Anno | 2023 |
Genere | Horror |
Produzione | Canada |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Brandon Cronenberg |
Attori | Mia Goth, Alexander Skarsgård, Cleopatra Coleman, Thomas Kretschmann, Amanda Brugel John Ralston, Caroline Boulton, Anita Major, Amar Bukvic, Jeff Ricketts, Roderick Hill, Jalil Lespert, Alexandra Tóth, Adam Boncz, Alan Katic. |
MYmonetro | 2,28 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 febbraio 2023
Una coppia in vacanza si trova coinvolta nei perversi segreti di un resort. Al Box Office Usa Infinity Pool ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 5 milioni di dollari e 2,5 milioni di dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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James, scrittore di scarso successo, e Em, ricca e fascinosa ereditiera, si concedono una vacanza al resort di lusso di Li Tolqa, ma si annoiano. Almeno finché non incontrano l'eccentrica coppia formata da Alban e Gabi, che conosce molto bene le tradizioni del luogo. Gabi seduce James e quest'ultimo subisce il fascino misterioso e perverso della donna, ma la situazione degenera quando, dopo una serata di bevute, James investe un passante del luogo con l'auto. Da lì in poi lo scrittore conoscerà il lato più oscuro di Li Tolqa e delle sue peculiari tradizioni.
Forte del consenso critico ottenuto con Possessor, Brandon Cronenberg prosegue sulla china avviata con Infinity Pool, altro sci-fi horror ambizioso che trasfigura le inquietudini della contemporaneità.
Disparità sociale e desiderio di trasgressione senza limiti di ricchi e potenti sono alla base di una discesa agli inferi che pesca in una tradizione di genere corposa e di cui si può intuire la deriva già dai primi minuti. Mia Goth gioca ancora una volta le sue carte di seduzione perversa interpretando Gabi, dark lady che cattura le voglie represse di James al primo sguardo, conducendolo in una spirale di abiezioni che reca scritto "fatale" a caratteri cubitali. Una trama già vista innumerevoli volte, che ha il merito di contestualizzare il tutto nel luogo fittizio di Li Tolqa, Paese che potrebbe essere nel sud-est asiatico, ma anche ricordare l'Est Europa - di fatto il film è ambientato e coprodotto in Croazia - e che sembra sussumere tutto il lato oscuro del Capitale. The White Lotus incontra Black Mirror, si potrebbe sintetizzare, senza andare troppo lontani dal rendere fedelmente l'idea sull'operazione di Brandon Cronenberg. E non è un caso che i primi riferimenti suscitati si riferiscano a serie televisive, perché Infinity Pool assomiglia a un episodio dilatato di una serie tv, con l'inevitabile deriva orgiastica abilmente mascherata da effetti allucinogeni e da un look patinato, che aiuta a gettare il sasso e insieme nascondere la mano. La critica sociale, confusa e massimalista, si smarrisce così in uno script che ha il merito di raccontare un milieu potenzialmente interessante ma non riesce a renderlo tangibile. Li Tolqa è un luogo di villeggiatura ricco di tradizioni misteriose e insieme esempio di un connubio inedito tra magia e progresso scientifico, ma i potenziali snodi narrativi sono accennati e abbandonati, gettati nella confusione di un racconto che preferisce rifugiarsi nella comfort zone del più classico degli incubi distopici. È come se gli elementi che nel cinema di David, ossia Cronenberg padre, sono parte di una tela misteriosa, tessuta in un costante equilibrio tra ricerca visiva e suspense narrativa, nel cinema del figlio Brandon venissero banalizzati e svuotati di senso.
Una questione di sguardo e padronanza di linguaggio, che trasforma le suggestioni più oscure in esibizionismo, i quesiti interiori in una costante sensazione di déja vu. La volontà di concretizzare paure e desideri indicibili del capitalismo odierno - clonazione e ultracorpi, poter comprare una licenza di uccidere e commettere reati - si traduce in un esangue pastiche, che a livello fenotipico è cronenberghiano, ma nella sostanza ne è l'esatto opposto. Tanto che la riflessione sulla clonazione e sulla sostanziale impossibilità di distinguere tra identità effettiva e ultracorpi sembra quasi indurre a un provocatorio quesito sul film stesso. Stiamo assistendo all'"originale" o al primo esempio di film "clonato"? Cinema androide, quindi, ma nel senso più ambiguo e deteriore.
Infinity Pool rappresenta forse il film più ambizioso e stilisticamente ricercato di Cronenberg Jr. ma anche il suo film meno riuscito contenutisticamente parlando. Portando pur avanti l'ossessione comune, al padre come al figlio, per il corpo umano come veicolo e sede di trasformazioni, spesso grottesche, surreali, ripugnanti, Brandon Cronenberg punta in alto assoldando attori del calibro [...] Vai alla recensione »
non so se è un caso ma titti i film con Mia Goth hanno questo alone di pesante boiata, passerà alla storia come la regina dei b-movies trash
Se di cognome fai Cronenberg e tuo padre si chiama David, allora significa che sei il figlio di uno dei registi ancora in attività più celebrati e rispettati al mondo, autore di pellicole entrate nella storia della Settima Arte e divenute dei veri e propri cult. Si tratta di un'eredità artistica piuttosto scomoda per chi è stato chiamato a raccoglierla.
L'incipit di "Infinity Pool" è composto da inquadrature in campo lungo di un resort di lusso in riva al mare in un paese esotico. Una fotografia dalle immagini alienanti, fredde, con la predominanza di colori dalle tonalità grigie, che stempera una stagione che potrebbe essere estiva. Il protagonista fa colazione con la moglie all'aperto: appare stanco, turbato, sguardo fisso nel vuoto.
(Attenzione: spoiler). La progressione di Brandon Cronenberg è stata esponenziale e nulla ha a che fare con il suo essere figlio di David. Certo, l'esordio Antiviral evidenziava punti di contatto con la poetica del genitore, mentre Possessor, poco considerato anche fra i seguaci del genere, rivelava un'evoluzione sorprendente che però non lasciava certo immaginare il salto quantico di Piscina infinita: [...] Vai alla recensione »
Nel libro Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde un quadro avatar invecchia al posto del protagonista, lasciando a lui un viso innocente. In Infinity Pool succede qualcosa di diverso, ma di sostanzialmente simile. Viene creato un clone da giustiziare in luogo del criminale. Girato tra Ungheria e Croazia, lo spazio del film ricostruisce uno stato autoritario attraverso un resort di lusso circondato [...] Vai alla recensione »
Infinity Pool è il terzo film di Brandon Cronenberg, presente nella sezione Berlinale Special alla Berlinale 2023. James e Em sono in vacanza in un resort super protetto in un paese tropicale molto pericoloso e con condanne durissime per ogni tipo di crimine violento, risalenti alla tradizione tribale. I due incontrano Gabi e Alban, un'altra coppia ospite del resort, e dopo una giornata al mare ad [...] Vai alla recensione »
Dal tocco delicato di Garrel, passiamo alla vanitosa sovrabbondanza di "Infinity Pool", nuovo film di Brandon Cronenberg, figlio del celebre David.Ambientato all'interno di un resort esclusivo, il film racconta di diversi personaggi che si stanno godendo vacanze da sogno, fino a quando un incidente non porterà alcuni di loro a scoprire un mondo parallelo, fatto di violenza e orrori di ogni sorta.