Carnage |
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Un film di Roman Polanski.
Con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly
Titolo originale Carnage.
Drammatico,
durata 79 min.
- Francia, Germania, Polonia, Spagna 2011.
- Medusa
uscita venerdì 16 settembre 2011.
MYMONETRO
Carnage
valutazione media:
3,68
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il dio del massacro secondo Polanskidi LucaPicFeedback: 586 | altri commenti e recensioni di LucaPic |
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domenica 25 settembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La trama è facile (ed ormai conosciutissima). New York, il figlio di Nancy ed Alan (Kate Winslet e Christoph Waltz) ha colpito con un bastone al parco il figlio di Penelope e Micheal (Jodie Foster e John C. Reilly) causandogli delle serie lesioni dentali. I quattro si ritrovano a casa di Micheal e Penelope per stipulare, in maniera civile e moderata, un accordo in una sorta di contrattazione amichevole. Dopo di questo, il diluvio. Settantanove minuti ( è brevissimo e veloce) di abbattimento di maschere (chi prima e chi dopo) fatte di buon costume, regole e ipocrisie, e lo svelarsi di anime dove la vera protagonista è la parola (nel parlato che dissimula la vera natura ma anche tradisce per l’uso improvviso di certi verbi e aggettivi,sempre spunto per nuovi dibattiti) in uno scenario fatto di pochi ambienti (salotto, cucina, bagno e corridoio d’ingresso) con lo stratagemma che rimanda a quello usato da Bunuel ne L’Angelo Sterminatore (come ricorda Mariuccia Ciotta del Manifesto) per cui i personaggi non escono di casa nonostante la voglia (qui niente di paranormale però!). Christoph Waltz che non smette del tutto i panni del nazista poliglotta di Bastardi Senza Gloria e ritorna con un cinico, spietato e darwinista avvocato devoto (e non ne fa mistero sin da subito) al dio del massacro, inquietante ed espressivo come al solito. Kate Winslet composta madre ed operatrice finanziaria, specchietto-dipendente, si libera pian piano, reagendo al marito e al suo assurdo attaccamento al cellulare (ovvero alla carriera) e ai due ospitanti. John C. Reilly, commerciante modesto, abbigliato ad hoc per l’occasione da intellettuale, finto moderato e pacifico, è quello che stupisce di più per il cambio netto da un atteggiamento all’opposto, stranamente affine a quello di Waltz. Infine Jodie Foster, vera intellettuale e scrittrice di un libro sul Darfur, che piange, si stupisce (soprattutto del marito), si arrabbia e si limita, è quella più ossessivamente colpita dall’ideale di giustizia e si prodiga (è molto pedagogica) per le sue ragioni nonostante le ambizioni degli altri a ridurle o a demonizzarle. E tu? Tu stenti a dare ragione a qualcuno di loro ma ritrovi modelli di comportamento e di pensiero familiari. Tra vomitate, tulipani olandesi, libri d’arte rari e torte di mele (con aggiunta di pere) un dramma serio (che ha il sapore un po’ retrò del vecchio cinema anni settanta) sorretto da un cast eccellente. Da vedere (ovviamente) anche per rispolverare un tipo di cinema che manca. La regia del maestro Polanski co-sceneggiato con Yasmina Reza (autrice della pièce teatrale da cui è tratta la sceneggiatura, in libreria Il Dio del Massacro, Adelphi). Nessun premio alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, nonostante l’entusiasmo della critica.
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