L'influenza de Il mago di Oz su Lynch: un'analisi critica che incuriosisce, una collezione di suggestioni messa al servizio della ricerca. Documentario, USA2022. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alexandre O. Philippe indaga i legami tra Il mago di Oz (1943) di Victor Fleming e l'universo
inquietante e fiabesco di David Lynch. Espandi ▽
Tra gli autori di cinema più amati dal pubblico e studiati dalle accademie, David Lynch ha ammantato la sua opera, già pervasa di un forte senso di inquietudine, del mistero più fitto. Con un movimento contrario, il regista Alexandre O. Philippe ripassa la filmografia lynchiana come lo si potrebbe fare solo in una sala di montaggio, per dimostrare il suo stretto e duraturo debito di ispirazione con un classico statunitense del 1939, altrettanto ricco di significati e livelli di lettura: Il Mago di Oz di Victor Fleming.
A sostegno di un'idea e di un testo di riferimento comune, il film può dispiegare così, nell'arco di oltre 100 minuti, un considerevole numero di immagini e suggestioni. E grazie allo split screen, la tecnica che moltiplica lo schermo in più parti, anche lo spettatore meno informato può apprendere con chiarezza i rimandi visivi e tematici.
Incorniciato in un'ambientazione teatrale mimetica di quell'immaginario, in un'ossessione cinefila al quadrato, se da una parte Lynch/Oz dà per scontata la conoscenza profonda dell'autore di Missoula e di un titolo fortemente allegorico come Il mago di Oz, dall'altra senz'altro incuriosisce a scoprirli o riscoprirli. Si pone, più che uno studio, come una collezione di suggestioni messa a servizio della ricerca. Recensione ❯
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Rossellini racconta Rossellini: non gossip ma un bisogno autentico di andare oltre le apparenze. Documentario, Italia, Lettonia2020. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
La famiglia di Roberto Rossellini si racconta davanti alla telecamera del nipote Alessandro. Espandi ▽
Roberto Rossellini è stato un genio del cinema ed un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata. Alessandro, primo nipote del grande regista, ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio? non si sente all?'altezza del cognome?. Decide così di girare a 55 anni il suo primo film? affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti ad un?impossibile terapia familiare da|anti alla macchina da presa. Recensione ❯
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Pensato su misura di Robert Pattinson, un thriller di diseredati in fuga da una gabbia, fisica ed esistenziale. Drammatico, USA2017. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un esperto rapinatore di banche cerca di sfuggire alla polizia per le strade di New York. Riuscirà nel suo intento? Espandi ▽
New York. Quartiere di Queens. Una rapina in banca finisce male, Connie riesce a fuggire mentre suo fratello Nick, affetto da un ritardo mentale, viene arrestato. Da quel momento Connie inizia a darsi da fare per poter trovare il denaro necessario per pagare la cauzione mentre progressivamente sviluppa un altro progetto: farlo evadere. Recensione ❯
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Una coppia in vacanza si trova coinvolta nei perversi segreti di un resort. Espandi ▽
Disparità sociale e desiderio di trasgressione senza limiti di ricchi e potenti sono alla base di una discesa agli inferi che pesca in una tradizione di genere corposa e di cui si può intuire la deriva già dai primi minuti. The White Lotus incontra Black Mirror, si potrebbe sintetizzare, senza andare troppo lontani dal rendere fedelmente l’idea sull’operazione di Brandon Cronenberg. E non è un caso che i primi riferimenti suscitati si riferiscano a serie televisive, perché Infinity Pool assomiglia a un episodio dilatato di una serie tv, con l’inevitabile deriva orgiastica abilmente mascherata da effetti allucinogeni e da un look patinato, che aiuta a gettare il sasso e insieme nascondere la mano. È come se gli elementi che nel cinema di David, ossia Cronenberg padre, sono parte di una tela misteriosa, tessuta in un costante equilibrio tra ricerca visiva e suspense narrativa, nel cinema del figlio Brandon venissero banalizzati e svuotati di senso. Recensione ❯
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Un uomo è costretto a scendere a compromessi pur di aiutare la sua famiglia. Espandi ▽
Leonid, soprannominato Pamfir, è un buon padre di famiglia ucraino che ha lavorato per anni in Germania. Quando torna al paese natale nella Bucovina, vuole solo una vita tranquilla con i suoi famigliari. Ma il figlio Nazar provoca un incendio nella chiesa locale, e per evitare a suo figlio conseguenze giudiziarie, il padre rimane coinvolto nel contrabbando, principale fonte di reddito della zona, e viene a patti con la mafia locale. Da quel momento scenderà sempre più a fondo in una spirale di compromessi e illegalità in nome dell'amore incondizionato che prova per la sua famiglia e del desiderio di proteggerla a qualsiasi costo.
La scelta di utilizzare continui piani sequenza è un modo per il regista di farci immedesimare nella mancanza di scelta che condiziona le azioni di Pamfir, e per farci precipitare da un piano sequenza all'altro così come il protagonista frana lungo il corso di eventi che non riesce più a controllare.
Anche per lo spettatore Il giuramento di Pamfir può risultare a tratti faticoso, ma è uno sforzo premiato dalla coerenza narrativa di questa storia di resistenza umana animata esclusivamente dall'amore per i propri cari e dalla devozione ad un'etica famigliare che fa parte tanto della tradizione ucraina quanto dell'indole leale del protagonista. Recensione ❯
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Shyamalan riesce ancora una volta a utilizzare il cinema di genere per indagare nella paura che attanaglia la specie umana. Thriller, Horror - USA2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Durante una vacanza, una ragazza ei suoi genitori vengono presi in ostaggio da sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di fare una scelta per scongiurare l'apocalisse. Tratto da un romanzo di Paul Tremblay. Espandi ▽
Eric e Andrew sono i due papà felici della piccola Wen, perspicace ben al di là della sua tenera età. Stanchi di subire atti di intolleranza omofobica, si ritirano in un cottage nei boschi per godersi un po' di pace. Un giorno quattro sconosciuti, guidati dal gigantesco Leonard, bussano alla loro porta. Le loro intenzioni sembrano bellicose ma le loro azioni sono contraddittorie, finché Leonard rivela la ragione della loro visita: a Eric e Andrew tocca compiere una scelta dolorosa e insostenibile, senza la quale il mondo è destinato a finire.
L'uomo deve ancora una volta arrendersi all'inspiegabile e accettarlo, per ritrovare la fiducia e un fine ultimo nella comunità dei propri simili. La morale cristiana, sempre più ricorrente in Shyamalan, si mescola alla classicità greca e alla riproposizione del dilemma inestricabile che caratterizza Ifigenia in Aulide di Euripide in una riflessione che sa di definitivo sui pericoli del nostro presente e sulla totale inadeguatezza della nostra capacità di discernimento dei medesimi.
Tra le scelte felici di casting, impossibile non citare quella dell'ex wrestler Dave Bautista che incarna alla perfezione il ruolo da orco della fiaba, che irrompe a spezzare l'idillio della famiglia. In un film che si concentra sull'inganno delle apparenze la sua presenza e il suo ruolo sono semplicemente perfetti. Recensione ❯
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Un episodio monstre gravato dall'onere di ricongiungere troppi fili sospesi e accontentare i fan. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2022. Durata 146 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un territorio audace e inesplorato, caratterizzato da dinosauri mai visti, azione vertiginosa e nuovi sorprendenti effetti visivi. Espandi ▽
Il prologo sotto forma di speciale televisivo permette di riassumere gli eventi dei titoli precedenti di Jurassic World e di introdurre all’attesa congiunzione dei cast di Jurassic Park e Jurassic World, atteso momento culminante di quello che sembra essere il capitolo finale e definitivo della saga giurassica. Regia affidata nuovamente a Colin Trevorrow, dopo la parentesi horror e personale di Bayona, che ha l’onere di guidare una sceneggiatura monstre che ha il compito di soddisfare i fan, congedarsi con un episodio all’altezza e riservare lo spazio dovuto ai molti personaggi vecchi e nuovi che la popolano. Brandizzazione e reiterazione sono le parole d’ordine di un gargantuesco episodio-summa, sulle cui spalle gravano esigenze di fan service così ingombranti da irrigidire la sceneggiatura fino a renderla prossima a quella prodotta da un algoritmo. Recensione ❯
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Una passeggiata notturna tra le vie di Parigi per affrontare la perdita della spensieratezza con poesia. Drammatico, Francia, Belgio2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due ragazzi si trovano a vivere una notte tra le strade di Parigi. Espandi ▽
Marion ha 18 anni e vive a Parigi. La scomparsa della sorella, deceduta cinque anni prima, le ha lasciato un immenso dolore. Il giorno dell’anniversario della sua morte, la ragazza decide di uscire di casa e di camminare per le vie della città, tentando di integrarsi con i propri coetanei. Giochi, chiacchiere, feste… ma la ragazza non sembra divertirsi. Per fortuna, Alex precipita nella sua vita. I due giovani passano la notte insieme esplorando la capitale francese e filosofeggiando sulla vita e sulle proprie paure. Il film è un'occasione per parlare, molto poeticamente, delle generazioni attuali che hanno perso ogni tipo di spensieratezza, che faticano a comunicare e che cercano una via d’uscita. Un’opera ricca di sensazioni, dove la percezione degli elementi uditivi, visuali ed emotivi, sono un punto di forza. Perfetta per i giovani adulti che si immedesimeranno senza difficoltà, ma anche per coloro che vogliono perdersi per le vie notturne di Parigi per poi ritrovarsi, più sereni di prima. Recensione ❯
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Una commedia sentimentale arguta e amara su una storia d'amore più vera di quanto non voglia apparire. Sentimentale, Francia2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una madre single e un uomo sposato iniziano un rapporto consapevoli che la loro relazione è puramente sessuale. Sanno di non avere futuro, ma si trovano sempre più attratti dalla reciproca compagnia. Espandi ▽
Simon incontra Charlotte in un bar parigino. Lui è sposato e giura di non essere un seduttore professionista, eppure è così attratto da Charlotte che si lascia guidare dalla semplicità di lei, decisa a vivere un amore senza drammi e senza complicazioni. Si direbbe una relazione in tutto e per tutto, che i protagonisti però si godono pur stando molto attenti a non chiamarla tale.
Dalla commedia al dramma, passando per i film in costume, il regista Emmanuel Mouret è approdato attraverso un meticoloso lavoro sul linguaggio e sul ritmo a un cinema che ama parlare dell’amore. Lo scompone e lo ricompone, contento di ammirare come le modulazioni del racconto ne cambino il volto e le prospettive. Una relazione passeggera è orgogliosamente fuori dal tempo, rohmeriana e alleniana non soltanto nel mood décontracté e nei dialoghi gustosi ma anche nell’attenzione per le parole con cui definiamo il sentimento. È un’opera semplice, lineare e trasparente: nel catturare quell’epifania con cui certi innamorati si accorgono che tutto sembra facile con una persona nuova. Recensione ❯
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Un film dalle tinte horror/mistery che racconta un passaggio fondamentale nella vita e nella formazione di ogni individuo: l'accettazione di sé, della propria vera natura e delle proprie ombre. Espandi ▽
1813, in un piccolo borgo rurale italiano. Giacomo, Pilla e Orazio sono i tre figli dei conti Gustavo e Adelaide, proprietari terrieri e punto di riferimento della comunità agricola locale: lui illuminista convinto, lei beghina religiosa. Nelle campagne circostanti gli animali vengono uccisi da una creatura misteriosa che i contadini hanno soprannominato la Bestia: ma lo zingaro Scajaccia sostiene che le uccisioni non siano opera del lupo grigio avvistato nella zona. Orazio, che ha paura del buio ma è incuriosito da tutto ciò che è misterioso, si aggira per la villa padronale. Giacomo invece, è fragile e chino sui libri, ed è di lui che il piccolo Orazio comincerà a sospettare.
Ambra Principato, che ha un diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia e un passato di regista pubblicitaria, e il suo duplice approccio è qui evidente: da un lato un'attenzione autoriale non comune, dall'altro una gestione economica delle inquadrature, attenta a non sprecarne nessuna.
Si intuisce una certa fretta nel completare la sceneggiatura e le riprese, ma è compensata dalla confezione elegante portata a casa dall'autrice, un nome su cui investire: con più tempo e maggiori mezzi, e con la possibilità di concentrarsi maggiormente su un paio di piani narrativi, Principato può fare ottime cose, delle quali Hai mai avuto paura? è probabilmente soltanto un assaggio. Recensione ❯
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Cambia la regia ma non la carica comica, che conferma dietro l'ottusità dell'agente di Dujardin una satira spietata della cultura francese. Commedia, Francia2021. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Una sontuosa produzione da 19 milioni di budget con protagonista il Premio Oscar Jean Dujardin che torna per la terza volta nei panni della celebre spia francese creata da Jean Bruce. Espandi ▽
La Repubblica francese è cambiata, e con essa la sua spia più rappresentativa: l'agente speciale 117, al secolo Hubert Bonisseur de La Bath, si affaccia agli anni ottanta tra la paura del comunismo e il terrore di non essere più quello di una volta. Dopo una missione in Afghanistan viene parcheggiato dietro un computer mentre una nuova recluta, l'agente 1001, parte per salvare una dittatura africana appoggiata dalla Francia che rischia di essere deposta. Ma Hubert ha ancora qualche asso nella manica, e non ci vorrà molto prima di vederlo sbarcare in prima persona sul territorio africano. Recensione ❯
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Il cinema di Bay si tinge meravigliosamente di Mélo con una tesissima fuga in ambulanza senza precedenti. Azione, Drammatico - USA2022. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nell'arco di una giornata sulle strade di Los Angeles, il corso di tre vite cambierà per sempre. Espandi ▽
Michael Bay mette per 24 ore a ferro e a fuoco Los Angeles in una tesissima fuga in ambulanza senza precedenti. Anche per il suo cinema, che si tinge meravigliosamente di mélo. La macchina cinema di Bay sa riflettere su se stessa, se serve anche autocitandosi, magari guardando (come in questo caso) con ironia amorosa al manniano Heat - La sfida, per aggiungere sempre qualcosa di originale all’idea di intrattenimento contemporaneo. In questo senso Ambulance, (falso) remake dell’omonimo e mediocre film danese del 2005 di Laurits Munch-Petersen, intercetta tematiche e umori da mettere in scena in un thriller che sa essere un attimo prima, adrenalinico e mozzafiato, e quello dopo più serio e compassato. In mezzo c’è la solita ironia esibita e scandita da battute in cui si sorride spesso a denti stretti. Recensione ❯
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Un film che nasce vecchio, lontano dal fumetto ma anche dai livelli dei due Venom, ai quali vorrebbe ispirarsi. Azione, Fantasy, Horror - USA2022. Durata 108 Minuti.
Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l'antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall'attore Premio Oscar® Jared Leto. Espandi ▽
Secondo personaggio del Sony Spider-Verse, “il vampiro vivente” vorrebbe seguire le orme di Venom, ma se pur il film è altrettanto semplice e breve, manca completamente di ironia e risulta ancora più indigesto. Morbius è un film che nasce vecchissimo, sembra un supereroe dark di serie B di decenni fa, con una trama ridotta all'osso che per altro poco ha a che vedere con il fumetto. Il Morbius ideato da Roy Thomas e Gil Kane nel 1971 aveva poteri leggermente diversi e soprattutto non ha mai avuto una sorta di fratello. Il film invece non resiste alla più abusata delle formule: mettere il superprotagonista contro una versione specchiata e distorta di se stesso, qui nel modo più plateale possibile. Chi ne esce peggio è il regista Daniel Espinosa, che fin qui si era guadagnato un certo credito ora malamente sperperato in un progetto dalla regia davvero anonima. Speriamo non succeda lo stesso con il prossimo film dello Spider-Verse Sony, Kraven the Hunter, firmato dall'ottimo J.C. Chandor. Recensione ❯
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Una donna lascia tutto per un uomo ma lui sembra non averla mai conosciuta. Espandi ▽
Márta si è innamorata. Per questo motivo, si lascia alle spalle la brillante carriera intrapresa negli Stati Uniti in un reparto di neurochirurgia e torna a Budapest per iniziare una nuova vita con l'uomo che ama. Lui però non si presenta all'appuntamento al Ponte della Libertà. Dopo un'attesa inutile, lo cerca disperatamente e quando finalmente lo trova, l'amore della sua vita le risponde di non averla mai vista prima d'ora. Recensione ❯
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