Anno | 2006 |
Genere | Biografico |
Produzione | USA, Giappone, Francia |
Durata | 123 minuti |
Regia di | Sofia Coppola |
Attori | Kirsten Dunst, Jason Schwartzman, Rip Torn, Judy Davis, Asia Argento, Marianne Faithfull Danny Huston, Molly Shannon, Steve Coogan, Rose Byrne, Shirley Henderson, Mary Nighy, Sebastian Armesto, Jamie Dornan, Aurore Clément, Guillaume Gallienne, James Lance, Al Weaver, Tom Hardy, Clémentine Poidatz. |
Uscita | venerdì 17 novembre 2006 |
Tag | Da vedere 2006 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,89 su 28 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 febbraio 2020
"Se non hanno pane che mangino le brioche". Con questa frase Maria Antonietta è passata alla storia. Sofia Coppola le fa dire di non aver mai affermato una cosa del genere. La sua è una Maria Antonietta molto diversa. Ha vinto un premio ai Premi Oscar, ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Marie Antoinette ha incassato 2,4 milioni di euro .
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Maria Antonietta nasce a Vienna il 2 novembre 1755. Nel 1770 raggiunge a Versailles il suo promesso sposo, il delfino di Francia futuro Luigi XVI. Il 16 ottobre 1793 viene ghigliottinata. Si può racchiudere in queste tre date la vicenda storica di una delle regine più note della Storia. Non è però a questo che guarda Sofia Coppola nella terza opera di una filmografia dedicata alla difficoltà di crescere per una giovane donna, quale che sia il luogo o l'epoca. Che si sia chiusi nell'ottusità di una famiglia americana (Il giardino delle vergini suicide), che ci trovi in un luogo in cui il non conoscere la lingua corrisponde anche al complesso rapporto con se stessi (Lost in Translation) o che siano i fasti di una reggia a circondare una giovane e bella futura regina di Francia, la situazione si ripete.
La Coppola torna a lavorare con Kirsten Dunst, ne utilizza la fresca malizia ma al contempo la libera dal ruolo "fidanzatina della porta accanto" che Spider man le ha appiccicato addosso e che Elizabethtown ha solo ritoccato. Aiutata da costumi straordinari (Milena Canonero) e da una colonna sonora che mescola musica d'epoca a brani di Bow Wow Wow, New Order e Phoenix, Sofia Coppola ci fa "sentire" moderna una storia antica, evitando i cliché storici e la ricostruzione politica. È di una donna che ci vuole parlare, una donna che soffre per la disattenzione sessuale del marito che si trova caricata come colpa, una donna-bambina che compensa le frustrazioni giocando con scarpe, cibi, cani come una ricca signora di Beverly Hills. Guardatela nella prima inquadratura che precede il titolo e che ricorda come capacità di sintesi quella del maestro Kubrick in Eyes Wide Shut. Sembra esserci tutta Maria Antonietta e invece ci sono 2 ore in cui procedere nella scoperta.
MARIE ANTOINETTE disponibile in DVD o BluRay |
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Lusso, storia, passione, intrighi, delusioni, eccesso, tradimenti, bugie. «Tutto questo, Madame, è Versailles». Con un tocco personale ed estremamente colorato, Sofia Coppola porta in vita non una storia, ma la storia. 'Marie Antoinette' è elegante, sfarzoso, vivido nella mente dello spettatore. Un film innovativo e fuori dalle righe, femminile e delicato.
Accostare un personaggio come Maria Antonietta a musica rock, colori accessi e all star poteva essere un azzardo, ma Sofia Coppola (solo a lei e a pochi altri poteva venire in mente una cosa del genere) è stata all'altezza, stupendo ma senza retorica e dimostrando ancora una volta la sua particolare capacità nel dirigere attrici. La coppia Coppola - Dunst, già piacevolmente gustata in Il giardino delle [...] Vai alla recensione »
Piacevole da vedere. Non riprende le vicissitudini storiche, ma la spensieratezza di una giovane e bella ragazza inconsapevole dei propri doveri da regina e dei bisogni di un popolo affamato.
MARIE ANTOINETTE (USA, 2006) diretto da SOFIA COPPOLA. Interpretato da KIRSTEN DUNST, JASON SCHWARTZMAN, JUDY DAVIS, ROSE BYRNE, ASIA ARGENTO, STEVE COOGAN, MARIANNE FAITHFULL, RIP TORN, MOLLY SHANNON, SHIRLEY HENDERSON, DANNY HUSTON Dal 1768, quando la regina d’Austria propone la figlia adolescente Maria Antonietta d’Asburgo come consorte del delfino di Francia Louis Auguste [...] Vai alla recensione »
Ho rivisto Marie Antoniette da poco e mi ha ricordato quanta tenerezza, tristezza e sorrisi e malinconia mi fece la prima volta che lo vidi. E' un film delicato e penetrante, come è nello stile della Coppola. Fotografia, luce e silenzi che rendono le atmosfere soffici ed eteree che contrastano con la pomposità, il lusso che regnano nelle scenografie e nell'epoca stessa.
Seconda metà del 1700. Le alleate Austria e Francia saldano la propria unità politica facendo sposare l'erede del Re di Francia, Luigi XV, con una appena trentenne austriaca Maria Antonietta. A parte le ricchezze e gli eccessi, Maria Antonietta non è felice, visto che il futuro re neppure la sfiora e tanti imputano lei per la mancanza della nascita di un erede.
Buon lavoro di Sofia Coppola, figlia del celebre regista Francis Ford Coppola. Tutto sommato ci troviamo di fronte a un esperimento originale, per molti aspetti: innanzitutto la fotografia e il montaggio meritano un apprezzamento in quanto estremamente professionali, ma anche la colonna-sonora è interessante. Infatti appare controcorrente e originale la decisione di inserire una musica rock [...] Vai alla recensione »
Maria Antonietta d’Austria viene concessa in matrimonio a Luigi XvI ben presto la corte di Francia diventa la sua casa dove annoiata e frustrata dalle mancate attenzioni del marito si perde tra feste e frivolezze eccessive. Sofia Coppola ha rappresentato la corte di Francia come un susseguirsi di feste, alcool, dolci e bagordie fino alle ore piccole.
In un mega albergo di lusso in Germania si svolge il periodico summit tra i potenti della terra: i pochi ministri dei paesi più sviluppati, invitati dal direttore del Fondo Monetario Internazionale insieme a una scrittrice di successo, a una rock star e un monaco certosino, devono decidere chi vive e chi muore, in termini economici, applicando formule matematiche di austerità sulla mappa [...] Vai alla recensione »
Io credo che Sofia Coppola abbia voluto dare una nuova immagine come una rivelazione di Maria Antoniette,la famosa regina ghiotta di dolci e la ladra dei beni di stato,lei ci ha voluto far capire anche la sua vita sentimentale amorosa ed è solo grazie alla visione di questo film che ho intuito del tutto chi era Mairia Antoniette prima nella mente vedevo in lei solo soldi e dolci invece no!lo [...] Vai alla recensione »
La Coppola adatta la biografia di Antonia Fraser,ritraendo Maria Antonietta alla stregua di una star schiacciata da un mondo dominato da un'insopportabile e grottesca etichetta,e da doveri insostenibili per una persona appena adolescente.Si avvertono agganci con i precedenti film della regista,e qualcuno ha voluto leggervi una nota autobiografica(il peso dovuto sopportare nell'infanzia per [...] Vai alla recensione »
Sofia Coppola in questo film si propone chiaramente di raccontare un personaggio storico che tutti conosciamo (diciamoci la verità: un po' approssimativamente) sotto un profilo storico e un po' leggendario, tracciandone un ritratto dal punto di vista umano. L'intento era sicuramente encomiabile; ma confesso di essere riuscita ad arrivare alla fine del film solo con un sovrumano sforzo, dovuto al vano [...] Vai alla recensione »
Senza dubbio la caratteristica che più colpisce di questo film è la colonna sonora. Originale e trasgressiva che va contro i tipici canoni di un film che tratta di personaggi storici. In particolare musiche anni '70 e '80,puro rock ribelle che non stona per niente con tullé,pizzi e dolci scenografici,alternato a musica classica. Mi rattrista sapere che non ha avuto un ottimo successo come si sarebbe [...] Vai alla recensione »
Lusso, storia, passione, intrighi, delusioni, eccesso, tradimenti, bugie. «Tutto questo, Madame, è Versailles». Con un tocco personale ed estremamente colorato, Sofia Coppola porta in vita non una storia, ma la storia. 'Marie Antoinette' è elegante, sfarzoso, vivido nella mente dello spettatore. Un film innovativo e fuori dalle righe, femminile e delicato.
Film molto particolare, questo, che non mira tanto a ripercorrere gli eventi che hanno portato alla Rivoluzione in Francia, ma mira piuttosto a rappresentare il primo periodo di permanenza a corte della Regina bambina. E questo il film lo fa allontanandosi dai soliti clichè storici ma anche cinematografici del genere, offrendoci una biografia del tutto inedita di una fragile Regina che, frustrata [...] Vai alla recensione »
Ho già commentato a suo tempo questo bel film. Una ricostruzione originalissima delle vicende di corte, in una Versaìlle pre-rivoluzione francese. Vorrei raccontarvi e rendervi partecipi di ciò che mi è acccaduto: lavoro per la sicurezza presso i metal detector, nel Polo Museale di Firenze presso i musei nazionali de: 'Il Bargello', 'Le Cappelle Medicee' [...] Vai alla recensione »
Evitando di ritornare sulla recensione che scrissi tanto tempo fa e che ancora oggi ritengo assolutamente all'altezza dedicherò qualche riga al buon Zappoli facendo ai presenti una domanda: ma le stelle in questo sito chi le dà? Perché a leggere l'elaborato del critico non si trova UN DIFETTO, UNA ANNOTAZIONE NEGATIVA, UN APPUNTO: NIENTE DI NIENTE. E allora come può un elogio su tutti i fronti produrre [...] Vai alla recensione »
Non so come si possa considerare questo un buon film (addirittura ! Manco decente...). Ma la regista doveva voleva parare ? La regina è superficialmente raffigurata. Come d'obbligo (lo sappiamo ormai tutti), è in fondo brava, amante del marito (ma tutt' tutt' altro che ingenua) e devota madre. O. K. e poi ? La vediamo tutte le notti cercare di avere rapporti [...] Vai alla recensione »
sophia coppola sa rendere magica anche la storia drammatica di maria antoietta grazie alla musica, e ai vestiti sublimi. kristen dunst perfetta!
Ogni tanto certi registi tentato di proporre delle novità, cose sempre gradita anche se spesso i risultati sono disastrosi. In questo caso siamo davanti ad un piccolo capolavoro, perfetto in tutto e per tutto. Un film giovane di una regista giovane che entra di prepotenza nella mia personale top ten di sempre.
ottimi i costumi,discreta la fotografia , ma regia e sceneggiatura lasciano alquanto a desiderare a mio parere . sembra quasi un film x teenager
Iniziato bene, ma con il passare del tempo diventa un sequestro di persona: tre ore di film, di cui l'ultima ora inutile. A un certo punto non capivo se ero in un cinema a luci rosse o che cosa...scene di sesso della durata di 5 minuti inutili che portano lo spettatore fuori dall'andamento della storia. Salti temporali non giustificati e un finale senza senso.
Questo è il nocciolo del film in una Versailles appena restaurata che si offre allo sguardo degli spettatori viva e suggestiva come MAI era successo pur nelle svariate versioni delle vicende della piccola spia austriaca (riprendendo le parole dei pettegolezzi di corte). Come al solito il buon Zappoli coglie l'essenziale cioè il tocco di modernità che permea TUTTA l'opera ma riduce la sua griglia di [...] Vai alla recensione »
Tanti elogi praticamente su TUTTA la linea: colonna sonora, costumi, e SOSTANZA (l'essere innovativi su un tema affrontato da tanti non è cosa da poco) ma alla fine le solite 3 stelle; avevo ragione io...
A mala pena si riesce a sopportarlo, non mi piace per niente la dunst, speravo anch'io in qualcosa di meglio, ho buttato via i soldi nel comprare il dvd, è da evitare. Non compratelo! I costumi sono penosi, da un intenditrice come me di abiti, visto che sto studiando proprio ora per diventare costumista anch'io per il cinema, dico che sono brutti, non fedeli al periodo e anzi, sembrano più in stile [...] Vai alla recensione »
Tutti i complimenti del caso e poi...?
Distesa su una dormeuse, Maria Antonietta, lucente di giovinezza, lo sguardo verso la macchina da presa, una montagna di dolcetti rosa al suo fianco, una cameriera in ginocchio che le infila ai piedi le babbucce di seta, pare una top model, e infatti la prima inquadratura dei film di Sofia Coppola si ispira a una celebre immagine di moda anni '70 del sofisticato fotografo Guy Burden.
Dimenticate la Maria Antonìetta studiata a scuola. Non fate caso al naso arricciato di studiosi e puristi timorosi di una reazionaria riabilitazione della monarca che fece scoccare la scintilla della Rivoluzione Francese. Dimenticate pure i tableaux dell'epoca e pensate piuttosto a una visionaria, personalissima contaminazione tra moderne riviste di moda e foto di Helmut Newton, a una scintillante [...] Vai alla recensione »
Che sia un'audace rilettura della vita della celebre Delfina di Francia è chiaro sin dalle prime note dei ruggenti Gang of Four, che accompagnano i titoli iniziali che in pieno stile punk dei Sex Pistols. E le immagini che scorrono sullo schermo sono maliziose quanto lo sguardo della principessa della Casa d'Austria (Kirsten Dunst) rivolto alla telecamera mentre svogliatamente assaggia la crema di [...] Vai alla recensione »
«L'hanno ghigliottinata che aveva la mia età: poco più di trent'anni. Ed era approdata in Francia per divenirne regina all'età delle mie ”vergini suicide”: 12-14 anni». In questo cortocircuito anagrafico, che l'apparenta alla sua storia personale e artistica, Sofia Coppola racchiude la parabola fulminea di Maria Antonietta, la giovane principessa d'origine austriaca travolta dalla Rivoluzione Francese, [...] Vai alla recensione »
Passata alla storia per una triste frase riferita ai propri sudditi che morivano di fame ("Che mangino delle brioches") la regina Maria Antonietta vede ora riabilitata la sua immagine nel nuovo film di Sofia Coppola, basato sulla dettagliata biografia di Antonia Fraser (edizioni Mondadori). Non più la sovrana viziata e spendacciona cui i francesi attribuirono l'appellativo di Madame Deficit, ma un'adolescen [...] Vai alla recensione »
Un'apoteosi assordante di colori. Un geniale film rockcocò. Un fuoco d'artificio di musica e costumi. Sofia Coppola chiude la sua trilogia sulla difficoltà del passaggio all'età adulta con una nuova ricerca d'identità, spiazzante fin dalla colonna sonora che "invade" il XVIII secolo con The Radio Dept, Adam Ant, Cure, Squarepusher, Bow Wow Wow, Air, Strokes e via rockeggiando.
Chi cerca il cinema fast-food lasci perdere questo Marie Antoinette, opera complessa e fragile che si presta a molte chiavi di lettura, ma certo non a una visione frettolosa e superficiale. Non fatevi ingannare da una locandina di dubbio gusto che mostra la bella protagonista Kirsten Dunst svestita e in posa ammiccante, quasi si trattasse di uno di quei film pecorecci degli anni Settanta.
Se fossi una ragazza sola e incompresa, non so cosa darei perché Sofia Coppola girasse un film su di me. È incredibile la capacità che la regista americana ha di rappresentare questa categoria. Prima le tormentate sorelle Lisbon de Il giardino delle vergini suicide, poi la Charlotte smarrita a Tokyo in Lost In Translation, adesso Maria Antonietta. Sì, proprio quella Maria Antonietta.
Sofia Coppola ha girato scene di prigionia ed esecuzione per «Maria Antonietta»? Se sì, le ha eliminate dall'edizione del film in concorso ieri al Festival di Cannes temendo un finale troppo triste o di urtare le jacobin Jacob, presidente del Festival, che cala la mannaia dell'esclusione sui film dove la mannaia della rivoluzione cala su colli aristocratici.
Ogni giornalista da festival sa che può toccargli d'esultare o d'infuriarsi a causa delle reazioni dei colleghi. Tanto è vero che potrebbe stilare un rapporto circostanziato e sorprendente sugli atteggiamenti di volta in volta tenuti dal plenum internazionale di fronte a molti film, che siano destinati al palmarés o meno. Quindi, dopo avere giudiziosamente precisato che la ruota può girare anche domani, [...] Vai alla recensione »
La corte di Versailles come una super Beverly Hills, Maria Antonietta come una specie di fashion victim ricca e viziata ma fondamentalmente innocente, il suo infelice matrimonio con Luigi XVI come trionfo della politica e della ragion di Stato sulle passioni e sul corpo. Marie Antoinette di Sofia Coppola (concorso) non è un brutto film, anzi è gradevole, pieno di brio, di finezze, di (piccole) idee, [...] Vai alla recensione »
Si può accostare Marie Antoinette a The Queen di Stephen Frears? Crediamo di sì; e non solo perché entrambi i film sfuggono alle convenzioni del biopic, ma perché tratteggiano destini di donne costrette a impersonare il ruolo di regina. Maria Antonietta deve farlo ancora adolescente, a sedici anni, allorché lascia l'Austria per sposare Luigi XVI. Ignorata dal giovane sovrano, la ragazza si ritrova [...] Vai alla recensione »
Solo le attrici veramente brave sanno accomodarsi sui divani come se non avessero ossa in corpo. Seguono le curve del mobilio come una tappezzeria, paiono lì da sempre, e quando le vediamo nell'atto di sedersi si accasciano con grazia. La specialista di ieri era Miriam Hopkins, nei film di Ernst Lubitsch: si lasciava cadere su pulciosi sofà che arredavano altrettanto pulciose soffitte (Partita a quattro), [...] Vai alla recensione »
Maria Antonietta lost in translation: persa nella traduzione. La citazione del precedente film di Sofia Coppola sorge spontanea dopo aver visto il nuovo, sull'ultima regina di Francia: un' opera molto deludente, che paga la difficoltà di «tradurre» nel linguaggio dei cinema storico i turbamenti adolescenziali che la regista aveva brillantemente raccontato nei primi due turn (Lost in Translation, appunto, [...] Vai alla recensione »
Diretto dal jacobin Jacob, il Festival di Cannes «dirottò» volentieri sulla Mostra di Venezia Sade di Benôit Jacquot (2000) e La nobildonna e il duca di Eric Rohmer (2001), perché quei due film mostravano le atrocità della rivoluzione francese. Presieduto sempre da Jacob, il Festival di Cannes 2006 ha invece accolto altrettanto volentieri Marie-Antoinette di Sofia Coppola.
La corte di Versailles come una super-Beverly Hills. Maria Antonietta come una fashion victim ricca e viziata ma in fondo innocente. Il suo spento matrimonio con Luigi XVI come trionfo della politica e della ragion di Stato sulle passioni e le ragioni del corpo. Marie Antoinette non è un brutto film, anzi è gradevole, tutto brio, finezze, (piccole) idee, ma è un film a metà.
Splendente, glamour, fastoso, toni dorati e grandiosità regale, costumi meravigliosi di Milena Canonero, saloni infiniti e lucenti dell'autentica Versailles, Marie Antoniette di Sofia Coppola non è una biografia della regina di Francia morta sulla ghigliottina nel 1793 a 37 anni, non è un film storico. È un capriccio d'autore, una irrealtà, una stravaganza incolta deplorata o ammirata.
«Marie Antoinette», uno dei pochi titoli intelligenti, aggraziati e divertenti di Cannes 2006, si scontrò con l'accoglienza fredda e ostile dei festivalieri e fu ignorato da una delle peggiori giurie di tutti i tempi. Tutto sta nello spirito con cui si prende il film di Sofia Coppola: inteso come kolossal didattico, il profilo della sedicenne austriaca costretta a sposare un Luigi XVI molliccio e asessuato [...] Vai alla recensione »
Nel 1770 Maria Antonietta, quindicesima figlia dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa, ha quindici anni e va in sposa al sedicenne Delfino di Francia, il futuro re Luigi XVI. Non è un matrimonio d'amore, proprio no. Non solo è combinato (ovviamente) ma il povero Luigi proprio non ce la fa a consumare. Qualche scusante ha dire il vero ce l'ha. Da oltre un secolo, i re di Francia "consumano" alla presenza [...] Vai alla recensione »
Il «crimine» del liberalismo è di essere stato troppo longevo, molto efficace e incomparabilmente cruento. Quello del comunismo (prima parte) è di essere stato più sanguinario e fugace del previsto ma così poco efficace... Due rivoluzioni, per opposti motivi, ancora incompiute, mentre le loro classi di riferimento, e il bersaglio del loro parallelo odio (lo Stato), vivono impreviste metamorfosi.
A sei mesi dalla «prima» mondiale in quel di Cannes, non possiamo che ribadire le nostre perplessità di fronte a Marie-Antoinette, strombazzatissimo terzo film di una regista come Sofia Coppola che ha diretto in precedenza due ottimi lavori (Il giardino delle vergini suicide e Lost in Translation) ma che la critica mondiale, suggestionata dall'illustre cognome, ha forse santificato con troppa fretta. [...] Vai alla recensione »
Se andrete a vederlo in sala, sappiate che vi aspettano attimi di pura goduria. Quelli dei titoli di testa, tra i più accattivanti degli ultimi anni. Una dolce promessa, non mantenuta dopo la fine dei medesimi. La storia raccontata dal più recente genio del cinema americano, la Sofia Coppola giustamente acclamata per i suoi precedenti (il debutto Le vergini suicide e, soprattutto, Lost in Translation), [...] Vai alla recensione »
Non credere alla realtà perché "non se ne può fare a meno". Di non crederci. La realtà, la contemporaneità così come la si vede (e non la si capisce), è troppo sfuggente per riuscire a darle un verso. Ed è troppo perfetta da non nascondere qualcosa di tumultuoso. Figuriamoci per una quattordicenne che s'è trovata fuori patria, fuori famiglia, sposata con un re altrettanto giovane, in un contesto sociale [...] Vai alla recensione »
C’era una volta Hollywood e la sua epopea western, in cui i pionieri cavalcavano miti ancora freschi e opinabili, ma senz’altro affascinanti. C’è oggi una Hollywood morente e famelica,che esaurite le leggende autoctone, continua a rastrellare l’epica altrui senza il minimo sforzo ermeneutico. Complici romanzi new armony mediocri e ottusamente borghesi, la storia diventa un drugstore per consumatori [...] Vai alla recensione »
Una bufala azzimata. Il giudizio acre non muta, cambiando, invece, la vetrina, ovvero dalla competizione di Cannes 2006 al fuori concorso (in locandina oggi e domani; poi, da venerdì, nelle sale italiane) della XXIV edizione del Torino Film Festival. Marie Antoinette (interpretata da Kirsten Dunst) è un confetto azzurro al gusto di Lady D, un presepe coloratissimo da teenager che vorrebbe andare in [...] Vai alla recensione »
Maria Antonietta di Sofia Coppola, in concorso con Kirsten Dunst nella parte della regina di Francia morta sulla ghigliottina nel 1793 a 37 anni, non è venuto molto bene, per varie ragioni. Il personaggio, sempre glamour, che può essere visto come positivo o negativo, nel film sta a metà fra un'immagine e l'altra. Dice la regista d'aver voluto raccontare il percorso di una ragazza come tante, ma la [...] Vai alla recensione »
Raffinata minimalista o più semplicemente regista "minima"? Il sospetto che Sofia Coppola abbia costruito la sua prematura fama d'autrice ricamando sulla vacuità del nulla, già c'era venuto all'epoca di Lost in Translation, ma in quell'occasione il fragile teorema narrativo su solitudine e turbamenti adolescenziali era compensato dall'irresistibile presenza malincomica di Bill Murray.