Potremmo ricordarlo, alla fine degli anni '70, come uno degli interpreti secondari dei Muppets, ma Peter Friedman, oltre che un caratterista, del movimento del cinema indie, è conosciuto per il suo ruolo brillante nel secondo lungometraggio di Todd Haynes.
Nel 1981 appare ne Il principe della città, nel 1983 in Daniel, entrambi di Sidney Lumet. Sarà un prete nel horror La settima profezia (1988). Partecipa al telefilm Oltre il ponte (1991) al thriller Inserzione pericolosa (1992) e alla commedia con Jamie Lee Curtis Felicità: singolare femminile (1995).
Ma si deve aspettare appunto Safe (1995) di Todd Haynes perchè Friedman appaia in un ruolo di rilievo e in particolare quello per cui lo si ricorda più volentieri. Friedman vi interpreta Peter Dunning, il guru che gestisce la clinica new age che dovrebbe curare Julianne Moore da una strana malattia/allergia alla quotidianità. Appare quindi in Ho sparato a Andy Warhol(1996) mentre nel '97 è in un altro film per la tv : In the presence of mine enemies. Oltre a diverse parti televisive (in Law & Order o NYPD Blue), Friedman avrà un ruolo in Paycheck (2003) ne Il colore del crimine (2006) e in Unconscious (2006). Nel 2007 ancora per Todd Haynes, sarà nella ricostruzione frammentata della vita di Bob Dylan: Io non sono qui, mentre nel 2008 riappare in un ruolo che ne valorizza le capacità recitative, nel piccolo gioiello di Tamara Jenkins: La famiglia Savage, dove interpreta l'amante di Laura Linney.
Se sul grande schermo i ruoli di Friedman sono sempre stati in parte marginali, sulla scena di Brodway ha ottenuto grandi successi, tra cui una nomination come miglior attore (il Tony Award) per Ragtime (1998).