Ricognizione poetica dallo stile dimesso di un uomo del popolo che ha saputo dare spazio alla bellezza letteraria. Documentario, Italia2012. Durata 75 Minuti.
L'analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Espandi ▽
Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d'archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l'analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall'estrema povertà al boom economico, a un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d'Italia in una narrazione appassionata e travolgente che emoziona e commuove, obbligando a fare i conti con verità contraddittorie e scomode. Recensione ❯
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Film-documentario che ripercorre la storia del programma tv della Guzzanti, un documento che stimola la discussione e il confronto. Documentario, Italia2005. Durata 80 Minuti.
Dalla Mostra di Venezia arriva un pamphlet politico sulla satira e sulla libertà di informazione in Italia. Per discutere indipendentemente da quale parte si sostiene. Espandi ▽
Questo film-documentario ripercorre con l'aiuto di numerose testimonianze, la storia del programma tv della Guzzanti, Raiot, prima voluto e poi censurato da RaiTre. Più che un film 'contro Berlusconi' è un film che si interroga su quale sia la definizione di satira e sulla effettiva libertà di informazione nel nostro Paese. Sgombriamo subito il campo da un equivoco: proprio chi sostiene il governo del Polo dovrebbe gioire di un documentario 'alla Michael Moore' come questo. Recensione ❯
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Un mockumentary tutto italiano, firmato dal regista Enrico Caria. Espandi ▽
Anno 2020. Napoli è una città sicura, pulita e moderna, grazie all'impresa straordinaria compiuta dal suo sindaco, Nicolino Amore. Nato poverissimo, figlio di una contrabbandiera e di un parcheggiatore abusivo alcolizzato, all'inizio della sua scalata sociale Amore si lascia conquistare dai privilegi della bella vita ma poi si ravvede e decide di occuparsi della sua gente e risolvere una volta per tutte il problema più grave che da sempre affligge la città: il narcotraffico. Dopo studi approfonditi, con l'aiuto di una "madrina" camorrista pentita, Nicolino Amore legalizza la droga e pone fine ai profitti e al dominio dei criminali. Recensione ❯
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Magia dell'esistenza e del montaggio, una storia vera che anticipa la finzione. Documentario, Italia2010. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le Isole Eolie hanno fatto da sfondo ai film di registi quali Rossellini, Antonioni, i fratelli Taviani, Troisi e Moretti Espandi ▽
Un viaggio su una tartana dalla vela rossa attraverso le isole Eolie, luoghi di espatri e emigrazioni tra Ottocento e Novecento, per raccontarne le fughe e gli approdi tra immaginario e realtà. Traghettatore del viaggio è Franco "Figlio d'oro", un ex pescatore originario di Lipari. E' lo stesso traghettatore che nel film Kaos, del 1984, accompagnava, con la sua tartana dalla vela rossa, una madre e i suoi figli in esilio verso Malta, dove andavano a raggiungere il marito fuggito alla persecuzione dei Borboni. Lo stesso marinaio che, nella sequenza finale, invitava i bambini in fuga a fare sosta nella spiaggia delle sabbie bianche. Franco Figlio d'oro è il tramite tra la troupe e gli abitanti di Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli e Panarea. Recensione ❯
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Lungometraggio in quattro episodi sul paese di Gandhi visto negli anni di Nehru. Espandi ▽
Girato con interpreti non professionisti (fotografia di Aldo Tonti). È composto di quattro blocchi narrativi ("Il conducente di elefanti", "La diga di Hirakud", "Il vecchio e la tigre", "La scimmia"), prodotto insieme con una serie TV in 10 episodi (L'India vista da Rossellini), girato nel 1957-58 in 16 e 35 mm con tre tipi di negativo (Ferraniacolor, Gevacolor, Eastmancolor), è il primo tentativo esplicito con cui Rossellini _ pur non rinunciando alla storia e ai personaggi _ cerca di affrancarsi pienamente dalla drammaturgia tradizionale per esprimere alcune idee su un mondo, un continente, una civiltà ed esporre i rapporti del popolo indiano con la natura. Recensione ❯
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Cause recenti e responsabilità remote di chi ha costruito male per risparmiare sul materiale e sulle tecniche, di chi doveva controllare, ma non lo ha fatto, agli amministratori che hanno favorito la speculazione a discapito della sicurezza dei cittadini. Interviste e testimonianze a sismologi, geologi, tecnici del territorio e delle costruzioni, avvocati e giudici arricchiscono questo film-documento. Sangue e Cemento è stato realizzato dal Gruppo Zero, un collettivo di giornalisti, cineasti e comunicatori che producono documentari d'inchiesta per un'informazione corretta e libera da manipolazione. Perché L'Aquila non era inserita nella fascia 1 di pericolosità sismica? Perché non era stata disposta nessuna politica antisismica nel territorio abruzzese? Perché dopo l'inizio dello sciame sismico (ottobre 2008) non erano state disposte misure adeguate? Perché si consente di costruire nelle zone sismiche con materiali mescolati con troppa acqua, sabbia salata, ferro di cattive colate, insomma perché si costruiscono edifici destinati a crollare? Perché si tollerano le infiltrazioni della criminalità organizzata nell'edilizia delle zone sismiche? Perché le imprese che hanno costruito gli edifici crollati non vengono escluse dalla ricostruzione? Perché la ricostruzione viene gestita al riparo del controllo della popolazione? Perché la notte del 6 aprile 2009 sono morte 299 persone? Recensione ❯
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Storia della mafia in Italia e in America, e, soprattutto, dei suoi legami col potere politico ed economico. Molto scrupoloso e di grande interesse.... Espandi ▽
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Un documentario diretto da Filippo Soldi che ripercorre le tappe delle case chiuse abolite dalla Legge Merlin nel 1958. Espandi ▽
Nel 1958 la legge Merlin chiuderà per sempre le case di tolleranza. Il film ricostruisce con brio e ricchezza di testimonianze - da studiosi dell'antichità a esperti di arte figurativa, da registi ad attori come - costume, letteratura e memoria di queste stazioni di estasi e sfruttamento, di seduzione e disperazione: la promiscuità delle sale d'attesa (rievocata in alcune celebri scene di Roma di Fellini), le delusioni d'amore che spesso spingevano le donne a quel lavoro, l'apprendistato erotico dell'adolescenza. Recensione ❯
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Un documentario scritto e diretto da Carlo A. Bachschmidt. Espandi ▽
La repressione è parte costitutiva della democrazia, sistema di potere che necessita di legittimità e consenso, ma anche di controllo e ridefinizione dei limiti entro i quali poter essere "cittadini liberi". Spesso si rende necessario contrastare il nemico, sino a renderlo inoffensivo. Il G8 di Genova 2001 l'ha dimostrato nella maniera più feroce. Attraverso Lena e Niels (Amburgo), Chabi (Zaragoza), Mina (Parigi), Dan (Londra), Michael (Nizza) e Muli (Berlino) il film intende restituire una testimonianza di chi ha vissuto in prima persona le violenze del blitz alla scuola Diaz e le torture alla Caserma di Bolzaneto. Recensione ❯
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Dopo gli U2, Peter Gabriel e John Paul Jones dei Led Zeppelin, il regista Mark Neale racconta l'emozionante ed impressionante realtà del Campionato del Mondo MotoGP. Espandi ▽
Girato tra il 2010 e il 2011 Fastest, prende il nome dal Fastest Lap, che nel motociclismo indica il più rapido giro della pista, e racconta sul grande schermo attraverso il mito di Valentino Rossi e la voce narrante di Ewan McGregor (Moulin Rouge, Star Wars, Trainspotting) l'emozionante ed impressionante realtà del Campionato del Mondo MotoGP: le cadute più difficili, l'impegno, il coraggio e la passione che questo sport richiede ed esige dai suoi protagonisti. Recensione ❯
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Il documentario di Fabrizio Laurenti, basato sul libro di Sergio Luzzato. Espandi ▽
Ogni anno, a Predappio, migliaia di nostalgici rendono omaggio alla salma di Mussolini. Basato sul libro del 1998 di Sergio Luzzato, un documentario che attraverso rare immagini d'archivio ricostruisce il culto anche fisico del duce e le vicissitudini della sua salma nel dopoguerra. "La storia di un corpo che anche da morto rimane ingombrante, perché troppi lo hanno adorato da vivo". Recensione ❯
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Il più grande scandalo sentimentale di tutti i tempi del cinema italiano. Espandi ▽
La storia del più grande scandalo cinematografico - sentimentale di tutti i tempi. Protagonisti Roberto Rossellini, Ingrid Bergman, Anna Magnani e la natura mitica e primitiva delle isole Eolie, set contemporaneamente dei film 'Vulcano', interpretato dalla Magnani, appena abbandonata da Rossellini, e 'Stromboli, Terra di Dio', che sancisce la collaborazione artistica e sentimentale tra Rossellini e la Bergman. Recensione ❯
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Il cinema italiano si riunisce per celebrare Francesco Nuti, indiscusso re del botteghino tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Espandi ▽
Tutto il cinema italiano si riunisce per celebrare il talento di Francesco Nuti. Indiscusso re del botteghino tra gli Ottanta e i Novanta, Francesco il "melancomico" ha raccontato l'amore confuso e disilluso di una intera generazione attraverso i suoi personaggi romantici e stralunati. Da Willi Signori a Caruso Paskoski, da Tutta colpa del paradiso a Donne con le gonne, il documentario di Mario Canale ci restituisce, finalmente, il sorriso sbarazzino di un artista amatissimo: la sua vita, il suo lavoro, le sue donne ma anche la solitudine e la fragilità, l'esilio di un attore complesso e autore originale. Il Festival di Roma (sua città d'adozione) dedica un evento speciale al suo mondo e ai suoi film. Recensione ❯
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Cinque registi per ottanta minuti in compagnia di Mario Monicelli: un ritratto sentito che riporta alla memoria e all'attualità la figura di uno dei registi più importanti della storia del cinema italiano. Espandi ▽
Cinque registi raccontano alcuni aspetti della lunga carriera di un grande del cinema, non sempre apprezzato dalla critica, sempre amato dal pubblico, ruvido con i collaboratori, aspro con gli attori. La profonda umanità di Monicelli viene fuori prepotente dalle immagini dei suoi film, dalle sue dichiarazioni, dal suo talento. Recensione ❯
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