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Dario Aita

Dario Aita è un attore italiano, è nato il 25 gennaio 1987 a Palermo (Italia). Al cinema il 24 ottobre 2024 con il film Parthenope. Dario Aita ha oggi 37 anni ed è del segno zodiacale Acquario.

Lo specchio di un talento

A cura di Veronica Ranocchi

Formatosi con il teatro, ma approdato poi sullo schermo Dario Aita è un volto ormai noto del mondo dello spettacolo, tra serialità e lungometraggi per il cinema. Palermitano doc, non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide, dalla formazione agli svariati ruoli che ha interpretato nel corso della sua carriera.

Da Palermo a Genova
Classe 1987, Aita, dopo aver conseguito la maturità classica, si diploma nel 2011 presso la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, partecipando a numerosi seminari tenuti da grandi nomi. Tra questi Valerio Binasco, Gabriele Vacis, Emma Dante, Valentino Villa, Alessandra Schiavoni, Enrico Bonavera, Raul Jaiza e M. Perriera. Affezionato al Teatro Stabile di Genova nel quale si diploma attore, è anche insegnante per future stelle emergenti.
Già durante la sua formazione viene notato e, precisamente nel 2009, al secondo anno dell'accademia, viene scritturato per il ruolo da co-protagonista per il film La prima linea di Renato De Maria. Ma prima di addentrarsi nel mondo del piccolo e del grande schermo Dario Aita si interessa al teatro, al quale continua a prestare attenzione da protagonista in diversi spettacoli, anche contemporaneamente agli impegni sul set.
Tutto inizia con l' "Amleto" diretto da V. Brusca nel 2004, per poi passare al "Macbeth" sempre con la stessa regia nel 2005. A questi seguono poi tanti altri titoli, alcuni dei quali vanno a intersecarsi con impegni televisivi e cinematografici. Ecco l'elenco delle opere teatrali alle quali Aita prende parte: "Risveglio di primavera" di M. Brigaglia (2006), "Aspettando Godot", per il quale debutta alla regia teatrale, nel 2007, "Fortuna e sfortuna del nome" di A. Messeri (2009), "Le tre sorelle" di M. Mesciulam (2010), "Turno di notte" di M. Ghelardi e "Cellule" da lui diretto (2011), "Trenofermo a katzelmacher" da lui diretto con E. Gigliotti (2013) e per il quale viene premiato con il Premio Scenario, "LapènLapèn" sempre di E. Gigliotti e "Il mercante di Venezia" di V. Binasco (2014), "Napoli trip regia" di E. Gigliotti (2015) e, sempre di E. Gigliotti "Sangue matto" (2017). Diretto da V. Binasco nel 2017 è in "Le Fenicie" e nel 2018 in "Sisters". Con Gigliotti è nuovamente impegnato sempre nel 2018 con "Sangue matto" e, insieme a lei, dirige e interpreta "La bisbetica domata" nel 2019. Nel 2020 è di nuovo diretto da Binasco per "Uno sguardo dal ponte".

Il piccolo schermo prende il sopravvento
Se è vero che il debutto sullo schermo di Dario Aita arriva per il cinema (parallelamente alla partecipazione al cortometraggio di Aldo Guastini dal titolo Non c'è tempo), l'attore si afferma, però, prima di tutto sul piccolo schermo, prendendo parte a diversi prodotti seriali o prettamente televisivi, e solo dopo torna ad affacciarsi sul grande schermo.
Dopo averlo conosciuto (e fatto conoscere) nel 2009 per La prima linea Renato De Maria sceglie e dirige nuovamente Aita per la serie Il segreto dell'acqua, nella quale interpreta il co-protagonista Sergio Basso. Poi, nel 2012, è la volta della fiction Questo nostro amore per la regia di Luca Ribuoli, nella quale l'attore è Bernardo Strano. In quello stesso anno Aita prende parte a diversi progetti: gira la web serie Kubrick - Una storia porno ideata e diretta da Ludovico Bessegato, è nel cortometraggio A wonderful life di Immanuel Casto e prende parte alla commedia Anche no di Alessio de Leonardis.
L'anno successivo, oltre a collaborare nuovamente con Ludovico Bessegato per un'altra web serie, Le cose brutte (per la quale viene premiato come miglior attore maschile a Cortinametraggio), è nella serie Una grande famiglia.
Nel 2014, poi, prende parte, con alcune apparizioni alla serie Rex e alle miniserie Il giudice meschino di Carlo Carlei e La strada dritta di Carmine Elia e nel 2015 è nella serie in costume Grand Hotel, Le donne di Camilleri e Il candidato - Zucca Presidente nel quale è nuovamente diretto da Ludovico Bessegato. Parallelamente a ciò torna anche ad affacciarsi al mondo del cortometraggio, sia come attore nel corto Finché c'è vita c'è speranza di Valerio Attanasio (per il quale si aggiudica il premio come miglior attore al Roma Creative Contest), sia come regista, insieme a Pierpaolo Spollon, nel corto PGR (premiato al 48 Hour Film Project con un premio speciale RUFA per il miglior talento, ex aequo con Spollon).
Ma l'anno fondamentale per Dario Aita sembra essere il 2016 che lo vede impegnato sia sul piccolo che sul grande schermo. Per quanto riguarda il cinema è nella commedia La cena di Natale di Marco Ponti, ma è soprattutto il protagonista Renzo del film Caffè, un insieme di tre storie ambientate in tre parti del mondo molto lontane tra loro. Sul piccolo schermo, invece, il giovane attore è impegnato in due titoli tra i più noti e apprezzati. Aita è sia Arthur Malcomess nella fiction L'allieva, tratta dai romanzi di Alessia Gazzola, al fianco di Lino Guanciale e Alessandra Mastronardi, sia Rosario Trischitta in La mafia uccide solo d'estate, tratta dall'omonimo film di Pif.
Nel 2018 è nella serie tv Il cacciatore e nel film tv diretto da Daniele Vicari Prima che la notte, il racconto della vera storia di Pippo Fava, giornalista ucciso da Cosa nostra nel 1984, per poi entrare a far parte, l'anno successivo, della dodicesima stagione di Don Matteo nel ruolo di Sergio La Cava.

Affermarsi al cinema
Nel 2020 recita al fianco di Aurora Ruffino in Mi hanno sputat8o nel Milkshake, cortometraggio prodotto da Rai Fiction, premio Solinas e Tapeless Film.
L'anno successivo è un altro anno intenso per Dario Aita che prende parte a diversi progetti, tra piccolo e grande schermo. I due film per il cinema, ma inevitabilmente spostati alla fruizione "casalinga" a causa del lockdown, sono State a casa di Roan Johnson e Il giorno e la notte di Daniele Vicari. Nel primo titolo è uno dei quattro giovani coinquilini protagonisti e costretti a rimanere chiusi in casa a causa del lockdown, ma che, sfruttando il momento, cercano di escogitare un piano diabolico per approfittarsi del loro padrone di casa. Nel secondo, più o meno con le stesse dinamiche, e con la caratteristica di essere girato in modalità da remoto durante il lockdown, Aita è uno dei personaggi che, a coppie, ricevono la notizia di un misterioso attentato chimico a Roma che li costringe a stare chiusi in casa.
Sul fronte televisivo, invece, il 2021 lo vede tra i protagonisti della serie Noi di Luca Ribuoli. La serie è l'adattamento italiano di This is us, prodotto di successo statunitense.
Gli anni successivi sono un susseguirsi di impegni che iniziano nel 2022 con il personaggio di Lorenzo Musicò nel primo lungometraggio diretto da Marta Savina dal titolo Primadonna, nel quale viene raccontata la storia di Franca Viola. Poi c'è un passaggio al piccolo schermo per la serie di successo Netflix La legge di Lidia Poët, con protagonista Matilda De Angelis. Nella serie, creata da Guido Iuculano e Davide Orsini, diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire e liberamente ispirata alla vita di Lidia Poët, Dario Aita è Andrea Caracciolo. E nel 2024 approda al Festival di Cannes con Parthenope di Paolo Sorrentino.

Prossimi film

Ultimi film

Drammatico, (Italia, Francia - 2022), 102 min.
Commedia, (Italia - 2021), 110 min.
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