Grandi personaggi tra leggenda e realtà
Attesissimo in tutto il mondo, arriva da Nottingham in Italia, passando per Cannes, il Robin Hood con le fattezze di Russell Crowe. A dirigere è Ridley Scott, che nella sua personale rilettura del mito si concentra sulle origini del popolare eroe inglese: ha voluto raccontare come l'arciere del Re Riccardo sia diventato il Robin Hood impresso nell'immaginario collettivo. Oltre all'affiatata coppia regista-attore, alla loro quinta collaborazione (la prima fu per Il gladiatore), prendono parte al kolossal storico Cate Blanchett, una sensuale Lady Marion, William Hurt e Max Von Sydow, tra i numerosi altri. Russell Crowe, che fin da piccolo ha considerato Robin Hood uno dei suoi eroi preferiti, ha però posto una precisa condizione alla sua partecipazione al progetto: "Avrei fatto Robin Hood solo se si fosse trattato di una storia originale; per poterne creare una versione più nuova, era importante considerare come un comprensibile errore tutto quello che ne avevamo appreso attraverso le varie leggende".
Una grande personalità doveva averla anche Manuel Rodríguez Sánchez, in arte Manolete, il torero dalla sguardo triste di cui Adrien Brody farà rivivere la vita dentro e fuori l'arena. Il regista e sceneggiatore olandese Menno Meyjes si è interessato soprattutto all'amore totalizzante che Manolete ha vissuto con Lupe Sino, attrice bellissima dal passato turbolento della quale il matador di Cordoba si innamora perdutamente. I due sono divisi dal fuoco che alimenta le loro esistenze: la morte per Manolete, la vita per Lupe. Chi meglio della seducente spagnola Penelope Cruz per interpretare la donna orgogliosa e sensibile al contempo che porterà la luce nella vita di "Manolo"?

Risate all'americana
A primavera inoltrata, arriva a regalarci una ventata d'allegria Notte folle a Manhattan, la nuova commedia del veterano del genere Shawn Levy, che si è fatto un nome dirigendo Una scatenata dozzina, La pantera rosa, e i due capitoli di Una notte al museo. Levy ha radunato due tra i comici più affermati del momento, Steve Carell e Tina Fey e ha dato vita ai coniugi Foster, che durante il loro routinario appuntamento settimanale in libera uscita dai figli si ritroveranno catapultati nella scintillante Manhattan. E proprio qui vivranno la loro folle notte piena di guai che farà sì che la serata di relax si trasformi in qualcosa di completamente nuovo. Lo script vede al lavoro le esperte mani di Josh Klausner, sceneggiatore di Shrek terzo e del nuovo capitolo Shrek e vissero felici e contenti. Una raffica di attori noti ha preso parte al film: tra questi, Mark Wahlberg, James Franco, Mark Ruffalo e Ray Liotta.
Un sorriso ce lo regala anche la frizzante commedia che strizza l'occhio ai più piccoli, Puzzole alla riscossa, dal regista di Cruel Intentions Roger Kumble. L'attore lanciato da La mummia, Brendan Fraser, dopo Viaggio al centro della terra e Inkheart torna all'avventura per famiglie e interpreta un costruttore edile impegnato in una guerra contro animali più o meno ingombranti che si ribellano alla costruzione di un edificio nel loro angolo di natura incontaminata nel profondo Oregon.
In Italia tra opere prime e documentari
Dall'America torniamo in Italia per sbirciare nella variegata offerta di pellicole che il nostro paese ci offre nella prima metà di maggio. Si parte con l'horror Shadow, opera seconda del leader dei Tiromancino Federico Zampaglione, reinventatosi regista nel 2006 con Nero bifamiliare. La storia raccontata è quella di David, giovane soldato tornato da poco dall'Iraq che decide di lasciarsi alle spalle i traumi della guerra partendo per un viaggio in Europa. Pur essendo di produzione italiana, la pellicola è interamente girata in inglese e dopo l'uscita nella penisola approderà nelle sale di Austria, Germania, Svizzera e molti altri paesi. Il film definito dalla critica "un esempio per la rinascita dell'horror italiano", attinge all'horror nostrano degli anni '70 e '80 e omaggia così i cineasti Bava, Fulci e il maestro del genere, Argento.
Anche Stefania Sandrelli si è messa alla prova con una nuova sfida, dirigendo la sua opera prima presentata al Festival di Roma, Christine Cristina, pellicola biografica sulla vita di Cristina da Pizzano: italiana, vissuta in Francia (ecco spiegato il doppio nome del titolo) fu la prima donna a vivere soltanto della propria penna, scrivendo e pubblicando poesie. Ad interpretare una donna che è stata una figura esemplare nella storia della letteratura, Stefania ha voluto sua figlia Amanda Sandrelli.
Ad esordire dietro la macchina da presa è anche Alessandro Aronadio, che dirige Due vite per caso, presentato all'ultima Berlinale nella sezione Panorama. Il protagonista è Matteo, 24enne che vive con disagio una stagione di scelte cruciali, quelle legate alla sua età; si dibatte tra l'idea che tutto sia possibile, realizzabile e il timore che il destino decida inesorabilmente al posto suo. Matteo attende che qualcosa arrivi a rivoluzionare lo stato delle cose, ondeggiando tra speranza e frustrazione. Nel cast la bravissima e sempre più richiesta Isabella Ragonese, nei panni della fidanzata di Matteo in una delle due vite del titolo.
Infine arriveranno presto nelle sale due documentari che riflettono su argomenti di bruciante attualità: Draquila - L'Italia che trema di Sabina Guzzanti indaga sulle incongruenze nella ricostruzione delle case dopo il terremoto d'Abruzzo del 6 aprile 2009; il giovane Claudio Giovannesi (dopo il buon debutto del 2008 La casa sulle nuvole) ci propone invece Fratelli d'Italia, documentario che si interroga sul multiculturalismo nella società italiana. La pellicola getta uno sguardo alle vite di tre adolescenti di famiglie immigrate in Italia che frequentano un istituto tecnico di Ostia.