Sollima torna a raccontare una Roma disperata e crepuscolare in una crime story di forte
impatto. Drammatico, Italia2023. Durata 127 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Stefano Sollima conclude la trilogia romana iniziata con A.C.A.B nel 2012 e proseguita con Suburra nel 2015. Espandi ▽
Dopo essersi affermato anche all'estero come un tecnico dalle mani sicure, capace di dirigere buoni action muscolari, Stefano Sollima torna nella sua Roma. Ne aveva esplorato il sottobosco più oscuro in film come Acab e Suburra, oltre che nella serie che lo ha lanciato, Romanzo criminale. Ma in questa storia di bassa malavita, tra vecchi gangster malmessi e forze dell'ordine corrotte, sullo sfondo di una città in fiamme a un soffio dal post-apocalittico, Sollima trova una delle sue opere più compiute e mature. L'azione senza il cuore e la testa conta poco, e rispetto anche a quanto fatto in passato Adagio beneficia enormemente di un rapporto diverso con il luogo che racconta: è forse la prima volta che si va oltre un certo sensazionalismo sulla Roma in rovina, che sembra sempre sottintendere un facile commento sociale solo perché di moda a livello nazionale. Recensione ❯
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Chalamet salta e balla in una favola tout court: due ore di magia, colore, scenografie mirabolanti e zuccherose. Avventura, Musical - USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Timothée Chalamet è Willy Wonka, dopo le interpretazioni di Gene Wilder nel 1971 e di Johnny Depp nel 2005. Espandi ▽
Il giovane Willy Wonka arriva in città con pochi denari e una tavoletta di cioccolata nel cilindro. Il suo sogno è aprire una grande cioccolateria nella piazza in cui però coesistono già tre mastri cioccolatai che fanno cartello fra di loro e non ammettono un nuovo concorrente. Willy soggiorna presso una locanda la cui proprietaria gli fa firmare un contratto pieno di clausole, dove soggiornano anche altri malcapitati ingannati allo stesso modo in epoche diverse. Al gruppetto non resta che unire le forze e tenersi stretti i propri sogni, sperando un giorno di realizzarli tutti.
Timothée Chalamet, nei panni di Willy, salta e balla come un pupazzetto da teatrino vittoriano, e canta canzoni scritte apposta per quello che è a tutti gli effetti un musical. E a proposito di ooompa loompa, qui ce n'è uno solo ma vale per cento, perché ha l'umorismo e l'autoironia di Hugh Grant.
Il film di King irriterà il pubblico o lo incanterà a seconda di quale punto di vista sceglierà di assumere: quello purista e filologico, che vorrebbe riconosciuta l'originalità e la capacità sovversiva (e liberatoria) di Dahl, o quello disposto a farsi intrattenere da due ore di magia, colore, scenografie mirabolanti e (è il caso di dirlo) zuccherose, più ambiziosi numeri musicali. Di certo in entrambi i casi si uscirà di sala canticchiando "oompa, loompa, doompety doo", incapaci di togliersi dal cervello quel motivetto demenziale. Recensione ❯
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Schrader conclude un'ideale trilogia della redenzione con un film dalla semplicità e dalla coerenza miracolosa. Thriller, USA2022. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un orticoltore assume una ribelle apprendista che porterà il caos nella sua vita. Espandi ▽
Master Gardener conclude un'ideale trilogia "bressoniana", concepita dal regista e sceneggiatore attorno alle figure di uomini soli e tormentati, in cerca di una redenzione apparentemente impossibile. Come in buona parte della filmografia di Schrader, il percorso di colpa e redenzione senza scorciatoie rimanda alla forte impronta calvinista con cui l'autore è cresciuto e che ha saputo sviluppare nella carriera di sceneggiatore prima e di regista poi. Come Schrader riesca a tradurre rimandi così complessi in una forma semplice ed efficace, combattendo con i problemi di budget e preservando una coerenza esemplare, che non diviene mai stanca ripetizione, è forse frutto dell'intervento misterioso di quella Grazia così sovente evocata nelle sue opere. Recensione ❯
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Una regia agile che esplora il tema del genere e ci fa porre delle domande, impedendoci di chiamarcene fuori. Drammatico, Spagna2023. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una madre dovrà fare i conti con una crisi personale e con quella di suo figlio. Espandi ▽
Aitor detto Cocò ha otto anni e un alter ego, Lucia: se Aitor è nato biologicamente maschio, Lucia è la femmina che il bambino ha sempre sentito di essere. La madre percepisce questa differenza in suo figlio e cerca di accoglierla, mentre la nonna, pur essendo molto affezionata al nipotino, la rifiuta tout court, e anche la comunità rurale che circonda la famiglia non è pronta a venire a patti con il concetto stesso di un'identità transgender in via di sviluppo. Durante un'estate trascorsa in campagna vicino alle arnie dei produttori locali di miele tutti dovranno confrontarsi con la possibilità che esistano ventimila specie diverse di api e almeno altrettante identità di genere, scegliendo da che parte stare nello spettro dell'accettazione di questa variegata diversità.
20.000 specie di api è l'opera prima della sceneggiatrice e regista spagnola Estibaiz Urresola Solaguren ed è già valsa l'Orso d'Argento al Festival di Berlino per la Migliore attrice a Sofia Otero, la bambina che interpreta il ruolo di Aitor comprendendone a fondo e restituendone in mille sfumature tutto il tormento identitario: un'interpretazione davvero strabiliante per sensibilità e per mimesi di genere. Recensione ❯
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Un'inimitabile eleganza 2D per un film che dosa con intelligenza i silenzi. E ci fa viaggiare in mondi lontani. Animazione, Francia, Belgio2022. Durata 123 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una fantasia colorata dell'antico Egitto, una leggenda del medioevo, una "Turchia del 18° secolo" per raccontare storie di matrimoni e incontri proibiti. Espandi ▽
Tre storie, ambientate in tre epoche e in tre luoghi diversi. Quella di Tanwekaman, che, dal Kush di tremila anni fa, parte alla conquista pacifica dell'Egitto, per diventare faraone. Quella del figlio di un severo sovrano nella Francia del Medioevo, che libera un prigioniero e per questo viene condannato a morte. E quella del principe spodestato che impara a friggere frittelle, nella Turchia del diciottesimo secolo, e con quelle arriva al cuore della principessa delle rose.
Storie di tempi difficili, di povertà e teste tagliate facilmente come frutti, ma raccontate da Ocelot con la sua inimitabile eleganza in 2D, con il suo modo intelligente di dosare i silenzi e lasciar parlare immagini spesso enigmatiche, che non dicono tutto e subito ma vibrano di speranza in un esito positivo, per quanto incredibile.
Il film ci fa viaggiare da fermi in mondi lontani, che profumano di cannella, dove gli dei sono presenze gigantesche che pensano solo al loro orticello, mentre piccoli uomini e piccole donne, non visti, fanno la rivoluzione. Recensione ❯
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Una storia semplice che diviene una parabola senza tempo sulle stagioni della vita e sulla generosità d'animo: il capolavoro di Ozu. Drammatico, Giappone1953. Durata 137 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cronaca venata di amarezza del viaggio di un'anziana coppia che per la prima volta fa visita ai figli sposati nella metropoli. Espandi ▽
L'incomunicabilità tra genitori e figli è la base di questo film del maestro giapponese. Due vecchi fanno un viaggio a Tokyo per vedere i propri figli. Questi pensano bene di spedirli per il weekend in un posto per turisti. Durante il viaggio di ritorno la madre muore. Recensione ❯
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In una bella villetta sul lago un gruppo di persone, tutte di buon livello, buona borghesia, vivono tranquillamente, ritemprandosi dai soliti stress d... Espandi ▽
In una bella villetta sul lago un gruppo di persone, tutte di buon livello, buona borghesia, vivono tranquillamente, ritemprandosi dai soliti stress della città. Ma ecco che arrivano ospiti apparentemente altrettanto per bene, ma che cominciano a torturare, stuprare e uccidere. Violenza implacabile condotta con freddezza agghiacciante dal giovane regista. Il film ha costituito un caso alla mostra di Venezia del '97. Un'altra delle rare combinazioni di film con molte qualità senza grandi budget. Recensione ❯
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Quattro amici decidono di ritrovarsi in una villa per dedicarsi al cibo e al sesso fino a morirne. Espandi ▽
Quattro amici, un gourmet, un produttore televisivo, un pilota d'aereo e un magistrato decidono di ritirarsi in una villa rifornendosi di prelibatezze di ogni tipo. A loro si unirà un'insegnante che assisterà alla realizzazione del loro progetto: continuare a mangiare fino a morire.
Un film che suscitò un grande scandalo al momento della sua prima proiezione e che oggi resta come testimone di un'epoca e dell'opera di un grande e provocatorio regista.
Si può dire che Ferreri ha ottenuto l'esito atteso. La sua è infatti una critica feroce alla borghesia. Nato probabilmente come prima idea nel corso delle cene organizzate da Ugo Tognazzi, a cui il regista partecipava definendo le portate pantagrueliche come un suicidio, il film si presenta come un ritratto grottesco di esponenti di una classe sociale destinata all'autoeliminazione consapevole. Recensione ❯
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Un documentario originale che racconta la storia di una donna che ha scalato montagne, sfidando il patriarcato. Documentario, USA2022. Durata 71 Minuti.
Il 12 aprile 1993 Pasang Lhamu Sherpa diventava la prima donna nepalese che aveva raggiunto la vetta dell'Everest. Espandi ▽
La storia e la tenacia della prima donna nepalese giunta sulla vetta dell'Everest viene raccontata in un documentario che non si limita a narrarne le imprese alpinistiche ma le contestualizza all'interno di una società ancora fortemente dominata dal patriarcato.
Pasang Lhamu Sherpa. Un nome finora sconosciuto ai più che merita di essere annoverato tra quelli delle donne che hanno mutato le condizioni della società in cui vivevano.
Spesso i documentari che si occupano di imprese alpinistiche si concentrano sulla preparazione e sulla realizzazione delle suddette imprese mettendone magari in luce lo spirito agonistico oppure di sfida degli scalatori nei confronti di se stessi. Questo ovviamente non è un difetto però in questo documentario ci viene offerto un panorama più ampio che finisce con il costituire la differenza. Recensione ❯
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Un invito a non accontentarci di ciò che conosciamo da sempre ma ad esplorare altri universi e altre possibilità. Animazione, USA2023. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una divertente e piumata vacanza in famiglia in una commedia ricca d'azione. Espandi ▽
La famiglia Mallard è intrappolata nella sua routine. Mentre papà Mack è felice di mantenere la sua famiglia al sicuro navigando all'infinito nel loro stagno del New England, mamma Pam è intenzionata a dare una scossa alla loro vita e mostrare ai loro figli - il figlio adolescente Dax e la papera Gwen - il mondo intero. Dopo che una famiglia di anatre migratorie si posa sul loro stagno raccontando entusiasmanti storie di luoghi lontani, Pam convince Mack a intraprendere un viaggio di famiglia, passando per New York City, fino alla Jamaica tropicale. Recensione ❯
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La lenta convivenza di un uomo con l'Alzheimer. Espandi ▽
L'attrice Paulina Urrutia e il giornalista e scrittore Augusto Góngora sono innamorati da oltre vent'anni. Paulina, nata nel 1969, nei primi anni Duemila è stata anche Ministro del Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti in Cile. Classe 1952, Augusto è stato un noto reporter e produttore. Con inchieste televisive e libri si è occupato a lungo del passato più nero del suo Paese, la dittatura del generale Augusto Pinochet, imposta nel 1973 e durata per tutti gli anni Ottanta. Quando nel 2014 gli viene diagnosticata la malattia di Alzheimer, Paulina assume il ruolo di sua caregiver, fino alla morte di Augusto, avvenuta il 19 maggio 2023.
La regista filma lungo un arco di quattro anni la relazione d'amore e di cura tra Paulina e Augusto. I due, protagonisti assoluti del film, non possono definirsi una coppia ordinaria: entrambi hanno una consuetudine decennale col pubblico e una familiarità naturale con l'obiettivo fotografico. Ciò aumenta straordinariamente la fluidità delle scene, composte da dialoghi teneri, a volte drammatici, sempre serrati, il cui fulcro è il tema del ricordare.
L'esito del pedinamento di Alberdi nell'intimità della coppia non si fa mai voyeurismo, né corteggia l'estetica del dolore, anche nei momenti più duri di confusioni e intemperanze notturne. Recensione ❯
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Allen torna sui temi a lui più cari: le dinamiche di coppia e il rapporto tra sentimenti e fredda razionalità. Drammatico, Francia, Gran Bretagna2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia sembra vivere la relazione perfetta. Ma un incontro cambia tutto. Espandi ▽
Jean e Fanny formano una coppia apparentemente ben assortita. Hanno un lavoro redditizio, vivono in un quartiere elegante di Parigi e sembrano innamorati come all’inizio della loro relazione. Di lui si mormora che abbia uno scheletro nell’armadio sul piano professionale. Lei invece inizia a provare un senso di colpa che si unisce alla passione che sente nascere per un compagno di liceo incontrato un giorno in modo casuale. Lasciatisi alle spalle Un giorno di pioggia a New York dove i ventenni parlavano come anziani intellettuali e il cinefilo Rifkin Festival Woody affronta nuovamente il tema che più lo affascina: le dinamiche di coppia e il rapporto tra la fredda razionalità (anche se mascherata da sentimentalismo) e il flusso dei sentimenti veri. Il caso, la coincidenza può trasformarsi in un rischio? Woody pensa di sì ma ritiene anche che si tratti di un’opportunità. In una Parigi autunnale come piace a lui (ed esaltata in questo dalle scelte cromatiche di Storaro) con i toni delle sue commedie più riuscite ci mostra come la vita in fondo sia una lotteria. A partire dal giorno in cui siamo entrati in questo mondo. Recensione ❯
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Una sinfonia visiva e sonora che ci riporta al senso originario del termine ecologia e resta aperta all'interpretazione. Drammatico, Giappone2023. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Takumi e sua figlia Hana vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo. Come le generazioni che li hanno preceduti, conducono una vita modesta secondo i cicli e l'ordine della natura. Espandi ▽
In una località boschiva non lontana da Tokyo, il tuttofare Takumi e sua figlia Hana, di otto anni, vivono in armonia con la natura e con i pochi abitanti del luogo. Una grande impresa dello spettacolo decide però di aprire un glamping, ovvero un camping con il glamour di un resort, proprio sulla strada che i cervi percorrono per abbeverarsi, minacciando oltretutto la pulizia dell'acqua di sorgente, della quale gli abitanti tutti, umani e animali, fanno un uso vitale. La comunità si preoccupa e domanda spiegazioni, così due impiegati della grande azienda vengono mandati sul posto per chiedere l'aiuto e l'intercessione di Takumi.
Al centro del quadro c’è l’ambiente naturale, la cui complessità è paragonabile soltanto a quella della musica, unico mezzo artistico adatto a dargli voce. E poi c’è il modo in cui gli esseri umani si relazionano con la natura (quel rapporto che chiamiamo “ecologia”).
Grandi temi, ma sussurrati in maniera estremamente libera, persino ermetica, in un film che sfugge alla norma e resta aperto all’interpretazione. Recensione ❯
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Una vicenda piuttosto intricata nella quale Hitchcock dà una ennesima prova della sua abilità e la Bergman si produce in un'interpretazione di prim'or... Espandi ▽
Constance Peterson (Ingrid Bergman) è una giovane dottoressa che lavora presso una clinica psichiatrica e che non presta alcuna attenzione ai suoi pur tanti ammiratori. Almeno fino a quando nella clinica arriva il dottor Edwards (Gregory Peck), destinato a prendere il posto del vecchio direttore, il dottor Murchison (Leo G. Carroll), che deve andare in pensione per raggiunti limiti di età. Tra i due scoppia improvviso l'amore, tanto che la riservata dottoressa dedita solo al lavoro si trasforma in una donna follemente innamorata. Ma Edwards ha comportamenti alquanto strani - ad esempio non sopporta la visione della neve e delle righe - che porteranno Constance a scoprire che l'uomo non è il dottor Edwards, ma un misterioso John Ballantine che ha perso la memoria e crede di aver ucciso il vero dottor Edwards per prenderne il posto. Recensione ❯
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Un'opera che lascia tutto lo spazio che serve al grande artista. Paolo Conte sembra così raccontarsi in prima persona. Documentario, Italia2023. Durata 105 Minuti.
Un tributo ad una carriera irripetibile ed è destinato a diventare una reale testimonianza dell'eredità
artistico culturale di Paolo Conte. Espandi ▽
Un film che ha la struttura di un film-concerto. Ci sono l’attesa, l’entrata sul palco e gli applausi del pubblico. Poi il volto di Paolo Conte, con la sua voce inconfondibile di cui lui stesso ne ha parlato come un handicap che segna il timbro unico dei suoi brani. Ma questa è solo una parte di Paolo Conte. Il maestro è nell’anima. Si differenzia infatti dalla tendenza dei biopic su artisti e cantautori proprio perché, al di là dell’evento, sembra soprattutto un racconto in prima persona. Suddiviso in due atti, lascia emergere passioni (il jazz), frammenti biografici (la professione di avvocato) ricordi come quello del ‘suono sacrale’ del trattore che si allontana in campagna mostrato con un disegno, altra grande passione del cantautore. Il grande merito di questo lavoro è aver lasciato tutto lo spazio che serviva a Paolo Conte. La telecamera è lì assieme agli altri musicisti. Prima è solo testimone, poi suona e danza con gli altri. Recensione ❯
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