Spietate torture e magia fiabesca

Sex and the City 2 balza al primo posto del box office nel primo weekend di programmazione, superando il milione e mezzo di euro di incasso. Il quartetto più glamour di piccolo e grande schermo ci offre divertimento e leggerezza rimanendo fedele all'omonima e scintillante serie tv che ha riempito i palinsesti per dodici anni e sei stagioni. Nel secondo lungometraggio le quattro amiche cercano una via di fuga dalla caotica New York e si avventurano in un esotico viaggio in Marocco, dove troveranno feste, abiti colorati e varie sorprese. Ogni vicenda ruota attorno al personaggio di Sarah Jessica Parker; il regista Michael Patrick King spiega che "Carrie è il cuore e l'anima di tutto...anche quando la storia è centrata sulle altre donne, in un certo senso questa ci viene raccontata e descritta attraverso il punto di vista di Carrie".

Da martedì nelle sale c'è il nuovo capitolo della cruenta saga che porta la firma dell'Enigmista, Saw VI. Lo storico montatore di Saw, Kevin Greutert, esordisce alla regia e porta la sua visione all'interno del progetto: "Volevo assolutamente che Saw VI fosse il viaggio personale di un uomo e ho pensato che l'approccio migliore per raggiungere questo obiettivo fosse di inserire un nuovo personaggio nella serie...questa è la storia di William". Ad interpretare William Easton ha voluto Peter Outerbridge, che torna al genere horror dopo Oscure presenze a Cold Creek (2003) e l'horror targato Romero La terra dei morti viventi (2005).

Fa il suo ingresso in sala questa settimana la Tata Matilda con fattezze di Emma Thompson. A quattro anni dal primo capitolo, la misteriosa bambinaia torna ad usare le sue doti magiche per aiutare una famiglia nell'educazione dei figli. Dopo la famiglia Brown, stavolta la Tata sarà alle prese con la famiglia Green, nucleo smembrato con padre al fronte e madre stremata dalla gestione di tre figli e due altezzosi nipoti. Il cast raggiunge ottimi livelli con Maggie Gyllenhaal, Rhys Ifans e Maggie Smith. Oltre che davanti la macchina da presa Emma Thompson ha lavorato anche dietro, firmando la sceneggiatura di Tata Matilda e il grande botto; l'attrice britannica sceneggiò Ragione e sentimento di Ang Lee, per il quale vinse l'Oscar nel 1995.

Novità

Arriva in sala Il segreto dei suoi occhi, Miglior film straniero agli Oscar 2010. Il film è diretto dall'argentino Juan Josè Campanella, noto per aver diretto Il figlio della sposa, anch'esso nominato come miglior film straniero agli Oscar del 2001. Gli ottimi interpreti sono Ricardo Darín (visto in Carancho al recente Festival di Cannes) e la bellissima Soledad Villamil. I due interpreti danno vita a una storia d'amore e mistero che ondeggia tra passato e presente; Campanella definisce il suo lavoro "una storia che parla d'amore nella sua forma più pura. Un amore finito ancora prima di sbocciare, senza nemmeno il tempo di sfiorire e di morire".

Dopo essere passata dal Sundance e dalla Quinzaine, arriva nella sale italiane la commedia indipendente Humpday – Un mercoledì da sballo, scritta e diretta dalla giovane Lynn Shelton che, prima di impegnarsi nel lungometraggio di finzione ha lavorato dieci anni come montatrice e regista di documentari sperimentali. La commedia racconta la storia di un'amicizia molto particolare che si instaura tra i due ex compagni di college Ben e Andrew (interpretati rispettivamente da Mark Duplass e Joshua Leonard). "Mi hanno sempre affascinato i confini dell'identità sessuale e quanto possano essere rigidi o fluidi", spiega la Shelton e allora si è divertita a mettere alla prova i protagonisti della sua storia che "per quanto si credano selvaggi e aperti di mentalità, sono così etero che quando si spingono ai limiti della loro eterosessualità, ne restano profondamente sconvolti".

Dal regista e attore israeliano Elia Suleiman arriva Il tempo che ci rimane, in concorso a Cannes 2009. Il film è un affresco autobiografico che va dal 1948 ai giorni nostri e mette a fuoco la famiglia di Suleiman frammentando la narrazione in quattro episodi. Gran parte della pellicola si basa su lettere e diari che il padre del regista scrisse durante la confisca dei territori da parte degli israeliani. La profondità del film viene anche dall'essersi messo a nudo del regista in prima persona: "sono andato più a fondo possibile nella mia vita privata, intima, con tutta la gioia e il dolore che questo comporta. Credo che sia un film non da capire ma da sentire, un film da cui bisogna farsi coinvolgere emotivamente".

Da segnalare anche La Papessa, meglio nota come Papa Johannes Anglicus, che nel nono secolo d.C. guidò la Chiesa Cattolica con questo pseudonimo e divenne una leggendaria figura femminile. Il regista tedesco Sönke Wortmann è rimasto attratto da una personalità trascurata dai libri di storia e ammantata di mistero da sempre e ha deciso di trasporre su grande schermo il romanzo omonimo di Donna Woolfolk Cross, che è uscito nel 1996 e ha affascinato lettori di ogni parte del mondo con la vita di Johanna.

Gradite conferme

Rimane in sala la misteriosa avventura di Prince of Persia – Le sabbie del tempo; a dirigere il sontuoso kolossal c'è il britannico Mike Newell, creatore di innumerevoli successi, tra cui Quattro matrimoni e un funerale, Donnie Brasco e il quarto capitolo della saga di Harry Potter. Uscito la settimana scorsa, il film con protagonista Jake Gyllenhaal raddoppia l'incasso ottenuto e arriva a sfiorare i 3.8 milioni, guadagnandosi così la seconda posizione tra i film più visti nel weekend.

Fedele compagno del principe Dastan è il Robin Hood di Russell Crowe, che supera i 9 milioni di incasso totale e rimane saldamente ai vertici dei film più visti nel weekend. La narrazione delle origini del popolare eroe inglese hanno messo d'accordo pubblico e critica, confermando così la riuscita accoppiata Ridley Scott/Russell Crowe, forte di ben cinque collaborazioni (la prima fu per Il gladiatore). La sceneggiatura porta la firma di Brian Helgeland, vincitore dell'Oscar per L.A.Confidential (1997) e creatore dello script di Mystic River.

Rimane nelle sale anche il capitolo 3D della saga The Final Destination, che supera i due milioni di incasso e si posiziona quarto tra i più visti del weekend. Il film diretto da David R. Ellis è l'ultimo della popolare serie horror e la scelta delle tre dimensioni offre l'occasione di vivere più intensamente i brividi dell'angosciante pellicola. Un gruppo di ventenni cerca di evitare la Morte, ma non sarà facile per loro sfuggirle a lungo visto che "il cattivo è la Morte, se tocca a te devi morire. Tutto qui", come specifica il regista.

La nostra vita di Daniele Luchetti sta avendo un ottimo riscontro di pubblico e critica e in due settimane di programmazione raggiunge l'ottima cifra di 1.7 milioni di euro. Il film mette in scena l'intensa prova di Elio Germano, qui alla seconda collaborazione con Luchetti dopo Mio fratello è figlio unico nel 2007. La nostra vita ha ottenuto dieci nomination ai Nastri d'Argento, che verranno consegnati il 19 giugno a Taormina; alcune delle categorie per le quali è in ballo sono la regia, la sceneggiatura, attore protagonista a Germano, attori non protagonisti a Zingaretti e la Ragonese.

Un gradino sotto in classifica figura The Road, dramma tratto dall'omonimo straziante romanzo di Cormac McCarthy; la regia porta la firma di John Hillcoat, che per trasporre su grande schermo l'acclamato romanzo ha voluto con sé Viggo Mortensen, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce, oltre al bravissimo quattordicenne emergente Kodi Smith-McPhee (che ha preso parte a Let Me In, versione americana dell'horror svedese del 2008 Lasciami entrare).