Titolo originale | Victoria |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Justine Triet |
Attori | Virginie Efira, Vincent Lacoste, Melvil Poupaud, Laurent Poitrenaux, Laure Calamy Alice Daquet, Julie Moulier, Elsa Wolliaston, Sophie Fillières, Liv Harari, Jeane Arra-Bellanger, Hector Obalk, Anthony Paliotti, Pierre Maillet, Claire Burger, Aurélien Bellanger, Arthur Harari, Vincent Dietschy (II), Sabrina Seyvecou, Thomas Lévy-Lasne, Noémie Veissier (II), Denis Eyriey, Marc Ruchmann, Philip Vormwald, Nicolas Anthomé, Etienne Beurier, Antoine Buéno, Georges Sauveur, Vincent Sornaga, Marc-Antoine Vaugeois, Pierre Maillard, Romain Charbon, Vera Cupic-Vojnovic, Sarah Lancman. |
Uscita | giovedì 25 gennaio 2018 |
Distribuzione | Merlino Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,05 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 gennaio 2018
Un'avvocatessa incontrerà tre sue vecchie conoscenze: ne uscirà con due processi e nuovi desideri. Il film ha ottenuto 4 candidature a Cesar, 1 candidatura a London Critics,
CONSIGLIATO SÌ
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Victoria Spick, separata e con due figlie piccole che vivono con lei, è un avvocato penalista. Partecipando alla festa di matrimonio di un'amica incontra Vincent, che conosce da molto tempo, e Sam, un giovane ex spacciatore che lei ha difeso con successo in passato. Quest'ultimo, in difficoltà economiche, diventa babysitter delle bambine e suo assistente. Vincent invece, accusato di aver tentato di uccidere la sua compagna proprio nel corso della festa, vuole a tutti i costi che lei lo assista nel dibattimento che lo vede imputato.
In tutte le cinematografie mondiali ci sono attori e attrici apprezzati all'interno dei confini patrii ma poco noti all'estero. Ci sono però occasioni, come in questo caso, per venire a conoscenza delle loro doti. Virginie Efira dimostra con questo personaggio di essere assolutamente in grado di padroneggiare tutte le nuances di una commedia che vuole andare oltre i confini solitamente assegnati al genere.
Il nome della protagonista (che è anche il titolo del film) la condiziona sin dall'inizio. Spesso al cinema i personaggi che si chiamano Victoria non hanno una vita semplice alle spalle. Basta pensare, a mo' di esempio, al Victor Victoria di Blake Edwards o alla Vittoria (interpretata da Laura Morante) contesa tra due uomini in Turné di Gabriele Salvatores. Qui per di più Victoria è un avvocato e si sa di quanta scarsa stima godano gli avvocati (con qualche eccezione) sullo schermo. Victoria è instabile sentimentalmente, alla continua ricerca di una soddisfazione che pensa di trovare almeno sul piano dell'attrazione sessuale che però non è per nulla garantita a priori.
Gli uomini che le stanno intorno non sono interessati ad ascoltare quanto piuttosto ed esclusivamente a parlare di sé (anche quando vorrebbero ma si trattengono dal farlo). Vincent, che si confessa innocente, pretende di essere difeso da lei mettendone a repentaglio la riconosciuta professionalità. Sam (un Vincent Lacoste in continua ascesa) ha inizialmente ed essenzialmente bisogno di un tetto sopra la testa mentre l'ex marito, blogger creativo in arretrato con il versamento degli alimenti, mette sulla piazza mediatica le confidenze intime avute nel corso della loro relazione, convinto di essere protetto dallo scudo della 'finzione letteraria'.
I social media acquisiscono nel film un'importanza non secondaria dal momento che si segnala come e quanto possano divenire armi letali se usati in modo distorto o, nel caso, degli sms, non filtrato dalla ragione. In un processo in cui un dalmata e uno scimpanzé vengono presentati come testimoni senza che per questo il livello cada nel ridicolo (sussiste una ragione per la presenza di entrambi), Victoria rischia di trovarsi sola come nella vita. Sola come lo sono di fatto le sue figlie che le vogliono bene nonostante siano costantemente affidate alle cure altrui. Perché in fondo è sulla possibilità o meno di potersi affidare agli altri che ruota il senso di un film che ci ricorda che, per poterlo fare, è necessario anche sapere di potere e dover dare.
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Sottile, intelligente, caustico questo film. Il ritratto di una donna moderna, profondo e al contempo leggero. L'attrice, fantastica!!!
Non è la solita commedia romantica. La ragazza bionda fa l'avvocato penalista, è separata con due figli piccole, il baby sitter ha appena mollato il lavoro, con la motivazione: "Ti vedo troppo poco, non sono mica il suo fidanzato, sono il tuo babysitter". Il marito, riconquistata l'autostima dopo il distacco, ha un blog dove la insulta, rivelando segreti di letto e di carriera.
I film francesi hanno sempre qualche cosa in più. Un "quid" di analisi, di approfondimento e di ironia amara e allo stesso tempo dol-e. E questo film non è da meno. La Storia Victoria Spick, separata e con due figlie piccole che vivono con lei, è un avvocato penalista. Partecipando alla festa di matrimonio di un'amica incontra Vincent, che conosce da molto tempo, e Sam, un giovane ex spacciatore [...] Vai alla recensione »