Pippo Delbono filma la morte della madre e i ricordi di un terrorista, senza freni inibitori. Documentario, Drammatico - Italia, Svizzera2013. Durata 92 Minuti.
Con una videocamera digitale Delbono riprende la morte della madre e i ricordi di Giovanni Senzani, accomunato a Delbono dalla perdita della moglie. La cornice è L'Aquila e il suo stato di abbandono. Espandi ▽
Fine 2011. Pippo Delbono e Giovanni Senzani, ex leader delle Brigate Rosse recentemente uscito di prigione, decidono insieme di tornare sul loro rapporto con la violenza, con i sogni di rivoluzione, con il mondo d'oggi e l'Italia in rovina. Per un libro, o un film... Ma quasi che la realtà si facesse beffe dei loro progetti, la morte li sorprende. Pippo accorre al capezzale della madre malata, fervente cattolica nonché ex maestra elementare che detestava i comunisti... Mentre Anna, dopo aver pazientemente atteso che il marito Giovanni scontasse i suoi 23 anni di carcere, si ammala a sua volta. Nonostante i loro sforzi, le due donne muoiono a tre giorni l'una dall'altra. Pippo e Giovanni si ritrovano improvvisamente orfani, indifesi, smascherati. Intanto L'Aquila, la città sfigurata dal terremoto e svuotata dei suoi abitanti, la città delle promesse e delle campagne politiche, oggi solitaria e anch'essa orfana, abbandonata, attende che qualcuno, finalmente, la riporti in vita. Recensione ❯
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Le vite di due musicisti folgorati dalla Giamaica come punto di osservazione privilegiato per scrutare nei segreti dell'isola. Documentario, Giamaica, Germania, Italia, Svizzera2013. Durata 92 Minuti.
Uno straordinario viaggio con Alborosie e Gentleman alla ricerca della loro identità e spiritualità nella patria del reggae: la Giamaica. Espandi ▽
Uno straordinario viaggio con due grandi artisti del panorama reggae, Alborosie e Gentleman, alla ricerca della loro identità e spiritualità nella patria del reggae: la Giamaica. Due ragazzi che vengono da Paesi ben diversi, l'Italia e la Germania, ma che non avrebbero conosciuto lo stesso successo senza l'incontro con la terra dei Rastafari. Perché qui la musica è profonda interrogazione di se stessi oltre che strumento per combattere la povertà, la criminalità e la mancanza di prospettive. Anche se il rischio di perdersi è reale: come dice Alborosie, "Qui abita Dio, ma anche Satana". Recensione ❯
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Gli attivisti raccontano la loro battaglia per cambiare un mondo violento senza usare la violenza. Espandi ▽
Cos'e` che ha in comune il movimento Occupy Wall Street con gli Indignados spagnoli o con la Primavera Araba? C'e` una connessione tra il movimento democratico iraniano e le lotte siriane? E qual e` il collegamento tra le attiviste ucraine in topless di Femen e le proteste contro il governo in Egitto? Le ragioni dietro ai vari sollevamenti in questi paesi possono essere diverse, ma le tattiche creative di non-violenza che essi usano sono strettamente connesse. Everyday Rebellion e` un documentario e un progetto cross- mediale che celebra il potere e la ricchezza delle forme creative di protesta non-violenta e di disobbedienza civile. Recensione ❯
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Un intrigante viaggio musicale ai confini del mondo opulento, ispirato dall'idea di contaminazione e condivisione delle culture. Documentario, Francia, Svizzera2013. Durata 95 Minuti.
Da musicista co-fondatore del movimento del Tropicalismo a primo uomo di colore nominato ministro della Cultura in Brasile: Gilberto Gil. Espandi ▽
Dopo decenni di successo internazionale, il maestro della musica brasiliana Gilberto Gil parte per un nuovo tour attravero il sud del mondo. Partendo dalla sua Bahia, si reca nella terra degli Aborigeni australiani e nelle periferie del Sud Africa per poi concludere il giro in Amazzonia. Gil continua la sua attività con la stessa passione con cui è diventato il primo uomo di colore ministro della cultura: promuovere la diversità culturale in un mondo globalizzato. Attraverso incontri e concerti svela la sua visione per un futuro pluralistico e interconnesso, fra grandi speranze e bella musica! Recensione ❯
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Il giovane Vittorio si prende cura del cavallo Vito Portanova: un rapporto docile in un mondo che non lascia spazio ai sentimenti. Espandi ▽
Concetto, detto "il farmacista" vuole vincere a tutti i costi la prossima corsa clandestina. Ha per le mani un cavallo formidabile, un fuoriclasse, a cui ha dato il nome di un boss di una serie televisiva: Vito Portanova. La chimica delle sostanze iniettate si mescola al sudore degli allenamenti e alle parole dure degli uomini di Concetto. Suo figlio, Vittorio, si prende cura di Vito Portanova: un rapporto fatto di gesti e sguardi docili in un mondo che non lascia spazio ai sentimenti. Recensione ❯
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Per otto mesi all'anno, seguendo tecniche e rituali ancestrali, Sanabhai e la sua famiglia raccolgono 'il sale bianco della terra' nel deserto del Gujarati, nel nord dell'India. Girato con lunghi e lenti piani sequenza, senza interviste o commenti over, un documentario meditativo di cristallina bellezza sul lavoro come atto di fede. Recensione ❯
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Il film mostra le infrazioni a cui gli abitanti dela moderna Cina sono soggetti a causa del rapido sviluppo del paese. Espandi ▽
Ambientato in tre differenti luoghi, il film mostra le infrazioni a cui gli abitanti della moderna Cina sono soggetti a causa del rapido sviluppo economico del paese: Jiuxiancun, nel piovoso sud; i siti di Minqin e Wusutu, a nord; e Chongqing, megalopoli sul fiume Yangtze. I protagonisti del documentario mostrano i risultati di un passato irrisolto e di un presente incerto e i loro passi incerti verso il futuro, ancora ignoto. Recensione ❯
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Un documentario sul rapporto che gli svizzeri hanno con le armi. Secondo le stime più recenti, la Svizzera è il terzo Paese più armato della terra. Espandi ▽
La Svizzera ha un rapporto ancestrale con le armi che si basa sul concetto di libertà individuale, nato forse già alla stessa epoca del leggendario Guglielmo Tell nel lontano 1290. Il rapporto degli svizzeri con le armi continua ancora oggi per varie ragioni: a detta dei più fedeli difensori, primariamente per proteggere la madrepatria e tutelare la libertà individuale. Heritage ci porta nel cuore della Confederazione Elvetica per meglio conoscere un'antica tradizione che non ha smesso di affascinare. Recensione ❯
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Il ritratto sensibile e sensuale di un'artista intramontabile. Espandi ▽
Ha conosciuto Breton, Giacometti, Duchamp e Max Ernst, fotografata da Man Ray, Meret Oppenheim è stata negli anni del Surrealismo scultrice, scrittrice, poetessa, disegnatrice di gioielli e femminista. Il film rivela attraverso interviste ad artisti ed amici la ricca personalità di un'artista divenuta icona per molte generazioni di donne. Recensione ❯
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L'identità conquistata nel corso di una lotta politica viene messa in discussione da un trasferimento. Espandi ▽
Ufuk è la figlia di una coppia turca che negli anni '70 ha militato nel partito comunista. La sua nascita è messa in ombra dalla rivoluzione incombente, dando vita al ritornello del film "Sono nata in mezzo ad un sogno", che ben presto si trasforma in "Cosa ci faccio adesso con questa unione?" Dopo essere emigrati in Svizzera, l'armonia della famiglia si sgretola. Il film parla di questioni di identità e politica, portando dalla Turchia degli anni '70 alla Svizzera del XXI secolo e districandosi tra falsi eroi e falsi guadagni. La regista affronta una crisi che la porta a intraprendere un lungo viaggio alla ricerca della propria identità. Recensione ❯
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Un documentario che mette al centro il dramma degli emigrati clandestini, presentato nella "Quinzaine des réalisateurs" al Festival di Cannes 2013. Espandi ▽
Immergendosi per mesi in un gruppo clandestino di iraniani ad Atene, il regista interroga in merito a questa scelta radicale, che consiste nel riuscire a conquistare la possibilità di una vita migliore, nel modo più difficile e nonostante le incredibili difficoltà e pericoli che essa comprende: la clandestinità. Recensione ❯
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Arrivano dai quattro angoli del mondo, i nuovi allievi del signor Zingg, nella classe di lingua di una scuola di Basilea. Sono giovani che sognano un futuro migliore e ora pongono tutte le loro speranze nel loro insegnante: è lui che deve mostrare loro il cammino nel nuovo paese. In due anni, il tempo delle riprese, gli allievi imparano a conoscere la lingua e la cultura della Svizzera. Il signor Zingg ha un solo obiettivo in testa: permettere a questi giovani traumatizzati dagli eventi della vita di avere un posto nella società, anche professionalmente. Ma il cammino è duro e pieno di ostacoli perché non sempre gli autoctoni guardano con benevolenza ai nuovi arrivati. Recensione ❯
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Nella città di San Pietroburgo, più di 8.500 bambini vivono per la strada. Ma per fortuna c'è il circo Upsala, fondato da Larissa. Espandi ▽
Nella città di San Pietroburgo, più di 8.500 bambini vivono per la strada a causa di situazioni familiari difficili spesso segnate da violenza e alcolismo. Ma c'è il circo Upsala, fondato da Larissa, la quale cerca di togliere questi bambini dalla strada e di infondere in loro speranze e desideri nuovi. Lucky Devils ci accompagna in un viaggio dalle baraccopoli russe alle luci del tendone. Il film segue la stella nascente del circo, l'orfano Danja, 6 anni, che scopre il piacere del gioco e dello spettacolo, ed è alla ricerca di genitori adottivi per proseguire la sua formazione al circo Upsala. Poi c'è Mischa, che è stato il primo bambino del circo e adesso vi lavora come istruttore. L'ultimo bambino del circo, Igor, tenta di crescere con una madre single che non riesce a prendersi cura di quattro figli, mentre la giovane Nastja, che vive per la strada da 10 anni, non ha avuto la fortuna di incontrare Larissa. Recensione ❯
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Trenta donne vivono insieme nella sezione penale del carcere della Tuilière, lontane dai loro figli. Espandi ▽
Trenta donne vivono insieme nella sezione penale del carcere della Tuilière, a Lonay, vicino a Morges. Più della metà hanno uno o più figli che crescono lontani da loro, in casa di zie o di famiglie affidatarie, o addirittura nel loro paese d'origine. Tra queste ci sono Kashka, Karima, Mirsada e Fatiha, che stanno scontando condanne che vanno da un paio di mesi a diversi anni. Attraverso il ritratto di queste donne, il film si concentra sulle madri, sui figli, sul rapporto tra di essi e sull'essere carcerate in Svizzera. Recensione ❯
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