Un doc interessante su Klimt, il suo stile bohémien, e un bel confronto con altri grandi maestri. Documentario, Gran Bretagna2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia, la sensualità, i materiali abbaglianti e i misteri di uno dei dipinti più suggestivi, conosciuti e riprodotti del mondo. Espandi ▽
Per raccontare una storia si può partire da un unico elemento per poi ampliare la narrazione e comprendere una realtà intera. "Il bacio" (Der Kuss) di Gustav Klimt è il focus da cui si sviluppa un'intrigante vita di un personaggio che, sin dagli esordi della sua carriera di pittore, diventò unico, tra i più grandi artisti della storia.
L'opera da cui inizia il racconto sulle vicende e sui talenti di Klimt è custodita al Belvedere di Vienna. Klimt, attraverso la ripetizione delle figure femminili tipiche delle sue opere, i nudi sensuali, ma sempre moderni per le pose e i colori, i colori frammentati, le influenze dai più classici impressionisti o ritrattisti anglosassoni, attraverso il tema del ritratto e del nudo femminile - quindi di temi piuttosto classici - riesce a rivoluzionare il modo di fare e guardare la pittura.
Dunque Klimt è una figura complessa, ma anche un osservatore e studioso: una parte interessante del documentario riguarda l'accostamento con altri maestri, contemporanei o del passato, a cui Klimt si ispira; da Monet a Sargent fino a Van Gogh, per poi creare uno stile unico con i suoi irripetibili corpi creati con poche e sensuali linee, attraverso una sintesi ancora moderna. Recensione ❯
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La più grande retrospettiva su Vermeer mai realizzata nella storia. Espandi ▽
Veermer (1632 - 1675) è stato un pittore dalla veloce fama e dall'approccio sofisticato nell'utilizzo dei colori, oltre che da una straordinaria resa della luce. Due elementi che lo hanno portato, ancora oggi, a essere riconosciuto come tra i grandi nel panorama della storia dell'arte internazionale. L'essere sofisticato non è un dettaglio che qui funge da incipit utilizzato casualmente: Jan Veermer ha rivoluzionato il modo di guardare la luce utilizzando tele di piccole dimensioni e soggetti che, ancora, non erano cosi in voga.
Il film di David Bickerstaff procede attraverso queste raffinate descrizioni delle singole opere partendo dalle note vedute marine del porto di Delft - Veermer diventa ambito come paesaggista e documentatore della società dei suoi tempi - fino, appunto, alle opere dove vengono frizzati nel tempo i momenti quotidiani fatti principalmente da luce.
Immagini che la camera da presa riprende con calma, leggerezza, e che fa accompagnare dai racconti di professionisti come la critica d'arte americana Rachel Campbel Jhonston e i curatori della mostra. Recensione ❯
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Una storia sul potere della scoperta di sé e sul coraggio necessario per essere fedeli a sé stessi. Espandi ▽
Dicembre 2015: la boy band One Direction si esibisce per l'ultima volta sul palco del talent show musicale "The X Factor", a Londra. Hanno appena pubblicato il loro quinto album ma non hanno un tour in programma. Si parla dell'esigenza di una pausa ma in realtà stanno per sciogliersi. Tutti gli altri - Zayn Malik, Niall Horan, Harry Styles e Liam Payne - continuano a incidere e ad andare in tour, ognuno per conto proprio. Per insicurezza, choc della separazione e altri problemi privati, Tomlinson sarà l'ultimo a farlo (e gli capiterà di incontrare sul palco dei festival musicali sia Payne che Horan). In una lunga intervista ravvicinata, composta di molteplici riprese posate e di momenti del tour, sia prima che dopo la pandemia, il cantante e compositore si apre a un racconto intimo, rivolgendosi direttamente al suo pubblico: tra lutti familiari, ostacoli, aspirazioni, incertezze e gratificazioni arrivate col decollo da solista, fino a un tour che riempirà gli stadi di tutto il mondo. Recensione ❯
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Lo spettacolare e imperdibile live di ottobre 2022 a Buenos Aires, più un mini doc extra: Chris Martin e soci danno tutto. Musicale, Gran Bretagna2023. Durata 138 Minuti.
Una speciale edizione cinematografica dello spettacolare concerto della band Music Of The Spheres World Tour, filmato alla fine dello scorso anno durante le dieci serate sold out allo stadio River Plate di Buenos Aires. Espandi ▽
A fine ottobre 2022 lo stadio River Plate è stracolmo di corpi e di schermi di smartphone accesi. La temperatura, dei corpi e delle emozioni in gioco, è altissima. Non è un caso che la band britannica abbia deciso di aprire e chiudere il tour mondiale Music of the Spheres proprio nella capitale argentina, dove le dieci date previste hanno fatto il tutto esaurito: il calore, la risposta entusiasta dei fan superano quelli di ogni altra data. È il grande ritorno dal vivo dopo la risaputa pausa pandemica. La voglia e l'energia del tornare in contatto con il pubblico, di abbracciarlo con ogni senso, è palpabile.
E così Music of the Spheres, spettacolo programmaticamente improntato alla sostenibilità ecologica e all'inclusività, adotta ogni mezzo possibile per raggiungerlo: i voli accelerati delle macchine posizionate su bracci e soprattutto dei droni che ruotano vorticosamente attorno all'enorme arena esaltano al massimo le proiezioni in 3D, i massicci effetti speciali, i fuochi d'artificio e la partecipazione degli spettatori.
Il repertorio parla da sé: aiuto reciproco, accettazione della fragilità, sprone a non buttarsi giù, a credere nell'umanità. Il menu è ricco, la performance è di quelle in cui il gruppo non si risparmia, vuole dare tutto. Recensione ❯
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L'Oro del Reno - che vanta alcune delle più grandi musiche d'opera mai scritte - è messo in scena dal leggendario regista Barrie Kosky e diretto da Antonio Pappano nel suo ultimo anno come direttore musicale della Royal Opera. Espandi ▽
Con al centro la figura di Erda - la Madre Terra -, l'opera racconta una storia di mito, sogno e memoria. Come pietra miliare del repertorio operistico, il suo ritorno al Covent Garden è molto atteso: una delizia sia per gli esperti frequentatori dell'opera che per quelli alle prime armi. L'opera è interpretata da un cast eccezionale che comprende Christopher Maltman (nel ruolo di Wotan) e Christopher Purves (Alberich).
La produzione è il frutto di una collaborazione unica, che si avvale delle competenze di Kosky e Pappano per dare nuova vita a un capolavoro classico. Il cast creativo comprende la costumista di fama internazionale Victoria Behr, il celebre scenografo Rufus Didwiszus e il pluripremiato lighting designer Alessandro Carletti, il cui lavoro alla Royal Opera House comprende Guillaume Tell, per il quale ha vinto il Knight of Illumination Award nel 2015, e il più recente Cavalleria rusticana/Pagliacci con cui ha ottenuto l'Olivier Award. Recensione ❯
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Un'opera appassionata e divertente, rappresentata per la prima volta più di 200 anni fa. Espandi ▽
Dalla famosa aria di apertura del barbiere "Largo al factotum", con il suo grido "Figaro! Figaro!", all'aria grintosa di Rosina "Una voce poco fa", il capolavoro di Rossini è un'opera appassionata e divertente, rappresentata per la prima volta più di 200 anni fa. Con fuochi d'artificio vocali, amanti intriganti e un barbiere molto indaffarato, l'opera regalerà una serata al cinema perfetta e entusiasmante. Recensione ❯
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La produzione de La Bella Addormentata del Royal Ballet arriva sul grande schermo. Espandi ▽
Presentato per la prima volta al Covent Garden nel 1946 con Margot Fonteyn nel ruolo della Principessa Aurora, Robert Helpmann nel ruolo del Principe Florimund e la compianta Beryl Grey nel ruolo della Fata dei Lillà, il revival sarà trasmesso in oltre 1300 cinema, raggiungendo il pubblico di oltre 40 paesi in tutto il mondo.
Il balletto in tre atti di Marius Petipa - sulla magnifica partitura musicale di Tchaikovsky - è stato completamente restaurato da Monica Mason e Christopher Newton nel 2006, con i disegni originali di Oliver Messel. Con le coreografie aggiuntive di Frederick Ashton, Anthony Dowell e Christopher Wheeldon, la produzione non è solo uno spettacolo perfetto per le famiglie, ma anche un vero gioiello del repertorio del balletto classico, ricco di sequenze virtuose che presentano sfide uniche anche per i ballerini più abili. Recensione ❯
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L'affascinante storia del Don Chisciotte rivive sul palco della Royal Opera House e sul grande schermo nell'interpretazione del Royal Ballet. Espandi ▽
Ispirato a un episodio del capolavoro di Cervantes, il balletto segue le vicende del goffo cavaliere Don Chisciotte e del suo fedele scudiero Sancho Panza mentre aiutano una disperata coppia di giovani amanti, Kitri (Mayara Magri) e Basilio (Matthew Ball), a coronare il loro sogno d'amore. Recensione ❯
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La produzione ambienta la storia di Verdi in un universo di superstizione medievale ispirato ai quadri di Hieronymus Bosch. Espandi ▽
La passione si accende quando Manrico e il Conte di Luna si contendono l'affetto di Leonora. Non sanno che Azucena, la madre di Manrico, custodisce da decenni un terribile segreto. Presto una maledizione del passato risorgerà dalle ceneri con implicazioni devastanti per tutti loro. Recensione ❯
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