Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 138 minuti |
Regia di | Martin Scorsese |
Attori | Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Patricia Clarkson Max von Sydow, Jackie Earle Haley, Emily Mortimer, Elias Koteas, Ted Levine, John Carroll Lynch, Christopher Denham, Nellie Sciutto, Tom Kemp, Curtiss Cook, Ruby Jerins, Joseph Sikora, Ken Cheeseman, Drew Beasley, Joseph McKenna, Gary Galone, Dennis Lynch, Damian Zuk, Robin Bartlett. |
Uscita | venerdì 5 marzo 2010 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,15 su 22 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 29 gennaio 2016
Un investigatore indaga sulla scomparsa di un'assassina scappata dal manicomio criminale. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Shutter Island ha incassato 7,2 milioni di euro .
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Nel 1954, i due agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati con un battello a Shutter Island, a largo della costa est, per investigare sull'improvvisa scomparsa di una pericolosa infanticida residente presso l'istituto mentale Ashecliffe, Rachel Solando. Il direttore dell'istituto, il dottor Cawley, e i vari infermieri sostengono che la madre assassina si sia come dileguata dalla sua stanza senza lasciare alcuna traccia, ma l'agente Daniels pare nutrire fin dal principio dei forti sospetti sul modo di condurre l'ospedale da parte del dottor Cawley e del suo medico assistente, il dottor Naehring. Un uragano costringe i due agenti a protrarre il soggiorno sull'isola, durante il quale le indagini proseguono e particolari sempre più inquietanti emergono, mentre Daniels continua ad avere delle visioni che riguardano la moglie defunta e le sue esperienze di guerra contro gli ufficiali nazisti.
Nell'anno del celebrato restauro di Scarpette rosse, due dei più grandi cineasti della modernità americana hanno pagato il loro personale tributo al capolavoro di Michael Powell e Emeric Pressburger. Francis Ford Coppola ne cita copiosamente delle parti in Tetro, mentre Scorsese, oltre ad averne curato in prima persona il restauro, struttura il suo Shutter Island come quella stessa infinita scala a chiocciola che viene percorsa da Vicky nel finale del film. Ma se il punto di riferimento è lo stesso, completamente opposti sono i sensi che guidano il loro operare. Per Coppola, Scarpette rosse è un modello da imitare, un ideale di rinascita da proporre al cinema contemporaneo ora che il mezzo digitale permette di tornare a quel tipo di fantasia immaginifica. Al contrario, per Scorsese quella spirale infinita rappresenta la capitolazione di un tipo di cinema che non è più riproducibile nell'era della simulazione e della ripetizione.
La spirale è quindi la forma che sceglie per raccontare questa gothic novel che accumula strato dopo strato suggestioni, visioni, ricordi, angosce e paranoie per arrivare ad una soluzione finale che cerca di sciogliere i misteri e di sorprendere lo spettatore con un twist non troppo imprevedibile. Ma manipolare lo spettatore non è mai stato uno dei passatempi preferiti di Scorsese, quanto piuttosto l'idea di raccontare dei personaggi manipolati dall'impossibilità di aderire alla realtà. Con Shutter Island, il regista italo-americano arriva in un certo senso a proporre la definitiva consacrazione dell'uomo avulso dalla realtà e della follia come forma unica di sopravvivenza. Per dare enfasi all'idea, riprende il suo personaggio quasi sempre per tagli trasversali o obliqui, insistendo nel catturarlo dal basso verso l'alto per enfatizzarne la distanza. Il personaggio di DiCaprio diviene così l'ennesimo man of violence della sua filmografia, colui che lotta brutalmente per cancellare la sua memoria e restare attaccato al proprio mondo. Ma eliminare i ricordi (le immagini, il cinema) significa inevitabilmente creare dei fantasmi, manipolare una serie di immagini preconosciute della Storia (cosa che fa nei ricordi dei campi di concentramento con il carrello che segue un'esecuzione quasi coreografica dei gerarchi nazisti all'ingresso del campo di Dachau) e, in ultima analisi, confessare l'impossibilità di far pace con la verità.
Da questo punto di vista, Shutter Island porta a compimento un discorso che Scorsese pare condurre da quando il suo cinema si è fatto più ampio, più accademico: l'incapacità di raccontare un mondo dove non domina solo la violenza, ma soprattutto la dissimulazione, di immaginare qualcosa di nuovo laddove tutto appare una ripetizione, un rifacimento. In fondo alla sua scala a chiocciola fatta di mistero e di suspense, Shutter Island pare raccontare proprio questo: nell'era contemporanea, il sonno della ragione non genera più mostri, ma fantasmi, doppi, simulacri di qualcosa che è già stato visto o vissuto.
SHUTTER ISLAND disponibile in DVD o BluRay |
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Thriller di altissima scuola sfornato da un grandissimo Scorsese che si conferma uno dei migliori registi viventi. Pellicola mai banale e scontata con la quale il maestro italo-americano cerca di colpire lo spettatore con giochi psicologici e ripetuti colpi di scena, tanto da porre un punto interrogativo sul film stesso, il quale si appresta a diverse interpretazioni.
Tratto dal romanzo omonimo di Dennis Lehane da cui altri hanno attinto (pensiamo a Mystic River e Gone Baby Gone). La storia prende il via negli anni 50 in un manicomio criminale confinato su di un'isola, dove una detenuta sembra evasa misteriosamente. Il gioco narrativo si amalgama bene con il concetto odierno di follia, ossia una realtà diversa percepita come vita o come essere.
Martin Scorsese è come il vino piú invecchia piú diventa un regista migliore. Shilten Isld é sicuramente il suo film più inquietante é piú maturo ,dove leopardo Di caprio nei panni del ex agente della CIA Teddy Daniels non che reduce che ha massacrato senza piet?a gli aguzzini nazisti di dacau dá un interpretazione molto intensa.
Tornare alla quiete vita di ogni giorno dopo questo tuffo noir nei meandri della mente risulta davevro frustrante ma al tempop stesso un sollievo. Ecco la sensazione che mi ha lasciato questo ultimo grandessimo capolavoro di Scorsese, che nella sua ormai pluriennale pellicola con il camaleontico Di caprio riesce ancora a convincerci che gli Italoamericani hanno una marcia in più.
Entrare a Shutter Island con i due agenti federali protagonisti nel film è come addormentarsi e risvegliarsi in un incubo ad occhi aperti. La capacità registica di Scorsese nel condurci con loro per ricerca di una presunta verità è perfetta quanto manipolatoria. La scena iniziale in cui la telecamera segue dall’alto l’ingresso dell’autovettura verso l’inte [...] Vai alla recensione »
Anni’50 in America,imperversa il maccartismo,alle spalle gli orrori visti nei campi di sterminio Questo è il contesto storico,dove il plot pesca con frequenti flash back. Teddy Daniels(un ottimo Di Caprio)ispettore federale inviato a Shutter Island,al largo della costa del Massachusetts,in un sinistro carcere per pazzi criminali a indagare sulla sparizione di una detenuta pericolosa,è quel che si [...] Vai alla recensione »
Teddy Daniels ( Leonardo Di Caprio) e Chuck Aule (Mark Ruffalo), agenti federali, giungono a Shutter Island, ove devono indagare sull’evasione di una detenuta-paziente del manicomio criminale. I due incontrano sin da subito una certa ritrosia a collaborare da parte dei dirigenti. Ad un certo punto la donna viene ritrovata, ma le cose continuano a non apparire chiare, e portano Teddy a sospettare [...] Vai alla recensione »
Per l’agente federale Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio) il viaggio fino a Shutter Island è una delle imprese più difficili della sua vita, soffre il mare, deve fare chiarezza sul mistero di una sparizione di una donna infanticida e il luogo, comprese le persone che lo popolano, fra cui il rigido dirigente Cawley (Ben Kingsley) è dei più sinistri. Accompagnato da un suo collega, Teddy vede infittirsi [...] Vai alla recensione »
1954, Boston Harbor. L’azione comincia su una nave diretta ad Ashecliffe, istituto mentale per criminali situato all’interno di un’isola. Edward Daniels (L. Di Caprio) e il suo assistente Chuck Aule (Mark Ruffalo) devono indagare sulla misteriosa scomparsa di Rachel Solando, rinchiusa nel manicomio per aver assassinato i suoi tre bambini. Nel cercare di risolvere il mistero Daniels si accorge che il [...] Vai alla recensione »
Ritorna l’indissolubile coppia “italo-americana” Martin Scorsese-Leonardo Di Caprio. Il regista dirige ancora una volta l’attore nel suo ultimo film “Shutter Island”. La storia è ambientata nel 1954. Di Caprio interpreta Teddy Daniels, un agente federale mandato col suo collega Chuck a Shutter Island. Nell’isola è arroccato “Ashecliffe”, un manicomio che ospita pericolosi criminali.
Siamo nell’America degli anni ‘50 quando due agenti federali, Teddy Daniels (Leonardo di Caprio) e il suo nuovo compagno Chuck Aule (Mark Ruffalo) vengono chiamati urgentemente per una sparizione avvenuta in un manicomio criminale di massima sicurezza. Su Shutter Island vengono accolti soli i pazienti più insani e pericolosi, sottoposti ad un intenso programma di cura e rieducazione.
È scrupolosa ed elaborata la nuova regia di Martin Scorsese. Fedele ormai da anni a una straordinaria capacità di fondere grandi abilità narrative a una sapienza stilistica e rappresentativa forgiata con i ferri dell’esperienza, Scorsese con “Shutter island” ci presenta un affascinante e labirintico ingorgo di ordinarietà e follia, realtà e incubo, [...] Vai alla recensione »
Sicuramente un film riuscito ed avvincente, denso di atmosfere cupe esaltate dal senso d’isolamento ch’è proprio dell’isola dove si svolge la vicenda. Teddy è un agente federale inviato sull’isola-manicomio insieme al collega Chuck per indagare sulla sparizione di una reclusa. Ma si scoprirà vittima di un complotto ordito ai suoi danni per renderlo inoffensivo, dal momento che egli ha scoperto che [...] Vai alla recensione »
un grande film di Martin scorsese se si analizza per quel che è,ovvero un film psicologico. Di caprio è stupendo ad portare sullo schermo questo personaggio considerando che ormai è un grande attore,la williams e gli altri sono tutti bravissimi. Scorsese crea un film per suspence,colonna sonora ed altri elemeti prendendo spunto da film come Shining di Kubrick che resta [...] Vai alla recensione »
Shutter Island è un autentico capolavoro del grande Scorsese, intriso di mistero, colpi di scena e talvolta, inclinazioni decisamente troppo violente. Nessuno scrittore è così spietatamente giusto come il grande Lehane che dopo Mystic River e Gone Baby Gone realizza un altro grande capolavoro (forse la sua opera migliore). Il messaggio, nonostante sia duro,e da alcuni spettatori [...] Vai alla recensione »
un gran film di un regista che non si discute,la maestria di martin dietro la macchina da presa la si vede anche qui,va visto molte volte per apprezzarne l'essenza ed i giochi che il nostro martin fa con il personaggio di DI CAPRIO che ormai è senza dubbio un grandissimo attore pronto a fare sempre le scelte giuste, grande la sofferenza che mette in tutti i personaggi di questo tipo ed la si può notare [...] Vai alla recensione »
Un detective con alle spalle una sfilza di tormenti che cerca di affogare nell'alcol, viene mandato insieme ad un collega a Shutter Island dove si trova un istituto mentale da cui è scomparsa una paziente. Ma niente è come sembra. Un capolavoro assoluto del maestro Scorsese che mostra come si possa creare un film inquietante e di atmosfera senza le solite scale che scricchiolano, [...] Vai alla recensione »
Sono bravi gli attori, prefetta la musica, stupenda la trama (troppo intrigante!!!!!)... Insomma, sono rimasto attaccato allo schermo per tutto il tempo. Magnifici gli effetti speciali, ma la trama e il tema (estremamente sconcertante e accativante), vengono affrontati così bene, che non riesci a distogliere gli occhi dallo schermo. Io lodo la storia, il resto è solo il contorno (molto [...] Vai alla recensione »
Ultimo capolavoro di Martin Scorsese, può essere considerato tra i migliori thriller psicologici di tutti i tempi. Il romanzo da cui ha tratto il film è già un capolavoro di narrativa, suspance, brivido, tremendamente emozionante. Ma il regista ha saputo abilmente rendere a livello cinematografico il contenuto del romanzo. Siamo su un'isola di fronte a Boston, sede di un manicomio [...] Vai alla recensione »
La psicologia di Scorsese ha colpito lasciando un segno profondo. Morte, pazzia e realtà non sono mai state così tanto vicine da sfiorarsi tra le mani di Di Caprio. Una trama sottile, densa di suspence e di forte fibra thriller. Bello fino a mozzare il respiro, travolgente a partire dal lungo e sfaticante viaggio in mare fino all'approdo sull'isola-manicomio dove il protagonista sarà destinato a rimanere, [...] Vai alla recensione »
Assolutamente un film da vedere perchè appassiona. Mai un momento morto. Un film che passa dal drammatico al thriller quasi a diventare in alcune scene un horror. Grandissima l'interpretazione di Leonardo Di Caprio. Il finale lascia sorpresi. Voto 9 1/2.
Un film veramente coinvolgente e sconvolgente, una trama molto articolata, fitta di indizi e ipotesi che confondono e spiazzano lo spettatore. Un finale geniale degno dei grandi film che hanno fatto la storia dei thriller, come Il Sesto Senso. Un film che affronta la tematica delicata della pazzia, della linea sottile tra essere considerato un soggetto sano di mente o un folle.
Titanic, regalò a due futuri e grandi attori Di Caprio e la Winslett, un successo immenso, ma è stato per Leonardo molto pesante lasciare alle spalle Jack. Ciò perchè come nessun'altro adolescente o poco più, era riuscito a colpire l'immaginario di milioni di ragazzine in tutto il mondo, adulti grandi. Già con La maschera di ferro prima, e The Aviator poi, Di caprio aveva ampiamente dimostrato di avere [...] Vai alla recensione »
Nel 1954 i due agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati con un battello presso l'Istituto Ashecliff, sito sulla Shutter Island, per investigare sulla scomparsa di una paziente, Rachel Solando, rea di aver ucciso i suoi tre figli. Il direttore dell'istituto, il dottor Cawley, e i vari infermieri sostengono che la madre assassina si sia come dileguata dalla sua stanza perché [...] Vai alla recensione »
1945. Leonardo di Caprio è Teddy Daniels, un agente federale che insieme ad un collega viene mandato su un'isola a largo della costa Est degli USA, sede di un ospedale psichiatrico. Il loro incarico è indagare su una paziente scomparsa, una certa Rachel Solando. Il posto, un manicomio isolato in mezzo al mare, appare immediamente inquietante agli occhi dei due agenti.
La fine del film lascia apparentemente tutte le soluzioni aperte (quasi pirandelliano "Così è se vi pare"),e la domanda è "cosa sarà vero?".Martin Scorsese ci fa immedesimare talmente nel protagonista,il bravissimo Leonardo Di Caprio, che come lui fino alla fine rimuoviamo la verità,i cui pezzi ci sono apparsi via via sotto gli occhi...I vari particolari dei sogni-ossessioni del protagonista sono coerenti [...] Vai alla recensione »
E' scarso il legame fra la prima e la seconda parte, ci sono troppi depistaggi, troppe furberie. Ma molte scene reggono bene e la recitazione, per quanto unidirezionale, è efficace. Buonissima la scenografia e azzecato il clima inquietante, anche se poco sviluppato, fermo ad una sorta di compiacimento per la buona riuscita. Il film è troppo lungo e diventa presto scontato.
Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio) è un agente federale che, assieme al collega Chuck Aule (Mark Ruffalo) viene inviato nel manicomio di Ashecliffe a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di Rachel Solando detenuta per aver ucciso i suoi tre figli, i responsabili della casa di cura cercano di depistare le indagini di Daniels il quale dal canto suo inizia a nutrire forti sospetti sulla [...] Vai alla recensione »
Atmosfere lugubri, una nuvolaglia compatta scurisce un cielo pesante e oppressivo. Plumbeo e tetro come i fantasmi oscuri che inoculano il seme del malessere nell'animo del protaginista. Una figura sofferta e vissuta che sin dalla scena iniziale possiede un nonsoché di "maledetto" e romantico che trascinerà, producendo conflitti e alimentando misteri fino ad un finale inaspettato [...] Vai alla recensione »
SHUTTER ISLAND (USA, 2010) di MARTIN SCORSESE. Con LEONARDO DICAPRIO, MARK RUFFALO, BEN KINGSLEY, MICHELLE WILLIAMS, EMILY MORTIMER, PATRICIA CLARKSON, MAX VON SYDOW, JACKIE EARLE HALEY, TED DEVINE, JOHN CARROLL LYNCH, ELIAS KOTEAS, ROBIN BARBETT, CHRISTOPHER DENHAM L’agente federale Edward "Teddy" Daniels, coadiuvato dal nuovo aiutante Chuck Aule, nel 1954 sbarca sull’isola [...] Vai alla recensione »
Adattamento dell'omonimo romanzo di Dennis Lehane.Scorsese si cimenta nel thriller psicologico con risultati discontinui.Se la confezione è come sempre di classe e all'inizio l'ambientazione è inquietante,il colpo di scena finale inizia ad essere intuibile poco dopo l'inizio della seconda parte.E mancano sia spessore che autentica tensione(a differenza di un prodotto simile [...] Vai alla recensione »
Questo film esce dai meandri della mente di colui che meglio sa muoversi(uno dei pochi)entro la psicologia dei personaggi.Qui troviamo un Leonardo Di Caprio ormai diventato più che maturo e soprattutto un ottimo attore che riesce ad interpretare al meglio la figura disturbata e ambigua di un detenuto psicologicamente instabile,Andrew Laeddis, tenuto prigioniero in una prigione per questo tipo [...] Vai alla recensione »
Purtroppo questo non è un film per niente degno del nome di Scorsese. Risulta estremamente farcito di retorica e senza alcun tipo di cattiveria. Un peculiarità del regista è l'essere completamente scorretto nonostante un'impostazione registica grammaticalmente perfetta, e in quest'opera è assente. Inoltre, colui che ritengo il maestro dei pianisequenza (pensiamo al ristorante di "Quei bravi ragazzi"), [...] Vai alla recensione »
Martin Scorzese con questo film riesce a coinvolgere lo spettatore in maniera incredibile. Chi osserva deve essere agile ad orientarsi tra i meccanismi psicologici che si ripetono e si ribaltano nel corso degli eventi. Ciò che alza il livello di questo film è sicuramente la figura di Leonardo di Caprio, che risulta, ancora una volta, essere un attore completo.
Nel 1954 gli agenti federali Teddy Daniels (DiCaprio) e Chuck Aule (Ruffalo) arrivano sull’isola-prigione di Ashecliffe, un manicomio dove vengono “curati” solo i casi più gravi, per risolvere il caso di una paziente evasa. L’atmosfera è inquietante e fin da subito il personale si dimostra avverso alle loro ricerche, inoltre Teddy è disturbato da emicranie [...] Vai alla recensione »
A metà film me ne stavo seduto sul divano e guardavo lo schermo beffardo; avevo già capito tutto e preparavo il mio inflessibile giudizio. Grande thriller, davvero ben congeniato, riesce a portarti a spasso come faresti con un cagnolino al guinzaglio, unica pecca (un po’ grave per il genere sopra citato..) è la pedanteria narrativa che ci guida per mano nel mondo di Dennis Lehane (l’autore del [...] Vai alla recensione »
Martin scorsese torna sul grande schermo e lo fa nel migliore dei modi.Shutter island è un thriller agghiacciante e scioccante che ti lascia senza fiato fino all'ultimo secondo ,la splendida interpretazione di Leonardo Di Caprio rende il film ancora piu intenso.Uscito dal cinema sarai frastornato dal dilemma principale :"MA CHI è CHE HA TORTO?Ebbene si è questo il quesito.Il [...] Vai alla recensione »
Che dire se non, SCONVOLGENTE. Un viaggio inconsapevole negli abissi più reconditi della mente umana, coadiuvato da regia, soggetto, sceneggiatura e protagonisti, Di Caprio in primis, da oscar. Pochi film e ne ho visti molti, mi hanno emozionato e lasciato attonito in tale misura. Unica nota dolente le musiche, non all'altezza della situazione. Ma vista l'eccezionale prova corale, poco importa.
Storia coinvolgente e cupa in un' isola tetra in mezzo all'oceano dove due detective devono indagare sulla sparizione di una paziente/prigioniera misteriosa della quale non si conosce l'identità. Il film è costruito sulle immagini e sulle interpretazioni della mente del protagonista Eddy/Leonardo di Caprio, su continui flashback disordinati attraverso i quali lui rivive situazioni [...] Vai alla recensione »
Questo film è davvero da vedere: per intenderci, è inquietante, non certo un film da vedere per rilassarsi in famiglia, ma da vedere assolutamente. Sono molti i punti positivi: recitazione in primis (Di Caprio è sublime in questo ruolo, e anche gli altri sono bravi), location (posto perfetto anche per un horror), musiche e sceneggiatura, una delle poche in grado di colpirmi in [...] Vai alla recensione »
Ben fatto ed ottimamente interpretato! Molto triste però! Triste perchè da un'indagine su un'organizzazione che sembrava una specie di Spectre, si scopre invece che è il protagonista il malato! Che dopo lo shock dell'annegamento dei tre figli per mano della moglie depressa, shock che lo porta ad ucciderla, si inventa ingannando se stesso che la moglie è morta [...] Vai alla recensione »
e anche questa volta partorisce un ottimo film. Inquietante fin dall'inizio, quando la nave che porterà Teddy Daniels e Chuck Aule al manicomio di Shutter Island esce dalla nebbia, il film prosegue con l'indagine dei due federali all'interno del manicomio. Daniels, turbato dalle apparizioni della moglie morta e dalla sua esperienza in guerra, nutre profonda perplessità [...] Vai alla recensione »
Dal punto di vista cinematografico, questo film a poco da essere commentato: la trama è molto chiara e be comprensibile agli ochhi del pubblico. Essa è formata da ben due vicende: la prima quella creata dal protagonista ossia quella irreale, e la seconda ossia quella corretta. Ambedue le storie si susseguono e si rispecchiano proprio nel finale che, a dirla tutta, ha sorpreso anche l'audience.
Shutter Island è un isola-manicomio criminale in cui un agente federale (Leonardo Di Caprio) è inviato per indagare sulla scomparsa di una paziente, misteriosamente fuggita. Con queste poche informazioni iniziali, lo spettatore è condotto attraverso un viaggio che si rivela presto discesa agli inferi nei meandri della psiche, allucinata esplorazione di uno spaventoso mondo di pazzia. [...] Vai alla recensione »
Novant’anni dopo “Il gabinetto del dottor Caligari”, celeberrimo film di Robert Wiene, Martin Scorsese mostra la sua attenzione al cinema delle avanguardie storiche con un omaggio all’espressionismo tedesco. La trama è meno contorta di quanto possa sembrare: un agente federale (Teddy Daniels/Leonardo DiCaprio) e il suo collega sbarcano su un’isola su cui devono svolgere delle indagini.
Nel carcere criminale di Ashecliffe, sull’isola di Shutter Island, i due agenti federali Teddy Daniels (Leonardo DiCaprio) e Chuck Aule (Mark Ruffalo) indagano sulla misteriosa sparizione della paziente omicida Rachel Solando. Indizi misteriosi e rivelazioni inattese depistano di continuo le ricerche del protagonsta che a poco a poco sembra venire contagiato dalla follia che agita la mente [...] Vai alla recensione »
E' un film a mezza strada tra un film “ politico “ sui nostri tempi e un classico “noir-trhiller” in stile RKO degli anni Quaranta. Una mezza strada che lascia delusi dalle aspettative intuibili e che prende una direzione poco consona allo stile di Scorsese maestro delle tinte forti e forse non adatto a quelle in chiaroscuro, non a proprio agio nello stile della dissimulazione.
Scorsese si avvale di una splendida fotografia (nella sua claustrofobica cupezza) per realizzare un film sottilmente reazionario e consolatorio. In piena epoca maccartista, una struttura manicomiale controllata dal Governo americano (e sottratta persino alla giurisdizione dell'FBI) é teatro di strani eventi. L'inspiegabile scomparsa di una ricoverata dalla classica "stanza chiusa" sembra solo la punta [...] Vai alla recensione »
il film in alcuni passaggi presenta degli errori un pò grosssolani visto che parlaimo di Scorsese(vedi quando dicaprio esce dal lago e nell'inquadratura successiva è già asciutto)però son pronto a scommettere che la maggior parte di quelli che l'hanno visti non hanno capito davvero il finale del film e perciò attendo risposta da parte di coloro che hanno espresso [...] Vai alla recensione »
STUPENDO! DOPO THE DEPARTED SCORSESE INSIEME A DI CAPRIO PENSO ABBIANO FATTO I DUE FILM PIU' BELLI DEGLI ULTIMI 4 ANNI.... RECITATO BENE DAI PROTAGONISTI E UNA REGIA CHE TOGLIE IL FIATO ... OTTIMA LA SCENEGGIATURA ANCHE...DA VEDERE COME MINIMO... MA PERCHE' LORO LI FANNO QUESTI FILM E QUI DEVO VEDER FARE SEMPRE LA SOLITA STORIELLA CON LA FAMIGLIA POPULISTA - ITALIANA FRUSTRATA ANNI 90 ???!?!?!? Vai alla recensione »
Neanche loro sanno come definirlo: "Ha dei toni da thriller psicologico ma anche dei punti in cui è un horror gotico" dice Leonardo Di Caprio mentre Martin Scorsese con fare più cinefilo parla delle fonti di ispirazione: "Sono cresciuto con i noir del dopoguerra e il cinema dei tedeschi immigrati come Preminger e Lang, questo film si pone lungo la linea evolutiva di quei film e di quelli di Jacques Tourneur come Le catene della colpa".
«È preferibile vivere da mostro o morire da uomo perbene?»: in queste parole di Teddy (Leonardo Di Caprio) c'è il senso dell'ultima sequenza di Shutter Island (Usa, 2010,138'). Anzi, nella domanda posta dall'agente dell'Fbi al suo collega Chuck (Mark Ruffalo) c'è il senso di tutto il film che Martin Scorsese e la sceneggiatrice Laeta Kalogridis hanno tratto da un libro di Dennis Lehane.
Non è piaciuto alla critica, il nuovo film di Martin Scorsese presentato fuori concorso al festival di Berlino. Il pubblico se ne farà, però, una ragione e non solo perché le stesse disapprovazioni erano toccate a «The departed» poi affermatosi come un capolavoro: nonostante le pecche d'intreccio imputabili al romanzo di Dennis Lehane da cui è tratto (edito in Italia da Piemme), questo thriller a metà [...] Vai alla recensione »
Un film affascinante, misterioso, angoscioso, crepuscolare, nel quale l'ossessione di Martin Scorsese, 67 anni, per il Male mette a confronto la malvagità statale nazista (i campi di sterminio, la Shoah), la crudeltà ideologico-tecnologica statale americana (gli esperimenti sul cervello umano, il pensiero cancellato) e la criminalità individuale eliminata dalla memoria con la rimozione.
Con Shutter Island Martin Scorsese firma uno psycothriller ad alta tensione. E lo fa con la solita maestria, magari con qualche incongruenza narrativa, confezionando un film gotico, cupo, enigmatico, a tratti claustrofobico, ricco di suspense e di colpi di scena; una pellicola che sicuramente rispecchia bene l'idea di film che il regista si era fatto dopo aver letto l'omonimo romanzo di Dennis Lehane, [...] Vai alla recensione »
Per la prima volta Martin Scorsese affronta l'infamia nazista; per la prima volta lui, da sempre ossessionato dall' essenza del male, racconta il potere della rimozione che consente all'uomo di ignorare le proprie colpe insopportabili. Shutter lsland è un film cupo, claustrofobico, enigmatico e molto bello, tratto dal romanzo omonimo di Dennis Lehane, l'autore di "Mystic River".
Nel 1954, durante il truce maccartismo, gli agenti federali Teddy Daniels (Leonardo DiCaprio), reduce dai campi di guerra e di sterminio, e il suo nuovo baldo partner, Chuck Aule (Mark Ruffolo), muniti del Borsalino d'ordinanza, ma spogliati delle colt, penetrano nell'Ashecliffe Hospital per indagare sulla misteriosa scomparsa da una cella di supersicurezza mai forzata, di una pazza criminale, una [...] Vai alla recensione »
Au large de Boston, en 1954. A bord d'un ferry englué dans la brume, vaisseau fantôme sur une mer de plomb, un homme vomit tout ce qu'il peut dans la cuvette des toilettes. L'homme décomposé n'en est pas moins reconnaissable : c'est Leonardo DiCaprio, l'ex-jeune mort pimpant du Titanic. Sur le bateau de Scorsese, il fait plutôt l'effet d'un mort-vivant revenu d'on ne sait quel outre-monde.
Un intricatissimo gioco di specchi e di equivoci sotto le mentite spoglie di un film di genere, quel thriller noir anni '40 che già aveva ispirato Scorsese per la sua versione di Cape Fear. Un tour de force visivo ed emotivo tanto per noi spettatori che per Leonardo Di Caprio, sempre più bravo nel trasmettere la conflittualità interiore di un uomo che non è affatto come appare, e che vive le contraddizioni [...] Vai alla recensione »
Martin Scorsese makes movies as if his life depends on it, never skimping on ferocity and feeling. From Mean Streets to The Departed, Scorsese’s crime films turn the genre on its empty head, shaking out the clichés to uncover the violence of the mind. His latest, Shutter Island, sizzles with so much nerve-frying suspense that it’s hot to the touch. The time is 1954.
Dal thriller omonimo di Dennis Lehane, Martin Scorsese porta i piedipiatti Leonardo DiCaprio e Mark Ruffalo su Shutter Island, una "nazista" Isola dei morti alla Bòcklin, al largo di Boston, sede di un manicomio criminale, I due investigano sulla scomparsa di una reclusa, ma l'indagine si farà progressivamente psichica, se non psicotica tra l'incubo para-gotico de "Il gabinetto del Dr.
Rats! Rain! Lightning! Lunatics! Mausoleums! Migraines! Creepy German scientists! Nobody could accuse Martin Scorsese, in “Shutter Island,” of underplaying his hand. The nominal task confronting him and his screenwriter, Laeta Kalogridis, is to take Dennis Lehane’s novel of the same name and render it fit for the screen. Scorsese, however, has a deeper duty—to pillage all the B movies he has ever seen [...] Vai alla recensione »
In "Shutter Island," director Martin Scorsese has created a divinely dark and devious brain tease of a movie in the best noir tradition with its smarter than you'd think cops, their tougher than you'd imagine cases to crack and enough nods to the classic genre for an all-night parlor game. It's 1954, the heart of the Cold War, with a conspiracy theory around every corner, when Leonardo DiCaprio's [...] Vai alla recensione »
Due agenti federali con cappotto e cappello a larghe tese in puro stile anni 50. Un'isola spazzata dai venti e circondata da minacciose scogliere che sembra quella di King Kong. Un manicomio criminale sorvegliato da poliziotti armati fino ai denti da cui è misteriosamente scomparsa una pluriomicida. Due psichiatri affettati e sinistri (Ben Kingsley e Max Von Sydow, figurarsi) che accompagnano i federali [...] Vai alla recensione »
Topi, pioggia, fulmini, matti, inquietanti scienziati tedeschi. Nessuno potrà accusare Scorsese di aver usato i guanti di velluto. In teoria il regista, insieme alla sceneggiatrice Laeta Kalogridis, doveva adattare allo schermo il romanzo di Dennis Lehane, ma Scorsese ha avuto un compito molto più complicato: saccheggiare tutti i film di serie b che ha visto (molti dei quali dimenticati anche dai loro [...] Vai alla recensione »
Crimini di guerra e di pace; illusione d'esser migliori e scoperta d'esser peggiori; violenza e potere; delitto e castigo; follia e droga. Ecco le coppie complementari di Shutter Island («Isola isolata») di Martin Scorsese tratto dal romanzo L'isola della paura di Dennis Lehane (Piemme), passato per il Festival di Berlino e ora nei cinema italiani, con una caratteristica che lo appaia a Avatar: mostrare [...] Vai alla recensione »
A parte l' assenza del prologo, che nel romanzo fa cominciare tutto dalle memorie di un testimone datate 1993, il film di Scorsese ripercorre le stesse tappe del libro: Shutter Island-L' isola della paura (Piemme) di Dennis Lehane, l' autore di Mystic river dal quale Clint Eastwood trasse il suo memorabile film. Ne ripercorre gli snodi, salvo fisiologiche omissioni o trascurabili variazioni o diverse [...] Vai alla recensione »
Il nuovo film di Martin Scorsese, «Shutter Island», è uscito negli Stati Uniti due settimane fa incassando 41 milioni di dollari al primo week-end. Noi europei l'abbiamo visto al festival di Berlino, dove è passato fuori concorso. In quell'occasione ci siamo già espressi: ci sembra che da qualche anno (da quando ha incontrato Leonardo DiCaprio, ma sarà una coincidenza) Scorsese faccia film sempre più [...] Vai alla recensione »
Anni Cinquanta. Un'isola al largo di Boston, tutta di fantasia tanto che si chiama "Shutter", da tradursi, allusivamente, con "serranda". Accoglie un manicomio criminale cui approda il poliziotto Teddy Daniels, con la faccia di Leonardo DiCaprio. Perché è lì? Perché una terribile matricida ne è evasa, in modo totalmente inspiegabile. Tocca ritrovarla, ma l'impresa è tutt'altro che facile in quell'ambiente [...] Vai alla recensione »
Le bugie hanno le gambe corte, per cui siamo sinceri: da qualche anno Martin Scorsese fa film sempre più sfarzosi e sempre meno belli. La vibrante necessità dei vecchi capolavori (da Toro scatenato in giù) sembra scomparsa. Come spesso accade a Hollywood, il regista ha finalmente vinto l'Oscar per un lavoro a tutti gli effetti minore (The Departed, remake-fotocopia di un film hongkonghese) e si è poi [...] Vai alla recensione »
Il cinema si è mangiato Martin Scorsese. E non è una bella notizia. Domata la bestia ferita, la Hollywood degli studios fine anni '60, e tenutala ferma per almeno un trentennio, il regista newyorchese, con Shutter Island , dimostra che la festa è finita. Il sistema (qui Paramount Pictures) non lascia più spazio al respiro profondo di chi ha osato sfidarlo in passato.
Non è facile giudicare le opere di due grandi maestri sul viale del tramonto, almeno anagraficamente. Non è facile scriverne a un giorno di distanza, e cercare di essere equi e proporzionati. Perchè le loro storie, nel nuovo millennio, sono state diverse. Perchè comunque si son portati a casa degli Oscar più o meno meritati a terza età già arrivata.