Il regista cinese torna sulle scene con un action thriller che ha tinte di melò. Espandi ▽
Vigilia di Natale. Durante uno scontro a fuoco per le strade della città tra due gang di narcotrafficanti, un proiettile colpisce un bambino, uccidendolo. Il padre, Brian, insegue i narcos per le strade e viene ferito alla gola, perdendo la voce. Dopo la convalescenza in ospedale la sua unica ragione di vita sarà vendicarsi e sterminare la gang che ha causato il massacro.
Immagini e simboli ossimorici, contrasti evidenti rimarcati dalla colonna sonora di Marco Beltrami, tonitruante ma comunque appena udibile quando incombe la tempesta di piombo della guerra tra gang. Un incipit dallo stile inconfondibile, che ci cala in medias res nel mondo di John Woo e di un cinema fatto di iperboli e paradossi, di mélo esasperato e action a rotta di collo.
Silent Night assomiglia alla rivendicazione di una firma autoriale nel contesto di un'industria cinematografica che di John Woo non sa più che farsene. È una radicale dichiarazione di coerenza, di rifiuto di ogni compromesso. Recensione ❯
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Un film non sempre risolto ma imprevedibile e affascinante. E con una colonna sonora ipnotica. Thriller, USA2023. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un assassino in pensione viene coinvolto in un gioco crudele messo in piedi da un trio di terroristi assetati di vendetta. Espandi ▽
Il peccato e la ricerca della redenzione. Sospeso tra Belfast e una cittadina costiera, In the Land of Saints and Sinners recupera il clima del cinema sul terrorismo dell’Irlanda del Nord con l’esplosiva sequenza d’apertura. Il realismo, l’intensità, la tensione di questo momento rimandano insieme a Belfast e a Bloody Sunday. Non è tanto la scena che richiama direttamente Branagh e Greengrass ma proprio il clima dove la violenza può esplodere da un momento all’altro e dove la strada può diventare uno spazio di guerra.
In the Land of Saints and Sinners si confronta così dall’inizio con il cinema sul terrorismo nell’Irlanda del Nord con un impatto immediato. Il film non sempre è in equilibrio ma è anche imprevedibile e affascinante soprattutto nel modo in cui prendono forma le atmosfere del cinema Irish (con tracce del cinema di Martin McDonagh e Jim Sheridan) arricchito anche da una colonna sonora che è una specie di danza ipnotica. Recensione ❯
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Tra ironia e parodia, un cinema formalista ed esibito che indaga sul desiderio femminile. Commedia, Canada2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un amore travolgente ma impossibile, ostacolato dalla distanza culturale tra due amanti. Espandi ▽
Sophia è una professoressa di filosofia del Quebec, quarantenne colta e benestante, da tempo sposata con Xavier. L'incontro con Sylvain, l'operaio chiamato a restaurare la casa sul lago della coppia, sconvolge finalmente la vita ordinata di Sophia: irresistibilmente attratta dall'uomo, travolgente e rude tanto quanto il marito è educato e distaccato, la donna si fa coinvolgere da un amore totale e trova il coraggio di seguire la sua passione. La distanza culturale e i pregiudizi dei due amanti finiranno però per ostacolare la relazione.
Monia Chokri prosegue dopo Babysitter l'analisi del desiderio femminile con un melodramma al tempo raffinato e sguaiato, all'incerto confine fra ironia e parodia.
La natura dell'amore è un melodramma, e come tale parla soprattutto in termini visivi, affidando alla caratterizzazione dei personaggi - gli abiti, l'ambiente in cui si muovono, le parole che usano, i gesti che compiono, anche le urla che emettono - il compito di esprimere le loro emozioni e i loro desideri. Solo prendendo alla lettera il ruolo che ogni maschera impone si finisce per incontrare la vera natura. Di sé e dell'amore. Per il resto, tanto la vita borghese quanto quella trasgressiva o liberatoria, non sono altro che recite curate e sfinenti. Recensione ❯
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Della cattiveria dei Farrelly non è rimasto nulla: il film è un remake pieno di buone intenzioni che esalta i perdenti e la creazione di un gruppo. Commedia, Drammatico, Sportivo - USA2023. Durata 123 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'esilarante e commovente storia di un ex allenatore di basket di serie B che, dopo una serie di passi falsi, viene incaricato dal tribunale di gestire una squadra di giocatori con disabilità intellettive. Espandi ▽
L'esilarante e commovente storia di un ex allenatore di basket di serie B che, dopo una serie di passi falsi, viene incaricato dal tribunale di gestire una squadra di giocatori con disabilità intellettive. Ben presto si rende conto che, nonostante i suoi dubbi, questa squadra può andare più lontano di quanto abbia mai immaginato. Recensione ❯
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Una serie comica con Fabio De Luigi protagonista di una storia tutta da ridere, piena di imprevisti e sketch. Espandi ▽
Fabio De Luigi, icona della comicità italiana con 30 anni di carriera alle spalle, ha deciso di festeggiare in grande stile. Come? Attraverso un innovativo one prank show su Amazon Prime Video: in Amazing il comico si mette in gioco come mai prima d'ora. Tuttavia, c'è da chiedersi se questo show sia davvero all'altezza delle aspettative.
Il pretesto per Amazing - Fabio De Luigi, prodotto da Fremantle, è la consegna dell'"Amazing Award", un premio immaginario. Tuttavia, questo traguardo si rivelerà essere un'impresa molto più complicata di quanto De Luigi potesse immaginare, a causa dei "bastardi" che gli si frappongono lungo il cammino.
Dalla spassosa Virginia Raffaele alla Gialappa's Band, passando per Diego Abatantuono, il cast di amici che cerca di mettergli i bastoni tra le ruote è stellare. Ma questo basterebbe a rendere lo spettacolo davvero "amazing"? Siamo di fronte sicuramente a un esperimento interessante, ma la sua combinazione di nostalgia e comicità potrebbe non essere sufficiente a mantenere l'interesse del pubblico attuale. Recensione ❯
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Provost ritrae Bonnard e la moglie Marthe. Una coppia che ha saputo trasformare il proprio vissuto in arte. Biografico, Francia2023. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Provost esplora il rapporto tra il pittore francese Pierre Bonnard e la sua compagna di una vita e musa per eccellenza, protagonista di un terzo dei suoi dipinti, Marthe de Méligny. Espandi ▽
Pierre Bonnard trova come modella occasionale la fioraia (di un negozio di fiori finti) Marthe che gli si presenta con un cognome falso per fare una buona impressione. Da quel giorno i due, con vicende alterne, finiranno con il costruire un rapporto in cui lei diventerà per i detrattori la donna che lo ha isolato dal mondo parigino e per lui colei che sarà al centro di un terzo delle sue opere. I film sugli artisti sono spesso concentrati su un percorso che metta in luce genio e sregolatezza ed in essi prevalgono gli uomini. Non a caso a un certo punto Marthe chiederà a Pierre perché i nudi nei quadri sono quasi sempre femminili. “Perché i pittori sono uomini e non donne” sarà la risposta. Provost invece trae la propria ispirazione dalla coppia e, in particolare, dal bisogno di rileggere la figura di Marthe, divenuta a un certo punto della sua vita pittrice a sua volta. Provost riesce nello scopo di descrivere un uomo e una donna che trasformano il loro vissuto in arte e riesce anche, evitando l’aneddotica da museo delle cere che spesso inficia i biopic sugli artisti, a farci immaginare l’origine delle ninfee di Monet come l’esito di una giornata estiva e di un incontro tra amici in campagna e, ancora una volta, con una mano che sublima la realtà in arte. Recensione ❯
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Uno spettacolo fluido e coerente che intrattiene oltre i buchi di trama e gli evidenti limiti nella recitazione. Commedia, Italia2023. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il primo film che vede protagonisti i "DinsiemE": Erick Parisi e Dominick Alaimo. Tratto dall'omonimo libro per bambini dei "DinsiemE". Espandi ▽
I DinsiemE, al secolo post-breve Erick Parisi e Dominick Alaimo, coppia di Youtuber da 1,72 milioni di iscritti, traspongono il loro Il viaggio leggendario di Erick e Dominick, edito da Salani, in un film che sembra spostare un po’ più avanti il nugolo di E-titoli con protagonisti in arrivo dal web. Rispettando le linee guida del loro prodotto multimediale, improntato ai valori supremi del gioco e dell’amicizia, Erick e Dominick plasmano una storia che però rispetta a pieno anche il genere filmico con il quale hanno deciso di esordire in sala e che a ben vedere sembra calzargli in modo naturale, cioè l’avventura. Aiutati dal lauto budget di Lotus Production, il regista Alessio Liguori e il suo team tirano fuori uno spettacolo fluido, coerente, che intrattiene oltre gli occhi sbarrati e le bocche aperte della recitazione, il meccanismo a volte dispersivo e l’inaggirabile dose di buchi di trama e zucchero filato. Non un viaggio leggendario, ma a spasso con Erick e Dominick ci si può anche andare volentieri. Recensione ❯
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Un mix esplosivo tra commedia matrimoniale ed action senza esclusioni di colpi: divertentissimo e senza un attimo di pausa. Commedia, USA2023. Durata 121 Minuti.
Dan Morgan ama la sua tranquilla vita di periferia come marito devoto, padre di tre figli e venditore di auto. Ma anni prima era un assassino governativo d'élite incaricato di eliminare i soggetti più minacciosi e letali del mondo. Espandi ▽
Buffalo. Dan Morgan è un abile venditore di auto. Sposato da 18 anni con Jessica, è un marito devoto, anche fin troppo abitudinario, padre di tre figli: Nina, un’adolescente inquieta, aspirante giornalista ma totalmente succube del fidanzato; Kyle, un famoso gamer con il nome di Kyll Boi che gioca di nascosto da genitori che gliel’hanno proibito; il piccolo Max. È spesso socievole, evita i conflitti ma è avverso a tutti i social e non vuole mai farsi fotografare. E questo suo comportamento nasconde un motivo. Dan in passato è stato un killer per un’agenzia governativa che poi ha abbandonato e per questo motivo il suo ex-capo vuole farlo fuori. Per proteggere la sua famiglia deve così tornare in azione movimentando all’improvviso la vita della moglie e dei figli con un viaggio in direzione Las Vegas. E prima o poi dovrà raccontargli la verità sulla sua vera identità.
Il passato bussa alla porta. Parte come una commedia matrimoniale e si trasforma in un action senza esclusione di colpi. Nel suo mix tra azione e commedia, il film trova un’autoironia di gran classe, quella di un cinema che finge di non prendersi sul serio e, proprio per questo, è dinamico, divertente e credibile dall’inizio alla fine. Una gran bella sorpresa. Recensione ❯
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Una storia universale d'amore e amicizia che ci regala un nuovo personaggio da ricordare. Animazione, Italia2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Liberamente tratto dal romanzo La gita di Mezzanotte di Roddy Doyle, edito in Italia da Guanda. Espandi ▽
Mary è una bambina di undici anni appassionata alla cucina. La nonna la sostiene sempre, anche quando esaminatori saccenti non apprezzano i suoi piatti. Ma la nonna è anziana e subisce un ricovero in ospedale. Mary ne è addolorata ed aumenta nei suoi confronti le attenzioni da nipote affezionata, sostenuta in questo da una misteriosa giovane donna che è comparsa all’improvviso sul suo cammino. Dal più irlandese degli scrittori contemporanei D’Alò trae una storia universale. E chi, se non il regista de La freccia azzurra poteva accettare la sfida di immettere nello stesso film questa molteplicità di sentimenti e stati d’animo facendoli emergere con misura e consentendo ad un pubblico di bambini e di adulti di poterne percepire ed apprezzare anche le sfumature? La rossa Mary diventa così un nuovo personaggio da ricordare nella galleria di un regista da sempre attento a coniugare forma e contenuto. Recensione ❯
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Un film spettacolare che a 70 anni dalla prima apparizione del Re dei Mostri dimostra come siamo ancora sull'orlo della catastrofe. Azione, Avventura, Drammatico - Giappone2023. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'impressionante capitolo del fenomeno globale Godzilla dedicato al Re dei Mostri e prodotto dall'iconica Casa di produzione TOHO. Espandi ▽
La Toho riparte con un film intimo e spettacolare, politico e di intrattenimento, per mostrarci un Giappone del passato come specchio del futuro. Per celebrare il settantennale della saga ha deciso di tornare dritto nella caverna primordiale del mito, quel Godzilla del 1954 sul quale tutto si fonda, per un aggiornamento che scava nelle pulsioni che stanno dietro a quella visione. Rispetto ai remake/reboot che si sono ammassati nei decenni, Godzilla Minus One infatti non vuole solo portare avanti una storia e ripropore un'affinatura in CGI, ma far sentire che le urgenze degli anni '50 del Novecento non sono poi così distanti da quelle dei '20 del XXI° secolo. Non c'è bisogno di lanciare un'occhiata all'Orologio del Giorno del Giudizio per capire come l'umanità tutta sia sull'orlo di un qualcosa di potenzialmente catastrofico. Così vedere di nuovo sullo schermo un Giappone piagato dalle rovine e dalle responsabilità della Seconda Guerra Mondiale, pedina inerme delle strategie USA/URSS di quegli anni, sintonizza ancora una volta la figura di Godzilla sulle peggiori pulsioni dell'uomo, come una sorta di profetica apparizione che sancisce l'inizio della fine dei tempi. Recensione ❯
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La terza età raccontata in modo convenzionale e davvero poco ispirato. Malgrado la chimica dell'eccezionale cast. Commedia, USA2023. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film segue il nuovo viaggio di quattro migliori amiche mentre portano il loro club del libro in Italia per il divertente viaggio tra ragazze che non hanno mai fatto. Espandi ▽
Diane, Vivian, Sharon e Carol hanno attraversato con fatica il lockdown ma non appena il divieto di viaggiare decade le quattro amiche decidono di partire insieme per un viaggio in Italia. E non un viaggio qualsiasi, bensì l'addio al nubilato di Vivian, che ha deciso di accettare la proposta di matrimonio di Arthur. Il viaggio attraverserà le tappe tipiche del turismo americano nel Bel Paese. Resterà da vedere come si concluderà questo addio al nubilato con protagoniste quattro donne over 70 che hanno conservato l'entusiasmo e la vitalità di quattro ragazzine.
È bello vedere quattro interpreti purosangue tornare ad essere protagoniste assolute di una storia per il cinema: peccato che la loro pista da corsa sia davvero limitata, e che al posto di una sceneggiatura scritta per raccontare la terza età con divertimento ma anche con una certa misura di profondità venga accantonata in favore di un trattamento convenzionale e davvero poco ispirato.
Il film è quindi un giocattolone per il pubblico americano over 60 con una sua piacevolezza, ma resta un'occasione mancata di dare al suo cast di eccellenza una vera possibilità di mostrare il suo talento, e all'Italia una vetrina non scontata e irrimediabilmente già vista. Recensione ❯
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Uno stand-up comedian fallito deve riuscire a capire come far crescere il figlio autistico. Espandi ▽
Max è un padre separato con un figlio autistico di undici anni di nome Ezra da gestire insieme alla sua ex moglie Jenna. Fa lo stand-up comedian, ma la sua carriera non sta andando tanto bene. Ezra viene espulso da scuola, poi scappa di casa, per Max è troppo: prende e lo porta via di notte senza dire niente a nessuno. Un film commovente, ironico, con un cuore grande, sull’accettazione e la necessità di perdonarsi. Accanto alla storia di un padre che fatica ad accettare che suo figlio sia diverso dagli altri e a contenere la propria impulsività, la sceneggiatura approfondisce con intelligenza e garbo una serie di temi, tra cui la vulnerabilità dei padri, il senso di smarrimento di un maschile imperfetto che ha messo in discussione ogni modello e non può più indossare quello antico e tossico di eroe senza paura. Non c’è traccia di retorica, neanche quando si evidenzia come sia da combattere non tanto la realtà, quanto la rabbia che genera. Recensione ❯
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Nichols racconta con approccio intimo e antiretorico una stagione della vita e della storia americana. Drammatico, USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vicende dei membri di un club motociclistico del Midwest: dalla voglia di stare insieme alla degenerazione in violenza. Espandi ▽
Midwest, all'alba degli anni Sessanta. Un fotografo segue il neonato club dei Vandals, una compagnia di motociclisti di Chicago che si è formata attorno all'idea e al carisma del camionista Johnny. Tornerà anni dopo, per farsi raccontare da Kathy come sono andate le cose. Perché la storia dei Vandals è anche quella del matrimonio di Kathy con il silenzioso Benny. E la storia di come un gruppetto di ragazzi ha perso la strada, sbandando nella droga e imboccando l'autostrada della violenza.
Basato sull'omonimo libro fotografico di Danny Lyon, il film corona, per il regista Jeff Nichols, un sogno lungo dieci anni, quello di accompagnare lo spettatore in un viaggio nel tempo e in una cultura che non c'è più, ma mantiene qualcosa di affascinante e archetipico, legato alla stagione della gioventù e al mito della strada, oltre che al sapore irraggiungibile dell'utopia.
Girato strizzando l'occhio al documentario, The Bikeriders è un film sulla nostalgia e sulla breve bellezza di un certo tempo della vita e del sogno americano, che ha il suo punto di forza nel tono, lontano tanto dal melodramma per nulla che dall'enfatizzazione lirica della vita ai margini. Recensione ❯
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Un Jason Statham Show dalla produzione molto molto cheap, dalla regia confusa e con effetti speciali da fan film. Azione, Avventura, Thriller - USA2023. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il quarto capitolo del fortunato franchise tributo agli action degli anni Ottanta e Novanta. Espandi ▽
Un complesso militare eretto da Gheddafi in Libia viene assalito da un commando guidato dallo spietato Rahmat, intento a rubare ordigni nucleari e i loro codici. L'agente CIA Marsh decide di impiegare il team di Barney Ross per fermarli, ma l'operazione non va a buon fine. Il comando passa a Gina, la compagna di Christmas e a sua volta una letale mercenaria. Sarà lei a montare una nuova operazione per fermare Rahmat, che nel mentre ha preso possesso di una nave e si sta dirigendo - con gli ordigni nucleari innescati - verso le coste della Russia. Recensione ❯
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L'ultimo capitolo della terrificante saga della famiglia Lambert. Espandi ▽
Questo nuovo capitolo, il quinto, della serie di Insidious, si caratterizza per non avere in sostanza nulla di nuovo da dire. Tornano in scena i Lambert, ma quello che fanno non presenta particolari elementi di novità e la storia, in pratica, si limita a rimestare vecchie situazioni e vecchie tematiche senza trovare svolte narrative che non sappiano di déjà vu. Certo, soprattutto nella parte conclusiva, c’è un certo pathos e, in particolare per quel che riguarda il personaggio del padre, qualche approfondimento psicologico ce lo rende un po’ più significativo, ma è proprio il minimo sindacale. In assenza di una costruzione narrativa capace di sviluppare un’accettabile tensione, c’è un utilizzo sovrabbondante di jump scares, come se bastasse fare ‘buh’ ogni tanto per spaventare il pubblico. Il film resta godibile come intrattenimento per chi apprezza un horror soprannaturale non innovativo e per chi è legato ai personaggi di una serie comunque importante, ma è un’aggiunta non necessaria a un canone già compiuto. Recensione ❯
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