Advertisement
The Marvels arriva al cinema. Dopo slittamenti e reshoot, sarà il primo passo falso dei Marvel Studios?

Il processo a Jonathan Majors, l'uscita di scena di Victoria Alonso, la flessione degli incassi in sala e il calo degli apprezzamenti per le serie tv. Ecco gli errori e le coincidenze negative dell'attuale Fase 5. E cosa ci aspetta in futuro. 
di Luigi Coluccio

Brie Larson (Brianne Sidonie Desualniers) (34 anni) 1 ottobre 1989, Sacramento (California - USA) - Bilancia. Interpreta Carol Danvers / Captain Marvel nel film di Nia DaCosta The Marvels.
lunedì 6 novembre 2023 - Focus

La leggenda vuole che Ike Perlmutter, Avi Arad e David Maisel, nel tentativo di trovare i soldi per finanziare i nuovi Marvel Studios, abbiano usato come garanzia dei personaggi chiamati “The Avengers” – tanto nessuno sapeva chi fossero o da chi fossero costituiti, quindi andavano bene sia Capitan America che Triathlon o il Dottor Druido... Così, nel 2005, Merrill Lynch concede 525 milioni di dollari per avviare un ambizioso – e mai tentato prima – piano di autofinanziamento e autoproduzione per una serie di film basati sui supereroi con superproblemi, interamente pensati, programmati e realizzati dalla Marvel stessa. Niente più licenze alla New Line per Blade o alla Fox per X-Men, niente più briciole dai ricavi di Spider-Man e Spider-Man 2 della Sony (1 miliardo e mezzo di dollari al botteghino e 62 milioni nelle tasche del trio Perlmutter/Arad/Maisel).

Dopo l’esordio con Iron Man nel 2008, 32 film e quasi 30 miliardi di dollari di incasso globale – senza contare le serie tv prodotte solo dai Marvel Studios per Disney+ e tutto il resto dello sfruttamento derivante dalle licenze cinematografiche –, si può ragionevolmente affermare che i Marvel Studios, ora sotto il pugno di ferro e/o piuma di Kevin Feige e dietro le larghe spalle della Disney, siano stati un discreto affare. O meglio, che Perlmutter, Arad e Maisel abbiano creato le fondamenta del franchise più redditizio della storia del cinema. E tutti e tre ora sono fuori – che ci volete fare, è Hollywood, cari.

Che ne sarà di tutto questo con l’uscita di The Marvels? Il film diretto da Nia DaCosta, al debutto in sala l’8 novembre in Italia e due giorni dopo negli Usa, è tante cose insieme: il seguito di Captain Marvel (guarda la video recensione), prima apparizione in solitaria dell’omonimo personaggio presentato in Avengers: Endgame (guarda la video recensione), interpretato da Brie Larson e capace di incassare più di un miliardo di dollari nei cinema; terzo titolo con protagonista un’eroina, dopo il film del 2019 e Black Widow con Scarlett Johansson; punto di arrivo non solo della saga di Carol Danvers ma anche delle vicende della Monica Rambeau di WandaVision e della Ms. Marvel dell’omonima serie. Ma, soprattutto, The Marvels potrebbe essere il primo passo falso della quasi ininterrotta corsa multimiliardaria dei Marvel Studios. Vuoi perché non ti sei allenato bene, vuoi perché la pista stessa è messa male.
 


In foto Brie Larson in una scena di The Marvels (dall'8 novembre al cinema).

Quella che doveva essere un’avventura spaziale screziata da atmosfere anni ’90 e feel-good movie si è rapidamente trasformata in una sorta di autoindotto sfacelo. The Marvels, infatti, ha visto spostarsi continuamente la sua data di uscita, scambiando la propria finestra con Ant-Man and the Wasp: Quantumania e infine approdando a novembre 2023, dopo quattro settimane di reshoot e l’indiscrezione che Nia DaCosta abbia lasciato la post-produzione del film per volare a Londra e lavorare sul suo prossimo progetto, l’adattamento della Hedda Gabler di Ibsen con protagonista un’altra conoscenza dei Marvel Studios, la valchiria Tessa Thompson. Certo, molte ricostruzioni smentiscono l’affaire DaCosta, e le settimane di riprese aggiuntive sono oramai una prassi consolidata per produzioni così complesse come i blockbuster contemporanei (ricordate Rogue One: A Star Wars Story com’era percepito e cos’è poi diventato?). Però, con un budget balzato a circa 250 milioni di dollari e una previsione di apertura al box office americano di nemmeno 90 milioni, The Marvels non sembra avanzare sotto la solita marcia trionfale dei film Marvel.

L’inghippo, però, è che le carte tenute in mano da Nia DaCosta e Brie Larson sembravano truccate fin dall’inizio. La Fase 4 del Marvel Cinematic Universe – l’intro della cosiddetta “Saga del Multiverso” – e questa attuale Fase 5 sono state funestate da una serie di errori, superficialità e coincidenze negative che ha dell’“amazing”, per dirla con Peter Parker. Prima si decide di puntare su Jonathan Majors e il suo Kang il Conquistatore come pietra angolare del nuovo arco narrativo, e a marzo di quest’anno l’attore viene prima arrestato e poi rinviato a giudizio per – a quanto pare – diversi casi di aggressione e abuso; poi Victoria Alonso, plenipotenziaria Marvel a capo della post-produzione, VFX e animazione dello studio lascia la casa madre dopo diciassette anni di servizio, innescando una scia di indiscrezioni visto il suo coinvolgimento non autorizzato come produttrice nel film Argentina, 1985.

L’uscita di scena di Alonso, però, alza il sipario sul resto delle vicende dell’ultimo anno, con la storica sindacalizzazione dei lavoratori del reparto effetti visivi Marvel di settembre, a cui fa seguito quella dei dipendenti dei Walt Disney Animation Studios di qualche giorno fa, dopo che l’intero settore era stato travolto dalle polemiche sulle condizioni di impiego con turni massacranti, straordinari non riconosciuti e copertura sanitaria inesistente. E il regno di Kevin Feige si è ritrovato al centro di tutto questo, da una parte per le presunte responsabilità dirette di Alonso nel creare e alimentare un ambiente di lavoro tossico, e dall’altra per il sistema-Marvel stesso, che oramai sembra appoggiarsi interamente sul lavoro in post-produzione assottigliando terribilmente la fase di preparazione e scrittura – così si arriva ad anticipare di mesi il lavoro su Ant-Man and the Wasp: Quantumania o riscrivere She-Hulk: Attorney at Law, con conseguente carico di lavoro ulteriore, zero tempo a disposizione e risultati mediocri per il reparto VFX.
 


In foto Samuel L. Jackson in una scena di The Marvels (dall'8 novembre al cinema).

La flessione degli incassi in sala e il calo degli apprezzamenti per le serie tv sono insomma la spia di un’evidente giro a vuoto negli ingranaggi della spietata macchina del successo Marvel, che sembra aver imboccato una strategia di contenimento con la creazione dell’etichetta “matura” Marvel Spotlight per alcuni progetti che andranno su Disney+ – come Echo – o la riscrittura e la riduzione del budget di titoli come l’annunciato Blade con Mahershala Ali. Tra l’abbandono del deus ex machina James Gunn per i lidi DC Studios/Warner Bros., il ritorno del dominus Bob Iger a capo della Disney, lo sciopero degli sceneggiatori e ora quello degli attori, lo spazio di manovra per Kevin Fiege e il resto dell’azienda sembra per la prima volta davvero ristretto, ma più che la lavorazione The Marvels o la cosiddettta “superhero fatigue” che sembra poter attanagliare il pubblico, il vero nodo da risolvere è la frenesia di contenuti di cui si è fatti prendere dopo l’epidemia di Covid, i vari lockdown e l’esplosione delle piattaforme, che hanno portato ad una richiesta – gonfiata da parte degli studios – di titoli, franchise, special e chi più ne ha più ne produca.

Forse non basterà rallentare il numero delle uscite in un sistema sempre più bulimico e dipendente dai blockbuster soprattutto di marca Marvel, ma un ripensamento dell’intero ecosistema ora che anche i colossi online come Netflix e Amazon Prime stanno tirando i remi in barca sembra essere necessario e inderogabile. E se non lo fanno Kevin Feige e la Marvel allora chi?  


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati