Tra gli ospiti della seconda puntata della nuova stagione Tosca e il suo canto, Susanna Nicchiarelli, Antonio Catania e Maria Chiara Centorami.
Ospiti di questo nuovo appuntamento sono la regista Susanna Nicchiarelli, i protagonisti di Tiro Libero Antonio Catania e Maria Chiara Centorami, la cantautrice Tosca e l'attrice Cecilia Dazzi. Susanna Nicchiarelli ha scritto e diretto Nico, 1988 (in sala dal 12 ottobre), un road-movie dedicato agli ultimi anni di Christa Päffgen, in arte Nico, musa di Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna dalla bellezza leggendaria. "Nico è diventata un'artista interessante, era una donna che rifiutava etichette e schemi, una donna complessa - ha spiegato la Nicchiarelli -. A quarant'anni, quando si libera del peso della sua bellezza, diventa una centrata e consapevole, una madre che ricostruisce il rapporto con un figlio dimenticato". La regista voleva una brava attrice che non assomigliasse troppo Nico per evitare imitazioni, ha subito pensato a Trine Dyrholm: "l'ho sempre molto apprezzata e guardando alcuni suoi film ho capito che poteva essere molto generosa, che non aveva paura di mostrarsi anche brutta".
Antonio Catania e Maria Chiara Centorami sono tra i protagonisti del film Tiro Libero di Alessandro Valori. Film sul basket ma soprattutto sul delicato tema della disabilità, sull'importanza e la necessità di stimolare chi la subisce senza porre però limiti alla propria voglia di essere come gli altri. "Alessandro - ha detto la Centorami - ci ha lasciati liberi di giocare con i nostri personaggi, lavorando sulla sensibilità e sulle espressioni. Mi piaceva poi sbirciare sul set, l'attore in realtà deve essere ladro e io lo sono, di Antonio amavo guardare le sue espressioni in special modo quando non doveva esprimersi con le parole ma solo attraverso sguardi".
Musica come racconto, è quello che da sempre fa Tosca: "Gabriella Ferri è colei grazie a cui e per cui faccio questo mestiere, da ragazzina rimanevo stregata dal suo essere tutto, riusciva a divenire bella, brutta, clown. Mio padre una sera - ha raccontato - mi portò ad un suo spettacolo, non volevano farmi entrare perché ero piccola poi ci riuscì e quando la vidi mettere la bombetta capii di essere stata folgorata per sempre da questa arte. Lei lo sapeva e quando ci siamo conosciute lei mi diceva 'tra tante proprio me dovevi scegliere come esempio'?". Renzo Arbore è il suo padrino, la vide in un locale e la prese nel clan, ancora Lucio Dalla la adorava: "il nostro era un amore strano, con lui un incontro importante". Lavora meglio quando è triste Tosca - coordinatrice del Laboratorio di alta formazione artistica Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini - ed inoltre "la teatralità nelle esibizioni è fondamentale, non riesco ad emettere voce e basta e per questo sono molto più incline al teatro".