Sbarcato alla Fandango, il giovane talento torinese Daniele Gaglianone, ci offre una storia dura e a forte impatto emotivo, costruita con uno stile personale. Espandi ▽
Vuoto, solitudine, spaesamento, comportamenti antisociali: i tre protagonisti di questa seconda opera di Daniele Gaglianone ( I nostri anni ) vivono una dimensione di degrado prima che sociale, affettivo. Sopravvivono in una città desolata e postindustriale senza una meta, senza un appoggio, ognuno con un fardello pesante di ricordi e di incubi ben presenti e reali. Poi uno sparisce, se ne va... un altro si suicida e Alessandro, il sopravvissuto, cerca di ricomporre i pezzi della sua breve quanto travagliata esistenza.
Gaglianone sovrappone i piani narrativi, incrocia le storie e cerca di esprimere, attraverso uno stile spesso convulso di intricate trame visive e sonore, il travaglio dei protagonisti e l'intrigo emozionale che li agita.