Carnage |
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Un film di Roman Polanski.
Con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly
Titolo originale Carnage.
Drammatico,
durata 79 min.
- Francia, Germania, Polonia, Spagna 2011.
- Medusa
uscita venerdì 16 settembre 2011.
MYMONETRO
Carnage
valutazione media:
3,68
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La lenta agonia delle infrastrutture socialidi SophielleFeedback: 100 |
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domenica 18 settembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Carnage". Un titolo tanto foneticamente crudo da rimandare all'Apocalisse biblica, alle pagine più insanguinate della storia umana. Un titolo i cui echi appaiono inizialmente iperbolici allo spettatore, ma che trovano conferma nei successivi minuti di proiezione. La straordinaria ordinarietà della trama e degli ambienti (due coppie di genitori impegnati a risolvere una questione tra i rispettivi e discoli figli, il salotto di una casa) fanno da contrappunto alle molte anomalie di questa pellicola. Anomalie non solo di carattere stilistico (la presa diretta, l'assoluta mancanza di ellissi temporali tranne che per il prologo e l'epilogo, il quadrato di attori che rege magistralmente le sorti del film)ma anche e soprattutto contenutistico. Polanski fotografa non senza una certa abilità l'etologia di due famiglie newyorkesi, svelandone cinicamente debolezze e contraddizioni. Riduce all'essenziale i movimenti della macchina da presa, per focalizzare l'attenzione sul salotto di casa,assurto a vero coprotagonista nonchè ad emblema delle ipocrisie del vivere civile. In questo senso risulta altrettanto significativo il subitaneo vomitare di Kate Winslet sul salotto stesso, ad alloegorizzare implicitamente il lento ma inesorabile decadere di ogni norma sociale. Non c'è pietà nello sguardo del regista, come non ce n'è nei cuori dei protagonisti, i quali, nel corso della pellicola, arrivano a mettere i discussione la propria e l'altrui coppia, in uno sfrenato e labile gioco di alleanze. Ogni legame viene scisso ed a rimanere intatto è solo l'individuo; esso, nella sua ceca superbia ,innesca una lotta all'ultimo sangue per la propria sopravvivenza. Un film realistico dunque, che induce a riflettere non poco sui meccanismi della socialità. Un film altrettanto furbo, forse, ma con molte frecce al suo arco: non ultime una sceneggiatura tanto tagliente quanteguio apparentemente innocua e l'interpretazione magistrale dei quattro attori, che giocano con disinvoltura le loro istrioniche carte. Ciononostante "Carnage" ci riserva anche alcuni inevitabili momenti di noia ,paradossalmente seguiti da scene che catalizzano di colpo l'attenzione dello spettatore. E'lo stesso crinale costellato da alti e bassi percorso dai protagonisti, finchè essi divengono metafora superba di falsità e debolezza. Polanski, strizzando ancora una volta l'occhio a chi è in sala, inserisce nel finale un lampo di ottimismo, a ribadire quanto siano rapidi e labili gli scismi e le coalizioni tra noi creature "razionali". Un film riuscito nonostante alcune trascurabili pecche, che soprattutto negli ultimi minuti sublima la condanna a doppiezze e conformismi umani.
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