Il giovane favoloso |
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Un film di Mario Martone.
Con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco.
continua»
Biografico,
durata 137 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 16 ottobre 2014.
MYMONETRO
Il giovane favoloso
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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obiettivo quasi centrato.di vireaFeedback: 26 | altri commenti e recensioni di virea |
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sabato 25 ottobre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giacchè trovo ridicolo sprecare spazio per manifestare la mia superfua stima per un autore cui illustri specialisti/e l'hanno espressa, vorrei usare questa occasioine per dire la mia, di vecchia insegnante liceale, su due questioni che considero di fondo per entrare nel mondo di Giacomo - "incarnato" da un insuperabile Germano, come tutti/e mi pare, hanno riconosciuto -. La prima: sarebbe bastato "un minuto" in più di "Zibaldone" per fornire agli/alle spettatori/trici la "chiave" della Poesia leopardiana, i cui versi risonavano sì alti e smaglianti nel film, ma poco contestualizzati : sembrava insomma che sgorgassero dal nulla nell'animo del Poeta. Non è così : Giacomo avvertiva come essenziale il rapporto tra la sofferenza di una ragione che ci lega al reale e la meraviglia della creazione che da tale realtà ci lib(e)raverso l'oltre.. Per ciò, la lingua della poesia non attinge al patrimonio linguistico comune, ma "cerca altro" , qc che le permetta di "dire" tale ulteriorità. Quali saranno le fonti di questa creazione, se non , vichianamente, il mondo di quegli antichi che "leggono" da poeti il reale e quello ,analogo, dei fanciulli ? La magia che scaturisce da quei versi ha questo , ineludibile, fondamento . E azzardo che, se avesse avuto una madre amorevole, avrebbe trovato nel linguaggio di lei la terza fonte. La seconda : sarebbe bastato "un minuto" in più de "La ginestra" per portare a compimento il profilo de "L'ultimo Leopardi", per dare ragione del disagio che la visione dell'esistenza del Nostro provocava generalmente nei volenterosi intellettuali del primo Risorgimento, per lasciarci di lui ,più che un profilo,un ritratto. Alludo ovviamente a quel "titanismo" che gli fa rivendicare con fierezza assoluta la sua identità, così diversa da quella dei più, così lontana dal patriottismo retorico delle canzoni giovanili. Forse i due minuti si sarebbero potuti guadagnare utilmente sottraendoli alla suburra napoletana..
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