Il giovane favoloso |
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Un film di Mario Martone.
Con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco.
continua»
Biografico,
durata 137 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 16 ottobre 2014.
MYMONETRO
Il giovane favoloso
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il film favolosodi consu13Feedback: 0 | altri commenti e recensioni di consu13 |
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giovedì 23 ottobre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il giovane favoloso, film eccellente. Interpretazione di Elio Germano sensazionale, ricco di sfumature, di emozioni dette con gli occhi, voce profonda. I luoghi che sono veramente quelli in cui leopardi ha vissuto rendono il film una sorta di documentario artistico, cosi come i vari dialettii dei personaggi, dal marchigiano al napoletano. Interessanti le scene che esprimono l’interiorità urlante e spaventosa e lacerante di Leopardi. Il calore asfissiante ed infernale del bordello. La diversità tra il Ranieri e Leopardi. Le varie classi sociali che vengono descritte con pennellate dai colori sgargianti. La magia della lucciola, tristemente uccisa da un uomo, metafora di come certi uomini non hanno bisogno della poesia, e siano capaci di uccidere l ‘ultimo fato debole e raro di bellezza mondana. Il giovane favoloso. E favoloso lo era veramente. A giacomo era impossibile non volergli bene. Lo constatiamo dalle sue poesie, dalle sue riflessioni, dall’amicizia che nonostante le mille difficoltà e rinunce, legava Ranieri al marchese. Gli siamo vicini per il suo pensiero, per la bellezza che ci ha regalato e anche, per la sua malattia, per la sua vita in cui spesso ha ricoperto le parti del perdente, eppure cosi grande. Leopardi rappresenta la rivincita di chi nella vita non è bello, né felice e spensierato. È la rivincita di tutti coloro che non si sentono a proprio agio, che si sentono in gabbia in questo mondo, che non sono contraccambiati nell’amore, e di coloro che vedono e percepiscono il malessere insito nel cosmo e negli uomini gretti e meschini. Ma nonostante ciò, capace di cercare la bellezza. Di vederla in una ginestra, in una ragazza del popolo, nella luna. In questo uomo emerge la voglia di vita, nonostante la vita venga cosi spesso denigrata,emerge la voglia di amare e di scoprire il mondo e nuove persone. Ciò è percepibile nella volontà di Leopardi di fuggire dalla gabbia di Recanati,un luogo troppo gretto e arretrato di mentalità e soprattutto di sensibilità per uno spirito egregio e geniale e oserei dire ribelle come quello leopardiano. Ma forse il problema non è Recanati. È lo stesso mondo e vita che rappresentano dei limiti per leopardi. Il poeta non è, come spesso si suole rappresentarlo, un giovane triste la cui vita risulta una collezione di sofferenze e sventure. Un inetto infelice. Tutt’altro: Leopardi è un giovane che vuole di più dalla vita. Vuole scoprire la vita. Non ha limiti, e se ne va. Convive con un giovane e attraente uomo, frequenta i salotti, passeggia con i proletari, ama il gelato, e si innamora platonicamente e carnalmente. Forse era uno spirito ribelle piu di quanto possiamo immaginare. Leopardi ci insegna che il vero ribelle è colui che pensa con la usa testa, colui che ha il coraggio di aprire le porte del proprio cuore, che è capace di amore. Leopardi era anche l’uomo scontroso, che tanto fece soffrire la sua famiglia e poi Ranieri e Paolina. Colui che non ascoltava le raccomandazioni del medico e che non voleva trasferirsi, che dormiva di giorno e vegliava di notte.
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