Un film che risveglia il senso dell'onore ritraendo i rapporti tra mafia e politica nell'Italia degli ultimi 30 anni. Documentario, Italia2005. Durata 92 Minuti.
Quando si parla di mafia i luoghi comuni si sprecano, ma per l'omertoso "certe cose non si possono dire" saranno tempi duri dopo In Un Altro Paese. Espandi ▽
Quando si parla di mafia i luoghi comuni si sprecano, ma per l'omertoso "certe cose non si possono dire" saranno tempi duri dopo In Un Altro Paese.
Tratto dal libro di Alexander Stille "Excellent Cadavers: The Mafia And The Death Of The First Italian Republic", riadattato da Vania Del Borgo e Marco Turco, In Un Altro Paese è la ricostruzione storica della mafia, dalla Prima Repubblica ai giorni nostri. Stille, agli inizi del 1990, decide di "indagare" sui delitti di mafia, immergendosi nella Palermo di Letizia Battaglia, fotografa di punta nella documentazione di questi crimini, che assurgerà a coscienza visiva dello scrittore statunitense, il quale pubblicherà il testo nel 1995. Recensione ❯
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Dopo il Grande Terremoto che la sorprese indifesa nel 1461 e poi nel 1703, l'Aquila è abbattuta nella primavera del 2009 e di nuovo "città rovinata", come ebbe a scrivere tre secoli prima Marco Garofalo, Marchese Della Rocca, al Vicerè di Napoli. Espandi ▽
La terra trema. Dopo il Grande Terremoto che la sorprese indifesa nel 1461 e poi nel 1703, l'Aquila è abbattuta nella primavera del 2009 e di nuovo "città rovinata", come ebbe a scrivere tre secoli prima Marco Garofalo, Marchese Della Rocca, al Vicerè di Napoli. Questa volta a compiere il miracolo del terremoto non sarà però il martire cefaloforo Emidio, condannato alla pena capitale e poi canonizzato. Al culto emidiano si sostituisce quello berlusconiano, (auto)celebratosi a partire dal 7 aprile, il giorno successivo alla scossa fatale che ha colpito al cuore l'Abruzzo e piegato le sue anime "forti e gentili". Recensione ❯
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Una riflessione in note sui principi fondamentali del nostro vivere civile. Documentario, Italia2010. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Piergiorgio Gay, attraverso l'ausilio delle canzoni di Ligabue, si chiede che fine abbia fatto il nostro sentimento d'identità nazionale. Espandi ▽
Raccontare un musicista italiano e il suo pubblico per ripercorrere gli ultimi trent'anni del nostro Paese. Ma possono le canzoni raccontare la società? E può il percorso artisti di un musicista, ovvero Luciano Ligabue come eravamo e come siamo adesso? La musica popolare parla di noi, e spesso ci ritrae meglio di tanti saggi o studi sociologici. Parte da un'emozione, dal ritmo, in maniera viscerale. Una canzone può semplicemente rimanere legata a un momento particolare della nostra vita, darci felicità, amarezza o nostalgia nel ricordo. Addirittura "celebrare" un evento cruciale, diventare "rito", nel senso più laico e bello del termine. Canzoni e emozioni. Canzoni nello scorrere della vita personale ma anche sociale e politica. Canzoni e memoria. Memoria personale e memoria collettiva, nel duplice senso di memoria di un Paese e memoria di tante persone insieme. Recensione ❯
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Un documentario che si preoccupa non solo di fornire stime precise su un fenomeno sempre più preoccupante, ma sottolinea anche il forte disagio emotivo vissuto dai giovani. Documentario, Italia2007. Durata 75 Minuti.
Il cantastorie Ascanio Celestini, camera in mano, decide di interrogarsi sulle condizioni esistenziali di un gruppo di lavoratori precari che lavorano per il call center di una compagnia telefonica. Espandi ▽
Il cantastorie Ascanio Celestini, camera in mano, decide di interrogarsi sulle condizioni esistenziali di un gruppo di lavoratori precari che lavorano per il call center di una compagnia telefonica in una palazzina alla periferia di Roma, fra Cinecittà e il raccordo anulare. Il ritratto che ne emerge non è solo una ricognizione dell'attuale contesto lavorativo italiano, ma una forte accusa ai micidiali sistemi di sfruttamento delle grandi compagnia e all'impotenza dei sindacati, dei partiti e dello stesso Stato. Recensione ❯
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Valerio Jalongo si interroga sulla crisi del cinema italiano ma non fornisce risposte convincenti. Documentario, Italia2008. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Come sta il cinema italiano? Male, ma perché? Dopo cinque anni di interviste, incontri, vicende esemplari, questo film mette in scena la tragicommedia del nostro tempo. Espandi ▽
Come sta il cinema italiano? Male, ma perché? Dopo cinque anni di interviste, incontri, vicende esemplari, questo film mette in scena la tragicommedia del nostro tempo, della memoria perduta, della cultura svilita, della solitudine d'artista. Ne nasce un racconto erratico, libero, capace di affiancare l'inchiesta alle storie private. Lo sguardo è disincantato, il tono lieve, a tratti comico. La realtà meno... Recensione ❯
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E' un documentario sul progetto "Sonos e memoria" di Paolo Fresu, Elena Ledda e molti altri musicisti sardi (e non). Espandi ▽
E' un documentario sul progetto "Sonos e memoria" di Paolo Fresu, Elena Ledda e molti altri musicisti sardi (e non). Ma, da questo punto di partenza, monta e sale, fino a diventare un film sull'incontro tra uomini diversi per uno scopo comune, e infine nella seconda parte anche un ritratto della Sardegna e delle sue tradizioni che tra vecchio e nuovo, filmati d'archivio e recenti mischiati insieme, vengono mostrate come elementi di una cultura affascinante e immutabile. Recensione ❯
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Avvalendosi dei testi del giornalista Adalberto Baldoni, Orgnani inquadra gli anni della contestazione in un contesto globale evitando una lettura provincialistica degli eventi che hanno segnato un decennio. Espandi ▽
Ferdinando Vicentini Orgnani ricostruisce attraverso una serie di testimonianze (Lawrence Ferlinghetti, Luciana castellina, Don Mazzi, massimo Cacciari e Adriano Sofri prima dell'aggravamento delle sue condizioni di salute) una fase storica che è durata dieci anni e terminata con il rapimento Moro. La tesi del film è che la repressione voluta dai vertici dei partiti (PCI e MSI), abbia determinato le pratiche dei movimenti più estremi. Recensione ❯
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Erika, Deborah e Veronica. Per ciascuna di loro, in modi diversi, vivere la loro relazione amorosa significa affrontare una sfida: con se stesse, i propri bisogni, la propria idea di libertà, i giudizi sociali. Il film s'interroga su cosa sia davvero la libertà di amare, quanto sia autentica, effettiva, pura e quanto invece compromessa con bisogni, illusioni, paure, risarcimenti, sensi di colpa, forse ingombranti al punto tale da negarla. Recensione ❯
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La storia di un uomo che aveva un sogno: diventare un becchino. Un documentario beckettiano tra realtà e sogno. Documentario, Italia2008. Durata 65 Minuti.
Pinuccio Lovero sogna da sempre di fare il becchino. A quarant'anni finalmente è stato assunto a tempo determinato come custode del cimitero di Mariotto, frazione di Bitonto, profondo Sud bollente. Espandi ▽
Pinuccio Lovero sogna da sempre di fare il becchino. A quarant'anni finalmente è stato assunto a tempo determinato come custode del cimitero di Mariotto, frazione di Bitonto, profondo Sud bollente. Nel mezzo di un'estate torrida, aspetta il suo primo funerale. Perché, dal giorno del suo arrivo cinque mesi fa a Mariotto nessuno è ancora passato a miglior vita. Pinuccio smania, i paesani esultano. Ma, prima o poi, qualcuno morirà e Pinuccio fiducioso aspetta, fermo davanti al cancello del "suo" cimitero. Recensione ❯
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Un lungo viaggio che porterà una famiglia del Sud ad attraversare l'Italia e a scoprire un paese in costante e rapida evoluzione. Espandi ▽
Estate 1959. Gente felice al mare. La voce di un adulto rievoca quei giorni. Il ricordo di quella estate è ancora vivo nella sua memoria: è stata l'ultima che ha trascorso insieme al fratello Rosario prima che quest'ultimo partisse per il nord. Da questo momento a tenere uniti i due fratelli sono le lettere che Rosario manda da Milano. Racconta della sua nuova vita, della libertà che ha conquistato, degli amici con cui trascorre il suo tempo, scrive di un mondo magico, fatato dove ognuno ottiene ciò che desidera. Ma sono quelle stesse lettere a mettere in allarme la famiglia: Rosario da quando è a Milano si è trasformato in un ribelle, ha perfino dimenticato la promessa di matrimonio fatta a Rosalba, una ragazza del suo paese che lo ama. I genitori capiscono che bisogna fare qualcosa e allora decidono di partire per riportare il figlio a casa. Inizia un lungo viaggio alla ricerca di Rosario che porterà questa famiglia ad attraversare tutta l'Italia ed a scoprire un paese che, trascinato dal boom economico, sta cambiando sotto i loro occhi. Recensione ❯
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Elisabetta Sgarbi immagina che Luigi Ghirri, guardando fuori dalla finestra, veda e commenti le immagini delle sue fotografie Espandi ▽
Il film nasce da un progetto di Elisabetta Sgarbi che ha tratto ispirazione dall'ultima idea di Luigi Ghirri di acquistare un casolare nei pressi della sua casa di Roncocesi (Re). Una "casa delle stagioni", com'egli stesso la definiva, per allestirvi mostre, legate ciascuna alla stagione corrente, in modo da creare una stretta relazione tra tempo naturale e tempo dell'arte. L'occhio di Elisabetta Sgarbi ha "visitato" i paesaggi fotografati da Ghirri, seguendo l'alternarsi delle stagioni. Recensione ❯
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