Il giovane favoloso |
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Un film di Mario Martone.
Con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco.
continua»
Biografico,
durata 137 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 16 ottobre 2014.
MYMONETRO
Il giovane favoloso
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un favoloso e toccante ritratto di Leopardidi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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lunedì 27 ottobre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film in cui si racconta della biografia di Leopardi, dagli anni giovanili trascorsi a Recanati rinchiuso nella biblioteca paterna a studiare e leggere insieme ai due fratelli più giovani, oppresso dai genitori e da tutto l'ambiente provinciale e chiuso, a quella dei suoi soggiorni prima a Firenze in compagnia dell'amico Antonio Ranieri e poi a Roma e soprattutto a Napoli sempre con il fidato Ranieri, sino alla sua morte avvenute in una casa alle pendici del Vesuvio..
In questa sua ultima opera Mario Martone presenta il ritratto del poeta Leopardi in maniera molto fedele alle sue biografie riuscendo a dare di questo sfortunato ed eccelso poeta un'immagine molto vicina ed attinente a ciò che viene tramandato sia, appunto, dagli scritti biografici che soprattutto dalle sue opere stesse. Per raccontare ciò il regista napoletano ricorre anche alla descrizione, quanto mai minuziosa e precisa, dell'ambiente ristretto in cui Leopardi era nato ed aveva trascorso tutta la sua giovinezza: Recanati dove non solo la mancanza di una certa apertura mentale venne da lui avvertita e sofferta ma anche il ristretto, bigotto, austero ed anafettivo ambiente familiare non riuscì mai a costituire per lui una fonte di gioia e serenità. Nella prima parte del film viene così descritto l'ambiente geografico e soprattutto familiare e le scene molto ben girate e rappresentate ricordano moltissimo quelle di molte opere di Mauro Bolognini stesso. La seconda parte del film, invece, è incentrata tutta sul peggioramento dello stato di salute del poeta e sulle città, appunto Firenze, Roma e Napoli, e sugli ambienti letterari di queste che egli è stato solito frequentare venendo a contatto e confrontandosi con altri illustri intellettuali del tempo.
Ma il pregio maggiore di questa pellicola di Martone, a mio parere, non sta tanto nel racconto autobiografico in sè del giovane poeta, ma soprattutto nella scelta al fine di interpretare Leopardi dell'attore Elio Germano che qui si conferma essere uno dei più grandi talenti del cinema italiano contemporaneo. Egli riesce infatti a dare e soprattutto a comunicare allo spettatore l' anima inquieta ed altamente sensibile del poeta, il suo tormento interiore, unito anche a quello fisico, e la sua concezione disincantata e dolente, per non dire disperata, dell'esistenza.
Inoltre, reputo necessario aggiungere che varrebbe la pena di guardare il film solo per ascoltare i testi poetici leopardiani recitati in maniera eccelsa e toccante da Elio Germano, nel generale contesto peraltro inseriti perfettamente da Martone.
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