Anno | 2022 |
Genere | Azione, Avventura, Commedia |
Produzione | USA |
Regia di | Kat Coiro, Anu Valia |
Attori | Tatiana Maslany, Mark Ruffalo, Jameela Jamil, Tim Roth, Ginger Gonzaga Josh Segarra, Renée Elise Goldsberry, Nicholas Cirillo, Abigail Esmena Froehle, Malia Arrayah, Steve Coulter, Mark Linn-Baker, Jon Bass, Drew Matthews, Tess Malis Kincaid, Trevor Salter. |
Tag | Da vedere 2022 |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 14 ottobre 2022
Tatiana Maslany veste i panni di She-Hulk/Jennifer Walters, un'avvocata specializzata in casi legali che vedono coinvolti i superumani. La serie ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Super,
CONSIGLIATO SÌ
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Jennifer Walters è in viaggio in auto con suo cugino Bruce Banner, alias Hulk. L'improvvisa apparizione di un velivolo extraterrestre li manda fuori strada e, nell'incidente, il sangue di Bruce e quello di Jennifer entrano in contatto, trasformando anche lei in una "gigantessa di giada". Con grande sorpresa di Bruce, Jennifer è molto più brava di lui a contenere la rabbia e presto impara a controllare a piacere anche la propria trasformazione. Tanto da decidere di tornare alla sua carriera di avvocato, che sarà però stravolta dalla nuova superidentità.
Da subito contestata dal pubblico maschilista, She-Hulk - Attorney at Law gioca d'anticipo e decostruisce la stessa reazione che prevedibilmente ha suscitato. Il rapporto di Jennifer e del suo verde alter ego con il mondo maschile è infatti al centro della serie e con furbizia gli autori, che ben conoscono la tossicità dei "fan", hanno previsto le obiezioni rivolte a She-Hulk.
La protagonista è stata accusata di non aver fatto nulla per meritare i propri poteri e pure di essere una "Mary Sue", ossia un personaggio femminile a cui tutto riesce con facilità, spesso a discapito dei maschi che ha intorno, che risulterebbero goffi, inappropriati, vanesi, incompetenti, sciocchi o - nel peggiore dei casi - "tossici". L'origine incidentale dei poteri del personaggio è però fedele al fumetto di partenza, così come il maggior controllo che She-Hulk dimostra della trasformazione e della forza di Hulk. Dunque viene a mancare la foglia di fico del tradimento dell'originale e si esplicita tutta la pochezza di chi muove queste accuse. Infatti i villain della serie sono del tutto analoghi a questa tipologia di pubblico e She-Hulk risponde ai loro attacchi con l'ironia che la contraddistingue - dopo però una inevitabile sfuriata.
L'ironia è del resto la caratteristica della serie che Jennifer stessa, nelle sue rotture della quarta parete, definisce una legal comedy. Superati gli episodi introduttivi, che raccontano la genesi, la famiglia e il nuovo lavoro di She-Hulk, la serie si assesta su uno status quo dalle parti di Ally McBeal, ambientata però nel mondo Marvel. I suoi clienti sono infatti superindividui più o meno sciroccati, che cercano di usare i loro poteri in modo improprio. A She-Hulk tocca il compito, spesso imbarazzante, di difenderli. Inoltre si barcamena nel mondo degli appuntamenti, dove sembra impossibile incontrare qualcuno che apprezzi entrambe le sue identità.
Ad arricchire la serie ci sono poi varie guest star, alcune sono new entry del Marvel Universe cinematografico, come Titania, altre vecchie conoscenze ripescate per l'occasione come Daredevil e Abominio e altri ancora invece prezzemolini come Hulk e Wong. Quest'ultimo, che è al contempo il più esoterico e il più ordinario degli eroi, appassionato di serie televisive, eleva la serie dopo le prime due puntate di rodaggio.
È però il ritorno di Daredevil la presenza più attesa e più gradita, che ci restituisce una versione meno dark dell'eroe, più simile a quella dei suoi fumetti pre-Frank Miller, a partire dal costume con sezioni rosse e gialle. La sua acrobatica rentrée ne conferma anche lo spessore morale e promette bene per la sua futura serie.
Infine è una nota relativamente dolente la CGI, ossia la resa di She-Hulk, che appare molto finta a fronte degli attori in carne e ossa. D'altra parte, considerato il tono comico e le situazioni che non stonerebbero in un cartone animato, ci si abitua presto anche alla discutibile computer graphic e ci si concentra sulle qualità della serie, a partire dalla sua ironia metatelevisiva.