Sofia Coppola in questo film si propone chiaramente di raccontare un personaggio storico che tutti conosciamo (diciamoci la verità: un po' approssimativamente) sotto un profilo storico e un po' leggendario, tracciandone un ritratto dal punto di vista umano. L'intento era sicuramente encomiabile; ma confesso di essere riuscita ad arrivare alla fine del film solo con un sovrumano sforzo, dovuto al vano tentativo di vincere la noia e di tenere desta l'attenzione. In verità se alla storia della famosissima regina francese il cui nome rimanda immediatamente a due aneddoti leggendari e forse un po' inverosimili (l'offerta di brioches al popolo che chiedeva pane e i capelli che le si fecero bianchi a causa della paura prima di essere ghigliottinata), dicevo, se alla storia della suddetta regina togliamo la rivoluzione francese, la politica, gli scandali di corte, il malcontento del popolo, il processo-farsa che dovette subire prima della condanna a morte; in pratica se a Maria Antonietta togliamo la storia francese, cosa rimane? Ben poco direi: la storia di una ragazzina viziata e un po' frivola, con difficoltà nell'intimità con il marito; dal film non emerge molto altro della personalità complessa e sicuramente molto discussa di Maria Antonietta, il cui ritratto avrebbe potuto avere ben maggiore profondità. Lunghissime e molto lente le scene che indugiano sulla sovrana alle prese con l'etichetta, con la scelta dei vestiti e delle scarpe, sui pettegolezzi di corte, sul gioco d'azzardo e i balli, sulla vita coniugale, sulle spese esorbitanti e sui capricci sempre accontentati. Una donna, una donna come tante, una donna che sposa suo marito e dopo molti anni di matrimonio "bianco" gli dà due figli. Basta. Questo è il film. Le proteste popolari, il malcontento, la rivoluzione appaiono appena accennate, come se non avessero fatto parte della vita della regina, come se fossero eventi poco più che trascurabili, che non condizionarono affatto la sua vita.
Ma allora, sotto questa luce Maria Antonietta era solo una donna come tante e allora perché a qualcuno dovrebbe interessare conoscere la sua storia (che non è neanche particolarmente originale dal punto di vista della narrazione)?
Ammesso e non concesso che si voglia ritrarre Maria Antonietta e non raccontare la Grande Rivoluzione; io mi chiedo la rivoluzione non fa parte della vita di Maria Antonietta proprio come Maria Antonietta ha un ruolo nella storia della rivoluzione?
E soprattutto: cosa sarebbe stata Maria Antonietta senza la Rivoluzione Francese?
Non so voi cosa ne pensiate, ma secondo me non ne avremmo mai neanche sentito parlare.
Un ultimo appunto: plauso a Kirsten Dunst per la sua interpretazione magistrale (nonostante tutto).
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brucemyhero
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lunedì 20 giugno 2011
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se togliamo..
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Non discuto i gusti ovviamente, ma perdonami; come si può commentare un film partendo da 'se togliamo questo o quello'. Quando dici che l'intento era encomiabile, ma che avrebbe potuto essere approfondito di più, giovando al film, non sono d'accordo. Sophia Coppola, ha intenzionalmente è ovvio, voluto evitarci i momenti peggiori. Quelli che anche tu riconosci come farsa. Seppure con metodi cinematografici alternativi, ma di buon gusto, ha cercato di sondare con una combinazione di igredienti originali, la quotidianetà di corte come non si era mai visto prima. Ciò che comporta andare in sposa ad un uomo, unicamente per interessi politici. Nessuno saprà mai come era la vera Marie Antoinette, né cosa accadde realmente in quegli anni.
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Non discuto i gusti ovviamente, ma perdonami; come si può commentare un film partendo da 'se togliamo questo o quello'. Quando dici che l'intento era encomiabile, ma che avrebbe potuto essere approfondito di più, giovando al film, non sono d'accordo. Sophia Coppola, ha intenzionalmente è ovvio, voluto evitarci i momenti peggiori. Quelli che anche tu riconosci come farsa. Seppure con metodi cinematografici alternativi, ma di buon gusto, ha cercato di sondare con una combinazione di igredienti originali, la quotidianetà di corte come non si era mai visto prima. Ciò che comporta andare in sposa ad un uomo, unicamente per interessi politici. Nessuno saprà mai come era la vera Marie Antoinette, né cosa accadde realmente in quegli anni. Ma il cinema serve proprio a questo; a proporre punti di vista diversi. Angolazioni e ottiche nuove, con cui interpretare per quanto possibile, la storia di persone che la hanno determinata. Un film fuori dagli schemi, non adatto a chi vuol per forza vedere tutto. Se si ama o si vuol solo curiosare la vita di un personaggio di tale caratura, emblema di vicende che hanno determinato l'Europa di oggi, io credo che Sophia Coppola sia riuscita nell'intento. Quello di non andare sul facile. Un saluto, Paolo.
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gionni47
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giovedì 19 giugno 2014
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il tuo è l'unico commento sensato
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Purtroppo la maggior parte degli spettatori manca di buon gusto o di buon senso. Forse a causa della grande quantità di canali televisivi statunitensi che ci bombarda da mattina a sera.
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