eroismo umano. Condite il tutto con seconda guerra mondiale,alte dosi di crudeltà e qualche effetto speciale e avrete ottenuto Fury. Come non evitare di paragonare alcuni particolari di tale pellicola con altri film precedenti: la pattuglia di militari americani [...] Vai alla recensione »
Essendo passati 70 anni dal conflitto mondiale, gli sceneggiatori dovrebbero capire che questo conflitto è stato studiato, analizzato, rivoltato,mostrato e rimostrato talmente tante di quelle volte che sull'argomento tutti hanno il palato molto fine e forse chiunque ne sa di più degli stessi sceneggiatori del film. Non che si voglia la storia vera ma che sia almeno un po' verosimi.
Questo film è stato pompato e pubblicizzato tantissimo, infatti già dall'inizio di questo anno vedevamo i poster giganti fuori dai cinema col faccione di brad pitt in FURY. Partendo dal fatto che sono stati spesi 80 milioni di dollari per produrlo e che il cast è spettacolare uno si aspetta un film fuori dalle righe, uno di quelli che consiglieresti a tutti, ma invece, [...] Vai alla recensione »
Non so voi, ma io me la sono immaginata così: Un giorno Brad parlando ad Angelina... - Hai visto che fico quel film sulle termopili? Tutti quegli spartani palestrati e tirati a lucido che in trecento resistono a millemila persiani brutti e stupidi? Lo voglio fare anch'io! - Ma hai già fatto Troy - Ah è vero, lo avevo rimosso.
Il fallimento del distributore originario (Moviemax) ha portato in sala in un periodo non particolarmente felice questo solido film di guerra malgrado la presenza di una stella di prima grandezza come Brad Pitt. Scritto e diretto dallo sceneggiatore David Ayer, che dietro alla macchina da presa c’è stato solo una manciata di volte, rivolge alla guerra uno sguardo manicheo di chiara impronta [...] Vai alla recensione »
ormai pitt fa i film che gli pare dato che li autoproduce,ma ogni tanto arretra, invece di portare avante la sua classe d'attore relega in ruoli come questo,poco credibili data la sua faccia che fai fatica a figurartelo come uno sporco soldato,francamente lo preferisco in altri ruoli,comunque il film non è eclatante,l'argomento guerra secondo me è stato esaurito in mille film,non è che un ritornare [...] Vai alla recensione »
Un film sulla seconda guerra mondiale fatto in modo molto professionale . Gli attori sono tutti bravi , con una menzione particolare per Brad Pitt ed un'apertura importante per Logan Lerman ,un giovane attore veramente interessante . Le scene di guerra sono coinvolgenti . Con picchi positivi ,lo scontro finale ed il duello con il tigre e qualche caduta , il paese occupato un po' troppo [...] Vai alla recensione »
Film abbastanza ben fatto e ben curato per quanto attiene agli equipaggiamenti ed ai costumi ed al combattimento.....con attori all'altezza di quanto gli si richiede nel film....cioè di essere credibili nel ruolo dei soldati sporchi e stressati dal combattimento (in prima linea). Unica scena fuori dal "contesto" del combattimento (per modo di dire) è quella in cui l'equipaggio mangia a tavola in una [...] Vai alla recensione »
Benché il cinema commerciale attenga prevalentemente a certi generi, come ad esempio l’horror, il western, la fantascienza ed il cinema d’azione, si trovano film che possono essere classificati come dei blockbuster anche in altri settori cinematografici. La filmografia bellica contempla numerosi colossal e pellicole di forte richiamo per il pubblico, caratterizzate da cast con numerose [...] Vai alla recensione »
FURY (USA, 2015) diretto da DAVID AYER. Interpretato da BRAD PITT, SHIA LABEOUF, LOGAN LERMAN, MICHAEL PENA, JON BERNTHAL, JIM PARRACK, XAVIER SAMUEL, JASON ISAACS, SCOTT EASTWOOD, KEVIN VANCE, ALICIA VON RITTBERG, ANAMARIA MARINCA Aprile 1945. La seconda guerra mondiale volge ormai al termine, ma la Germania nazista è dura a tirare le cuoia.
Robusto war movie che guarda a "Belva di guerra" e un pò forse a "La croce di ferro"(la sequenza del cadavere nel fango schiacciato dai cingolati sembra ripresa da lì).Gli stereotipi non mancano ma sono utilizzati con intelligenza,l'idea del carro armato come vera e propria casa in cui restare fino alla fine è azzeccata,e i combattimenti sono concitati e [...] Vai alla recensione »
Film di guerra incentrato sui carri armati durante la seconda guerra mondiale. In parte americanata, in parte buona ricostruzione. Il ritmo è buono tranne alcune scene troppo lente (vedi il pranzo con le due crucche). Complessivamente un buon lavoro ma lontano dai capolavori del genere.
Ispirato dalla colonna sonora ( che reinterpretato si sposa perfamente per testo, ma anche per musicalità al tema del film ) e dalla partecipazione nel ruolo del protagonista di Brad Pitt , ho deciso subito di andare a vedere questo film di guerra deciso di farmi stupire da quella che mi sembrava non un film sulla seconda guerra mondiale ma sulle guerre.
Lo so, avete poca voglia di chiudervi in una sala buia ora che l'estate è esplosa e feste e rassegne affollano i parchi della città, ma fate ancora un piccolo sforzo; davvero, fate lo sforzo di rimanere seduti per due ore e mezza nell'oscurità quasi totale (e non intendo solo quella in sala) perché questo film di guerra è bellissimo e va visto assolutamente [...] Vai alla recensione »
Ottimo film di guerra che tratta la storia di un gruppo di carristi nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale in una Germania allo stremo ma che non vuole arrendersi. Questo film tratta la Seconda Guerra Mondiale da un nuovo punto di vista: quello degli occupanti di un carro armato, i quali vedono in esso una sorta di casa che li accompagna durante il conflitto.
Una cosa è certa la seconda guerra mondiale non finirà mai di dare al cinema storie di vita,momenti drammatici di battaglie ,con un bacino inesauribile di situazioni a volte mai raccontate,resta comunque l'assurdo di quello che la grande imbecillità dell'uomo compie,con la totale distruzione dell'essere umano attraverso una crudeltà verso tutto e tutti nella più totale arroganza demenziale ,dare [...] Vai alla recensione »
Il nuovo film di David Ayer ha il sapore del film moderno, ma è fatto come quelli di una volta. Poche scene madri, con un cast ben assortito e non troppo esteso, pochi effetti speciali. La sua è una fotografia del secondo conflitto mondiale che non parla delle alte cariche politiche, non si occupa di grandi sbarchi o di battaglie fondamentali. Il lungometraggio che ci propone lo sceneggiatore del [...] Vai alla recensione »
“War never changes”: possono trascorrere gli anni, cambiare le armi, scambiarsi i ruoli dei buoni e dei cattivi ma cio’ che lo stesso David Ayer vuole mostrarci in questo lungomestraggio e’ come la trasformazione, da uomo a killer, sia una costante ineluttabile. Alla guida di un tank, il sergente Wardaddy, interpretato da un soddisfacente Brad Pitt, guida la sua squadra all’interno del territorio tedesco [...] Vai alla recensione »
“La Guerra non finisce mai tranquillamente” è il payoff di questo film di David Ayer e, senza voler anticipare niente, in qualche modo racchiude tutta la storia dell’equipaggio del tank “Fury” che avanza nella Germania ormai alla fine della Resistenza, ma non per questo meno pericolosa. I nemici sono le SS, ma anche una Wehrmacht ormai ridotta ad arruolare donne e bambini.
L'arte della guerra - 'Fury' Riflessioni (no spoiler) Germania, Aprile 1945. Hitler tenta disperatamente di fermare le truppe russe che avanzano da est e quelle americane che dilagano a Ovest. Tutti gli uomini tedeschi, compresi donne e bambini sono chiamati alle armi. Il sergente Don Collier (#BradPitt), è il capo di un manipolo di soldati, a bordo di un carro armato, ribattezzato [...] Vai alla recensione »
Un carrista veterano (Pitt), in seguito alla morte di uno degli uomini della sua squadra storica, si deve prendere la responsabilità di insegnare al giovane Norman (Lerman) il mestiere del soldato e l’orrore della guerra. Per la squadra di carristi inizia allora un viaggio all’inferno, che cambierà ognuno dei protagonisti in maniera diversa.
Fury, un racconto ( non ho trovato la storicità di questa vicenda come è raccontata ) che raviva il lato più oscuro della guerra, dove non vi era rimasto più alcun residuo di umanità tra gli alleati e i nazisti, che resistevano alla lenta avanzata degli americani.
Fury ci catapulta ancora una volta nel pieno della seconda guerra mondiale, conflitto sul quale è già stato detto francamente tutto. Il regista David Ayer, fin qui assai mediocre pur avendo sempre potuto lavorare con fior fior di attori professionisti, ha tirato fuori dal cilindro senza dubbio il suo film migliore, mettendo d'accordo negli elogi buona parte sia della critica [...] Vai alla recensione »
Fury si rivela un film ben fatto , che non lascia nulla al caso e la cui trama si svolge senza cali narrativi. La visione della guerra da un "tank" americano è innovativa e vincente .Il film è realistico , le immagini spesso crude danno veramente una immagine perfetta di cosa significa "vivere la guerra" . Alcune sequenze sono davvero ben riuscite , creano molto patos [...] Vai alla recensione »
Parlando di Fury non si può dire altro se non che ci si trovi di fronte ad un film di guerra solido, senza fronzoli e poco dedito alla spettacolarizzazione tipica di molti prodotti hollywoodiani. Probabilmente un esempio di cinema non completamente incasellabile nella cinematografia degli anni 2000. La storia ruota attorno a cinque persone, quattro veterani del teatro europeo e [...] Vai alla recensione »
Qualche momento buono tra puzza di gasolio,scene che rasentano l'horror per la loro crudezza e brutalità e incomprensibili effetti speciali con fucili,proiettili e cannoni che lasciano una scia tipo raggi laser alla "Guerre Stellari.La guerra,si sa,é ancora peggio,ma in un carro armato al peggio si aggiunge l'incubo come in U-Boot 96.
"Sei salvo tu? Sei stato salvato?" chiede Shia La Beouf ("Bibbia") al nuovo arrivato nell'equipaggio del carro armato Fury, comandato da Brad Pitt. In tutto questo orrore, e se ne vede come mai se n'era visto nei film di guerra, qualcuno si chiede ancora se c'è spazio per una qualche forma di significato religioso in tutto quello che sta accadendo.
Non criticatemi, ma per quanto mi riguarda Fury è un capolavoro a regola d'arte. I paesaggi, gli ambienti, i colori, lo sviluppo introspettivo di tutti i personaggi (Brad Pitt in testa) sono stati realizzati da Dio. Molto bello anche il pezzo finale, compresa l'ultima inquadratura prima dei titoli di coda che lascia sempre spazio alla riflessione sul disastro dalle dimensioni incalcolabilmente enormi [...] Vai alla recensione »
Inevitabile il confronto con "Salvate il soldato Ryan",a cui è senza dubbio ispirato Fury,e tra il sergente Brad Pitt e il capitano Tom Hanks,entrambi uomini di onore e molto attaccati ai propri uomini e alla propria nazione,con la differenza che il sergente Pitt usa metodi un po' più ortodossi di quelli del protagonista del film di Spielberg,dimostrando un carattere crudo [...] Vai alla recensione »
Nell'Aprile del 1945, quando ormai l'esercito del Reich si asserragliava nella roccaforte di una Berlino prossima a capitolare, le truppe alleate si scontrano con la ostinata resistenza di una fanteria pesante che può contare sulla superiorità tecnica e sulla proverbiale affidabilità dei mezzi corazzati della Wehrmacht.
Con "Fury" si ritorna un poco al genere dei kolossal bellici concernenti la Seconda Guerra Mondiale. La storia infatti racconta in pratica le azioni militari che un plotone di soldati americani compiono in Germania e più precisamente con ed all'interno del proprio carrarmato, denominato "Fury". Essendo i carri armati americani tecnicamente inferiori rispetto a quelli [...] Vai alla recensione »
Sembra quasi uno spin off di Salvate il soldato Ryan, questo Fury: è pervaso infatti dallo stesso patriottismo americano e dalla stessa crudità nel rappresentare la guerra con le sue orribili atrocità (si calca molto sui particolari di mutilazioni e smembramenti, senza lasciare molto alla fantasia dello spettatore). un Brad Pitt come sempre molto credibile nel ruolo dell'eroe (antieroe?) sofferente [...] Vai alla recensione »
Sarebbe un film medio da tre stellette giuste giuste, ma ormai è così difficile andare al cinema e vedere un film che dia un minimo di soddisfazione, che gli regalo volentieri una stelletta oltre i suoi meriti. E' un film di guerra molto tradizionale, ma raccontato con energia, un bel senso visivo, due o tre sequenze costruite efficacemente. Senza voler essere originale a tutti i costi, purtroppo con [...] Vai alla recensione »
FURY Film di guerra senza compromessi, Fury è un continuo pugno nello stomaco, un susseguirsi di orrori morali e umani prima ancora che anatomici. Difficile entrare in empatia con i personaggi (forse un limite, forse no), tale è la loro bestialità senza apparente possibilità di redenzione e di cui è difficile capire fino a che punto sia provocata o semplicemente [...] Vai alla recensione »
Con Fury il regista/sceneggiatore David Ayer passa dal prediletto genere poliziesco girato come un falso documentario (Harsh Times, The End Of Watch) al dramma bellico stile Anni 50 ridisegnato con un sovrappiù di violenza, ma ricorrendo a tutti gli stereotipi del caso: a partire dal personaggio di Don Collier, un sergente maggiore indurito dalla lunga esperienza di guerra, e però ancora dotato di [...] Vai alla recensione »
Gli ideali sono pacifici; la storia è violenta». Aprile 1945. La « guerra è ormai, quasi, ai titoli di coda. In Germania, però, gli alleati devono fronteggiare la strenua resistenza dell'esercito tedesco. È in questo scenario che si trova ad operare il sergente Don «Wardaddy» Collier (molto bravo Brad Pitt), che comanda il carro armato Fury sul quale combattono soldati con caratteri molto diversi. Vai alla recensione »