Sospeso nel silenzio visivo e sonoro del Mare Antartico, il film segue l'annuale avventura dei pinguini e della Natura. Documentario, USA, Francia2005. Durata 80 Minuti.
L'appassionante avventura del pinguino imperatore nella lotta per la vita contro l'inverno in Antartico. Un documentario diretto da Luc Jaquet che ha commosso il mondo e che si candida all'Oscar. Espandi ▽
Toccante e commovente la lotta per la vita del pinguino imperatore. Una lotta in cui l'elemento determinante perché a vincere sia la vita - e non l'inverno, spietato avversario - è l'amore.
E proprio come un film sentimentale è costruito questo documentario francese campione d'incassi: la prassi riproduttiva del pinguino ha infatti un'incredibile presa emotiva, almeno per cuori duri come quelli umani di questi tempi.
Sospeso nel silenzio visivo e sonoro del Mare Antartico, il film segue l'annuale avventura di questi teneri e (apparentemente) goffi animali che per riprodursi devono compiere un va' e vieni continuo tra il nord (dove sfocia l'oceano e il cibo abbonda) e il sud (dove la banchisa è deserta ma stabile). Recensione ❯
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Timothy Treadwell viveva in Alaska per documentare, vivere e studiare il famoso orso grigio del Nord America. Fu ucciso con la sua ragazza, Amie Huguenard da un orso nel 2003. Espandi ▽
Il racconto per immagini di un periodo di tredici anni trascorsi da Timothy Treadwell in Alaska a cercare di proteggere una comunità di orsi dai bracconieri.
Herzog alterna estratti dal film realizzato da Treadwell con suggestive riprese naturalistiche e interviste realizzate a parenti e amici di Tim.
Il risultato finale è una riflessione sulla Natura spietata e violenta. Recensione ❯
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Film-documentario che ripercorre la storia del programma tv della Guzzanti, un documento che stimola la discussione e il confronto. Documentario, Italia2005. Durata 80 Minuti.
Dalla Mostra di Venezia arriva un pamphlet politico sulla satira e sulla libertà di informazione in Italia. Per discutere indipendentemente da quale parte si sostiene. Espandi ▽
Questo film-documentario ripercorre con l'aiuto di numerose testimonianze, la storia del programma tv della Guzzanti, Raiot, prima voluto e poi censurato da RaiTre. Più che un film 'contro Berlusconi' è un film che si interroga su quale sia la definizione di satira e sulla effettiva libertà di informazione nel nostro Paese. Sgombriamo subito il campo da un equivoco: proprio chi sostiene il governo del Polo dovrebbe gioire di un documentario 'alla Michael Moore' come questo. Recensione ❯
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La crisi tra Israele e Palestina vista attraverso gli occhi dei Palestinesi. Espandi ▽
La crisi tra Israele e Palestina vista attraverso gli occhi dei Palestinesi.
Un popolo costretto a subire ogni giorno controlli e ispezioni da parte dell'esercito israeliano, perquisizioni continue ai chekpoint, non riescono nemmeno a coltivare i campi a causa dell'atteggiamento poliziesco che sono costretti a subire.
Nonostante tutto però, il regista Avi Mograbi crede ancora nel raggiungimento della pace attraverso il dialogo tra due popoli. Recensione ❯
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Davide Ferrario si confronta con la rappresentazione della Shoah, riaprendo il discorso sul linguaggio cinematografico impiegato per rendere immaginabile l'inimmaginabile. Documentario, Italia2005. Durata 92 Minuti.
Il regista, insieme con lo scrittore Marco Belpoliti, ripercorre oggi l'itinerario che Primo Levi, nel 1945, percorse per tornare a Torino dal campo di concentramento di Auschwitz. Espandi ▽
Dopo la liberazione dal campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio 1945, Primo Levi intraprese un lungo viaggio attraverso l'Europa per tornare a casa, in Italia.
Davide Ferrario e Marco Belpoliti ripercorrono quei seimila chilometri che separavano Levi da Torino, confrontando l'Europa descritta nelle sue pagine con quella contemporanea.
Una strada lunga dieci mesi, formalizzata ne "La Tregua", uno dei suoi romanzi più celebri sulla Shoah, sulla sopravvivenza e sul ritorno, seguito di "Se questo è un uomo". Recensione ❯
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Cosa succederebbe se una navetta spaziale in orbita intorno alla Terra non potesse atterrare perché le condizioni di vita sul pianeta sono diventate impossibili? Espandi ▽
Werner Herzog è un regista che negli ultimi anni ha agito nell'ombra. Una decina di documentari e docu-fiction che non si è preoccupato tanto di promuovere, quanto invece del piacere di girarli per amore del proprio lavoro. The wild blue yonder corre, ancora una volta, sulla linea della fiction documentata per proiettarci nella fantascienza, nell'ignoto spazio, narrando di alieni che alla fine risultano più umani di noi.
Un alieno (Brad Dourif) racconta con passione e malinconia un sogno infranto: creare un avamposto, una "Casa Bianca", base e centro nevralgico di un popolo sconosciuto alla ricerca di un luogo, la Terra, per aprire nuove frontiere. Recensione ❯
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Il vero protagonista è il suono della città che - fatto di musica, claxon, sirene, uccellini, voci - guida lo spettatore alla scoperta del battito del cuore di Istanbul. Espandi ▽
Il documentario di Fatih Akin ripercorre il viaggio di Alexander Hacke, esponente dell'avanguardia musicale tedesca, a Istanbul, dove si recò per comporre la colonna sonora de La sposa turca.
Arrivato a Istanbul, inizia a suonare con la band locale Baba Zula, prendendo il posto della bassista.
Nel suo viaggio Hacke porta con sé un piccolo studio di registrazione e un microfono con cui cattura le sonorità tipiche della musica turca ma anche il suono della città, alla scoperta del battito del cuore di Istanbul. Recensione ❯
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Il documentario vincitore dell'Oscar al 77mo Academy Awards è un tributo all'infanzia negata ai tanti bambini del quartiere a luci rosse di Calcutta, molti dei quali sono figli delle prostitute del luogo. Espandi ▽
Il quartiere a luci rosse di Calcutta è popolato da bambini figli delle prostitute, costretti a vivere nella miseria, tra abusi e disperazione.
Zana Briski, fotografa professionista, regala ai bambini una macchina fotografica, mezzo che consente loro di apprezzare comunque la bellezza della vita.
La macchina fotografica diventa uno straordinario strumento d'emancipazione dalla disperazione cui sono costretti a vivere, consentendo loro di scoprire un nuovo modo di guardare la realtà. Recensione ❯
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Un film che risveglia il senso dell'onore ritraendo i rapporti tra mafia e politica nell'Italia degli ultimi 30 anni. Documentario, Italia2005. Durata 92 Minuti.
Quando si parla di mafia i luoghi comuni si sprecano, ma per l'omertoso "certe cose non si possono dire" saranno tempi duri dopo In Un Altro Paese. Espandi ▽
Quando si parla di mafia i luoghi comuni si sprecano, ma per l'omertoso "certe cose non si possono dire" saranno tempi duri dopo In Un Altro Paese.
Tratto dal libro di Alexander Stille "Excellent Cadavers: The Mafia And The Death Of The First Italian Republic", riadattato da Vania Del Borgo e Marco Turco, In Un Altro Paese è la ricostruzione storica della mafia, dalla Prima Repubblica ai giorni nostri. Stille, agli inizi del 1990, decide di "indagare" sui delitti di mafia, immergendosi nella Palermo di Letizia Battaglia, fotografa di punta nella documentazione di questi crimini, che assurgerà a coscienza visiva dello scrittore statunitense, il quale pubblicherà il testo nel 1995. Recensione ❯
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Gli 'operai' non sono una razza estinta. Questo documentario ce lo ricorda. Espandi ▽
Il documentario illustra la condizione del lavoro manuale nel il mondo attraverso un viaggio che inizia nelle miniere in Ucraina, racconta le condizioni dei lavoratori in Indonesia, Nigeria, Pakistan, Cina, per approdare nella "civilizzata" Germania.
L'obiettivo è quello di raccontare la condizione del lavoro manuale che, nonostante le continue conquiste tecnologiche, non accenna a scomparire, tendendo a diventare invisibile come i lavoratori stessi.
La conclusione a cui giunge è che gli operai, non più "compagni", ancora non possono essere considerati "persone" perché le regole del libero mercato non lo consentono. Recensione ❯
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LaChapelle firma un film che ha tutto il gusto del suo lavoro di fotografo, un documentario ben realizzato che illustra come un'alternativa alla violenza sia possibile. Espandi ▽
Rize, ovvero l'alba di una nuova avanguardia legata al mondo della danza. Il palcoscenico è South Central, conosciuto per essere uno dei quartieri duri della città degli angeli. Qui, nel 1992, Tommy "il clown" inventa un nuovo modo di animare le feste dei bambini in stile hip hop. Non pensa solo a farli divertire ma diventa anche, per molti di loro, un punto di riferimento per tenerli fuori dalle gang. L'attrazione alternativa è un nuovo modo di ballare, lontano dalla break dance, fatto di frenetici movimenti e di volti truccati da pagliacci.
La nuova espressione artistica si evolve per mezzo di alcuni discepoli della "clown academy". Recensione ❯
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Documentario che vede il maestro Werner Herzog dietro e davanti alla cinepresa. Espandi ▽
Viaggio a bordo del dirigibile White Diamond a bordo del quale, il regista del film ed il progettista dello stesso dirigibile hanno sorvolato la foresta amazzonica. Recensione ❯
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Il film racconta uno dei peggiori scandali finanziari degli Stati Uniti che coinvolse una delle più grandi società della nazione. Espandi ▽
Tratto dal libro "The smartest guys in the room: the amazing rise and scandalous fall of enron" di Bethany Mclean e Peter Elkind, si narra la storia di uno dei peggiori scandali finanziari di tutti i tempi che coinvolse alcuni dei maggiori dirigenti di una delle più grandi società degli Stati Uniti. Furono accusati di aver rubato più di un miliardo di dollari rovinando investitori e impiegati. Recensione ❯
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Il documentario racconta della vita di Berlusconi con immagini inedite e documenti mai visti. Saranno svelati i misteri della sua ville, della ricresc... Espandi ▽
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Storie e testimoni commoventi della resistenza sociale in Argentina, di fronte alla disoccupazione e alla fame prodotte dal modello della Globalizzazione. Espandi ▽
La dignidad de los nadies offre un nuovo capitolo della storia dell'Argentina, iniziata da Solanas, con Memoria del saqueo (2004). Il film inizia proprio dove il precedente documentario si era fermato: la rivolta del dicembre del 2001 con le conseguenti dimissioni del presidente De La Rua. Il filmaker argentino, con questa nuova opera, mostra le conseguenze della rivolta, dal nuovo governo Kirchner fino ad arrivare ai giorni d'oggi, con uno sguardo sulle recenti realtà di autogestione. Sono racconti di solidarietá, piccole epopee narrate dai suoi protagonisti, eroi anónimi con proposte collettive, che sono riusciti a vincere l'impunitá e l'abbandono sociale, ricostruendo la speranza. Recensione ❯
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