38ª edizione del Torino Film Festival, il programma dei 31 film genere documentario. Torino - 20/28 novembre 2020. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un coro di interviste sulla Holiday, raccolte negli anni '70, alla base di una sintesi ricca e caotica. Documentario, Gran Bretagna2019. Durata 96 Minuti.
Un ritratto della grande artista Billie Holiday. Espandi ▽
Caratterizzata da un’infanzia di povertà e degrado, dalla segregazione razziale subita anche una volta divenuta star, rapporti tempestosi e rapaci con amanti di entrambi i sessi, una dipendenza dalle droghe e un’attenzione particolare da parte della Narcotici americana, la fulminante, convulsa esistenza della cantante Billie Holiday (1915-1959) avrebbe dovuto essere oggetto di una biografia scritta da Linda Lipnack Kuehl. La giornalista, a tale scopo, accumulò una corposa mole di interviste audio, al fine di rendere giustizia alla vera natura della performer con la massima precisione possibile. Morta nel 1978 in circostanze non totalmente chiare alla famiglia, Kuehl non fece in tempo a pubblicare il suo lavoro. Così quelle registrazioni diventano, molti anni dopo, la base di questo documentario. Recensione ❯
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Un ritratto del fotografo Helmut Newton fatto dalle donne che ha immortalato nella sua carriera. Espandi ▽
La vita e l'espressione artistica del fotografo Helmut Newton viene raccontata attraverso le testimonianze di attrici e modelle che hanno avuto modo di conoscerlo e di lavorare con questo artista la cui opera è stata al contempo oggetto di ammirazione ma anche di contestazione. Recensione ❯
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Un racconto dell'Italia quando, tra gli anni '60 e '70, era al centro del fermento culturale. Espandi ▽
1967-1977: un decennio che ha cambiato la società e l'assetto dell'arte contemporanea, uscita dai musei e dalle gallerie formali per riversarsi in strada, o in spazi alternativi, all'insegna della libertà espressiva. A Torino e a Roma, a Milano e a Napoli, a Venezia e ad Amalfi, l'arte sottolinea le contraddizioni dell'epoca, si unisce alle proteste sindacali e ai movimenti giovanili, e realizza opere concentrandosi non più sull'oggetto ma su azioni e performance che coinvolgono direttamente il pubblico, determinando un impatto sociale pronto a diventare politico. La rivoluzione siamo noi cita Joseph Beuys, uno degli esponenti di spicco di questo nuovo modo di intendere un'arte "fuori dai sistemi vetusti della cultura", per ripercorrere quegli anni ruggenti, tracimanti creatività ed entusiasmo, e convinti di poter cambiare il mondo. Recensione ❯
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Il racconto di uno dei quartieri più complessi di Napoli e della sua trasformazione imprevedibile fino a pochi anni fa. Espandi ▽
Dalla chiesa di Santa Maria della Sanità si dipanano le storie di tutti i protagonisti, con sviluppi, intrecci, speranze, difficoltà superate e da superare. Ragazzi che hanno ripreso in mano il proprio destino, seguendo un sogno a cui hanno dato solidità e certezza. Gestione e guida delle Catacombe, scuole di teatro, musica, scultura, un nuovo centro sportivo: tutto quello che solo 15 anni fa pareva impossibile è diventato realtà. Entriamo in questo microcosmo che rappresenta un mondo possibile, una scelta di umanità e bellezza in controcanto al mondo di Gomorra, modello di sviluppo umano, economico e culturale. Tre aspetti inscindibili che richiedono lo sforzo quotidiano della costruzione e della tenuta. Recensione ❯
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Il ritratto di uno dei più celebri intellettuali italiani contemporanei. Espandi ▽
Intellettuale allergico alle celebrazioni, figurarsi alla propria, Goffredo Fofi ha attraversato e attraversa la cultura italiana con un’ininterrotta attività di docente, organizzatore, saggista, critico, fondatore di riviste e aggregatore di talenti. Si presta però volentieri a questa chiacchierata aperta e intima con Felice Pesoli, documentarista e autore televisivo, in ottanta minuti che sembrano costituire solo una parte di una più estesa conversazione. Un tentativo di condensare una vita affollata di curiosità, capacità, occasioni e di un’ostinazione a non accontentarsi del dato, del reale, ma a metterlo in discussione, partecipare, produrre conflitto. Come compendia lo stesso Fofi: “resistere, studiare, fare rete. E rompere i coglioni”. “L’uomo dalle suole di vento” è la definizione che Paul Verlaine diede di Arthur Rimbaud. Evoca gioventù, libertà, levità e vitalità bruciante, quindi si attaglia perfettamente al protagonista e oggetto d’indagine, nato a Gubbio nel 1937 in una famiglia di contadini. Recensione ❯
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Le muse del tempio di Elicona rimangono talmente impressionate dalle nuove tecnologie da rinunciare ai loro dati personali per esaudire ogni loro desiderio. Espandi ▽
Nel tempio di Elicona, mitica sede delle muse dell'arte, Thalia deve gestire le altre sorelle. Quando un corriere dell'agenzia di consegne AmaZeus recapita un pacco al tempio, le muse saranno tentate dalle nuove tecnologie: l'anfora di Clio permetterà loro di realizzare ogni richiesta in cambio dei propri dati personali. L'anfora di Clio, che doveva essere l'ultimo capitolo della trilogia teatrale su Le muse di Elicona, a fronte dell'impossibilità di andare in scena a causa del lockdown di primavera, si reinventa come opera movie, un prodotto audiovisivo capace di unire differenti linguaggi, dal cinema all'opera lirica. Recensione ❯
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Violenza armata, povertà, politiche antimigratorie: l'altra faccia del sogno americano in un'inchiesta dal basso
. Documentario, Italia2020. Durata 96 Minuti.
Uno sguardo sull'America di oggi e dei difficili conflitti ideologici al suo interno. Espandi ▽
Il film esamina gli ostacoli e le sfide che l'America deve affrontare oggi, attraverso gli occhi e le voci degli americani comuni che stanno prendendo provvedimenti per sostenere e proteggere il popolo della nazione, l'integrità morale e gli ideali della Costituzione. Attraverso il lavoro di questi individui dedicati, il film esplora le questioni sociali che hanno esiliato milioni di cittadini alle periferie del sogno americano e consente agli spettatori di formarsi le proprie opinioni e conclusioni riguardo allo stile di vita americano assediato, la fibra morale del paese e il suo futuro. Recensione ❯
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Davide Ferrario non si sottrae all'originalità della sperimentazione facendosi accompagnare dalle parole del poeta Franco Arminio. Documentario, Italia2020. Durata 86 Minuti.
Un ritratto dell'Italia attraverso i suoi paesaggi, anche quelli più sconosciuti. Espandi ▽
A partire dalla collaborazione nata su un altro film, il regista Davide Ferrario e il poeta Franco Arminio hanno deciso di documentare e raccontare in immagini quello che Armino da tempo fa con i suoi libri e
la sua attività di paesologo: la vita dell'Italia marginale, quella fuori dai grandi centri metropolitani, vuoi nelle zone interne del Paese in via di spopolamento, vuoi nelle periferie urbane. L'idea è di raccontare in brevi episodi poetici di qualche minuto - fatti di immagini e parole - luoghi, situazioni, personaggi, momenti in cui l'apparente lateralità delle vite periferiche riveli invece la profonda verità umana che ancora esiste in questa Italia dimenticata dai media. Piccoli episodi, dal Friuli alla Sicilia, che andranno a formare un mosaico più grande, che riconnetta anche il senso di un'identità nazionale fuori dai luoghi comuni. Recensione ❯
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Le storie intrecciate di vari personaggi feriti e sopravvissuti nell'Italia degli anni '70. Espandi ▽
Nell'Italia contemporanea, attraversata da una profonda crisi economica e morale, l'odore del sangue delle vittime del terrorismo ritorna.
Questa volta non è il sangue dei morti ma quello dei vivi. Tra Torino, Roma, Genova si intrecciano le storie di una galleria composita di personaggi che negli anni '70 sono stati feriti e sono sopravvissuti. Recensione ❯
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L'essperienza vietnamita di Cecilia Mangini attraverso le immagini e la voce narrante della regista, pioniera del documentario in Italia. Espandi ▽
Due scatole da scarpe piene di negativi fotografici 6x6, dimenticate in un vecchio armadio in soffitta per più di cinquant'anni, sono state inaspettatamente ritrovate. Nel 1964-65 i registi Lino Del Fra e Cecilia Mangini hanno vissuto per tre mesi nel Vietnam del Nord in guerra con gli U.S.A. per effettuare i sopralluoghi per un film documentario sulla lotta di quel popolo deciso a conquistare l'unità e l'indipendenza. Quelle bombe americane colpirono anche il loro film, che non è stato più realizzato... ma Cecilia Mangini ha realizzato un grande reportage fotografico, in parte ancora inedito. Quella guerra, quella resistenza, quel popolo in armi rivive attraverso foto, scritti, ricordi e vuoti di memoria. Recensione ❯
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Reinvenzione aperta di vita e opere di Pino Pascali, artista d'avanguardia premiato dalla Biennale d'Arte 1968
. Documentario, Italia2020. Durata 60 Minuti.
Una riflessione sull'artista Pino Pascali, scomparso nel 1968 e al quale oggi è dedicato un museo nella sua terra d'origine in Puglia. Espandi ▽
Roma, estate 1968. Pino Pascali, all'apice di un fulminante percorso artistico, muore giovanissimo in un incidente in motocicletta. Con lui scompare uno dei protagonisti di una straordinaria stagione creativa dell'arte italiana e internazionale.
Cinquant'anni dopo il Museo Pascali di Polignano a Mare, terra d'origine di Pino, compra ed espone la sua opera Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo.
Il racconto del ritorno nei luoghi delle proprie origini è l'occasione per una riflessione su Pascali in una dimensione narrativa in cui spazio e tempo si piegano e si cancellano. Recensione ❯
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Un film autobiografico che riflette sulle dinamiche umane, urbane e sociali al tempo della Pandemia. Documentario, Italia2020. Durata 56 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le ricerche per un film sull'urbanizzazione si bloccano a causa della pandemia e costringono il regista a intraprendere un percorso autobiografico. Espandi ▽
Elia Moutamid, tornato a Brescia (dove vive fin da bambino) dal Marocco dove si era recato per fare i sopralluoghi del suo prossimo documentario, si trova bloccato nella propria abitazione dalla pandemia. È un’occasione per riflettere su stesso e sul mondo che lo circonda. Recensione ❯
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Un giovane regista cammina seguendo le orme del maestro Werner Herzog. Espandi ▽
Nel 1974 Werner Herzog andò da Monaco a Parigi, un atto di fede per impedire la morte del suo mentore Lotte Eisner. Nel 2020, un giovane regista cammina seguendo le orme di Herzog in un atto d'amore verso uno dei migliori registi del nostro tempo. Un viaggio tra borghi, natura, solitudine e freddo, alla ricerca del senso del cinema. Compresi frammenti del libro "Of Walking in Ice" del leggendario regista Werner Herzog narrato da lui stesso esclusivamente per il film. Recensione ❯
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Un ritratto intimo su un gruppo di uomini che si lanciano dallo Stari Most, il ponte di Mostar in Bosnia ed Erzegovina. Espandi ▽
I tuffatori di Mostar si lanciano dal ponte da generazioni, ogni giorno. Una tradizione che si tramanda da due secoli e che non si è mai interrotta, neppure durante la guerra, quando il ponte è stato distrutto. Alcuni portano sul loro corpo e nella loro mente i segni del conflitto, mentre i più giovani guardano al futuro, alla ricerca del tuffo perfetto. Una visione intima ed esclusiva sulla vita di un gruppo di uomini che incarnano Storia e sentimenti del loro popolo. Recensione ❯
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Un documentario musicale tra la periferia assolata di Bologna e la sua afa estiva. Espandi ▽
La calda estate di un quartiere popolare di Bologna: il ritmo e la reiterazione dei silenzi, i grilli pomeridiani e i suoni antichi accompagnano la desolazione e il coraggio delle persone che vi abitano. Tra il saggio visivo e il documentario musicale, uno sguardo umanista e divertito che usa l'afa estiva, la periferia assolata e le vecchie canzonette per elaborare una serie di appunti tragicomici sulla solitudine. Recensione ❯
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