Il giovane favoloso |
||||||||||||||
Un film di Mario Martone.
Con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco.
continua»
Biografico,
durata 137 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 16 ottobre 2014.
MYMONETRO
Il giovane favoloso ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un Giovane desideroso d'amore
di Melvin IIFeedback: 12378 | altri commenti e recensioni di Melvin II |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
sabato 18 ottobre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il biglietto d’acquistare per “Il giovane favoloso “è: 3)Di pomeriggio
Il giovane favoloso è un film del 2014 diretto da Mario Martone, scritto da Mario Martone e Ippolita Di Majo, prodotto da Piero degli Esposti e da Rai Cinema. È stato presentato in concorso alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Con :Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Isabella Ragonese, Anna Mouglalis, Valerio Binasco.
Il nome di Giacomo Leopardi evoca in ognuno di noi il tempo della scuola, dei compiti e delle infinite e noiose lezioni di italiano. Leopardi e le sue sudate carte rappresentano un passaggio inevitabile nelle nostre vite. Leggiamo e studiamo il pessimismo cosmico leopardiano e ci scopriamo uomini ottimisti e fortunati. Ma chi era veramente Giacomo Leopardi ?
Chi era il ragazzo di Recanati che passò la sua giovinezza in uno studio matto e disperato?
I critici e i bibliografi del poeta hanno scritto di tutto e di più sull’autore e sulla sua vena artistica, ma forse ben poco sul giovane uomo.
Perché prima d’essere Leopardi l’intellettuale, vi era Giacomo il giovane. Il regista Martone con questo film tenta di raccontarci il lato umano del poeta, le sue difficoltà affettive con i genitori, i suoi problemi fisici. Giacomo(Germano) è un predestinato allo studio fin da bambino. Il padre, conte Monaldo(Popolizio) uomo colto e reazionario lo vuole sempre curvo sui libri. Giacomo non ha amici. Sono rari i momenti di svago con gli amati fratelli Carlo e Paolina(Ragonese). E’ un giovane anziano segnato anche da dolorosi problemi fisici. Le ossa si deformano, incurvato dal peso della solitudine e dall’assenza d’amore. Giacomo sogna carezze, affetto, stima, ma la madre fredda, bigotta e anaffettiva gli negherà sempre. Recanati per Giacomo diventa ben presto una prigione, un luogo troppo piccolo e provinciale incapace di saziare i suoi impeti culturali e di libertà. Dalla sua finestra osserva forse la giovane Silvia morire e il pensiero della morte diventa una costante compagna del poeta. Giacomo grazie al sostegno e alla stima del collega Giordani(Binasco) con cui intrattiene un ricco scambio epistolare, trova il coraggio per lasciare Recanati.Una tappa importante della vita di Leopardi sarà il soggiorno fiorentino dove si confronterà con altri autori e soprattutto con una mentalità liberale e più aperta. Leopardi sarà attratto dall’ardore politico e coverà un certa avversione per lo Stato Pontifico. A Firenze conoscerà il rivoluzionario napoletano Antonio Ranieri(Riondolino) con cui stringerà una profonda e lunga amicizia Martone ci mostra un Leopardi più personale e intimo, un ragazzo con delle incertezze anche dal punto di vista sessuale, indeciso nei gusti, confuso probabilmente. La fase finale della sua vita Giacomo la trascorrerà a Napoli, paradossalmente in difficili condizioni economiche. Come spesso accade alle persone di talento e di spessore, anche Leopardi non viene apprezzato dai suoi contemporanei non tanto nello stile ma sui contenuti definiti eccessivamente cupi e negativi.
Leopardi viene definito un pessimista, ma in vero è un uomo malinconico, cinico, disilluso che si pone tante domande sull’esistenza del mondo. Un uomo solo, abituato ai silenzi e ad osservare gli altri vivere. Era difficile raccontare l’essenza leopardiana fatta di staticità e contemplazione e il film ne coglie l’essenza solo in parte. La sceneggiatura divisa in tre momenti storici precisi:Recanti, Firenze e Napoli convince solo a tratti. Il Leopardi fanciullo desideroso di conoscere la vita e il mondo e il suo complesso rapporto d’amore con il padre emoziona e coinvolge il pubblico, ma poi l’attenzione scema causa un ritmo meno intenso per scivolare in finale piatto e noioso. Il pathos narrativo concentrato sul travaglio interiore e intellettuale di Leopardi è raccontato, descritto, ma poco sentito. Lo spettatore fa fatica ad entrare in simbiosi con il protagonista, non riesce a condividere il peso della solitudine esistenziale e comprenderne fino n fondo i motivi.
Forse questo progetto doveva avere uno sbocco più televisivo che cinematografico. Andava preparato un evento in due puntate. Presentato in questa maniera incuriosisce forse un pubblico adulto, ma lascia freddi i giovani.
La regia di Martone è teatrale, visionaria, onirica, ma lenta e prevedibile non aggiunge un quid creativo e innovativo al prodotto.
Elio Germano è un attore di talento e probabilmente un giovane uomo dotato di sensibilità, ma non è una persona malinconica. Interpreta la malinconia, porta sulla scena con dignità e bravura la solitudine, mostra l’ambigua intimità del personaggio, ma non riesce a farlo suo.
Meritevole di menzione è sicuramente Massimo Popolizio: capace di rendere con efficacia e talento la figura paterna determinante nel bene e nel male per la crescita umana e culturale di Leopardi.
Il resto del cast è senza lode e senza infamia.
Germano recita con ardore i versi del poeta Leopardi, ma l’uomo leopardi resta un’altra cosa con questa tiepida rappresentazione.
Lo spettatore non riesce a cogliere tutte le sfumature di un personaggio unico e diverso dalla sua stessa epoca. Un uomo infelice e vittima della sua intelligenza e sua fama di conoscenza. Un’anima sofferta capace però di cogliere meglio degli altri i cambiamenti della società e i tormenti dell’uomo
Leopardi fu sicuramente un giovane favoloso già all’epoca e chissà se vivesse ai giorni nostri forse andrebbe da un terapeuta e assumerebbe anti depressivi, ma magari tra un zibaldone e un operetta morale magari prenderebbe un gelato passeggiando sorridente in mezzo alla gente.
[+] lascia un commento a melvin ii »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Melvin II:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||