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Elizabeth Olsen

Elizabeth Olsen (Elizabeth Chase Olsen) è un'attrice statunitense, produttrice, è nata il 16 febbraio 1989 a Sherman Oaks, California (USA). Elizabeth Olsen ha oggi 36 anni ed è del segno zodiacale Acquario.

OlsenVision

A cura di Fabio Secchi Frau

Sorella minore delle celebri gemelle Mary-Kate e Ashley Olsen, l'attrice americana Elizabeth Olsen ha saputo costruire una carriera autonoma e ben più solida di quella delle sorelle, affermandosi come una delle interpreti più interessanti della sua generazione.
Pur cresciuta all'ombra di un cognome noto, ha scelto un percorso più riservato e rigoroso, debuttando al cinema con un film di nicchia, all'interno del quale aveva un ruolo ambiguo e disturbante che le ha permesso di rivelare fin da subito la sua capacità di darsi totalmente a personaggi complessi e tormentati, guadagnandosi l'attenzione della critica e l'ingresso nel cinema d'autore.
La vera consacrazione è arrivata però con il ruolo di Wanda Maximoff nel Marvel Cinematic Universe, dove si è confrontata con un personaggio stratificato, capace di evolversi da comprimaria cinematografica a protagonista assoluta televisiva in WandaVision, una serie che le ha offerto lo spazio per una performance ricca di sfumature, tra ironia, dolore e poteri magici. Il successo del telefilm le ha portato premi prestigiosi, ma anche l'affetto del pubblico mondiale. Parallelamente, ha continuato a distinguersi in pellicole indipendenti e drammatiche, confermando una sensibilità attoriale adattabile a registri molto diversi, in un riuscito equilibrio tra blockbuster e cinema intimista.

La famiglia
Nata a Sherman Oaks, in California, nel 1989, figlia di una ex ballerina e di un agente immobiliare, Elizabeth Olsen cresce assieme alle sorelle maggiori, le gemelle Mary-Kate e Ashley (celebri attrici prodigio televisive e cinematografiche cui la madre ha fatto da manager per tutta la loro carriera), e al fratello maggiore, il futuro sceneggiatore televisivo Trent Olsen.
Quando i suoi genitori divorziarono nel 1996, la famiglia si allargò maggiormente ed Elizabeth acquistò altri due fratelli, gli attori Courtney e Jake Olsen, nati dal nuovo matrimonio del padre.

All'ombra delle sorelle
Come le sorelle prima di lei, Elizabeth comincia a recitare da bambina. Ha solo quattro anni quando appare in alcuni dei loro lavori televisivi come Due gemelle nel Far West (1994) e la serie The Adventures of Mary-Kate & Ashley. Preferendo però il ballo alla recitazione, occupa gran parte della sua infanzia nelle lezioni di danza classica, sognando di diventare ballerina. Tornerà all'arte drammatica solo negli anni liceali alla Campbell Hall School di Studio City, salvo allontanarsi di nuovo dalle recite scolastiche nel 2004, a causa dell'attenzione che i media avevano nei confronti dei disturbi alimentari di Mary-Kate.
Iscrittasi alla Tisch School of the Arts della New York University, stavolta determinata a seguire la strada come attrice, segue ulteriori lezioni presso l'Atlantic Theater Company e la Moscow Art Theatre School in Russia.
Entrata come sostituta della protagonista in una produzione off-Broadway del 2008 della commedia "Dust", si laurea nel 2013 e, già nel 2018, riceve ampi consensi per il telefilm Sorry for Your Loss, dove offre un'interpretazione misurata e profonda nelle vesti di Leigh, una scrittrice vedova alle prese con il dolore, la rabbia e la ricostruzione personale. La sua prova attoriale colpisce la critica televisiva per il forte senso di controllo e la grande abilità di rendere credibile ogni sfumatura del lutto, dilatato tra rapporti familiari e una nuova percezione di se stessi. Senza ricorrere a eccessi melodrammatici, la Olsen cerca di restituire i momenti di rabbia della donna nei suoi lunghi discorsi sarcastici, dove ne però emergono in egual misura fragilità e lucidità, con una precisa naturalezza che ha sorpreso anche il pubblico di Facebook Watch (che l'ha distribuita) per sobrietà e realismo.
Fulcro emotivo di un'intera narrazione basata sulla perdita e sul conseguente disorientamento, dimostra fin da subito una maturità espressiva che latitava nelle sorelle, confermando una padronanza totale della grammatica attoriale.

Il successo nei panni di Wanda Maximoff
Ma come già detto, sarà il personaggio di Wanda Maximoff a renderla celebre in tutto il mondo. Apparsa in un cameo nel film della Marvel di Anthony e Joe Russo Captain America: The Winter Soldier (2014), ritornata sul set come ufficiale new entry in Avengers: Age of Ultron di Joss Whedon (2015), affiancherà da quel momento in poi Robert Downey Jr, Chris Evans e Paul Bettany e riuscirà a imporsi con una recitazione carica di tensione e mistero, rendendo credibile la trasformazione di Wanda da antagonista a eroina tormentata, anche per l'intensa chimica con il collega Bettany, che interpreterà Visione, personaggio con il quale Wanda darà vita a una delle relazioni Marvel più emotivamente coinvolgenti dell'intera saga.
Consoliderà poi il suo ruolo in Captain America: Civil War (2016), mostrando una Scarlet Witch più consapevole e combattuta, messa in difficoltà da dilemmi morali e politici, che la vede dividere le scene non solo con Bettany, ma anche con Anthony Mackie e Jeremy Renner, evidenziandosi con una performance misurata, ma capace di trasmettere pienamente tutto il vulnerabile conflitto interiore di una supereroina. Il pubblico ha cominciato già da qui a riconoscere i primi segni di una crescita artistica, che la premierà come una delle attrici emergenti più promettenti del franchise.
Tragica e potente in mezzo al cast corale di Avengers: Infinity War (2018), impegnata nella battaglia contro Thanos, brilla nella scena del suo sacrificio massimo, quando sarà costretta a distruggere la Gemma della Mente uccidendo così anche Visione, l'uomo che ama, per salvare l'universo. Si vendicherà della costrittiva scelta in Avengers: Endgame (2019), prima di ricavare uno spazio completamente suo nella miniserie di successo WandaVision (2021).
In una narrazione che mescola sitcom, dramma e thriller psicologico, la Olsen torna al tema dell'esplorazione del lutto, aggiungendoci la dissociazione, snocciolati attraverso una struttura episodica che omaggia decenni di televisione americana. Adattandosi a registri stilistici diversi (dalla sitcom Anni Cinquanta alle serie comiche contemporanee), l'attrice mostra definitivamente una maestria espressiva rara, ricevendo elogi per la complessità del suo lavoro sotto forma di una candidatura agli Emmy e ai Golden Globe come miglior attrice protagonista in una serie antologica, per aver saputo rendere credibile anche una figura sovrumana, come quella di Scarlet Witch, alle prese con fragilità profondamente umane.
Un cammino nelle profondità del dolore che sarà ripreso anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia (2022) di Sam Raimi, dove Wanda ritorna antagonista, guidata dal cieco desiderio di riavere i figli perduti. Una deformazione verso il male (e l'horror) che l'ha trasformata in una figura minacciosa. Tornerà poi a Scarlet Witch come sua doppiatrice in What If...? (2023) e in Marvel Zombies (2025).

Candy di Love & Death
Da sottolineare, sempre per il piccolo schermo, l'ottimo lavoro svolto in Love & Death (2023, anche questo candidato ai Golden Globe come miglior attrice in una serie antologica), una miniserie che le ha fatto ricevere ampi consensi per la sua interpretazione di Candy Montgomery, protagonista di un noto caso americano di cronaca nera. Nei panni della casalinga texana che, negli Anni Ottanta, dietro una facciata di normalità e di devozione religiosa e spinta dal desiderio di evasione e vitalità, avrebbe ucciso la sua amica e vicina di casa, Betty Gore, la Olsen presenterà al pubblico una donna che è tutto fuorché un cliché. Anche qui, un controllo misurato, utilissimo nell'evitare santificazioni e demonizzazioni, le hanno permesso di mostrare quanto disturbanti possano essere i nostri desideri, le nostre colpe e i meccanismi di repressione dietro una vita routinaria.

Il debutto cinematografico e il film rivelazione
Cinematograficamente, debutterà sul grande schermo molti anni prima di rivelarsi come Scarlet Witch, all'interno dell'horror Silent House di Chris Kentis e Laura Lau. In questo horror del 2011, remake americano dell'uruguaiano La casa muta, l'attrice sostiene da sola tutta la trama nei panni di Sarah, una donna intrappolata in una casa isolata, dove cominciano ad accadere inquietanti eventi. Trasmettendo terrore crescente e disorientamento psicologico in tempo reale (il film è girato per dare l'illusione di un'unica lunga ripresa continua), con una recitazione fisica e viscerale, una giovanissima Olsen che respira affannosamente, si guarda intorno spaventata, scappa e ha improvvisi crolli emotivi, viene elogiata per il suo talento fuori dal comune.
Un talento che non rimane inosservato. Sean Durkin, nello stesso anno, la dirige in La fuga di Martha con una prova attoriale intensa e sfaccettata, che ha segnato il suo debutto nel cinema indipendente.
Come giovane donna in fuga da una comunità settaria, che aveva a capo un leader carismatico e inquietante (John Hawkes) e che si muove tra tre identità, la Olsen è di una fluidità insuperabile, candicando lo spettatore di un disturbante senso di confusione e paranoia.
A questo titolo si aggiungeranno Peace, Love & Misunderstanding (2012) di Bruce Beresford, Red Lights (2012), Liberal Arts (2012), Giovani ribelli - Kill Your Darlings (2013), Very Good Girls (2013), In Secret (2013), il flop Oldboy (2013) di Spike Lee, ma soprattutto Godzilla (2014) di Gareth Edwards con Aaron Taylor-Johnson (con il quale avrebbe poi condiviso lo schermo anche in Age of Ultron), Bryan Cranston, Juliette Binoche, David Strathairn, Ken Watanabe, Sally Hawkins, Al Sapienza e Brian Markinson. A lei, la parte di Elle, moglie del protagonista.

Altri film
Nel 2015, dopo I Saw the Light, offre un'altra applaudita interpretazione in I segreti di Wind River come determinata ma inesperta agente dell'FBI, inviata in una riserva indiana del Wyoming per indagare sulla morte di una ragazza nativo-americana. Accanto a Jeremy Renner, che interpreta un cacciatore locale segnato da un lutto personale, la Olsen costruisce un personaggio che si impone con l'ascolto, l'empatia e la tenacia, senza sovraccaricarlo.
Ottima anche nell'indipendente Ingrid va a ovest (2017) e in Kodachrome (2017), è ancora più calibrata nella convivenza forzata, acutizzata dalla complessità dei legami familiari (il film parla di tre sorelle riunite nella stessa casa a causa del padre morente), in His Three Daughters (2023) di Azazel Jacobs, dove è stata definita "delicata ma dirompente". Accanto a Carrie Coon e Natasha Lyonne, la Olsen si è distinta sulle colleghe con un lavoro di sottrazione e trattenimento, che le è stato utilissimo anche in The Assessment - La valutazione (2024) e in Eternity (2025).

Vita privata
Dopo una lunga relazione con il collega Boyd Holbrook, Elizabeth Olsen ha sposato il membro della band statunitense dei Milo Greene, Robbie Arnett nel 2021.

Ultimi film

Commedia, (USA - 2025), 112 min.
Azione, Fantastico - (USA - 2019), 182 min.
Thriller, (USA - 2017), 111 min.

Focus

CELEBRITIES
martedì 18 novembre 2025
Fabio Secchi Frau

I film più famosi

Commedia, (USA - 2025), 112 min.
Azione, Fantastico - (USA - 2019), 182 min.
Thriller, (USA - 2017), 111 min.
Azione, (USA - 2014), 123 min.
Thriller, (USA, Spagna - 2012), 113 min.
Drammatico, (USA - 2013), 104 min.

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